Il Calderone di Severus

Sfida N. 5 FF: “Guardami”

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occhioMalocchio
view post Posted on 17/8/2007, 19:26




E a proposito di sadismo e di farsi del male...

beccatevi questa, così, a tradimento... :evil: :evil: :lol:




Titolo: Guardami

Autore/data: occhioMalocchio agosto/07

Tipologia: one-shot

Rating: Per tutti

Genere: Tragico, Introspettivo.

Epoca: HP 7

Personaggi: Severus Piton. Voldemort e Harry Potter, mere comparse.

Pairing: Severus/Lily

Avvertimenti: spoiler HP7

Note: le parti in corsivo sono quelle tratte dal 7° libro.


GUARDAMI



“ Ed eccomi qui, alla fine... ancora una volta Albus ha avuto ragione, Voldemort si tiene stretto Nagini come un poppante il suo succhiotto, eppure sono sicuro che non mi ha fatto venire qui per discutere di chissà cosa. Comincio a credere che alla fine abbia capito e che non potrò lasciare questo luogo, ci ha messo fin troppo a dire il vero... devo convincerlo che posso ancora essergli utile, devo trovare suo figlio e dirgli ciò che deve sapere, ho bisogno di un altro po’ di tempo... ”

<...Mio Signore, la loro resistenza sta crollando..>

< e sta accadendo anche senza il tuo aiuto > disse Voldemort con la sua voce forte e chiara < nonostante tu sia un Mago estremamente abile, Severus ,non penso che tu farai la differenza ora. Ci siamo quasi...quasi >

< Mi lasci trovare il ragazzo. Lasci che le porti Potter. So di poterlo trovare, Mio Signore. Per favore >


“ Avanti, maledizione, lasciami andare a cercarlo... ho ancora qualcosa da fare prima della fine, qualcosa che se non faccio renderà tutto inutile, tutto! Il suo sacrificio sarà stato inutile...e anche il mio...”

Voldemort sollevò la Bacchetta Anziana, tenendola delicatamente proprio come la bacchetta di un direttore d’orchestra.
< Perchè non funziona per me, Severus? >


“ Ci sei arrivato, allora, stupido idiota! Maledizione! Sarebbe bastata anche solo mezz’ora in più... ora diventa un’impresa disperata uscire vivo da qui, ma devo farlo.. devo...”

< Mi.. Mio Signore? > disse Piton con un’espressione indecifrabile < Non capisco. Lei ha fatto magie straordinarie con quella bacchetta >

“ Avanti... avanti lasciami andare a cercare Potter... no, non lo farà. Allora a cosa è servito tutto quello che ho scelto di fare? Tutta la mia vita spesa per espiare la mia colpa, tutto il mio essere dedicato alla preparazione della strada che doveva percorrere suo figlio, tutto quello che ho fatto risulterà inutile se non riesco a parlargli un’ultima volta. Ma forse, prima di morire posso distruggere Nagini! Non servirà a niente, anzi! Potter crederà che tutto sia compiuto e lo affronterà senza conoscere la verità, no! Devo trovarlo e farglielo sapere, in un modo o nell’altro!”

< Ho pensato molto e a lungo Severus... sai perchè ti ho richiamato dalla battaglia? >
E per un momento Harry vide il profilo di Piton, i suoi occhi erano fissi sul serpente avvolto su stesso nella sua gabbia magica.
< No, Mio signore, ma la prego di lasciarmi tornare. Mi lasci trovare Potter. >

“ E’ inutile andare avanti con questa farsa, vuole uccidermi e io non sono in grado di impedirlo... ma questo è quello che hai sempre fatto, vero? Hai deriso e minacciato le tue vittime, prima di ucciderle, dico bene? E magari l’hai fatto anche con lei, ti sei preso gioco di lei prima di ucciderla, maledetto! Ma chi voglio ingannare? Lui l’ha uccisa è vero, ma la colpa di tutto è solo mia, se non gli avessi detto della profezia lei sarebbe viva, forse sposata con l’uomo che odiavo, forse madre di un figlio stupido ed arrogante, ma pur sempre viva, e questo per me sarebbe bastato.”

< Ho usato una terza bacchetta, Severus. La Bacchetta Anziana, la Bacchetta del Destino, la Bacchetta della Morte. L’ho presa dal suo precedente padrone L’ho presa dalla tomba di Albus Silente. >

“ Ci siamo...”

Ed ora Piton guardò Voldemort, e il volto di Piton era una maschera di morte. Era bianco come il marmo e così immobile che quando parlò fu uno shock vedere che c’era una persona viva dietro quegli occhi spenti.
< Mio Signore, mi lasci cercare il ragazzo...>
< La Bacchetta Anziana non mi serve come dovrebbe, Severus, perchè io non sono il suo vero padrone. La Bacchetta Anziana appartiene al Mago che ha ucciso il suo ultimo proprietario. Tu hai ucciso Albus Silente. Finché tu sei in vita, la Bacchetta Anziana non sarà mai veramente mia >
< Mio Signore > protestò Piton, sollevando la sua bacchetta.


“ E sia allora, ma non pensare che te lo lascerò fare! Farò tutto ciò che è in mio potere per fermarti!”

< Non ci sono altre strade > disse Voldemort < devo diventare il padrone della Bacchetta, Severus. Dominerò la Bacchetta e dominerò anche Potter, alla fine >.
E Voldemort agitò la Bacchetta Anziana.


“ Cosa ha fatto? Che diavolo succede!?... NO!! “

Non fece nulla a Piton che per un secondo parve pensare di essere stato risparmiato: poi le intenzioni di Voldemort divennero chiare. La gabbia del serpente volò attraverso l’aria, e prima che Piton potesse far altro che gridare, si trovò la testa e le spalle imprigionate, e Voldemort parlò Serpentese.
< Uccidi >


< AAAAARRGGH!!! >

Ci fu un terribile urlo. Harry vide il volto di Piton perdere quel poco di colore che già aveva, sbiancò e i suoi occhi neri si spalancarono mentre le zanne del serpente perforavano il suo collo, tentò invano di togliersi di dosso la gabbia magica, le sue ginocchia cedettero e lui cadde a terra.
< Mi dispiace > disse Voldemort freddamente.
Si voltò , non c’era tristezza in lui, né rimorso.


“ No! Ho fallito di nuovo.. ormai è tutto inutile, nemmeno morire è bastato... ucciderà Suo figlio, così come ha ucciso lei. E succederà di nuovo perchè io non sono stato in grado di capire e ho sbagliato...perchè devo pagare così a caro prezzo i miei errori? È davvero necessario?... Sento freddo....

Cos’è? C’è qualcuno qui? Accanto a me? È lui? È davvero lui? Allora forse sono ancora in tempo, forse non tutto è perduto...”

Harry tolse il Mantello dell’Invisibilità e guardò in basso, all’uomo che aveva odiato, i cui occhi neri lo videro e si spalancarono mentre cercò di parlare. Harry si chinò su di lui e Piton afferrò i suoi vestiti e lo tirò più vicino.
< Prendi...questo.... prendilo...>
Qualcosa di diverso dal sangue uscì da Piton. Una sostanza argentea, né solida né gassosa, fuoriuscì dalla sua bocca, dai suoi occhi, dalle sue orecchie...


“ Prendilo, sì, è tutto ciò che ti posso dare ora. Ma forse è meglio che io te lo dia così, perchè non avrei mai potuto dirtelo con le parole, quello che c’è in questi ricordi. Ho vissuto tutta una vita nell’ombra, circondato dal disprezzo e dalla diffidenza, ma l’ho sempre considerato un prezzo troppo piccolo per il crimine che avevo commesso, ed ora mi tocca morire lontano da tutto e tutti, perchè questo è quello che ho deciso. Guardalo, guarda com’ è stata veramente la mia vita, guarda e comprendi se ci riesci, cosa significava davvero per me Lily Evans, forse capirai cose non dette, forse non ti accorgerai nemmeno dell’evidenza dei fatti. Forse non farà altro che alimentare il tuo odio verso di me, forse riuscirò addirittura a farti odiare Silente, ma qui c’è tutto quello che devi sapere per andare avanti. Non mi importa di avere il tuo perdono, chi lo vuole? Ma se ti do questo è solo perchè è necessario, è necessario affinchè il sacrificio di Lily non sia vano È tutto ciò che posso fare ormai, se Albus aveva davvero ragione allora saprai quello che devi fare, tu non sei come lei, non sei affatto come lei! Però sei suo figlio e la sua forza scorre in te, devi fare da solo... ed ora lascia che io la veda per l’ultima volta...”

Quando la fiaschetta fu piena fino all’orlo, e sembrò che Piton fosse rimasto senza una goccia di sangue, la sua presa sui vestiti di Harry vacillò.
< Gu...ar...da..mi...> sussurrò
Gli occhi verdi incontrarono quelli neri...


“Non sono come i suoi occhi, questi, per niente. Anche se ora, per la prima volta, scorgo in essi uno sguardo che anche i suoi avevano per me, è forse compassione? Non mi importa più ormai, ma voglio fare una cosa ancora e questo è l’unico modo che mi è rimasto “ pensò Piton, mentre cadeva dalle pupille di Harry direttamente nei suoi ricordi...
e infine la vide, china su di lui...
“ eccoti, finalmente, è bello udire di nuovo la tua voce, sentire dolci parole provenire dalle tue labbra, avvertire il tepore del tuo corpo mentre sono stretto al tuo petto, di nuovo il tuo volto è sorridente quando mi guarda, e i tuoi occhi s’illuminano, però... tutto questo non è per me. Le mani che stringi tra le tue, non sono le mie, ma quelle di un neonato. Le parole che mi sussurri non sono per il mio cuore, ma per le sue orecchie. Questi non sono altro che ricordi rubati, non sono altro che sensazioni che avrei sempre voluto provare, ma che non ho mai avuto il coraggio di chiederti. Tutto questo non è mio perchè sono stato io a non volerlo per me, come uno stupido ho creduto che fosse più importante la vita da Mangiamorte che l’amicizia con te, fino a che non mi sono reso che non era solo amicizia, ma che tu eri tutto per me, tutto. Più importante di qualsiasi stupida idea della purezza del sangue, sangue che avrei versato fino all’ultima goccia per te, ma nemmeno io lo sapevo, nemmeno io l’avevo capito, fino a che non ho indicato tuo figlio come il Prescelto, e ho capito che avrei potuto perderti. Non fra le braccia di un altro uomo, ma fra quelle della Morte. E come un codardo non ho nemmeno avuto la forza di oppormi al tuo destino, ho chiesto ad altri di farlo per me, ma il loro fallimento è stato il mio, non ho diritto a questi ricordi, non sono per me. Non c’è nulla per me qui... tranne forse... la tua schiena.
La tua schiena sì, quella è per me. La schiena che mi voltasti quella volta, lasciandomi solo davanti ad uno stupido ritratto, la schiena che io ho sempre guardato aspettando di vederla tornare ad essere il tuo volto, inutilmente. Ma ora ho capito che sono stato io a farti allontanare da me, che sono stato io ad obbligare te a voltarti dall’altra parte, e solo ora capisco quanto male ti ho fatto, perchè io le ho viste, anche attraverso la tua schiena, le lacrime che quella sera rigavano il tuo volto mentre te ne andavi. Tu mi hai teso una mano, tu mi hai indicato la via e io semplicemente ho voltato la testa altrove, credendo che fossi stata tu a farlo.
La tua schiena... ora la vedo davanti a me, farmi scudo dal Signore Oscuro e dalla Morte, ma tu non puoi sentirmi.. non puoi udire il grido disperato della mia anima lacerata, non puoi sentire il dolore che strazia il mio cuore mentre urlo con quanto fiato ho in corpo di fuggire, di lasciare tuo figlio e salvarti.. no, non puoi sentirmi perchè le tue orecchie e il tuo cuore sono piene del pianto disperato di quel bambino, e non c’e altro per te... né per me. So quello che sta per accadere, ma non riesco nemmeno a piangere, vorrei mettermi tra te e lui, vorrei dare la mia vita per la tua, una, cento,mille vite, per la tua, ma l’unica cosa che posso fare è ascoltare la tua voce che chiede una pietà e una clemenza che non riceverà mai e sprofondare all’inferno che ho spalancato con le mie stesse mani. Ora vedo il tuo corpo, è avvolto da una luce verde, un verde diverso da quello dei tuoi occhi, un verde capace di strappare la vita dal tuo petto e di distruggerla per sempre e con essa anche la mia. Perchè non è qui ed ora, ma molti anni fa, in quella casa, che Severus Piton è morto. “

... dopo qualche secondo qualcosa nelle profondità di quelli scuri, parve svanire, lasciandoli fissi, inespressivi e vuoti.
La mano che tratteneva Harry cadde sul pavimento e Piton smise di muoversi.

 
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view post Posted on 17/8/2007, 20:49
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I ♥ Severus


Potion Master

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Bella, bellissima, Occhio, terribilemente coinvolgente e commovente.
Una splendida, intensa, disperata storia.
Ed un finale particolare, direi molto originale... e comunque vero e condivisibile.

Anche tu, come me, hai avuto la setssa idea: corsivo per il testo originale del libro, inframmezzato dai pensieri di Piton.
Un'idea che sarà molto comune credo, e che renderà le storie incredibilmente confrontabili, e simili, eppure ognuna diversa dall'altra, perchè ci sarà l'interpretazione che ognuno di noi avrà del personaggio "Piton", a fare la fondamentale differenza. Simile, certamente, ma ognuna sottilmente diversa dall'altra.

Ripeto, mi è piaciuta moltissimo e ti rinnovo i miei più sentiti complimenti!

Per la mia storia, occorrerà attendere, finchè non ci sarà la traduzione semi-ufficiale di quel pezzo, che posterò qui sul forum, ad uso di tutti.

Ma, intanto, ancora bravisssimo, Occhio, che ci hai regalato una visione "maschile" di Severus!


Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:48
 
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occhioMalocchio
view post Posted on 18/8/2007, 11:12




Grazie, Ida ;) per me è gia un onore anche solo sapere che leggi le mie storie, se poi le apprezzi, non può farmi che un grandissimo piacere!!! :D :wub: :D

Grazie ancora per i complimenti!

Rimango in fervente attesa di leggere tua, come un bambino che aspetta la mattina di Natale!!! :lol: :lol: :lol:
 
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Astry
view post Posted on 19/8/2007, 08:57




Complimenti Malocchio è davvero bella.
Sei stato un fulmine a scrivere, si vede che il capitolo ti ha proprio ispirato. Mi unisco al bambino nell'attesa del regalo natalizio di Ida. Uff, nel frattempo ho buttato giù qualcosa anch'io. Sono arrivata a metà, mamma mia che faticaccia. ^_^


Edited by Astry - 19/8/2007, 16:39
 
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occhioMalocchio
view post Posted on 19/8/2007, 15:49




Grazie Astry, lusingato... ;) ;) :D

allora aspetterò con ansia anche il tuo componimento! :P
 
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Astry
view post Posted on 23/8/2007, 14:27




Raccolgo la sfida e rilancio con questa, pronto Malocchio? ;)


Titolo: Guardami

Autore/data: Astry agosto/07

Beta-reader: Starliam

Tipologia: one-shot

Rating: Per tutti

Genere: Drammatico, Introspettivo.

Epoca: HP 7

Personaggi: Severus Piton. Voldemort, Harry Potter,

Pairing: Severus/Lily

Avvertimenti: spoiler HP7

Note: le parti in corsivo sono quelle tratte dal 7° libro.


GUARDAMI



Sto salendo le scale, l’odore di legno marcio mi riempie le narici.
Fisso per un attimo la porta aperta. Sei lì dentro, lo so.
Stai aspettando che i tuoi servi abbiano spazzato via l’ultimo brandello di resistenza al tuo potere. L’eco degli incantesimi e le esplosioni sembrano lontani da qui: sono quasi completamente coperti dai rumori di questa casa, scricchiolii, finestre che sbattono, il vento che sibila inquietante infilandosi tra le fessure delle imposte.
Ho una strana sensazione.
E’questa casa: non mi è mai piaciuta ed è così insolito essere convocato da te in questo luogo nel bel mezzo di una battaglia, che non potevo credere alle parole di Lucius Malfoy.
“L’Oscuro vuole vederti immediatamente, ti sta aspettando,” ha detto.
Mi aspetti, perché?
Oltrepasso la soglia e tu sei lì, di fronte a me.
Mi volti le spalle, non hai bisogno di guadarmi per sapere quello che sto facendo in questo momento: quello che faccio sempre, quello che devo fare in tua presenza, costringo le mie ginocchia a piegarsi e mi prostro ai tuoi piedi.
Il mio mantello solleva una nuvola di polvere, gonfiandosi, mentre mi umilio di fronte al mio padrone.
Ti volti, io sollevo lo sguardo, che immediatamente viene rapito dalla cosa che galleggia accanto a te: una strana gabbia sferica, fatta di luce. All’interno Nagini si avvolge lentamente nelle sue stesse spire, sembra non finire mai.
Un essere orrendo, il suo stesso peso ne appiattisce il corpo contro la superficie della gabbia.
Non riesco a distogliere lo sguardo, ne sono come ipnotizzato, mentre le parole di un altro mago si sovrappongono a quelle di Voldemort.
“Verrà un momento in cui Lord Voldemort sembrerà preoccupato per la vita del suo serpente… lo terrà al sicuro accanto a sé, protetto dalla magia, allora, penso che si potrà ...”
Improvvisamente mi sento gelare il sangue: Potter.
E’arrivato il momento, devo dirgli la verità, ma come? Non sono riuscito a trovarlo, non so dove si nasconde.
Mi sforzo di recitare la mia parte, ma il mio unico pensiero è tornare indietro: devo trovare il ragazzo prima che sia troppo tardi.
"...mio Signore, la loro resistenza si sta sbriciolando…" La mia voce è calma, io non lo sono affatto. Tu non mi ascolti.
Sento un nodo alla gola, mentre comincio ad insistere, quasi a supplicare.
"Mi permetta di trovare il ragazzo. Mi permetta di portarle Potter. Io so che posso trovarlo, mio Signore. Per favore." Mi alzo e mi avvicino, non so che fare, so che non è prudente contravvenire i tuoi ordini, ma non c’è più tempo, Potter potrebbe essere ucciso durante la battaglia e tutto quello che ho fatto in questi anni per salvarlo potrebbe essere stato inutile.
La guerra è ormai al culmine. Non posso, non devo fallire.
"Ho un problema, Severus"
Fisso i tuoi occhi di sangue.
Cosa stai cercando di dirmi?
"Mio signore?"
"Perché non funziona per me, Severus?"
Il mio sguardo indugia sulla bacchetta che mi stai mostrando.
Vorrei che la mia voce fosse più ferma, eppure, mentre mi chiedi spiegazioni che non posso e non voglio darti, non riesco a nascondere la mia ansia.
"Mio… mio Signore? Non capisco. Lei… lei ha compiuto magie straordinarie con quella bacchetta."Odio me stesso, odio le parole che escono dalla mia bocca, false e inutili adulazioni.
"No, ho compiuto la mie magie usuali. Io sono straordinario, ma questa bacchetta... no. Non si è rivelata meravigliosa che era stato promesso. Io non sento nessuna differenza tra questa bacchetta e quella che mi procurai tanti anni fa da Ollivander."
Sento la tua rabbia crescere, tanto tremenda quanto la tua voce continua ad essere calma.
"Nessuna differenza," sibili.
Ora so che nulla di quello che dirò potrà convincerti a lasciarmi andare.
Resto in silenzio, mentre ti muovi come un’ombra scura intorno a me. Non stai parlando con me, in realtà non vuoi la mia opinione, tu conosci già la risposta ai tuoi ragionamenti.
Alla fine torni a rivolgerti al tuo servo.
"Ci ho pensato a lungo e intensamente, Severus... sai perché ti ho richiamato dalla battaglia?"
No, non mi interessa, non voglio sapere, non dovrei essere qui. Ricomincio la mia pietosa cantilena. Solo Harry Potter m’interessa: devo andare da lui, devo parlargli.
"No, mio Signore, ma la imploro, mi permetta di rientrare. Mi permetta di trovare Potter."
Mi accusi di parlare come Lucius e forse hai ragione: non è da me mostrarmi così preoccupato.
Una parte di me, la parte razionale, sa che non mi ascolterai, tuttavia insisto:
"Ma mio Signore, è probabile che sarà ucciso accidentalmente da qualcun’altro che lei stesso…"
So perché lo faccio, credo che si chiami disperazione, una sensazione che conosco bene.
Forse ho bisogno di sapere che sto facendo tutto ciò che è in mio potere per convincerlo. Devo sapere di non aver trascurato nulla.
Forse è solo per me stesso che ancora ti supplico di lasciarmi andare, avanzando scuse alle quali nessuno ormai crede più.
Ho lottato per anni ed ora la situazione mi sta scivolando via dalle mani, sono qui, impotente. La battaglia è al culmine e il figlio di Lily sta per affrontare il suo destino, senza sapere quello che l’aspetta.
Non voglio credere di aver fallito, non di nuovo.
Non voglio arrendermi, il mio cuore si rifiuta, così come il mio cervello si rifiuta di comprendere ciò che mi stai dicendo:
“Sei stato molto prezioso per me. Molto prezioso."
"Mio Signore, sa che cerco solamente di servirla. Ma… mi permetta di andare e cercare il ragazzo, mio Signore. Mi permetta di portarglielo. So che posso…"
Le labbra ormai si schiudono automaticamente, ascolto la mia stessa voce come se fosse un eco lontano, come un disco rotto.
"Ti ho detto, no!"
Improvvisamente mi sento gelare. Torno bruscamente alla realtà, la realtà che non volevo vedere.
Ora ogni singola parola che hai pronunciato fino a questo istante, acquista il suo vero, crudele significato.
“Sei stato molto prezioso…”
Mi hai convocato qui per uccidermi, è questo che vuoi dirmi?
Ma perché? Non capisco. Non hai scoperto di essere stato ingannato. Non sai del mio tradimento.
Ti lascio parlare, assecondandoti persino, mentre mi riveli le tue preoccupazioni per la battaglia finale.
Mi stupisce il fatto di essere interessato alle tue parole, proprio ora che sono riuscito a vedere la verità, ora che l’idea di star per morire dovrebbe essere l’unica a riempire la mia mente.
Invece ti ascolto, mentre t’interroghi sul perché la tua bacchetta, la bacchetta che io stesso ti ho consigliato, non abbia funzionato.
Vuoi spiegazioni da me. Esito, mentre i miei occhi si posano su Nagini.
"Io… io non posso rispondere a questo, mio Signore."
Certo che non posso, dovrei forse confessarti che ti ho ingannato?
Forse dovrei farlo: non ho più nulla da perdere.
"Non puoi?"
Il sibilo della tua voce sta diventando doloroso.
Sento la tua rabbia soffocarmi: stai cercando di leggere nella mia mente.
Non ce la faccio, non ora che sto per perdere tutto: la vita e la speranza di poter ripagare il mio debito.
Continuo a fissare il serpente. Per la prima volta nella mia vita non voglio usare l’Occlumanzia.
"Io… io non ho nessuna spiegazione, mio Signore," sussurro continuando a fuggire i tuoi occhi.
"Ho cercato una terza bacchetta, Severus. L’Antica Bacchetta, la Bacchetta del Destino, la Bacchetta Mortale. L’ho presa dal suo precedente padrone. L’ho presa dalla tomba di Albus Silente."
Qualcosa si spezza dentro di me.
La sua tomba… profanata.
Sento la nausea salirmi in gola togliendomi il respiro, mentre torno a guardarti negli occhi.
Vorrei urlare, vorrei piangere, ma poi le mie labbra si muovono:
"Mio Signore… mi permetta di andare dal ragazzo…" ed è come se non fossi io a parlare. Come se fossi solo un fantoccio incantato che ripete un’unica frase all’infinito. L’unica che riesco a pronunciare, senza sputarti in faccia tutto il mio odio.
Ma tu continui:
"Durante tutta questa lunga notte, quando sono ad un passo dalla vittoria, sono stato seduto qui, chiedendomi… chiedendomi perché l’Antica Bacchetta rifiuta di essere quello che dovrebbe essere, rifiuta di compiere quello che secondo la leggenda deve compiere per il suo giusto proprietario... e penso di aver trovato la risposta."
Resto in silenzio, però comincio a capire. Adesso so perché fra poco morirò.
"Può darsi che la conosca anche tu? Sei un uomo intelligente, dopo tutto Severus.”
Sì, io conosco la risposta. Io so la verità, una verità che tu, invece, non conosci: non sono io il padrone della bacchetta, sbagli se pensi questo.
Io non ho mai battuto Silente, ma qualcuno lo ha fatto. Non io, ma Draco. E’ lui il padrone, è lui che ha disarmato Silente prima di me. Se solo sapessi.
Probabilmente mi risparmieresti la vita prendendoti quella del ragazzo.
E’ buffo: è la seconda volta che la morte mi mostra il suo volto e mi offre una scelta.
Si è sempre burlata di me, ha riso, mentre altri sceglievano di morire lasciandomi nella più cupa disperazione.
La mia Lily ha scelto: è morta per salvare suo figlio. Anche Albus ha scelto, lo ha fatto al posto mio.
Ma oggi sarà diverso, oggi sono io a decidere.
Quanto vale la mia vita, quanto vale la vita di una spia?
E’ già stata barattata con quella di un vecchio morente, e decine di uomini ignari sono morti solo perché io non perdessi la mia copertura, ma ora basta: il prezzo è diventato troppo alto, non posso continuare.
Ho perduto. Se anche potessi uscire vivo da questa casa, non troverei mai Potter in tempo e Draco sarebbe sacrificato inutilmente.
No, non saprai mai la verità, non posso fare altro, ma non ti consegnerò la vita di un ragazzo.
Vorrei poter dire di essere pronto, ma non lo sono affatto, ho paura, trattengo il respiro, mentre fisso i tuoi occhi, gli occhi del mio padrone, del mio assassino.
"Sei stato un buon e fedele servitore, e mi dispiace per quello che dovrò fare."
"Mio Signore…"

Istintivamente la mia mano si chiude sulla bacchetta
"L’Antica Bacchetta non può obbedire veramente al mio volere, Severus, perché non sono il suo vero padrone. L’Antica Bacchetta appartiene al mago che ha ucciso il suo ultimo proprietario. Tu hai ucciso Albus Silente. Fino a quando tu sei vivo, Severus, l’Antica Bacchetta non può essere veramente mia."
"Mio Signore!"

Sollevo la bacchetta, non so perché lo faccio, sto forse pensando di difendermi?
"Non può essere altrimenti. Devo padroneggiare la bacchetta, Severus. Padroneggiando la bacchetta, padroneggerò finalmente Potter."
Sferzi l'aria con l’Antica Bacchetta.
Non accade nulla.
Resto immobile. Perché non sono morto?
Poi la vedo: la gabbia di Nagini mi viene addosso.
“NOOOO!”
Mi manca l’aria, sento la pelle squamosa e fredda di Nagini premere sul mio collo.
Non posso muovermi. Sto cercando di divincolarmi, quando sento la voce del mio padrone, come un sibilo e poi una fitta acuta di dolore.
Sto gridando, un urlo raccapricciante, come ne ho sentiti a decine, ma è la mia voce questa volta. Non la trattengo, ma sembra lontana, ovattata, mentre il sangue sale in gola a soffocarmi.
Cerco di spingere la gabbia lontano da me, ma non ne ho la forza.
Mi lascio cadere trascinato verso il basso dal peso di Nagini. Le mie ginocchia sbattono violentemente contro le tavole del pavimento, ma quasi non sento il colpo: il bruciore intenso al collo si è impadronito completamente dei miei sensi.
"Mi dispiace," Sento la tua voce fredda: ti stai allontanando lasciandomi qui, a morire.
Improvvisamente niente più mi trattiene, la gabbia scivola via dalle mie spalle, scaraventata verso l’alto.
Ho le braccia di nuovo libere e la mia mano corre a tamponare il sangue che sgorga dalle ferite sul collo, mentre crollo sul pavimento.
Dunque è finita.
Proprio qui, in questa casa.
Qui sarei dovuto morire molti anni fa, ucciso da un lupo.
Invece James mi ha salvato, mi ha dato la possibilità di conoscere l’inferno, di vedere la donna che amavo, che amo, assassinata, solo per ritrovarmi qui. Di nuovo.
Mi dispiace, non ho concluso la mia missione, ma forse è meglio così.
Lily, ho sbagliato tutto, volevo proteggere tuo figlio, volevo salvarlo e invece lo stavo preparando a morire. Era questo che dovevo fare: dovevo dire ad un ragazzo di lasciarsi uccidere per la causa.
Tu non lo avresti mai permesso, mia adorata Lily. Non avresti lasciato che lui diventasse una vittima sacrificale, nemmeno per salvare l’intero mondo magico. Nessuna madre l’avrebbe permesso.
Noi l’abbiamo usato, l’abbiamo istruito, ma ora sarà il destino a decidere, è giusto.
Sono felice che la mia missione si sia conclusa in questo modo in fondo, non volevo essere io a spingerlo verso la morte, non per la seconda volta.
Ora vorrei solo poter smettere di tremare. Ho freddo, tanto freddo.
Provo a regolare il respiro, cercando di non soffocare nel mio stesso sangue, mentre attendo di sprofondare dolcemente nella morte.
Il mio padrone non mi ha voluto concedere il privilegio di una fine rapida. Questo è il trattamento riservato a chi ha creduto essere il suo servo più fedele?
Fisso il fondo della stanza: un pezzo di tappezzeria sventola come una macabra bandiera mossa da una corrente d’aria. Una ragnatela è tenacemente attaccata a quel lembo di stoffa ammuffita, sembra la sola cosa che ancora riesca a trattenerla legata al muro.
Mi rendo conto di quanto sia stupido, ma mi chiedo se vivrò abbastanza per vedere il momento in cui il vento distruggerà definitivamente quella piccola creazione della natura.
Stringo gli occhi nel tentativo di vederla meglio, quando, improvvisamente, un’ombra mi compare davanti: Potter?
Il ragazzo doveva essere nascosto sotto il mantello dell’invisibilità. Chissà da quanto tempo era in questa stanza.
L’unica cosa che riesco a pensare è che forse non è troppo tardi, non è troppo tardi per condannare a morte il figlio di Lily.
Come vorrei essere già morto.
Le mie labbra si muovono, ma non riesco a pronunciare una sola parola comprensibile.
Non riuscirò mai a spiegargli tutto quello che deve sapere. Non si possono dire così tante cose in pochi minuti, far comprendere una vita intera, la mia vita ad un ragazzo che mi odia. Non mi crederà mai e sarà stato tutto inutile.
S’inginocchia al mio fianco. Sento l’ansia impadronirsi nuovamente di me, poi capisco come fare, ma certo, non c’è altro modo.
Lo afferro per la camicia e lo tiro più vicino, mentre cerco di riportare in superficie tutti i ricordi che potrebbero essergli utili a comprendere.
Immagini della mia giovinezza, immagini della mia Lily, delle mie scelte sbagliate e poi quelle degli ultimi anni al servizio di Silente, il mio ultimo dono alla causa, qualcosa che non avrei mai voluto condividere col figlio di James Potter, qualcosa che volevo restasse solo mio.
Ma non c’è scelta: dovrò lasciare che il ragazzo strappi dal mio cuore queste immagini divenute, grazie a quel poco di magia che ancora mi rimane, delle sottili volute argentee che fluttuano sopra la mia testa.
Sembra indeciso sul da farsi.
Deve far presto, se morirò prima che abbia finito, quei ricordi svaniranno con me.
Spalanco la bocca, vorrei gridare, ma ciò che esce è solo un rantolo impastato di sangue.
"Prendi… li... Prendi... li..."
Lo fa, ecco, così.
Lo osservo, mentre con la bacchetta raccoglie ciò che gli ho dato.
C’è la Granger al suo fianco come sempre. E’ lei ad infilargli quasi a forza una fiaschetta tra le mani.
Abbasso lo sguardo sulle mie dita ancora strette al colletto della camicia del ragazzo, non mi ero reso conto di tenerlo vicino a me ancora con tanta forza.
Ma ora sento la stoffa scivolare lentamente tra i polpastrelli sporchi di sangue.
Ho finito: ora la mia missione è conclusa, il prescelto saprà. Saprà di dover morire.
Lily perdonami per quello che ho fatto: ho dovuto farlo. Se solo ci fosse stato un altro modo, un maledettissimo altro modo…
La piccola bottiglia è piena.
La luce irradiata dai miei ricordi m’infastidisce, ma mi sforzo di non stringere le palpebre: nell’oscurità, ho sempre visto solo orrore e nel sonno ho trovato solo incubi.
Non voglio, non voglio vedere il volto delle mie vittime chiudendo gli occhi per l’ultima volta.
Lily, Lily, ti prego
"Guar... da... mi..."
Come sono belli i tuoi occhi, amore mio!

FINE



Edited by Astry - 23/8/2007, 20:21
 
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Nykyo
view post Posted on 23/8/2007, 18:41




Wow, Astry, terribile ma stupenda. Mi hai spezzato il cuore.
Non ho parole per commentare... Davvero.
Ma una cosa la tua criceta deve dirtela: scrivi, tesoro, scrivi e non smettere mai, perchè diventi ogni giorno più brava.
Sei stupenda, in tutti i sensi :wub:

Ny
 
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Mixky
view post Posted on 23/8/2007, 19:04




Cavolo Astry!
Hai deciso di farmi piangere come una fontana?
Caspita quanto è intenso.
Bello. Bellissimo.
Non so e non posso dire altro al momento.
 
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Astry
view post Posted on 23/8/2007, 19:23




Grazie ragazze, così mi fate arrossire :wub:
 
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view post Posted on 23/8/2007, 19:57
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I ♥ Severus


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Ooooooh... bella...
Certi pezzi avrei potuto scriverli io, assolutamente identici. (e se non è un complimento questo!)
Su altre "interpretazioni" invece, per fortuna ci sono diversità.
Meno male, altrimenti scriveremmo tutte storie identiche.
Ovvio che, dove la tua interpretazione più si avvicinava alla mia, mi sono venuti i brividi!

Però, posso essere rompipalle, come una vera beta?
Rileggila con calma, sono sicura che puoi migliorarla ancora, rendendola assolutamente perfetta e regalandomi brividi profondi ad ogni singola frase.

Mi spiace, ma le faccine in questo momento non mi funzionano.
Immagina, alla prima riga, una faccina tristissima con le lacrime agli occhi, e, qui in fondo, una faccina col sorriso strafottente ed una bella linguaccia.


Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:49
 
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Astry
view post Posted on 23/8/2007, 20:19




CITAZIONE (Ida59 @ 23/8/2007, 20:57)
Immagina, alla prima riga, una faccina tristissima con le lacrime agli occhi, e, qui in fondo, una faccina col sorriso strafottente ed una bella linguaccia.[/color]

Perchè mi sono beccata una bella linguaccia adesso? Perchè sei una beta incontetabile? :P (ma le faccine funzionano :unsure:)
La sto ricontrollando per eventuali errori, ma non so se riuscirò ad avere la forza di rimetterci le mani, questa è venuta fuori di getto, e non poteva essere altrimenti, qualsiasi cosa aggiungessi non verrebbe dal cuore. D'altra parte è giusto che in un momento così intimo come la morte i nostri due Severus mostrino le loro differenze, qui non ci sono maschere, non esiste più il dovere, solo un essere umano nei suoi ultimi istanti di vita. :(
Se almeno mi dicessi cosa non ti piace.


Edited by Astry - 23/8/2007, 22:09
 
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Simo880
view post Posted on 23/8/2007, 21:09




Ida, si può partire da un momentino prima?
Cioé da quando Lucius avvisa Severus, più o meno?

Ho cercato di non leggere le vostre...Per non farmi influenzare....Ma non ho resistito alla tentazione, alla fine.
Bellissime, entrambe. Davvero emozionanti. :)

Edited by Simo880 - 23/8/2007, 23:22
 
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occhioMalocchio
view post Posted on 23/8/2007, 22:20




Complimenti Astry!! Lo dicevo io che non c'era partita.... :P :P ;)

E' sempre un'emozione leggere fic come queste... io non posso certo dire di amare Severus come fate voi, ma i vostri sentimenti per lui permeano le vostre parole e da esse trasudano in maniera quasi tangibile, riuscendo ad avvolgere e a far "innamorare" persino me....

L' unica cosa che mi dispiace e che non può esserci lieto fine a questa storia e che ogni volta che finisce tocca asciugare le lacrime... :cry: :cry:
eppure aspetto con impazienza di commuovermi per la morte di ognuno dei vostri Severus, perchè le emozioni che mi regalate sono davvero intense.

Per cui, ancora complimenti Astry...e GRAZIE! :wub: :wub: ;)
 
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view post Posted on 23/8/2007, 22:32
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Sì Simo, puoi iniziare la fic anche in un momento antecedente.

Astry, non c'è nulla che non mi piaccia, ci mancherebbe altro, ma si sente che è stata scritta di getto e che, se tu riuscissi a rimetterci mano, potresti aggiungere anche la mente al cuore... e tu hai una testolina favolosa... e farne un vero capolavoro.

Sai, la critica è sempre la stessa... (non mi picchiare): è un po' troppo veloce... (perdono!!!)... si potrebbe soffrire (godere) molto di più...


Edited by chiara53 - 19/6/2015, 14:49
 
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Simo880
view post Posted on 23/8/2007, 22:36




Ok, grazie Ida.

Mi piace questo "soffrire (godere) molto di più"... :lol: ;)
Siamo un pò masochisti, in effetti. :P
 
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107 replies since 4/8/2007, 12:34   3515 views
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