Il Calderone di Severus

Posts written by misslegolas

view post Posted: 22/1/2021, 01:23 Freddie Mercury - Canzoni e Cantautori e Cantanti
CITAZIONE (ms. fahrenheit @ 22/1/2021, 00:15) 
Io non riesco ad avere una canzone preferita, dipende dal periodo e dai giorni, e questo è il particolare vincente: tutte hanno un carattere diverso e quasi tutte sono degne di essere hit.

Concordo! Sono tutte speciali e la voce di freddie le rende uniche. Non riesco mai ad ascoltare una canzone dei queen non cantata da lui per me perde metà della sua bellezza.

Comunque se proprio devo scegliere le mie preferite sono I want it all, the show must go on e Innuendo
view post Posted: 21/1/2021, 01:30 Sfida n. 5 FA+FF : San Valentino! - Sfide e concorsi di parole e immagini su Severus Piton
Eccomi qui a partecipare! Questa sfida di ellyson mi ha davvero intrigata....brava!
Mi è balenata subito alla mente questa storia...Buona lettura!


Titolo: Sapore di cannella
Autore: Misslegolas
Tipologia: one shot
Genere: romantico, introspettivo
Avvertimenti: AU
Beta reader: Ida59
Epoca: Post Malandrini
Disclaimer: Disclaimer: I personaggi e luoghi di questa storia non appartengono a me bensì a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà e occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Sapore di cannella



Si guardò intorno desolato.
Il salotto di Spinner’s End era lugubre e triste per festeggiare San Valentino ma era l’unico luogo che gli appartenesse dopo la scomparsa dei genitori. Tutto era rimasto invariato perciò tutto era triste e senza gusto. Pochi mobili trasandati, le pareti grigie, le tende stinte. Doveva fare qualcosa visto che tra poco lei sarebbe arrivata.
Alzò la bacchetta ma poi si fermò.
Come poteva cambiare la stanza? Non era tipo da merletti e colori, lui, né da mobili ricercati e lussuosi. Continuò a pensare angosciato per un po’. Ogni idea per ravvivare e rendere più accogliente la stanza rapportata a lui e alla sua personalità gli appariva falsa e ridicola. Poi, sorridendo, la soluzione gli balenò naturale nella mente. Come aveva fatto a non pensarci prima?
Con pochi decisi tocchi di bacchetta la vecchia credenza e l’armadio all’angolo scomparirono e le pareti furono ricoperte da una semplice scaffalatura carica di libri. Ecco una delle cose che amava di più. Lasciò dov'erano il vecchio tavolo e le sedie. Mise il divano davanti al caminetto che si premurò di accendere. Si guardò intorno soddisfatto: la stanza appariva adesso molto più in linea con il suo modo di essere.
Ma dove avrebbe dovuta farla accomodare e cosa offrirle?
Rimase per un po’ a guardare le fiamme scoppiettare nel fuoco. Non erano per lui cene romantiche, candele e cioccolatini. Maledisse la sua stupidità per aver deciso di invitarla lì! Ma non poteva mentire a se stesso? Era stata la migliore decisione mai presa.
Il tempo passava veloce e il suo arrivo ormai era imminente.
Con la bacchetta fece comparire un piccolo tavolino davanti al divano accanto al fuoco, una bottiglia di vino rosso e due bicchieri. Mise infine i biscotti che lei adorava quando era ad Hogwarts e che compravano sempre insieme nelle uscite a Hogsmeade. Un po’ sdolcinato, ma qualcosa doveva anche mostrare del suo cuore o che l’aveva invitata a fare?
Eppure mancava ancora qualcosa… ma certo! Cosa avrebbe indossato?
Nuovi tormentosi pensieri cominciarono ad affollargli la mente. Non aveva mai dato molta importanza al suo aspetto, farlo ora sarebbe stato ridicolo. Tuttavia non poteva presentarsi come in un giorno qualsiasi. Il nero era il colore che gli dava più agio ma una fastidiosa voce simile a quella di James Potter gli lambì le orecchie “Ecco il brutto pipistrello”. Scelse perciò una via di mezzo: pantaloni neri e un largo maglione verde scuro, il colore della sua casa. Stava ancora osservandosi nel riflesso della finestra quando sentì bussare alla porta. Eccola, era arrivata!
Raggiunse l’ingresso e solo in quel momento si rese conto di come apparisse triste e abbandonato. Sollevò la bacchetta, non aveva tempo di fare molto: un vaso di gigli comparve sul piccolo mobile con specchiera. Sempre meglio di niente.
Aprì la porta
“Ciao, Sev!”
“Ciao, Lily!”
Era splendida con i capelli rossi sciolti sulle spalle e un maglione acquamarina
“Che fai, non mi fai entrare?” chiese la ragazza infreddolita ma con le guance rosse “Ho fatto una corsa da casa: non mi sembrava facesse così freddo”
“E’ il 14 febbraio, Lily, certo che fa freddo” replicò impacciato facendosi da parte per farla entrare.
La ragazza scoccò uno sguardo compiaciuto al mazzo di gigli nel vaso ma senza dire niente entrò nel salotto.
“Wow, Sev, è proprio carino qui” riprese andando a riscaldarsi vicino al caminetto scoppiettante e osservando i libri ordinatamente impilati nella libreria “Si vede che c’è il tuo tocco”
Severus annuì impacciato eppure contento. Lily aveva capito che aveva cercato di far risplendere una parte di sé in quella stanza e la trovava carina, forse aveva qualche speranza. Piton si sedette sul divano mentre lei ancora si riscaldava in piedi. Aprì la bottiglia di vino che aveva preparato
“Questo ti riscalderà un po’” disse, sentendo la sua voce diversa.
Quante volte aveva sognato di essere solo con lei ed ora che era lì,si sentiva impaurito e impacciato più che mai. Le porse il bicchiere colmo di vino e le loro mani si sfiorarono
“Hai le mani gelate, Lily” esclamò stringendone una nella sua.
“Sono stata una stupida a uscire senza giacca. Ma avevo fretta”
Severus rimase pensieroso. Aveva fretta… non vedeva l’ora di arrivare da lui? No non era possibile, stava fantasticando come al solito.
“Gli zuccotti caramellati! Ti sei ricordato!” riprese contenta la ragazza aprendo la scatola sul tavolino.
“Come potevo dimenticarli, Lily” sussurrò.
Eppure lei riuscì a sentirlo. Si volse e gli si sedette accanto, la mano ancora stretta nella sua. Lily appoggiò il calice sul pavimento e con la mano libera scostò una ciocca dei capelli corvini dal suo volto. Severus sollevò lo sguardo e si perse in quegli occhi verdi come un prato d’estate.
Erano talmente vicini da sentire i propri respiri sul volto.
“Ho sempre amato il tuo odore. Profumi come gli ingredienti di mille pozioni” bisbigliò Lily.
Severus avvampò, il volto rosso come un pomodoro maturo, ma si sentiva audace per una volta nella vita. Lily da quando era arrivata non aveva fatto altro che fargli capire che desiderava davvero essere lì a Spinner’s End: ora toccava a lui agire.
Raccolse tutto il coraggio e, pur sentendosi impacciato come mai, si avvicinò ancora di più posando le sue labbra fredde su quelle rosse come una ciliegia di Lily. Avevano il sapore della cannella. Lei, invece di ritrarsi, ricambiò. La strinse a sé accarezzandole i capelli di fuoco senza staccarsi dalla sua bocca e sentendo la lingua di lei fare capolino tra le labbra.
Improvvisamente una fitta di dolore bruciante all’avambraccio sinistro.
Tutto scomparve.
Severus Piton sollevò il capo dalla tavola del vecchio salotto di Spinner’s End.
Non c’erano librerie, solo i vecchi mobili dei suoi genitori.
Il fuoco era spento. Un unico bicchiere giaceva vicino alla sua mano.
L’intenso odore della pozione del Sonno Sognante pizzicò il suo lungo naso.
Era stato tutto un sogno.
Che stupido era stato a lasciarsi andare a quella debolezza. Lily in quel preciso momento stava passando il suo primo S. Valentino da moglie felice dell’odioso Potter.
Si alzò gettando il bicchiere nel caminetto spento e desolato. La chiamata dell’Oscuro Signore era arrivata nel momento giusto. Si sentì di nuovo orgoglioso di aver scelto una strada di gloria e riscatto. L’avrebbe fatta pagare a Potter e a quelli come lui. Severus Piton non sarebbe stato più un debole da calpestare. Avrebbe preso e ottenuto quel che desiderava. La sua vita finalmente era diversa.
Ripose la bacchetta nel mantello pronto a smaterializzarsi per raggiungere il suo Signore mentre un sapore di cannella ancora indugiava sulla lingua, residuo tentatore di una vita che non era sua
view post Posted: 5/1/2020, 20:07 Festa a sorpresa - Sognando con Severus
Eccomi per il compleanno di Severus!! davvero non potevo mancare :P

Autore: Misslegolas86
Data: 05/01/19
Beta-reader: Ida
Rating: Per tutti
Riassunto: I 60 anni non possono non essere festeggiati e questo per Severus sarà un compleanno davvero speciale
Personaggi: Piton e McGranitt
Pairing: Nessuno
Epoca: post Harry a Hogwarts
Genere: commedia, introspettivo
Avvertimenti: AU
Disclaimer: Disclaimer: I personaggi e luoghi di questa storia non appartengono a me bensì a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà e occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

La vista del castello reale eppure identico a quello letto tante volte nelle pagine di quei libri così amati le fecero prendere pienamente coscienza della realtà. Non era uno scherzo né una fantasia collettiva. I cancelli con i cinghiali alati e il castello imponente con le decine di torri svettanti verso il cielo azzurro non erano un’illusione erano veri tanto quanto lei. Mille emozioni le scuotevano il cuore mentre avanzava senza spiccicare parola accanto a Ida. Era stato grazie a lei che era venuta a sapere della festa a sorpresa che insieme a tutte le altre amiche del Calderone con la complicità di Minerva avevano organizzato a Severus. Era stata lontana parecchio tempo, trascinata dai mille impegni della vita Babbana. E per questo non aveva neanche dato importanza a quella strana busta che un gufo, pare, le aveva lasciato insieme al resto della posta davanti casa. Busta e pubblicità varie erano rimaste abbandonate lì dove le aveva buttate in fretta rientrando a sera da lavoro. E così non aveva saputo nulla del nuovo progetto di unione dei mondi e dell’assoluta veridicità, quindi, di quello magico.
Le due donne erano ormai giunte al grande portone e in un attimo si ritrovarono nel Salone d’Ingresso. Mery avrebbe voluto avere mille occhi per non perdere neanche un dettaglio tante volte immaginato: le clessidre segnapunti, lo scalone, le doppie porte della Sala Grande. Benedisse in cuor suo le feste natalizie che grazie al rallentamento di ritmo della vita Babbana le avevano fatto tornare la voglia di dare un’occhiata al forum del Calderone cui tanti ricordi ed emozioni erano legati. Aveva voglia di rileggere, approfittando dell’ozio natalizio, magari anche qualche buona fan fiction sull’amato Severus: il forum su questo era sempre stato una garanzia. E così era tornata. Aveva salutato Ida dopo mesi e mesi di silenzio e lei le aveva indicato le grandissime novità. Non aveva dubitato neanche per un attimo della verità delle sue parole. Tra quelle amiche che avevano sempre difeso Severus, si era sempre sentita a casa ed era sicura che non l’avrebbero mai ingannata su una cosa così importante per lei quanto per loro.
Ora era lì nel castello tante volte sognato ed era ancora frastornata e confusa ma felicissima di esserci. Non avrebbe mai potuto mancare al 60° compleanno di Severus neanche se fosse stato solo un personaggio letterario, figuriamoci ora che non solo aveva saputo che era reale ma soprattutto che era vivo! Questa era la cosa che l’aveva fatta più emozionare persino di più del sapere della realtà del mondo magico.
“Ciao, Minerva, è tutto pronto allora? Oh, scusami, ti presento Mery, la nostra Misslegolas sul Calderone, l’abbiamo ritrovata proprio sul filo di lana” disse Ida alla McGranitt precisa e spiccicata alla strega di cui tante volte aveva letto.
“Piacere” disse con un sorriso rassicurante la vecchia strega e appariva davvero poco severa in quell’occasione “un’altra amica di Severus è sempre ben accolta. Anche perché voi che non lo conoscevate nella realtà siete state capaci di capirlo meglio di me.”
“Non potevo mancare al suo compleanno” riuscì a dire Mery con un filo di voce davvero incerto “Ma Minerva” continuò prendendo un po’ di coraggio “eri troppo addolorata per la perdita di un caro amico per riuscire a vedere al di là del dolore. È normale”.
Mery cercò di consolare la vecchia strega che si sentiva ancora in colpa per come aveva trattato Severus dopo la morte di Silente. Eppure quel “codardo” urlato a Piton dopo tutto quello che lui aveva fatto per il mondo magico e alla vigilia del suo ritorno a fianco di Voldemort, nella battaglia di Hogwarts, avevano un po’ appannato il rispetto che Mery provava per la McGranitt. La vecchia strega sorrise incerta ma grata per quelle parole.
“Con voi siamo al completo. Manca solo Severus e portarlo è compito mio” riprese decisa Minerva e si incamminò giù verso i sotterranei.
“Ida, non avevi detto che Severus è preside ora? Pensavo fosse nello studio della Torre dietro il gargoyle di pietra” chiese un po’ confusa.
“Mery, lo sai come è Severus, non abbandonerà mai quei sotterranei. Mi diceva Minerva che passa più tempo lì che nello studio del Preside. Che vuoi che ti dica… è Severus!” risero di gusto entrambe.
Entrarono nella Sala Grande tutta addobbata di verde e argento. Le ragazze, Minerva e Hermione, quest’ultima ancora affaccendata con gli ultimi dettagli, avevano fatto uno splendido lavoro.
Che gioia fu ritrovarsi circondata da vecchie amiche che avevano condiviso anni, storie ed emozioni legate a quei fantastici libri. Ma il chiacchiericcio si spense di colpo quando le luci si spensero all’improvviso. Era il segnale che Severus stava arrivando.
I ricordi dei momenti successivi all’apertura della porta e all’accensione delle luci sono per Mery una nebbia indistinta. Ancora ora ricorda poco o nulla se non l’ingresso del mago di cui tanto aveva letto e scritto. I capelli corvini, gli occhi scuri e accesi da una luce ammaliante, il mantello nero svolazzante con eleganza alle sue spalle, la veste dalle lunghe maniche e strapiena di bottoncini. Era lì al momento del coro di auguri e della consegna del regalo, eppure non aveva occhi che per lui, per Severus e nulla ricordava se non la gioia infinita della sua reale esistenza e soprattutto del suo essere ancora in vita.
Alla fine si era allontanata per prendere un po’ di prosecco di cui sentiva davvero bisogno da un tavolino ben curato in un angolo quando si sentì gelare.
“Ed ecco la ritardataria. Ti sei fatta attendere nonostante il gufo che avevo mandato anche a te.”
Ancor prima di voltarsi sapeva a chi appartenesse quella voce profonda e bassa ma ben lontana dal sibilo che gli aveva attribuito la Rowling.
Si voltò ed eccolo lì davanti a lei, vivo e vero: Severus Piton. Quante volte aveva descritto quell’uomo, i suoi ricordi, le sue emozioni? Sapeva di conoscerlo ma in quel momento fondamentale non le sembrava opportuno trattarlo come un vecchio amico.
“Professor Piton” iniziò meravigliandosi di avere voce e di riuscire a parlare senza tentennamenti. La realtà è che non le aveva mai fatto paura Severus, fin dall’inizio sapeva qual’era il suo cuore, era penetrata nell’anima di lui attraverso le parole e vi aveva sempre trovato luce, mai oscurità.
“Professore? Mi avevano detto di trovarmi tra amiche” la interruppe con un po’ di sarcasmo Severus, ma il suo sguardo era pieno di calore e pace. E fu quello che sciolse ogni dubbio in Mery: era tutto reale, Severus era vivo, era vero ed era finalmente in pace con se stesso e il mondo. La gioia di questo pensiero la riempì di intraprendenza: che importava spiegargli i mille impegni in cui era stata impegnata per colpa del mondo Babbano? Ci sarebbe stato tempo per ogni chiarimento prima o poi. E così, senza quasi rendersene conto lo abbracciò come un vecchio amico a lungo perduto e poi senza alcuna speranza ritrovato.
“Severus, non potevo davvero mancare oggi!” il suo profumo le riempì le narici. Non somigliava a niente di conosciuto. Era il frutto dei mille vapori e odori delle pozioni che Piton distillava. Insomma, era unico, proprio come lui.
Tatto, odore, vista, tutti i sensi erano concordi nel dissipare anche l’ultima remora mentale: era tutto vero. Ma per Mery le sorprese non erano ancora finite. Si era aspettata quando aveva stretto Severus a sé di abbracciare un “tocco di legno” rigido a ogni contatto e quindi fu davvero con meraviglia che sentì il suo abbraccio ricambiato e l’uomo sussurrarle all’orecchio “Sono veramente felice che ti sia riunita a queste sciroccate… ops amiche che davvero non avrei mai immaginato di avere.”
Lo guardò ancora una volta: Severus rideva della propria battuta. Era sereno come non lo era mai stato e lei davvero non poteva desiderare nulla di più per lui.
Prese due calici dal tavolino accanto “Allora serve un brindisi agli amici ritrovati, soprattutto se non se ne conosceva neanche l’esistenza.”
Quel brindisi fu la fine del loro rapporto di carta e l’inizio di un’amicizia vera e reale da condividere con le amiche di sempre, quelle che lo avevano appoggiato e difeso contro il mondo intero mai dubitando di Severus Piton, l’uomo più coraggioso di entrambi i mondi.

Edited by misslegolas - 6/1/2020, 01:39
view post Posted: 29/12/2019, 12:46 Harry Potter and The Cursed Child - Il mondo di Harry Potter
Sicuramente molto meglio le fan rispetto all'originale stavolta senza alcun dubbio!!
Severus che aiuta e si sacrifica x scorpius mi ha di nuovo spezzato il cuore. E bella la battuta (una delle poche) "grazie x essere stato la luce nelle mie tenebre"
view post Posted: 28/12/2019, 15:09 Harry Potter and The Cursed Child - Il mondo di Harry Potter
Ci ho messo una vita a convincermi a comprarlo e a leggerlo. Alla fine l'ho fatto e la domanda resta intatta....MA PERCHE'? perchè scrivere una fan fiction di terz'ordine? che senso ha andare ad intaccare un'opera che è perfetta? la figlia di voldemort e bellatrix?! ma dai su efp fiction ci sarebbe materiale migliore! Scusate lo sfogo ma dovevo scriverlo e per questo sono ritornata dopo una lunga assenza nella mia community preferita sul mondo di Harry Potter e soprattutto di Severus. A parte la parte di Severus (a cui la Rowling riserva sempre il peggio) il resto mi ha lasciato davvero basita. Albus Severus odioso, harry boh peggio dell'ultimo incapace, Ron un emerito idiota. Non so sono sempre felice di tornare nel mondo di Harry Potter ma per migliorare e saperne di più non per avere prodotti pessimi. E poi battute pessime e dialoghi improbabili. Boh la Rowling a volte mi lascia davvero senza parole
5 replies since 28/12/2019