Ale85LeoSign |
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| CITAZIONE (Ida59 @ 20/11/2012, 09:44) L'ho riletta oggi, per caso, e di nuovo mi ha colpito a fondo, soprattutto quel sole che brucia i gradini, "quel sole abbagliante che ora sfianca, non scalda col suo tepore, e al contempo raggela", quel scendere (la scala) a patti con la realtà, umilmente, quel tornare indietro al dolore per ricordare gli insegnamenti dimenticati... Certo, c'è Severus nella storia, è indubbio: i riferimenti ci sono tutti, incastonati alla perfezione in quella lenta ed ardente discesa: dalla perenne notte di uno sguardo intenso ai simboli perversi della colpa Un marchio, un serpente e un teschio; c'è il mantello, la maschera d’argento e l’armatura di coraggio; ma credo che ci sia anche molto altro, forse troppo... Quel che conforta è che, alla fine, c'è la ferma speranza che "tutto passa", anche se l'ultima frase, veramente, mi ha dato i brividi, in profondità: è così tristemente perfetta per Severus... ma non solo...
Se vuoi, a te sola decidere, questa storia sarebbe un bel gioiello nello scrigno di Magie Sinister Storie. Il caso non esiste... Grazie! Anche per aver capito, probabilmente, più di quello che ho compreso io...
Anch'io l'ho riletta ora e non credevo di aver fatto così tanti riferimenti a Severus.
Sì, potrei mandarla su MSS, prima però devo metterci la premessina e le varie postille per pubblicarla
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