Il Calderone di Severus

Le notti di Cliffmouth (di Mattia Manfredonia), Un fantasy classico

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view post Posted on 15/4/2023, 17:31
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I ♥ Severus


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Le notti di Cliffmouth
(di Mattia Manfredonia)




Leggi per sognare e astrarti dalla realtà? Questo è il libro che fa per te: ti porterà in un mondo complesso che, come tutti i fantasy, in fondo è metafora della nostra realtà, e ti innamorerai dei suoi personaggi, scoprendoli poco per volta, sapendo che alla fine c’è ancora molto da conoscere di loro.
È bello leggere e commentare un libro di una persona che conosco, anche se solo virtualmente. Non vi dico la sorpresa quando nei ringraziamenti finali ho addirittura trovato il mio nome!
Il libro mi è piaciuto molto: è ben scritto, originale e interessante. Sa appassionarti: più lo leggi e più ti cattura, alla fine i capitoli li divori.
Ho letto pochi fantasy contemporanei, quindi non posso fare raffronti, ma di sicuro “Le notti di Cliffmouth" mi ha ricordato il fantasy epico di Tolkien e Brooks: la compagnia si forma per poi suddividersi in piccoli gruppi o coppie, con i capitoli visti dal PoV soggettivo dei diversi personaggi. Molto bello lo stile di scrittura, che emerge sempre più nel proseguire della storia, incisivo e sicuro, senza fronzoli eppure accurato e preciso, con frasi forti ed evocative. Leggere diventa sempre più un piacere. In alcune parti mi ha ricordato Cèline, sia con le descrizioni stupende (impagabile la presentazione di faro, scogliera, porto e cittadina di Cliffport), sia con le considerazioni (forse autoriali?) che trapelano dal punto di vista del personaggio. Ci sono metafore strepitose: una foresta di metronomi percorsa da sentieri di pontili in un sottobosco di boe. Colpita e affondata. E ancora: un edificio che, più che costruito, sembrava incastonato tra e baracche che aveva di fianco, come una pila di volumi tra le statuette di una libreria. Bravissimo, Mattia, i miei complimenti, anche per la deliziosa descrizione della differenza tra i due libri mastri, quello ufficiale e quello ufficioso, e te lo dice una che di contabilità se ne intende: divertentissimo!
Quando il punto di vista è di un personaggio che mi piace (la dama del Cordoglio è la mia preferita in assoluto, ma anche Karjack mi è piaciuto da subito) il mio interesse nel capitolo sale.
Sorpresa gradita scoprire la particolare capacità di Cordelia che, di colpo, diventa personaggio più interessante. intrigante l'anatemansia! A Nigel ho affidato il mio cuore tra mille palpitazioni.
Nella seconda parte del romanzo si inizia con un mistero e si finisce con altri mille. Non resta che continuare a leggere, sempre più incuriositi, per scoprire che il mistero avvolge presto anche le due protagoniste femminili, tra ciò che è nascosto nel passato e ciò cui stanno dando la caccia.
Verso la fine i nodi vengono al pettine, dopo l’intreccio dei due filoni di trama e c'è davvero tanta carne al fuoco, cosicché la lettura scorre veloce mentre il cuore batte forte.
Si giunge al finale, nel consueto e atteso climax ascendente, anche se è evidente che la storia continua (e tengo per me le mie considerazioni).
L’autore non si dilunga in molte spiegazioni sull'accaduto: lascia che sia il lettore a immaginare e riempire i buchi e questo non è niente male; inoltre, non posso escludere che tenga in serbo qualcosa da riutilizzare nel secondo volume. In effetti, arrivata alla fine dovrei rileggere tutto il romanzo ponendo molta attenzione su alcuni particolari dettagli. A me sono piaciuti moltissimo i pensieri di Karjack nei confronti di Hazebelle, che parlano di rispetto, complicità, fiducia e poi la conclusione “riconducibile alla noncuranza, ma in realtà più vicino al perdono”.

Vi voglio regalare alcune frasi stupende, tratte fior da fiore:
- Non aveva la gloria dell'eroe di spade, ma il fascino romantico del poeta.
- Man mano che la sera diventava notte, le posate si zittivano, ma aumentavano i boccali.
- Suo padre aveva una voce soffice e rassicurante, che sapeva di casa.
- La lunga chioma nera non era che un residuo delle ombre che l'avevano accompagnata.
- Le lacrime scrostavano dall'anima anni di repressione e diniego.
- Pazienza, si sarebbe infradiciato di salvezza.
- ... lasciando che la sua splendida schiena brillasse di fulmini.
- Una presenza rivelata dall'assenza.
- Un boato scagliò le tenebre ai bordi del cielo e il mondo si riaccese.
- il lamento dell'ineluttabilità.


Ci sono molte descrizioni eccezionali, ma non posso trascrivervele tutte. Dovete leggere il libro per apprezzarlo.
 
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