Il Calderone di Severus

Se fosse un luogo dell'anima, sarebbe il Club Della Sofferenza

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Nykyo
view post Posted on 15/1/2009, 23:59




Capisco. A volte, specie a chi non ci passa e non lo capisce (e parlo di quei punti di domanda, non tanto del bullismo) pare folle. Ma io capisco!
 
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Astry
view post Posted on 16/1/2009, 00:41




CITAZIONE (Nykyo @ 15/1/2009, 23:38)
Quanta pena di te a scoprirsi dentro tanto dolore e tanta miseria. Hanno allora ragione, quelli che ti guardano e commentano alle spalle?" - per tutti gli Snivellus del mondo, me per prima.
Sì, per lo Snivellus che ero.
Perché è questo che fanno i bulli: tirano fuori il peggio di te, fino a convincerti che meriti di essere deriso e disprezzato.
E questo che fanno, se solo glielo lasci fare.

Come hai ragione. Essere Snivellus ti segna per tutta la vita, magari ti rende più forte, ma c'è sempre quell'angolino nascosto nel tuo cuore in cui quella ferita non si è rimarginata del tutto.
 
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stefi
view post Posted on 16/1/2009, 08:29




CITAZIONE (the bride1 @ 15/1/2009, 23:22)
A te, che hai sempre saputo, a te che sei un esperto, la mia lacrima più pura, il mio singhiozzo più sordo, il mio sospiro più beffardo.

Questi pensieri sono riservati ai privilegiati che conoscono non solo la felicita' ma anche la tristezza e la sofferenza. Grazie per averli resi vivi.


CITAZIONE (the bride1 @ 15/1/2009, 23:54)
Accadono cose che sono punti di domanda a cui il tempo dà le risposte.

Bellissima citazione, che ha avuto da parte mia conferma.

CITAZIONE (Nykyo @ 15/1/2009, 23:38)
Sì, per lo Snivellus che ero.

Lo siamo tutti, o quasi, almeno una volta nella vita.

CITAZIONE (Nykyo @ 15/1/2009, 23:38)
Perché è questo che fanno i bulli: tirano fuori il peggio di te, fino a convincerti che meriti di essere deriso e disprezzato.

Nel caso dei bulli: che pena, che debolezza il dover mettere in ombra qualcuno per permettere alla propria persona di brillare :(
Sara' forse "nobile" nello sport, nell'arte, a scuola (con i migliori voti e l'umilta' di non vantarsene)... ma in generale é da biasimare.
 
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Nykyo
view post Posted on 16/1/2009, 11:05




Ci sono nani a volte che devono salire sulle spalle dei giganti per sentirsi grandi come tutti gli altri.
Succede.
Ma quanta soddisfazione si prova, anche senza essere giganti, a scrollare le spalle ;)
 
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Sage.
view post Posted on 16/1/2009, 15:18




Farò una riflessione banale ma mi viene così.

Penso che sia molto triste.
Penso che talvolta, pur di incontrare il favore degli Altri, pur di sentirsi meno soli, si arriva davvero a dire e fare cose terribili.
Forse per il bisogno di stare sotto i riflettori una volta, anche una soltanto, forse per il bisogno di "appartenere" a qualcosa o a qualcuno.
Per fare questo talvolta si arriva anche a calpestare e a ferire gli Altri, magari proprio quegli Altri da cui vorremmo attenzione e rispetto.
E sì, mi fa tristezza.
Mi fa tristezza perchè tra l'essere soli e il sentirsi soli c'è tutta la differenza del mondo.
Perchè credo che sia capitato a tutti di sentirsi soli e miserabili, eppure c'è chi ha avuto il coraggio di reagire e ha continuato a cercare quella forza, la sola, che possa renderci quello che siamo, la forza di essere semplicemente noi stessi.
La forza di non avere più paura.
La Scelta.
La nostra forza siamo noi.
Inutile cercarla nelle belle parole o nelle facili risate, inutile andare avanti se nel farlo non ci si sofferma a comprendere, ad arricchirsi delle piccole cose che fanno il mondo.
Tutto si costruisce giorno per giorno.
E a volte, spesso per quanto mi riguarda, l'importante non è avere le risposte quanto fare le domande giuste.
E questo sarà capitato ai Severus Snape, agli Harry Potter, ai Sirius Black e Remus Lupin e poi sarà capitato anche a loro, ai Peter Minus.
Perchè l'amore e il dolore sono quelli che fanno l'universo.
L'eterno "Essere" o "Non essere".
Per sempre.

Tutto qui.
 
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Nykyo
view post Posted on 16/1/2009, 15:34




CITAZIONE (Sage. @ 16/1/2009, 15:18)
Farò una riflessione banale ma mi viene così.

Penso che sia molto triste.
Penso che talvolta, pur di incontrare il favore degli Altri, pur di sentirsi meno soli, si arriva davvero a dire e fare cose terribili.
Forse per il bisogno di stare sotto i riflettori una volta, anche una soltanto, forse per il bisogno di "appartenere" a qualcosa o a qualcuno.
Per fare questo talvolta si arriva anche a calpestare e a ferire gli Altri, magari proprio quegli Altri da cui vorremmo attenzione e rispetto.
E sì, mi fa tristezza.
Mi fa tristezza perchè tra l'essere soli e il sentirsi soli c'è tutta la differenza del mondo.
Perchè credo che sia capitato a tutti di sentirsi soli e miserabili, eppure c'è chi ha avuto il coraggio di reagire e ha continuato a cercare quella forza, la sola, che possa renderci quello che siamo, la forza di essere semplicemente noi stessi.
La forza di non avere più paura.
La Scelta.
La nostra forza siamo noi.
Inutile cercarla nelle belle parole o nelle facili risate, inutile andare avanti se nel farlo non ci si sofferma a comprendere, ad arricchirsi delle piccole cose che fanno il mondo.
Tutto si costruisce giorno per giorno.
E a volte, spesso per quanto mi riguarda, l'importante non è avere le risposte quanto fare le domande giuste.
E questo sarà capitato ai Severus Snape, agli Harry Potter, ai Sirius Black e Remus Lupin e poi sarà capitato anche a loro, ai Peter Minus.
Perchè l'amore e il dolore sono quelli che fanno l'universo.
L'eterno "Essere" o "Non essere".
Per sempre.

Tutto qui.

Anche in questo caso, tesoro, quoto ogni parola.
E ho capito. Tu sai che ho capito, vero?
Certo, non tutti riescono a Scegliere.
Ed è un peccato, fra le altre cose.
Un vero peccato.
 
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Sage.
view post Posted on 16/1/2009, 15:36





Lo so cosa hai capito Tesoro.
E hai capito bene, come sempre.
Non c'è mai stato bisogno di parole.

*+*
 
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Aliseia
view post Posted on 16/1/2009, 16:49




CITAZIONE (the bride1 @ 15/1/2009, 23:22)
Non c’è posto dove scappare.
Quello che gli altri vedono di te ti perseguita come il tuo peggiore incubo di bambino.
Quello che tu hai voluto far vedere di te ti si è attaccato addosso, come un smorfia immobile, che vale per il bello e vale per il brutto.
E certe volte pensi di avercela davvero, quella smorfia stampata in viso.
E ti senti sempre in bilico, fra la voglia di spogliarti di ciò che sei e il desiderio di stringerti addosso i tuoi panni; fra l’impulso di scoprirsi e la brama di tenersi nascosto tutto.
Un ago dritto nel cuore le parole di schermo, di offesa o di semplice superficialità che ti piovono addosso. Perché ti fanno tanto male? Non dovresti tu essere più forte quelle parole? Non dovrebbero essere quelle parole motivo di vanto e attestazione di grandezza? E allora perché guardi con invidia chi naviga leggero nel mare dell’eterna adolescenza? Perché il tuo cuore si gonfia di veleno al fianco di chi cammina senza la coscienza dei propri passi?
E quanto orrore a scoprire dentro di sé la gelosia, il desiderio di vendetta, la voglia di umiliazione. Quanta pena di te a scoprirsi dentro tanto dolore e tanta miseria.
Hanno allora ragione, quelli che ti guardano e commentano alle spalle?
Eppure tu sai, tu hai sempre saputo, di un angolo di cielo, in questo mare di veleno.
A te, che hai sempre saputo, a te che sei un esperto, la mia lacrima più pura, il mio singhiozzo più sordo, il mio sospiro più beffardo.

Grazie, prima socia del Club, tessera numero 1. Non ti ho mai detto che mi pentii di aver anticipato l'apertura. Intendo: l'apertura del Club della Sofferenza. Pensavo che tu non volessi farlo. E sbagliavo, perché il Club nacque da te. L'apertura dovevi farla tu. Io, da parte mia, mi onoro semplicemente di farne parte. Anche per interventi come il tuo, come quello di Sage (a proposito. Mi assumo comunque l'incarico di dare il benvenuto a chi non era mai stato qui. Grazie Sage, ti stavamo aspettando. Non si soffre poi molto, qui. Anzi, dopo una visita poi si sta meglio. Stefi, tu c'eri già stata, ma grazie anche a te ;) )
 
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Nykyo
view post Posted on 16/1/2009, 17:48




CITAZIONE (Sage. @ 16/1/2009, 15:36)
Lo so cosa hai capito Tesoro.
E hai capito bene, come sempre.
Non c'è mai stato bisogno di parole.

*+*

Non col mio Fred ;) :wub: :wub: :wub: :wub:
 
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Mixky
view post Posted on 16/1/2009, 18:22




Ho sempre identificato questo club della Soffernza come il club per reagire alla sofferenza, dove entrare quando si è stanchi e con l'aiuto, con le parole, con il "conforto" delle partecipanti risalire la china, rimettersi in carreggiata ed essere più forti di prima.
E lo splendido post di Bride è l'esempio lampante di quello che ho blaterato finora.
Non avrei saputo dirlo meglio nemmeno fra un milione d'anni.
 
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the bride1
view post Posted on 16/1/2009, 20:58




CITAZIONE (Aliseia @ 16/1/2009, 16:49)
Grazie, prima socia del Club, tessera numero 1.

Grazie a te, Aliseia, perché, come ti ho detto tante volte, se non fosse stato per te questo club non sarebbe mai nato e, come vedo, sarebbe stato un vero peccato. Perché come dice Mixky, nonostante il nome, questo non è il luogo per soffrire ma per fare della sofferenza la forza che ci spinge ad andare avanti. E permettetemi, in questo sbrodolio di ringraziamenti, una piccola quotazione su Sage.

CITAZIONE (Sage. @ 16/1/2009, 15:18)
E a volte, spesso per quanto mi riguarda, l'importante non è avere le risposte quanto fare le domande giuste.

Mi è venuto subito in mente “La guida intergalattica per autostoppisti” che, come ben saprete, è l’unico libro che contiene “la risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto”. E come sapete, un enorme computer, dopo un lavoro di milioni di anni risponde “42”.

“Quarantadue!" urlò Loonquawl. "Questo è tutto ciò che sai dire dopo un lavoro di sette milioni e mezzo di anni?"
"Ho controllato molto approfonditamente," disse il computer, "e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda."


E allora ho pensato a tutte le volte in cui ho avuto delle risposte, pur non conoscendo la domanda e sono rimasta allocchita, come Severus che guarda allucinato Silente quando gli dice “ti abbiamo smistato troppo presto”.
Quante domande Severus non ha saputo porsi? Quanta verità non ha saputo leggere dentro se stesso?
 
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view post Posted on 17/1/2009, 11:57
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (the bride1 @ 16/1/2009, 20:58)
Perché come dice Mixky, nonostante il nome, questo non è il luogo per soffrire ma per fare della sofferenza la forza che ci spinge ad andare avanti.

Vero, verissimo, quante volte sono entrata qui solo per ritrovare quella forza!


CITAZIONE (the bride1 @ 16/1/2009, 20:58)
E allora ho pensato a tutte le volte in cui ho avuto delle risposte, pur non conoscendo la domanda e sono rimasta allocchita, come Severus che guarda allucinato Silente quando gli dice “ti abbiamo smistato troppo presto”.
Quante domande Severus non ha saputo porsi? Quanta verità non ha saputo leggere dentro se stesso?


O quanta ne ha letta, di verità, senza riuscire a crederci fino in fondo?



CITAZIONE (the bride1 @ 15/1/2009, 23:22)
Non c’è posto dove scappare.
Quello che gli altri vedono di te ti perseguita come il tuo peggiore incubo di bambino.
Quello che tu hai voluto far vedere di te ti si è attaccato addosso, come un smorfia immobile, che vale per il bello e vale per il brutto.
E certe volte pensi di avercela davvero, quella smorfia stampata in viso.
E ti senti sempre in bilico, fra la voglia di spogliarti di ciò che sei e il desiderio di stringerti addosso i tuoi panni; fra l’impulso di scoprirsi e la brama di tenersi nascosto tutto.
Un ago dritto nel cuore le parole di schermo, di offesa o di semplice superficialità che ti piovono addosso. Perché ti fanno tanto male? Non dovresti tu essere più forte quelle parole? Non dovrebbero essere quelle parole motivo di vanto e attestazione di grandezza? E allora perché guardi con invidia chi naviga leggero nel mare dell’eterna adolescenza? Perché il tuo cuore si gonfia di veleno al fianco di chi cammina senza la coscienza dei propri passi?
E quanto orrore a scoprire dentro di sé la gelosia, il desiderio di vendetta, la voglia di umiliazione. Quanta pena di te a scoprirsi dentro tanto dolore e tanta miseria.
Hanno allora ragione, quelli che ti guardano e commentano alle spalle?
Eppure tu sai, tu hai sempre saputo, di un angolo di cielo, in questo mare di veleno.
A te, che hai sempre saputo, a te che sei un esperto, la mia lacrima più pura, il mio singhiozzo più sordo, il mio sospiro più beffardo.

Una splendida perla nel diadema della sua sofferenza.
E la lacrima è la perla più bella.

Che ne dici, cara Bride, di darle un titolo e mandarla a MSStorie?

O ne hai in mente altre e mi mandi tutto il diadema?

 
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Aliseia
view post Posted on 17/1/2009, 13:45




CITAZIONE (Mixky @ 16/1/2009, 18:22)
Ho sempre identificato questo club della Soffernza come il club per reagire alla sofferenza, dove entrare quando si è stanchi e con l'aiuto, con le parole, con il "conforto" delle partecipanti risalire la china, rimettersi in carreggiata ed essere più forti di prima.

Ci puoi giurare :wub:

E, a questo proposito
CITAZIONE (Sage. @ 16/1/2009, 15:18)
tra l'essere soli e il sentirsi soli c'è tutta la differenza del mondo.

Mi ha colpito perché io amo la solitudine. Non mi togliete la mia dose quotidiana di solitudine perché potrei spegnermi. Ma è una solitudine popolata di mondi e di ombre, e di me, e del riflesso degli altri che ho raccolto mentre li frequentavo. Non sono davvero sola, quando mi sento così. E non voglio restare sola, se non per un po'. Ci sono quelli invece capaci di farti sentire sola in una stanza affollata, nel bel mezzo di una discussione. E allora, in quei momenti, odio sentirmi in quel modo.
Ecco, il Club è per me, in certi momenti, quel luogo dell'anima dove si gode di una solitudine condivisa, se questo ha un senso.
 
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Mixky
view post Posted on 17/1/2009, 14:02




CITAZIONE (Aliseia @ 17/1/2009, 13:45)
CITAZIONE (Mixky @ 16/1/2009, 18:22)
Ho sempre identificato questo club della Soffernza come il club per reagire alla sofferenza, dove entrare quando si è stanchi e con l'aiuto, con le parole, con il "conforto" delle partecipanti risalire la china, rimettersi in carreggiata ed essere più forti di prima.

Ci puoi giurare :wub:

E, a questo proposito
CITAZIONE (Sage. @ 16/1/2009, 15:18)
tra l'essere soli e il sentirsi soli c'è tutta la differenza del mondo.

Mi ha colpito perché io amo la solitudine. Non mi togliete la mia dose quotidiana di solitudine perché potrei spegnermi. Ma è una solitudine popolata di mondi e di ombre, e di me, e del riflesso degli altri che ho raccolto mentre li frequentavo. Non sono davvero sola, quando mi sento così. E non voglio restare sola, se non per un po'. Ci sono quelli invece capaci di farti sentire sola in una stanza affollata, nel bel mezzo di una discussione. E allora, in quei momenti, odio sentirmi in quel modo.
Ecco, il Club è per me, in certi momenti, quel luogo dell'anima dove si gode di una solitudine condivisa, se questo ha un senso.

Eccola là! Precisamente Ali, ha senso eccome. Per lo meno per me è così. Sai anche io a volte ho bisogno di rimanere per conto mio.
 
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the bride1
view post Posted on 18/1/2009, 16:46




CITAZIONE (Ida59 @ 17/1/2009, 11:57)
Una splendida perla nel diadema della sua sofferenza.
E la lacrima è la perla più bella.

Che ne dici, cara Bride, di darle un titolo e mandarla a MSStorie?

O ne hai in mente altre e mi mandi tutto il diadema?[/color]

All'uomo dell'Always il diadema tutto intero. Meno proprio non si può. ;)
 
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209 replies since 4/1/2008, 15:43   2649 views
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