Il Calderone di Severus

Sfida N. 4 FF :Il padre di Severus... Tobias o Silente?

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=Ranze=
icon12  view post Posted on 22/5/2007, 20:38




Indice delle storie pervenute, con relativi link.


Tobias%20silente_zpso6cusgym



L'idea iniziale è questa: un rapporto forte, che alle volte definirei paterno, lega Silente a Piton.

La storia deve seguire le seguenti linee:
-Severus è solo, dopo l'assassinio dell'unico uomo che avrebbe voluto avere come padre. Prima ha portato Draco al sicuro, è riuscito a controllarsi, ma alla fine ha sentito il bisogno di stare solo a pensare.

-Delineare le ragioni "vere" dell'assassinio (vedi più sotto nel messaggio le modifiche del 16/9/13)

-Descrivere perché Silente ha ottenuto la fiducia e l'affetto di Severus, confrontandolo col padre biologico.

Usare i seguenti sostantivi:
-grotta
-buio
-sale


Tempo illimitato.



Dal 2017 le storie di questa iniziativa sono liberamente pubblicabili sul forum in questa discussione.
Se volete potete pubblicarle anche nella macro-sezione del forum dedicata alle storie, scegliendo la sezione più adatta e seguendo le istruzioni.



Integrazioni e modifiche del 16 settembre 2013



Quando questa sfida fu lanciata (il lontano 22/5/07) il 7° libro non era ancora uscito (uscì in inglese il luglio 2007 e solo nel gennaio 2008 in italiano), quindi le vere ragioni dell’assassinio di Silente potevano essere solo immaginate in forza di tante presupposizioni che avevamo fatto, anche qui nel forum.
Ora tutti conoscono il vero motivo del gesto di Severus (e, sì, avevamo proprio indovinato su tutta la linea!) e quindi delineare quelle ragioni, come richiesto dal bando originario della sfida, potrebbe essere superfluo nell’economia della storia e della sua trama, per cui vi è data completa libertà sul delineare o meno le vere ragioni dell'assassinio.

- Non vi sono limiti massimi di lunghezza. Il limite minimo è lasciato alla vostra capacità di sintesi nello sviluppare i temi della sfida.
- Ammesse anche haiku, tanka, poesie e song-fic.
- Nella premessa alla storia dovete indicare che è stata scritta per partecipare a questo sfida . Conseguentemente la storia deve essere inedita.
- E' ben accetto qualsiasi genere, rating e pairing (in canone o meno) nonché l'utilizzo di qualsiasi personaggio (anche originale). In ogni caso Severus dovrà essere il protagonista della storia.

Attenzione: chi partecipa al gioco Creativo n. 14 - Severus House Cup, legga attentamente QUI









padreminicopia


CODICE
<a href=http://severus.forumcommunity.net/?t=6749231#entry67885992><img src="http://i.imgur.com/FuNyhmu.jpg" alt=""></a>


Edited by Ida59 - 2/7/2017, 23:20
 
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view post Posted on 22/5/2007, 22:50
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I ♥ Severus


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Caspita, sfida interessante ma molto difficile perchè estremamente vincolata!

Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:02
 
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=Ranze=
view post Posted on 23/5/2007, 20:50




Già, questa volta ho fatto le cose difficili... anche per me, non credere! ^___^
 
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=Ranze=
view post Posted on 30/5/2007, 22:30




Vediamo.... chi ha iniziato a scrivere?
Io sono in "periodo morbido", il mio solito periodo creativo pre-scrittura, anche perché non ho tempo di scrivere... ^_^
Ho in serbo una bella sorpresina per tutte voi^_^
 
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view post Posted on 31/5/2007, 11:57
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I ♥ Severus


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Io non sto scrivendo, però già mi pregusto la sorpresina che Ranze ci sta preparando...

Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:03
 
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=Ranze=
view post Posted on 2/6/2007, 18:07




SPOILER (click to view)
Ecco cerco di capire come si usano gli spoiler perché ne avrò bisogno... per questa sfida...


Spoiler per Ida... :wub:
 
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*Lady Snape*
view post Posted on 3/6/2007, 22:47




Autore: *Lady Snape*

Tipologia: One-shot.

Genere: Drammatico, introspettivo

Personaggi: Severus Piton



Notte di pensieri


Brucia. Brucia. Brucia.
Il mio respiro brucia. Il ragazzo è al sicuro, per quanto non lo so, ma al momento sta bene.
Sapevo che le cose sarebbero andate così. Sapevo fin dall'inizio che non avrei avuto scampo.
Non so se è stato prudente lasciare Draco con gli altri mangiamorte. Mi sembra sconvolto. Non è difficile immaginare come si senta confuso:questo è stato il suo battesimo di sangue...non era preparato a dovere.
Sono scappato dai "festeggiamenti" per la riuscita missione. Le feste non fanno per me e poi....e poi.....e poi non c'è molto da festeggiare.
Sto ansimando...sto ansimando, dannazione! Tutta colpa della corsa: smaterializzarsi e correre in un bosco non è propriamente salutare. E' per questo che i miei polmoni bruciano. Sì, è questa la ragione.
La foresta è fitta e camminare mi farà bene. Camminare nel buio....è quello che ho sempre fatto. L'adorabile buio.
A volte mi chiedo se non l'abbia sempre cercato.
Si sta alzando il vento...il vento non mi piace, il vento mi ricorda che esisto, definisce il mio corpo e colpisce i sensi...lo odio.
Mi serve un posto tranquillo, un luogo che mi sia congeniale....un luogo che ricordi l'odore delle rocce, della pietra, della nuda pietra....una grotta!
Non è molto grande, ma va bene lo stesso. Mi siedo....sì, calmo il respiro.
Perchè sono scappato? Perchè questo ho fatto, sono scappato dagli altri e dalla loro compagnia. "Compagnia"!
Sono qui perchè non riesco a bloccare i miei pensieri e questo è un male. Quegli zotici non hanno speranza di capire cosa mi passa per la testa, ma Lui sì.
Devo calmarmi. Devo calmarmi. Devo calmarmi.
Non è facile dopo quello che ho fatto. Ho ucciso Silente. L'ho ucciso con le mie mani: due parole e l'ho ucciso.
Glielo avevo detto! Glia avevo detto che era la scelta sbagliata!
La mia morte non avrebbe nuociuto a nessuno: morto Piton? E allora? Ma la sua....la sua è una tragedia, un vero.....problema.....
Non mi ha ascoltato. Ho provato a convincerlo. Ma mi ha ripetuto, severo, che lui ormai era vecchio e la maledizione dell'anello non gli avrebbe lasciato molto tempo da vivere....qualche settimana, al massimo. Non sarebbe più stato utile all'Ordine e alla Causa. E poi.....voleva salvare l'Ordine...sì, certo, l'Ordine: una spia morta non sarebbe servita a nessuno....giusto. Se non l'avessi ucciso ora non sarei qui....a far che? A pensare. A pensare che la Causa per lui è stata più importante della sua stessa vita....e della mia integrità....oddio, la mia integrità era perduta già da tempo. Ho preservato quella di Draco. Questo sì.
Utile all'Ordine. Utile all'Ordine. Utile all'Ordine.
Faccio ancora la spia.....comunicare con Potter.....a questo penserò domani! Decisamente.
Continuare ad essere una spia, la sua morte imminente, l'integrità di Draco. Queste le sue motivazioni di ferro per accettare la morte. Accettarla per lui stato "facile"...convincere me ad accettare i suoi ordini...questo è stato più difficile.
Uccidere qualcuno che ha catturato la mia fiducia.
Ero come Draco una volta. Beh, meno innocente di Draco....è stato allora che mi sono sentito disarmato completamente.
Quando, seduto sul bordo del rigagnolo vicino Spinner's End, un vecchio, lui, si è seduto accanto a me. Non credevo ai miei occhi.
Ho creduto fosse una proiezione della mia mente. Poi la proiezione mi ha offerto gelatine Tuttigusti + 1.....e le proiezioni di solito non lo fanno!
Ricordo le sue parole.
< So cosa provi. Sentirsi sbagliati è una sensazione che hannno provato in molti e la proveranno anche altre persone, oltre te. Ti offro la possibilità di redimerti, di cambiare vita. Non prometto il perdono degli altri per i tuoi errori, ma il mio sì. So che è difficile trovare la giusta via....il Bene e il Male sono fragili, i loro confini lo sono......a volte un gesto, un'azione cambia di significato a seconda del risultato che si ottiene: anche uccidere. Torna dalla parte giusta, dalla mia parte....oh beh, io non sono sempre stato giusto, al massimo lo rappresento, tento di redimere me stesso come te. Impareremo insieme cosa fare per poter ridare la pace a questo mondo....e dare la pace anche alle nostre anime.... >
La pace alle nostre anime...per ora non ci siamo riusciti, o almeno io sono in altomare....forse non la troverò mai.
"Impareremo insieme". Non ricordo che qualcuno si sia mai offerto di imparare qualcosa insieme a me.
Nemmeno mio padre lo ha mai fatto. Paragonare mio padre a Silente credo sia un crimine, non inferiore a quello che ho commesso stanotte.
Mio padre. Mio padre non amava affatto i miei poteri. Lo spaventavano. Mi vedeva come una minaccia. Per lui non lo sono mai stato. Lo sono stato per Silente: una vera minaccia....e lui incoraggiava le mie capacità.
E' strano come un estraneo alle volte capisca meglio le tue sensazioni, le tue emozioni, le tue aspirazioni.....un padre forse crea delle aspettative nella sua mente.
Io le ho deluse tutte. Non ho seguito la sua strada, non ho mai apprezzato la boxe e non ho mai avuto la minima intenzione di sparare a dei conigli. Tentava di fare di me un uomo, in fondo. Un uomo, un vero uomo.....era il suo modo per fare di me un uomo: di bacchette non capiva niente, non era un mago. E io parlavo di cose troppo strane....facevo cose strane! Era spaventato, lo so, ma io non gli ho mai fatto del male.
L'ho fatto a Silente. Lui mi aveva insegnato qualcosa.....si era sempre complimentato per la mia bravura, in un certo senso. Io non capivo cosa volesse da me, quando nei corridoi mi rivolgeva sguardi e sorrisi,....ero impegnato a commiserare la mia esistenza e la mia famiglia. Non capivo.
Ora capisco che è tardi, che non ho più una vita vera, che vivo solo per dispetto a me stesso. Perchè voglio pagare i miei errori.
Forse, se fossi stato una persona normale, con emozioni, avrei pianto. Avrei sentito il sale delle lacrime, avrei sentito l'amaro della mia vita. Invece la vedo solo vuota....ora un po' di più.



FINE
**********************************************



La fanfiction finisce qui. L'ho scritta in fretta perchè non ho tempo ultimamente.
 
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view post Posted on 4/6/2007, 08:55
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I ♥ Severus


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E' molto bella e intensa, drammatica e struggente al punto giusto: sì, mi è piaciuta.

(Forse si potrebbero eliminare un po' di puntini di sospensione.)


Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:03
 
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*Lady Snape*
view post Posted on 4/6/2007, 14:40




Lo so, i puntini di sospensione sono il mio debole: ultimamente li metto ovunque! ;) Vorrei eliminarli, ma mi sembra di eliminare qualcosa che serva in qualche modo alla forma....allora li lascio!

Grazie Ida! :D
 
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=Ranze=
view post Posted on 4/6/2007, 20:09




Bella, davvero un bel flusso di coscienza!
Mi fa piacere che tu abbia aderito alla sfida e mi fa piacere di vedere un'interpretazione della storia così diversa da quella che ho dato io! :)
E' bello confrontarsi sullo stesso tema!
 
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view post Posted on 4/6/2007, 20:49
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (*Lady Snape* @ 4/6/2007, 15:40)
Lo so, i puntini di sospensione sono il mio debole: ultimamente li metto ovunque! ;) Vorrei eliminarli, ma mi sembra di eliminare qualcosa che serva in qualche modo alla forma....allora li lascio!

Virgole, duepunti, puntievirgola e punti sono spesso molto più adatti dei puntini di sospensione: forniscono le giuste pause al lettore senza "togliergli il fiato", come fanno invece i puntini di sospensione, che finiscono solo per metttere ansia e mandare il lettore in apnea!
(Te lo dice una che 4 anni fa disseminava le sue storie di puntini di sospensione!


Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:03
 
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view post Posted on 29/6/2007, 14:10
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Pozionista sofisticato

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Ma questo é un periodo di sfide!!!
Ce ne sono una più bella dell'altra!!!
E io sono senza tempo materiale per buttare giù anche solo 2 righe... :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
Ma una cosa che mi piace di questo forum é che i contest sono a tempo illimitato! Così posso pensarci bene, tracciare la mia linea temporale e magari trovo un po' di isiprazione al mare!!!
Comunque =Ranze= l'idea é molto bella, mi piacciono le sfide complicate.
Spero di riuscire a buttare giù qualcosa.
 
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=Ranze=
view post Posted on 29/6/2007, 20:33




CITAZIONE (ellyson @ 29/6/2007, 15:10)
Comunque =Ranze= l'idea é molto bella, mi piacciono le sfide complicate.
Spero di riuscire a buttare giù qualcosa.

E io spero che scriverai qualcosa! :) Sono davvero curiosa! :)
 
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stefi
view post Posted on 22/10/2007, 14:08




Autore: Stefi

Tipologia: One-shot.

Genere: leggermente drammatico con un pizzico di ironia e qualche situazione comica

Personaggi: Severus Piton e la Morte




Ironia della Morte





Nella grotta era buio.
Buio e silenzioso.
L’umidita’ che saliva dal mare rendeva il clima all’interno del cunicolo pesante, pesante e soffocante.
Buio e silenzioso era il cuore di quell’uomo che vi aveva trovato rifugio.
E umidi erano i suoi occhi; pesante il respiro, soffocato dai singhiozzi che quel disgraziato non riusciva piu’ a reprimere.
Cosa aveva fatto? Perché non aveva disobbedito? Bastava dire di no, rifiutarsi di eseguire quelle consegne. Rifiutarsi di uccidere colui che sentiva ormai da anni come un padre.
Momenti delle discussioni con Dumbledore gli tornarono alla mente, pungenti come spilli.
... Albus sarebbe morto ugualmente a causa della maledizione dell’anello... l’Innocenza di Draco andava assolutamente preservata... la Causa dell’Ordine doveva essere perseguita... era venuto il momento di passare dall’altra parte dove sarebbe servito piu’ che a Hogwarts...
Gia’, era stato convinto che quella era la mossa giusta da realizzare: sacrificare la regina poi l’alfiere, per permettere alle pedine di proseguire la loro corsa verso la salvezza.
La regina ormai era morta, l’aveva assassinata lui... e il prossimo ad essere predestinato a cadere era l’alfiere, Severus Snape, l’uomo che silenzioso ora soffriva e scontava il suo dolore che non aveva diritto di mostrare a nessuno. Quel dolore pareva una morsa, stretta attorno al suo cuore, stretta stretta attorno alla sua vita. Talmente stretta che a momenti poteva soffocarlo.
Una nebbiolina leggera si alzo’ all’interno di quella grotta a Cape Wrath.
<< Veramente non è questo l’ultimo desiderio del condannato. >> mormoro’ a denti stretti il mago, riferendosi alla nebbia << Odio la nebbia. >>
Con il lento manifestarsi della nebbia, l’aria divenne anche lentamente piu’ fresca. L’uomo si chiuse meglio il mantello e ne alzo’ il bavero.
Sibilo’ poi stentato e sofferente: << Voglio tornare indietro... indietro di... voglio avere di nuovo 15 anni... >>
Il freddo si fece pungente, il buio parve oscurarsi.
<< Voglio tornare ad essere innocente! >> grido’ con impeto il disgraziato, forse per illudersi di non essere solo e vulnerabile.
<< ... ente... ente... nte... te... >> fu la risposta dell’eco.
<< Voglio cancellare i miei errori! >>
<< ... rrori... ori... ori... ri... i... i... >> confermo’ pignolo l’eco.
<< Voglio morire! Che la morte mi porti con se, sono un traditore! >>
<< ore... ore... ore... re... re... >> riporto’ l’eco.
Ansimante, Severus si lascio’ andare impotente e scivolo’ leggermente di lato, sempre rimanendo seduto e appoggiato alla roccia.
Una folata di aria gelida lo riporto’ alla realta’: la sua strada era a senso unico e tornare sui suoi passi non era possibile; aveva un incarico da portare a termine e aveva promesso di farlo.
Lo aveva promesso ad una persona che aveva deluso, ma che gli aveva dato una seconda possibilita’. Come un padre accoglie il figlio tornato a casa dopo essersi allontanato dalla famiglia e averla delusa, Albus lo aveva accolto senza alcun risentimento.
Al contrario di suo padre che non lo aveva mai accettato per cio’ che era, che non gli aveva mai dato quel calore e quell’affetto che Dumbledore sapeva dare con uno sguardo, con un frase...
Ora Dumbledore era morto.
Il dolore era molto piu’ grande che per la morte di quell’estraneo di suo padre, il dolore era immenso e se l’era causato in un certo sens da solo. Basta... “les jeux sonts faits“... la fine é giunta...
Ma era veramente il momento di morire?
Sarebbe forse morto comunque, ma prima doveva ripagare il debito che sentiva di avere con Albus; o almeno mostrare riconoscenza e portare a termine il suo compito, questo era il minimo.
I pensieri si spostarono verso Draco, che ora non doveva stare meglio di lui. Costretto dalle sue convinzioni a fingere, costretto dal suo nome in un ruolo che in fondo non desiderava. Ma almeno Draco non era un assassino, non ancora.
La morsa si allento’ un poco. Severus riprese a respirare con meno fatica.
<< Mai! >> grido’ nuovamente pensando a Draco, fermamente deciso a tornare in scena come previsto dal copione elaborato dall’anziano stratega.
Con le esili dita delle mani si asciugo’ le fini lacrime che ormai gli erano colate verso le labbra. Sentiva il sapore del sale, delle sue lacrime e dell’aria marina che saliva dagli scogli sottostanti.
Si sentiva come la grotta, parte di essa.
Ora era nuovamente lui, il freddo e insensibile Severus Snape, forte, massiccio, impenetrabile...
Solo la nebbia lo irritava, gli ricordava il respiro dei morti: fine, roco, quasi un sibilo, pungente, fetido... se lo immaginava cosi’, pur sapendo che i morti non respiravano piu’.
Eppure quella nebbia era cosi’, terribilmente reale, impossibile...
<< Lumos>> e la bacchetta illumino’ leggermente la grotta.
Un’ombra si avvicinava pesante, e non era nebbia.
<< Va via, pezzente! Halloween è passata da tanto... >> disse, aparentemente calmo, il mago all’oscuro figuro.
Una voce bassa e strascicata rispose distaccata: << Sono la Morte! Sono venuta nuovamente a trovarti, e questa volta su tuo involontario ma esplicito invito. >>
<< Questo lo puo’ dire chinque... >> rispose disinteressato Snape, fingendo di non riconoscerla.
<< Ma... ma... >> balbetto’ l’essere incappucciato, assai irritato << Sono io! Non è la prima volta che ti rendo visita. Mi devi riconoscere! >>
<< Puo’ darsi, la tua figura non mi è nuova... >> rispose il mago, allungando il collo e fingendo di voler guardare da vicino quell’essere dal volto celato.
<< Ah! Ora che ci penso, ti ho gia’ visto parecchie volte. Cosa vuoi ancora? Vieni spesso a trovarmi, mi infastidisci, e poi te ne vai senza dire una parola. Le tue visite mi sono indifferenti. Forse anche a te non importa nulla di me. O magari mi disturbi perché vuoi parlare con qualcuno dei tuoi problemi? Sei solo e dimenticato? >>
<< Aaaaaarrrrgggh! >> ruggi’ la Morte << Ma... io... sono... la Morte... Davanti a me ti devi prostrare... supplicarmi di salvarti, di risparmiarti... Ora che sono qui devi aver paura! >> affermo’ quella agitando le falde del mantello.
Una ventata di gelida nebbia avvolse Snape che se ne stava sempre seduto appoggiato alle pareti della roccia. Si rese conto che non aveva grandi argomenti a favore della vita, ma che non era questo il momento adatto per andarsene. Penso’ ad Albus e gli parve di sentire un tiepido alito alla nuca.
<< Ah... la Morte sei... Salvarmi da cosa? Dalla morte o da un’esistenza piena di sofferenze, privazioni e delusioni? Prigioniero dei miei sentimenti. E se la morte per me sarebbe finalmente la liberta’? In verita’ magari aspetto le tue visite sporadiche, con la speranza che tutto abbia una fine. >>
La Morte agito’ arabbiata la falce: << Ma... come?! Anche per te io sarei un compromesso? Questa poi! Mai e poi mai mi abbassero’ a fare un favore ad un vivente, ma cosa credi?! Sono la MORTE io! Mica porto la pizza a domicilio! Io spargo terrore, disgrazie! IO SONO LA MORTE! >>
<< Questo s’era capito... un tenebroso incappucciato che si ostina a portarsi appresso la falce anche fuori periodo di mietitura... O sei la Morte o sei uno svitato. >> noto’ ironico Severus, arriciando le labbra sprezzante.
<< Svitato a me? Dopo tutti questi anni non hai ancora capito chi sono? Mi credevi un pazzo qualunque? >>
<< No, appunto, certo che riconosco che sei la Morte. Non capisci l’ironia? Dunque sei onnipotente ma non sai distinguere l’ironia? Mi deludi... Morte... >>
<< Aaaah... ecco che tenti invano di cambiare discorso! Sei a corto di argomenti! Senti: ne ho abbastanza di te, della tua indifferenza mostratami in questi anni... Non mi consideri nella mia totale importanza, nel mio reale essere mortale... e sono stufa marcia d’essere considerata dalla maggior parte dei viventi solo come “un problema sanitario non risolto”... Capisci? Voglio essere presa in considerazione anch’io, sono la Morte! Hai capito? Perché non ti butti ai miei piedi e m’implori? Perché tu non tenti di salvarti dalla mia falce? >>
<< Quante parole... quanto fiato... il tuo problema deve essere molto grosso... Morte... Parliamone, poi ti sentirai meglio. >> disse il candidato al trapasso, fingendosi comprensivo.
<< Sei un... inguaribile... io ti... odio... >> rispose stizzita la Morte.
<< Mi odi? Perché mai? Sono qua, se potro’ aiutarti ne saro’ felice: prendimi con te se vuoi, o se proprio... tornando ai problemi psichici... parliamone. >> continuo’ Severus sempre con lo stesso tono.
<< No, non ti odio, non volevo dirlo! >> affermo’ seccata la Morte.
Snape continuo’ con la provocazione: << Per tutti i gargoyle, ritratti le dichiarazioni? Allora proponimi un patto, al Diavolo riescono bene i patti, perché non ci provi? >>
<< Ritrattare le dichiarazioni?! Un patto? Io, la Morte, scendere a patti? >>
<< Chiamala proposta. >> preciso’ Severus fingendo di osservare lo sporco sotto le sue unghie.
<< Mai, ne patti, ne compromessi, ne proposte… MAI! >> nego’ con veemenza e un frusciare di mantello l’oscura presenza.
<< Forse un po’ di elasticita’ ti gioverebbe: mai dire mai, lasciati andare, ridi, scherza... sarai meno amareggiata. >>
<< Io non sono... cioè... forse... forse un po’ amareggiata lo sono. >> ammise sconsolata la Morte, perdendo parte del suo essere terrificante << Forse lo sono perché poco prima di renderti visita ho accompagnato un uomo nel suo ultimo viaggio. Cioè il problema è che quell’uomo asseriva che quello non era l’ultimo suo viaggio, che era felice di intraprenderne uno nuovo, che non aveva paura della Morte, che lasciava la vita con riconoscenza ma senza rimorsi... Sapeva di aver concluso i suoi progetti e di aver provveduto che qualcuno terminasse le ultime cose lasciate aperte... Insomma, da quello che ho capito quel tipo si era suicidato, o qualcosa del genere! Porcazza la miseria! Gli ho fatto un favore! E mentre lo accompagnavo rideva! Ridacchiava e sorrideva come un ebete! Aaaah... quegli occhi azzurri mi danno ancora fastidio, solo a pensarci. Accompagnare uno che è felice di morire non da la minima soddisfazione... E ora tu! Cosa mi capita? Di nuovo un’anima senza paura... Aaaaah... i vecchi tempi sono ormai ben lontani... tempi in cui la gente aveva il terrore di morire... >>
Snape sorrise, anche perché la stretta al cuore era sparita e gli pareva di non avvertire piu’ cosi freddo.
La Morte scosse il cappuccio, cerco’ di tornare terrificante: << Sono la Morte, ripeto che non sono qui per portare allegria! Ma come fai a restare indifferente alla Morte? Io voglio solo la tua paura, anzi il tuo terrore, voglio sentirti gridare dall’orrore! >>
Poi la Morte scosto’ un po’ il cappuccio che mostro’ un terrificante sfavillio di fiamme ardenti, dove si presume fossero i suoi occhi.
<< Guardami negli occhi! Non vedi come ardono le mie iridi? Quelle che vedi sono le fiamme dell’Inferno! E li’ ti trascinero’ per gettarti in quei lembi infuocati! Creperai lentamente, anzi rimarrai fra le fiamme per sempre, e per sempre soffrirai le cosiddette Pene dell’Inferno! Hai capito pezzente? Peccatore! Ignobile reietto! >>
Snape rabbrividi’ leggermente alla vista di quel volto oscuro e le fiamme infernali, ma si trattenne esemplarmente dal mostrarlo.
Calmo riprese il discorso: << Siamo agli insulti? Hai qualcosa da aggiungere? Magari anche che sono un disgraziato, codardo, vile, emarginato, asociale, irriconoscente, bastardo, carogna, parziale... e se vuoi puoi osare rompere un tabu, dandomi anche dell’omosessuale! >>
<< Basta cosi’! Sei un essere spregevole! >>
<< Si’, e quindi chi piu’ di me si merita il castigo eterno? Andiamo sono pronto. >>
<< No, non ancora, voglio le tue suppliche prima! >>
<< Non le avrai…Beviamoci sopra. Vino elfico? >>
<< Ma vai a... >>
<< All’inferno? Ma ci vengo subito, Morte! Bevi ancora un po’ di vino, prima di portarmi via. >>
La Morte tacque, mostrandosi riflessiva.
<< Senti Morte, ma normalmente non hai una lanterna? >> chiese il mago, a cui doleva il braccio perché stava ancora tenendo la bacchetta alzata per rischiarare la grotta.
La Morte mugugno’ qualcosa: << ... buio... farti piu’ paura senza... >> mentre una lanterna accesa appariva ai piedi di Snape.
Questi aveva fatto apparire poi due calici colmi di vino elfico, e ne fece levitare uno vicino alla Morte.
<< Salute! >> e in un sorso vuoto’ il calice.
<< Si’, salute, ma poi andiamo finalmente. Di’ addio al mondo! >> gracchio’ la Morte bevendo anche lei in un sorso il vino.
<< Addio Mondo. >>
<< Mmmmh... di’ addio ai tuoi amici! >>
<< Sono dall’altra parte che mi aspettano... >>
<< Grrrr... allora di’ addio a tutto: ricchezze, potere, sapere, amore... >>
<< Addio ricchezze, potere, sapere... >>
<< Ma, lo dici cosi’? Senza un minimo rimpianto? >> chiese la Morte allibita.
Snape si sentiva rincuorato, sentiva che Albus era con lui e che lo avrebbe sorretto nelle sue azioni, aveva fiducia in lui.
<< Senza rimpianti. Beh, perché no? Giacomo Leopardi diceva che il mondo ha due cose belle: amore e morte. L’amore l’ho conosciuto e l’ho perduto... ora voglio la Morte! Salute, bevi ancora Morte, bevi alla mia salute... anzi beviamo alla mia morte, almeno questo prima di morire... >>
I calici si riempirono, ma la Morte esito’ a bere: << Ma cosa dici? Sei impazzito?! Non vorrai ubriacarti prima di morire?! Voglio sentirti soffire! Ti voglio lucido, conscio del doloroso trapasso e della tragedia di cui sei partecipe! Oggi ho gia’ subito una delusione, almeno tu >>
Snape la interruppe brusco: << Tragedia di cui sarei partecipe?! Ma al limite la morte di un uomo è affare di chi gli sopravvive, a me che importa piu’ ormai? L’ha detto Thomas Mann, grande uomo, Herr Mann, dovresti conoscerlo, è fra i tuoi clienti. Comunque tranquilla, Morte, non voglio ubriacarmi con questo vinello giovane. Stappiamo la prossima? >>
La Morte annui’, forse anche per guadagnare tempo e capire come ottenere almeno una lacrima dalla sua vittima; vuoto’ il calice, lo porse per farlo riempire nuovamente e dopo aver riflettuto rispose: << Mann... Thomas Mann... ma sai che non mi ricordo di aver mai trascinato con me un tale con quel nome? Ma è morto? Ne sei sicuro? >>
<< Si’, eccome che è morto... di arteriosclerosi... non te lo ricordi piu’, vero? Non è morto poi cosi’ da tanto, e si sa che l’arteriosclerosi cancella i ricordi recenti. Dimmi un po’ Morte: hai mai pensato di farti fare un check-in completo? Magari ti diagnosticano >>
<< Non fare lo spiritoso! La Morte non muore! >> ruggi’ offesa quest’ultima.
<< Hai ragione, Morte: la Morte non muore! Per tutti i gargoyle! Dev’ essere proprio spaventoso sapere di essere condannati a vivere in eterno e non poter morire! >>
<< Un altro dei tuoi detti?! Di chi è? >>
<< Anton Cechov, anche lui tuo cliente! >>
<< Si’, di questo me ne ricordo: morto per tubercolosi! La sua tosse, mentre lo conducevo al Purgatorio, s’è sentita per tutti i gironi! Una bella morte, lunga, sofferta, dolorosa... Visto che non ho l’arteriosclerosi? >>
<< Il fatto che tu ti ricordi di una morte assai lontana non dice nulla sullo stadio della tua malattia. Ricorda: sono i ricordi vicini che spariscono. E fortunatamente, Morte, non ti sei presa anche tu la tubercolosi, che è una malattia altamente infettiva! >>
La Morte prese un corposo sorso di vino elfico: << Il tuo senso dell’umorismo è schifosamente macabro, non hai un po’ di pieta’? Per i morti? >>
<< Non sono il Creatore, non tocca a me essere pietoso, e nemmeno a te, Morte. Ironia e umorismo mi piacciono assai, a te no? >>
<< Non sono qui per divertirmi, sono qui per farti soffrire! Voglio il tuo dolore! >>
<< Il mio dolore c’è, tenace, sottile, perdura da anni... La morte si sconta vivendo. Non te l’ha detto Giuseppe Ungaretti quando lo hai conosciuto? >>
<< No! Con lui non ho passato molto tempo a chiacchierare. E non mi ha nemmeno offerto da bere. Salute! Al tuo dolore! >> grido’ ora la Morte, barcollando leggermente mentre alzava il capo per bere l’ultimo goccio di vino.
<< Salute! Alla tua poca dovizia, Morte! >>
<< Adesso ti faccio vedere io... poca dovizia... ancora un sorso di vino e sarai qui ai miei piedi a supplicarmi di risparmiarti! >> * HIC *
<< Illusa... sai che per me fa lo stesso soffrire qui o nell’Aldila’. >>
<< Ecco! Severus Snape! Ci sei! Questa volta ti ho incastrato! Un altro mio cliente mi confido’ che la morte può essere l'espiazione delle colpe, ma non può mai ripararle! Indovina chi l’ha detto? >> * HIC *
<< Napoleone Bonaparte... Ma mi pare che tu ti stia confondendo un po’, hai espresso un argomento a mio favore! >>
<< Ma porcazza... è colpa del vino! >> * HIC *
<< Seeee... del vino... Comunque una cosa e certa: la morte è un supplizio nella misura in cui non è semplice privazione del diritto di vivere, ma occasione di calcolate sofferenze. >>
<< Lo diceva Michel Foucault, vero? E questo è morto da poco, e me ne rammento: quindi non ho l’arteriosclerosi. >>
<< Buon per te! Beviamo ancora un po’... >>
<< A questo punto! Si’, beviamo alla mia salute! Visto che ora è provato che io non abbia l’arteriosclerosi. >>
La vita stava tornando lentamente nell’animo di Snape, cosi’ come un po’ di calore nel suo corpo e la luce del giorno fuori.
<< Salute, Milady! >> proclamo’ Snape leggermente euforico.
<< Milady?! Ma... cosi’ non mi aveva mai chiamata nessuno... >> civetto’ la Morte, forse arrossendo pure sotto il cappuccio.
<< Ma ora si è fatto tardi: è quasi giorno, mi sembra di vedere l’alba. Sara’ meglio che torni a casa prima che l’ultimo traghetto parta e io rimanga fra i viventi! Sarebbe un po’ ridicolo per la Morte! >>
<< Hai ragione, buon viaggio Morte, non dimenticare la lanterna. >> rispose Snape, focalizzando ormai a fatica tutto quel nero davanti a lui.
<< Grazie. Aaaah... ehm... ce l’avresti una monetina da prestarmi? Sai per attraversare l’Ade devo pagare anch’io, e se torno senza cliente il viaggio devo pagarmelo da me... perché Caronte non fa mai credito! A nessuno! Ha paura di non venir piu’ pagato...i suoi clienti sono mor-osi... haha... mor-enti... haha... >>
La Morte scoppio’ a ridere di gusto, Snape arriccio’ il labbro in segno di divertimento e gli diede la monetina.
<< Haha... hehe... hai capito la battuta? >> chiese la Morte mentre posizionava la monetina sotto la lingua.
Snape s’incuriosi’ per quell’inutile azione: << Perché metti la monetina sotto la lingua? Solitamente lo devono fare solo i morti! E tu non puoi >>
La Morte lo interruppe con una risata sguaiata, e poi: << Ma io sono la Morte! Piu’ morta di cosi’! >>
<< Si’... vedo che l’ironia inizia a piacerti! E io sono propro fortunato a poter assistere a questa Ironia della Morte. Torna pure a trovarmi, passeremo certamente una bella serata... Ah! Morte! Mi devi una monetina! Ricordalo! >>
<< Si’, certo! La Morte ha un debito con un vivente! Non capita tutte le notti. >>
La Morte spari’.
Il giorno torno’ a regnare su quella parte del mondo, e quando finalmente anche Snape usci’ dalla grotta, il sole e un cielo azzurro lo accolsero sorridenti. Quel colore gli diede forza, come gia’ altre volte. Gli era stata riservata ancora una volta, un’accoglienza sincera e confortante. Ancora una volta senti’ la vicinanza di Albus Dumbledore.
Quel giorno il cielo sorrideva proprio a lui.
 
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view post Posted on 22/10/2007, 20:42
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I ♥ Severus


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Come sempre le tue storie mi sorprendono.
Questa era iniziata così seriamente ed in modo tragico, per passare poi all’umorismo ironico e finire in una nuova, originale, visione di dolore, che però prelude alla speranza.
Veramente brava!
Certo, quella morte preoccupata per la propria arteriosclerosi è veramente la fine del mondo.
Così come l’ironia di Severus sa essere particolarmente dolorosa.
Tutte quelle citazioni, poi, sono splendide chicche: i miei più vivi complimenti!

“Prigioniero dei suoi sentimenti”: quanto vuoi per lasciarmi usare questa tua frase in una mia fic, con i dovuti crediti, ovviamente? (Anche per questo motivo la seconda parte di Cristallo Nero ha quasi più note che pagine!!!)


Edited by Ida59 - 18/7/2015, 22:03
 
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