Il Calderone di Severus

Sfida N. 5 FF: “Guardami”

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Nykyo
view post Posted on 24/8/2007, 00:53




CITAZIONE (Ida59 @ 23/8/2007, 23:32)
Sì Simo, puoi iniziare la fic anche in un momento antecedente.

Astry, non c'è nulla che non mi piaccia, ci mancherebbe altro, ma si sente che è stata scritta di getto e che, se tu riuscissi a rimetterci mano, potresti aggiungere anche la mente al cuore... e tu hai una testolina favolosa... e farne un vero capolavoro.

Sai, la critica è sempre la stessa... (non mi picchiare): è un po' troppo veloce... (perdono!!!)... si potrebbe soffrire (godere) molto di più...

Perdono se mi intrometto.
Ma dato che anche io di solito beto Astry, mi sento di dire la mia.
Per una volta non concordo con te, Ida.
Per due validi (eheheh, validi secondo me, sia chiaro :lol:) motivi:

- Snivellus... sempre lui... :D Ma questa volta non Severus-Snivellus, ma lo Snivellus intimo dell'autrice (Astry sentiti liberissima di smentirmi e mandarmi a cagare, eh). C'è chi come te sa razionalizzare certe cose, Ida, e le affronta con la logica, e c'è chi ha quel piccolo semino dentro il cuore che porta a mollare la ragione proprio in cose come queste e ti fa scrivere col cuore, annullando il cervello, o quasi.
Io pure, che scrivo il Severus più cervellotico di tutti i tempi, quello stra-iper-ultra-razionale (anche se con tante insicurezze non si può negare che il mio è un Severus col cervello sempre acceso), credo che se mi deciderò ad affrontare questo specifico racconto, lo farò col cuore issato sul bavero e ciao ciao al raziocinio ferreo di altre cose (tipo la mia ff per il Processo).
Del resto è un uomo che muore. Quando muori la logica non ti sorregge più. Ci sei solo tu che pesi il tuo cuore, credo.

- Come dicevo, sono pensieri in punto di morte e non è una morte poi così lenta. Certo prima c'è Voldemort che parla, parla, parla, ma è evidente dal modo in cui Severus fa il disco rotto, che per lui il tempo è annullato, compresso, esaurito, finito in quello che è diventato mantra, necessità assoluta, ultimo desiderio, timore folle di fallimento, contingenza unica: trovare Harry e dirgli ciò che deve.
Non esiste che questo imperativo categorico, secondo me, e poco altro.
Poi il morso, il sangue che fiotta via, la breve agonia, la scoperta insperata che Harry è lì, la morte.
Personalmente, da lettrice, se la cosa prendesse uno spazio di pensieri lunghissimo mi stonerebbe. La morte è fatta di istanti, di brevi lampi. E' la fine.
Qualcosa di più lungo da parte di Astry, questa volta, a mio parere rischierebbe di produrre, almeno in me, l'effetto involontariamente grottesco di quelle scene di film in cui uno è ferito in modo che dovrebbe solo stramazzare, gridare "Argh!" e restarci e invece parla, si dibatte, si agita, fa monologhi per delle mezz'ore (per fare un esempio concreto, vedasi la morte di un personaggio nel finale di Spiderman 3... che ok è un fumetto, ma se ti infilzano i polmoni con due lame larghe un braccio... beh, è molto se respiri un pò, rantolando molto... ma se trovi il modo/tempo di far pace con mezzo mondo, dire una battuta sagace, guardare il tramonto, chiedere che non ti piangano, ma nemmeno ti dimentichino... Pifferi... io rido, non posso farci nulla).

Questo ovviamente è solo il mio modeso, personale, soggettivo, parere e non è vincolante.
Sta ad Astry decidere. Ma mi pareva giusto dire anche la mia, visto che di solito le scasso l'anima da morire perchè faccia aggiunte su aggiunte.


PS: Scordavo... a volte è eccezionalmente colmo di pathos, poesia e lirismo, anche un decesso tirato per le lunghissime (e aridaje con Boromir :D :lol: :D), ma io personalmente non so se sarei tanto brava da gestirlo. Ci vuole un talento molto grande e una maestria particolare per farlo.
Il che non vuol dire, Ida, che tu non sappia riuscirci o non possa farlo Astry provandoci.
Però, di primo acchito mi viene da dire che è comunque richioso provarci senza finire con lo stranire il lettore nel senso che dicevo righe fa.

Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:50
 
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view post Posted on 24/8/2007, 12:26
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Non è il pezzo in cui muore, quello che ho trovato veloce.
E' il pezzo prima, dove c'era più posto per pensieri, raziocinio e motivazioni del suo gesto.
Questo, almeno, è quello che pensa il "mio" Severus che, nonostante questa morte assurda, si rifiuta di essere perdente e costruisce la sua morte come atto volontario e vincente.
Perdonatemi, ma sono fatta così: in un certo senso il mio "ottimismo" è senza limiti ed ho "bisogno" di credere che Severus abbia scelto consapevolmente di fare un ultimo gesto per salvare Potter e distruggere Voldemort.


Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:51
 
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Nykyo
view post Posted on 24/8/2007, 13:28




CITAZIONE (Ida59 @ 24/8/2007, 13:26)
Non è il pezzo in cui muore, quello che ho trovato veloce.
E' il pezzo prima, dove c'era più posto per pensieri, raziocinio e motivazioni del suo gesto.
Questo, almeno, è quello che pensa il "mio" Severus che, nonostante questa morte assurda, si rifiuta di essere perdente e costruisce la sua morte come atto volontario e vincente.
Perdonatemi, ma sono fatta così: in un certo senso il mio "ottimismo" è senza limiti ed ho "bisogno" di credere che Severus abbia scelto consapevolmente di fare un ultimo gesto per salvare Potter e distruggere Voldemort.

Mmmh... sarà che secondo me Severus sta già morendo fin dal principio, perchè capisce cosa sta per succedergli. Non è da lui non capirlo.
Inoltre, mi sa che qui più che una differenza di interpretazione, tra te e Astry, c'è un'incomprensione.
Infatti io nel suo racconto ci leggo esattamente quello che secondo te manca.
E Astry lo dice: Severus non muore da sconfitto che subisce la volontà altrui, Severus sceglie, fino all'ultimo istante. Anche nel momento in cui vorrebbe poter avere una scelta ancora differente, lui sa, come sempre, imboccare di sua volontà la via giusta, per salvare Harry e distruggere Voldemort (ehehe, addirittuta Astry riesce a fargli scegliere di salvare perfino Draco... è davvero un vizio quello di Severus :lol:).

Che poi... aihmè, e mannaggia a JKR, in verità Severus non "salva" Harry dandogli i ricordi, o almeno non è convinto di salvarlo. E' convinto invece di star facendo tutto ciò che serve per far cadere Voldemort, ma per come la sa lui, è quasi certo che Harry morirà nel farlo.
Se non è andare oltre Lily questo...

Insomma, comunque sia, a me francamente pare che in questo caso, anche se a te non sembra (forse perchè filtrato più dal cuore che dalla ragione, ma questo è punto di metodo scelto dall'autore, no?) il tuo Severus e quello di Astry si somiglino su questo punto nodale che fai notare.
Addirittura, quando ho letto ho pensato che ero grata ad Astry per averlo scritto a chiare lettere: anche Severus, come Albus, come Lily, è chiamato a scegliere e volontariamente, senza tirarsi indietro, in tutta coscienza, lo fa.
E questa volta la sua scelta è nobile, anche se contornata da sofferenza umanissima, anzi, ancora di più perchè il cuore gli sanguina nel decidere.

Vabbè, sono una criceta rompipalle anche al contrario, scusatemi XDDD

Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:52
 
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Astry
view post Posted on 24/8/2007, 21:07




Accipicchia, le mie beta a confronto sono uno spasso, mi spiace che proprio oggi sono stata così poco presente al forum. Non mi metto a citare perchè ci metterei una vita, ma credo di poter dire che Niky mi ha letto nel pensiero. Ida, su traditore mi avevi rimproverato di aver scritto troppo con la testa e poco con il cuore, questa volta mi rimproveri di aver scritto col cuore e non con la testa. Devo dirti che in questo caso particolare, se avessi dato retta alla testa, non avrei scritto affatto. Trovo l'argomento troppo doloroso per ragionarci su e riesco ad esprimermi solo così. Pochi tratti di pennello. Non chiedetemi di fare un bell'affresco su una cosa del genere. Ecco, se fossi di fronte ad una tela, direi che potrei mollare i pennelli e gettare rabbiosamente secchiate di vernice nera sulla superficie. E' così che immagino la scena. Un insieme di sentimenti irrazionalmente contrastanti, mischiati e molto veloci: ansia di concludere la missione, rabbia per dover fare qualcosa che secondo me non vorrebbe (ricordiamoci che Piton aveva promesso a se stesso che avrebbe protetto Harry non che lo avrebbe mandato al macello), impotenza (lui sa che ormai non c’è niente da fare), tristezza, perché a trentasette anni per quanto tu abbia desiderato la morte tante volte, quando veramente questo sta per succedere magari ti viene voglia di vedere sorgere il sole ancora una volta, e perché no, anche paura, certo, perché lui non è una macchina. Ma la paura che intendo io è una cosa ben diversa dall’essere codardo, tutt’altro. Sarebbe un incosciente se non avesse paura, eppure lui non fa nulla per salvarsi anche se potrebbe, sarebbe bastato dire a Voldemort, guarda che ti sbagli, io non sono il padrone della bacchetta, ma è il ragazzino biondo. Cosi avrebbe condannato Draco, avrebbe fatto fallire la missione di Harry, però si sarebbe salvato la vita magari con tanti complimenti da parte di Voldemort e avrebbe potuto salvare pure Harry come avrebbe voluto Lily e al diavolo tutto il mondo magico (questo avrebbe fatto un codardo, ossessionato solo dall’amore per Lily).
Il mio Severus assomiglia molto a me in molte cose: è Snivellus, è razionale, sa tenersi tutto dentro e non solo per dovere, ma proprio per carattere e, a differenza di me è anche coraggioso. Ma il suo essere coraggioso, secondo me non significa accettare spavaldamente la morte come se fosse una gita in gondola. Come dice anche Niky che sa spiegarsi molto meglio di me, nel momento della morte la razionalità va a farsi benedire. Severus sceglie di morire, ma ha comunque paura, non panico da codardo, no, ma umanissima paura di chi sa che gli restano solo pochi minuti e anche una cosa stupida come una ragnatela sarà qualcosa che lui non vedrà più. I tempi inoltre sono scanditi dalla Rowling e non da me. Mettere in mezzo, ad esempio, lunghi ricordi della sua giovinezza o altro, mi sembra davvero fuori posto, non c'è il tempo. Prima lui pensa alla missione che deve assolutamente concludere, è ossessionato da questo, infatti lo ripete davvero in modo esagerato per una persona che sta pensando razionalmente. E poi continua a ripeterlo anche quando ormai ha capito di dover morire, infatti viene descritto pallido da sembrare un morto, dov'è la razionalità? E poi pochi istanti dopo essere stato morso, si ritrova con Harry Potter al suo fianco e deve pensare a comunicargli in fretta quello che deve e che è esattamente il contrario di ciò che vorrebbe fare: invece di salvare Harry, lui lo sta condannando, senza contare che per farlo deve dargli quei ricordi che si sarebbe portato volentieri nella tomba. Cos'altro poteva passargli per la testa in questi pochi minuti, oltre a tutte queste cose? Ah non dimenticare che la ferita al collo doveva fargli un male cane e senza più sangue in corpo, magari cominci pure a vedere gli angioletti.
Per concludere, Ida, prova ad immedesimarti in lui, e immagina di vivere tutta la scena in quei pochi minuti, proprio come se si stesse svolgendo di fronte a te, anzi come se tu fossi Severus, prova ad immaginare i tuoi pensieri nel tempo reale in cui Voldemort fa il suo discorso e dimmi realisticamente dove andrebbe la tua mente mentre un serpente ti sta forando il collo con le sue zanne. Comunque visto che questa è appunto una sfida, bene o male io ho fatto la mia parte, le sfide non vanno riviste e corrette, ora tocca a te, attendo il tuo Severus razionale, emozionami! Ti avverto: non ho la lacrima facile, ma quando comincio non smetto più ^_^

 
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view post Posted on 24/8/2007, 21:59
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I ♥ Severus


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Dovrai aspettare, Astry.
Non sono ancora pronta per scrivere quella storia.
Non ora.
Mi serve tempo.
Ma tu hai scritto, in quel fiume di parole, senza un solo "a capo" (parola di Beta! ;) ), molte cose che nella storia non ci sono, o non sono sufficientemente spiegate.
Era proprio questo che intendevo.
Prenditi tempo, Astry: le sfide valgono anche con se stessi.


Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:53
 
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Astry
view post Posted on 24/8/2007, 22:04




Adesso mi beti pure i messaggi?
Mi farai odiare di nuovo le penne, o la tastiera in questo caso.
Comunque quelle cose ci sono, basta saper leggere fra le righe, tu lo fai sempre con la Rowling che di Piton non ha mai detto praticamente niente, eppure, da quel poco che ha scritto, ci hai costruito tutto un mondo.
Sappi leggere anche i miei di pensieri.

Ora sono andata "a capo" ^_^
 
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view post Posted on 24/8/2007, 22:09
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I ♥ Severus


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Certo che so "leggere" tra le righe dei tuoi pensieri!!!
Ma sapessi che bello è goderseli in tutta la loro estensione! :)

E poi, io li so interpretare bene: ma sei sicura che anche gli altri lo sappiano fare? ^_^

Guarda JKR: io, te e pochi altri riusciamo a comprendere ogni cosa del "suo" Snape: ma gli altri? :rolleyes:

Vuoi che anche la tua storia rimanga una cosa (deliziosa) solo per pochi intimi??? ;)


Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:54
 
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Astry
view post Posted on 24/8/2007, 22:21




CITAZIONE (Ida59 @ 24/8/2007, 23:09)
Certo che so "leggere" tra le righe dei tuoi pensieri!!!
Ma sapessi che bello è goderseli in tutta la loro estensione! :)

E poi, io li so interpretare bene: ma sei sicura che anche gli altri lo sappiano fare? ^_^

Guarda JKR: io, te e pochi altri riusciamo a comprendere ogni cosa del "suo" Snape: ma gli altri? :rolleyes:

Vuoi che anche la tua storia rimanga una cosa (deliziosa) solo per pochi intimi??? ;)

Se i pochi intimi sono Niky, Stella, Ida e le snappine, sì.
Non sempre spiattellare le cose come se si stesse scrivendo un'enciclopedia risulta altrettanto emozionante, io non sto dicendo di aver scritto una bella cosa, ma per correggerla devo essere daccordo con te e vedere che non esprimeva quello che volevo dire e soprattutto come lo volevo dire, ma non è così.
Su Traditore era diverso, lì volutamente non avevo scritto certe cose per vergogna, visto che era la prima volta che provavo a scrivere qualcosa.
Qui non mi sono frenata, quello che ho detto era esattamente quello che volevo dire, se altre cose non le ho messe è perchè secondo me erano superflue e troppo strappalacrime.
Ho persino eliminato volutamente alcune frasi perchè ripetevano troppe volte la parola "sangue", immagino che ce ne sia stato in abbondanza, ma avevo come l'impressione di mancargli di rispetto descrivendo alcune cose in modo troppo crudo. Il mio Severus è molto dignitoso anche quando muore in un posto sudicio, polveroso e allagato del suo stesso sangue.

Ah, non farci caso, non ho modificato il tuo messaggio, avevo solo pigiato il tasto sbagliato


Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:54
 
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view post Posted on 24/8/2007, 22:32
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Astry @ 24/8/2007, 23:04)
Adesso mi beti pure i messaggi?
Mi farai odiare di nuovo le penne, o la tastiera in questo caso.

Mi dispiace.
Mi dispiace moltissimo che tu te la sia presa. :(
La prossima volta misurerò le mie parole.
Mi dispiace.

Non era certo questo lo scopo della mia "critica" che voleva invece essere costruttiva.

Se sei soddisfatta di ciò che hai scritto, per me va benissimo. :)

Ma non era certo la parola "sangue" quella di cui sentivo il bisogno.
Nè volevo togliere dignità a Severus.
Se lo pensi, allora non mi conosci fino in fondo.
Al contrario. :cry:

Ripeto, mi disipiace se ti ho in qualche modo "infastidito": non era mia intenzione.
La prossima volta cercherò di imparare a tenere la bocca chiusa e a non offendere l'altrui sensibilità.
Mi dispiace
:wacko: :wacko: :wacko:

Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:55
 
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Nykyo
view post Posted on 25/8/2007, 00:21




Ma va, Ida, io non credo proprio che Astry se la sia presa.
E' solo che la nostra Astruccia è timida e si sottovaluta sempre un pò, quindi probabilmente quando noi cricete la tartassiamo (anche io la tartasso di solito, che ti credi XD), magari le passa la voglia di scrivere, ma è solo per un attimo.
In vertità io trovo che lei abbia finalmente trovato la sua via e il suo stile e che se la cavi a meraviglia.
Per il resto è solo questione di punti di vista, no?
Io, ad esempio, continuo a vedercele anche nel racconto, tutte quelle cose che lei ha messo anche nel post.
Ma questo non vuol dire che tu non dovessi dirle la tua, come beta e come amica.
Le critiche alle ff degli amici si fanno per affetto e Astry lo sa.
Nè si critica chi non ha talento per migliorarsi.
Una critica come la tua è un tributo evidente alle sue capacità.

Certo ora sarebbe interessante far leggere il racconto a qualcuno che non abbia mai betato Astry, nè letto questo topic. Magari scopriamo che ci legge qualcos'altro ancora di diverso da noi due ;) :)
 
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Astry
view post Posted on 25/8/2007, 08:00




Oh no, Ida, non scusarti, non me la sono presa affatto. Lo so che le tue critiche sono solo per il mio bene e di solito le condivido. Questa volta semplicemente non concordo con te, ma è solo il mio personale punto di vista. So che se dovessi metterci di nuovo le mani in quello che ho scritto, non aggiungerei ma piuttosto taglierei qualcosa.
Lo sai che per me scrivere non è proprio naturale, mi sento come Severus messo in mutande quando lo faccio (scusa l'espressione poco fine, ma è così), quindi, se qualche volta preferisco metterci un velo davanti, non volermene.
Se scrivessi in modo diverso poi odierei le mie ff. Se poi il mio velo, non è il bel telo di seta che riesce a metterci Niky, ma piuttosto uno straccio logoro, ahimè, è colpa del mio vocabolario limitato e della poca esperienza, il più delle volte non trovo le parole per esprimere quello che vorrei e mi arrangio come posso. ^_^
Tranquille, comunque, non semetterò di scrivere, non ancora almeno. Ho già in mente un'altra storia, anche se ho sempre "traditore" sullo stomaco.


CITAZIONE (occhioMalocchio @ 23/8/2007, 23:20)
E' sempre un'emozione leggere fic come queste... io non posso certo dire di amare Severus come fate voi, ma i vostri sentimenti per lui permeano le vostre parole e da esse trasudano in maniera quasi tangibile, riuscendo ad avvolgere e a far "innamorare" persino me....

Grazie Malocchio, ecco, ora mi sento meglio, se ho fatto emozionare anche un maschietto, vuol dire che dopotutto non sono stata tanto criptica. :aeris5.gif:
 
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Nykyo
view post Posted on 25/8/2007, 11:41




Astry, finiscila immediatamente!
Tu ci metti veli delicatamente istoriati. Punto! ;)
 
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Astry
view post Posted on 25/8/2007, 12:43




CITAZIONE (Nykyo @ 25/8/2007, 12:41)
Astry, finiscila immediatamente!
Tu ci metti veli delicatamente istoriati. Punto! ;)

Ok, ok, magari una tela nera, visto che è l'unico colore, o quasi, che puoi trovare nel mio armadio :P
 
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giny81
view post Posted on 28/8/2007, 12:22




Ecco il mio piccolo contributo alla sfida. Certo non c’era bisogno del pretesto della sfida per convincersi a scrivere questa one-shot. Uno dei momenti più intensi di questo settimo libro.


Titolo: Capire chi sono, capire chi sei

Autore/data: giny81/ 28 agosto 2007

Tipologia: one-shot

Rating: Per tutti

Genere: Tragico

Epoca: HP 7

Personaggi: Severus Snape, Signore Oscuro, Albus Dumbledore, Lily Evans, Harry Potter

Pairing: Severus/Lily

Avvertimenti: spoiler HP7

Note: il corsivo indica parti citate dal settimo libro.


Capire chi sono, capire chi sei


Severus parlava.
Parlava e ascoltava la sua voce, senza riuscire a dominarla.
Era la seconda volta nella sua vita che gli accadeva una cosa tanto poco opportuna.
Dannazione. Non era quello il modo di ottenere qualcosa dall’Oscuro. Non chiedendo affannosamente, non pregando come se la sorte del ragazzo lo interessasse in qualche modo. Severus lo sapeva bene. L’Oscuro gli aveva lasciato tanta libertà in quegli anni, aveva ceduto a richieste alle quali non avrebbe mai ceduto se fossero provenute da un altro Mangiamorte, perché lui sapeva come chiedere. Con freddezza, noncuranza. Fingendo che fosse interesse del Signore Oscuro assecondare il desiderio più che suo.
Ma non ci riusciva. Non ora. Un’immagine martellava nella sua testa, l’unica cosa che non aveva saputo disciplinare di sé in tutti quegli anni. L’immagine di Lily. L’immagine della morte di Lily. Vana, se lui non avesse trovato suo figlio.
Per favore. Persino un per favore si era lasciato uscire dalle labbra.
Permettimi di trovare il ragazzo. Permettimi di portarti Potter. So che posso trovarlo, mio Signore. Per favore.
Severus pensò che l’unica fortuna che aveva in quel momento era che il Signore Oscuro era troppo preso da altre faccende per rammaricarsi di quel suo comportamento insolitamente accorato.
Gli stava parlando della bacchetta. Severus ascoltava quel poco che bastava per sussurrare ogni tanto Mio Signore, e abbozzare qualche risposta che non aveva più nulla dell’astuzia, dell’acume che erano così consueti nelle sue parole. Sempre scelte con precisione chirurgica, sempre capaci di affondare il colpo lì, esattamente lì, dove lui desiderava.
Severus osservava il serpente. Vaghi piani inarticolati e inconsistenti aleggiavano nella sua mente. Forse poteva almeno uccidere Nagini prima.
Prima che Voldemort lo uccidesse. Perché non aveva bisogno di ascoltare ciò che il Signore Oscuro gli stava comunicando per sapere che gli restava poco da vivere.
Ma qualcosa che l’Oscuro disse catturò la sua attenzione, così irrimediabilmente imprigionata dal pensiero dolce e straziante di lei.
Potter non sopportava vedere le persone cadere intorno a lui. Odiava sapere che cadevano per lui. Avrebbe fermato quello stillicidio. Sarebbe venuto.
Era vero. Così fragile l’obiezione che Severus oppose a quella verità. Il ragazzo poteva restare ucciso per errore.
Non poteva. Gli ordini erano chiari e venivano sempre rispettati religiosamente.
E anche ora, mentre il Signore Oscuro si stava adirando contro di lui che insisteva sulla questione del ragazzo quando un’altra questione interessava il suo padrone, Severus non poteva smettere di perpetrare quella richiesta. Non poteva strappare il viso di Lily dalla sua testa, e lo avrebbe voluto. Avrebbe voluto recuperare l’antica freddezza, doveva. Ma non poteva. Lottava, ma non avrebbe vinto. Tutto quello che ottenne da se stesso fu qualche sprazzo di lucidità, durante il quale capì che era inutile insistere su Potter. Il Signore Oscuro non lo stava ascoltando.
Continuava invece quella inutile, ovvia, litania sulla bacchetta. A cui Severus rispondeva automaticamente, senza bisogno di pensare.
Di nuovo solo una cosa di tutto quel discorso colpì dolorosamente la sua immaginazione.
L’ho presa dalla tomba di Dumbledore
Severus rivide l’Oscuro avvicinarsi alla tomba, rivide se stesso obbligarsi a non opporsi a quella profanazione anche con la forza che non aveva. Rivide se stesso voltarsi, il Professor Piton e il suo lungo mantello nero minacciosamente aleggiante alle spalle. Uccidi, annega Severus ancora una volta, e sii solo Snape. Anche dalla tomba Albus lo pretendeva.
Albus. Molte volte aveva creduto di detestarlo. Molte volte si era sentito uno strumento nelle sue mani, posto davanti a richieste inaccettabili. Fino all’ultima volta. Quando quel vecchio dall’aria serena e gli occhi guizzanti aveva chiuso gli occhi e perso la serenità per dirgli che il ragazzo doveva morire. Allora Severus era troppo prigioniero del suo dolore a quella notizia per capire che lo strazio di Dumbledore era come il suo, forse più grande del suo. Anche se Dumbledore si era ripreso in fretta, come sempre. E, come sempre, gli aveva riservato parole dure, a lui e al suo Patronus.
Ma, come sempre, quelle parole erano state un balsamo per la sua anima. Davanti a quella notizia che sembrava far crollare il suo mondo, distruggere tutto quello per cui lui si era battuto in quegli anni, Severus aveva dovuto prendere coscienza di quello che dentro di sé sapeva da anni. Ma che ancora era troppo doloroso, anche se molte volte era affiorato alla sua mente e al suo cuore. L’ultima quando aveva salvato la vita di Remus Lupin.
Non era solo per Lily che doveva sostenere il suo ruolo. Non era solo l’amore oltre la morte che nutriva per lei a dover essere il suo motore. Le sue motivazioni dovevano diventare le stesse di Albus se voleva sul serio fare la cosa giusta, e non solo quella facile. Perché certo, era facile battersi per Lily. Ma era giusto battersi per Harry, a prescindere da chi fossero i suoi genitori, e per la sua missione.
E ora, vicino alla morte, Severus lo sapeva. Di più, lo sentiva. Era diventato l’uomo che Albus aveva sempre scorto in lui. A caro prezzo. Ma lo era diventato.
Era diventato l’uomo che Lily aveva sempre scorto in lui. L’uomo che avrebbe potuto amare.
Quel pensiero invase la sua mente, e gli ossequi di Voldemort per il fedele servitore che era stato non raggiunsero le sue orecchie. Gli rispondeva ancora. Ma era solo una piccola, infinitesimale parte della sua mente, così addestrata dall’Occlumanzia, a stare discorrendo con l’Oscuro.
Il resto della sua mente, e tutto il suo cuore, erano per Lily e per Albus. Forse stava fallendo, in quel momento. Ma dannazione, stava fallendo la cosa giusta. Non sarebbe stato un vero fallimento, non agli occhi di Lily e di Albus, gli unici che gli interessassero.
Ma qualcosa riunì violentemente la sua mente in una.
Uccidi.
Severus non seppe quanto tempo passò. Secondi. Secoli.
Ma per quel tempo sperò intensamente in un miracolo. E il miracolo arrivò.
Il ragazzo era stagliato sopra di lui.
Pur nell’urgenza di quella situazione Severus non potè respingere una riflessione. Il ragazzo non sapeva, non ancora, la verità. Per il Prescelto lui era ancora l’assassino dei suoi genitori e l’assassino di Albus. Ma non c’era odio o trionfo sul viso di Harry. Non l’odio o il trionfo che molte volte aveva scorto sul viso di James. C’era incredulità. Harry si stava domandando se davvero doveva odiare quell’uomo. Ma non era la morte imminente a suscitare quei sentimenti nel figlio di Lily. Era quel potere annunciato dalla Profezia, che permetteva al ragazzo di amare quando il suo cuore gli diceva che era giusto. Amare nonostante tutto. Forse Harry non era cosciente di quanto stava accadendo dentro di lui, ma si era chinato sull’uomo per cui aveva provato sentimenti devastanti, e non l’aveva lasciato solo a morire. Il cuore di Harry lo aveva condotto lì, e ancora una volta obbedire alle ragioni del cuore sarebbe stato anche obbedire alle ragioni della causa.
Severus capì. Capì che Albus aveva ragione, ancora una volta. Quel ragazzo non era come lui, Severus, l’aveva sempre descritto a se stesso. Non era vuoto e arrogante, non era la copia di James nei suoi momenti peggiori. Quel ragazzo era Amore. Era Speranza. Come sua madre.
Prendi…lo…Prendi…lo
Harry obbedì, finalmente docile di fronte ad una richiesta del suo insegnante di Pozioni.
Guar…da…mi…
Gli occhi verdi caddero in quelli neri.
Fu un solo momento. Un momento che riscattò sette anni di ostilità.
Finalmente Harry e Severus si erano guardati negli occhi.
E si. Si. Severus aveva visto gli occhi di Lily. Ma aveva anche visto gli occhi di Harry e capito chi Harry fosse.
E Harry aveva guardato nelle iridi nere, non più glaciali, non più beffarde, e aveva capito chi Severus fosse.
 
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view post Posted on 28/8/2007, 12:51
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Bella storia, Giny: segue il filo dei tuoi pensieri, che si distaccano talvolta in modo abbastanza deciso dai miei, ma è oggettivamente una buona storia.
Tende a dimostare la tua tesi, ma questa è una cosa comune per tutti noi, scrittori per gioco, quindi non mi è difficile da accettare, anche se ho preferito la prima parte alla seconda.
E' scritta bene e con una buona introspezione.


Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:57
 
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