Il Calderone di Severus

Stella - Cioccolata calda in biblioteca, Tipologia: one-shot - Rating: per tutti - Genere: generale, introspettivo - Epoca: HP 5° anno - Personaggi: Severus Piton, Remus Lupin - Pairing: Nessuno - Avvertimenti: Nessuno

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view post Posted on 14/1/2018, 13:01

Buca-calderoni

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Tipologia: one-shot
Rating: per tutti
Genere: generale, introspettivo
Epoca: HP 5° anno
Personaggi: Severus Piton, Remus Lupin
Pairing: Nessuno
Avvertimenti: Nessuno
Riassunto: E' una brutta giornata per Severus che, per colmo di sventura, è costretto a recarsi a Grimmauld Place, dove alcune emozioni sopite tornano ad affacciarsi prepotenti. Per fortuna, un amico inaspettato sa come farlo stare meglio.

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Nota: Questa storia è la terza della serie "Severus a Grimmauld Place", che ho deciso di scrivere dopo aver pubblicato "Qualcosa su cui riflettere", primo racconto della serie.

Primo racconto: "Qualcosa su cui riflettere": https://severus.forumcommunity.net/?t=60365750
Secondo Racconto: "Un cliente particolare": https://severus.forumcommunity.net/?t=60402296
Terzo racconto: "Sentirsi a casa": https://severus.forumcommunity.net/?t=60415523


Cioccolata calda in biblioteca




"Devi girarlo su un fianco, Lupin," disse Severus, accogliendo il lupo mannaro non appena questi entrò nel soggiorno di Grimmauld Place. Piton, seduto tranquillamente al lungo tavolo rettangolare con di fronte un grosso libro rilegato in pelle, aveva accompagnato le parole indicando il divano, su cui era steso Sirius Black, in apparenza svenuto. Lupin non capì, e si voltò a guardare Sirius e poi Severus, con aria interrogativa.
Piton parlò ancora, molto lentamente e scandendo le parole, come se invece di Lupin avesse avuto di fronte uno dei suoi studenti peggiori. "Devi.Girarlo.Su.Un.Fianco".
Lupin guardò di nuovo Severus, che sospirò. "E' ubriaco fradicio," spiegò finalmente Piton, indicando la bottiglia vuota di Whisky Incendiario appoggiata sul tavolo. "E come sono certo che sai, quando si è ubriachi è pericoloso dormire sulla schiena. Non vogliamo certo che Sirius Black, insostituibile membro dell'Ordine della Fenice, muoia soffocato nel suo stesso vomito, vero? Anche se forse sarebbe una fine adatta a lui", terminò con un sogghigno.
"Smettila. Non è divertente", sbottò Lupin, dirigendosi verso il divano.
Piton non replicò. No, non lo era. Ma quel giorno non si sentiva in vena di scherzi. Era stata una giornata lunga. Il Marchio aveva iniziato a bruciare dalla mattina, ma non si trattava di una convocazione: no, il Signore Oscuro era semplicemente di cattivo umore, e ci teneva a farlo sapere dolorosamente a tutti i suoi Mangiamorte. Poi aveva discusso con Silente e con Minerva. E infine aveva dovuto prendere la decisione di consultare la biblioteca della famiglia Black, cosa che aveva peggiorato il suo umore in maniera notevole. Era alla ricerca di informazioni che non era riuscito a trovare da nessuna parte; e onestamente dubitava di trovarle anche lì. Ma doveva fare un tentativo: la famiglia Black era antica, legata strettamente alle Arti Oscure, e magari la loro biblioteca gli avrebbe riservato qualche sorpresa. Sapeva però che avrebbe dovuto litigare con Black, per farsi dare il permesso di consultare i suoi libri. Il solo pensiero gli aveva quasi fatto venire voglia di abbandonare del tutto la sua ricerca e di affrontare le ire del Signore Oscuro per il suo fallimento. Ma ecco il primo colpo di fortuna della giornata: Black si era messo fuori gioco da solo. Quando Severus era entrato, aveva appena fatto a tempo a rivolgergli una delle sue spiritosissime battute, per poi accasciarsi sul divano, perdendo conoscenza. Per un terribile attimo, Severus aveva temuto di doverlo soccorrere, ma poi aveva visto la bottiglia vuota sul tavolo, e aveva capito che non si trattava di qualcosa di grave.
Piton venne strappato dai suoi pensieri dalla voce di Lupin. "Da quant'è che sei qui? Avresti potuto girarlo anche tu".
Severus sogghignò. "Certo, avrei potuto. Peccato che non toccherei Black neanche per picchiarlo".
"E ti è scappata la bacchetta magica, forse?"
Di nuovo, Severus non rispose. Rimase a osservare Lupin che si chinava su Black, mettendogli delicatamente le braccia sotto la schiena e sotto la testa, per poi girarlo sul fianco destro. Black si riscosse. Socchiuse gli occhi, cercando di mettere a fuoco Lupin. "James?" sussurrò, con voce impastata. Severus spalancò gli occhi, e Lupin trasalì.
"No, James non c'è," disse poi Remus con voce gentile, accarezzando delicatamente la testa di Black. "Mi dispiace molto. Adesso cerca di dormire. Fra qualche ora starai meglio".
Black chiuse di nuovo gli occhi, respirando profondamente, con espressione rilassata. Lupin si alzò lentamente, ed estrasse la bacchetta per fare un incantesimo che impedisse a Black di girarsi di nuovo, poi rimase a guardarlo per qualche secondo. Severus prese il libro e si alzò, stizzito. Ci mancava solo che dovesse sentirsi dispiaciuto per il suo ex nemico degli anni di scuola. Non era decisamente la sua giornata, pensò, incamminandosi verso la biblioteca.
Era abituato a tenere sotto controllo le emozioni, ma ovviamente non poteva fare a meno di provarle. E adesso, provava due emozioni che non gli facevano piacere. La prima era il dispiacere per Sirius Black: non lo avrebbe ammesso neanche sotto Cruciatus, ma per un attimo, quando Black aveva pronunciato il nome dell'amico morto come se sperasse di vederlo di fronte a sé, gli si era stretto il cuore. Black, come lui, era un uomo prigioniero di fantasmi e di sensi di colpa che non sarebbero mai svaniti, e Severus sapeva meglio di chiunque altro quanta sofferenza portassero. Ma l'altra emozione era quella che gli aveva dato più fastidio: Severus si era sentito solo. Black era una persona piena di difetti, eppure aveva molti amici e persone che gli volevano bene. Persone disposte a occuparsi di lui quando era ubriaco. Se ci fosse stato Severus su quel divano, ci sarebbe stato qualcuno disposto a girarlo su un fianco? Sì, forse: ma di certo non con l'affetto che Lupin aveva dimostrato verso il suo amico. Lui, Severus, non aveva amici: solo persone a cui faceva comodo. L'unica amica che aveva l'aveva allontanata lui stesso anni fa. Gli altri erano Mangiamorte, che non poteva onestamente definire amici, e dai quali non avrebbe voluto farsi toccare comunque. Tutto quello che aveva era un ruolo da portare avanti, di nascosto, senza potersi aspettare nessuna ricompensa, nessun rispetto e nessuna amicizia.
Cercò di concentrarsi di nuovo sul libro che stava cercando di leggere, quando Lupin entrò. Severus non disse nulla, tornando ad abbassare gli occhi sulle pagine del grosso tomo.
Lupin si sedette di fronte a lui, e Piton alzò finalmente gli occhi, come a chiedergli cosa volesse. "Posso chiederti un favore, Severus?" disse finalmente il lupo mannaro.
Severus sbuffò. Tipico. Ovviamente parlava con lui solo chi aveva bisogno di qualcosa. "Ma certo, Lupin. Sono sempre a tua disposizione," rispose. Lupin non sembrò cogliere il sarcasmo nella sua voce. "Volevo sapere... Potresti evitare di dire a Harry quello che è successo oggi? Sirius è una sorta di figura paterna per lui, e non vorrei che si preoccupasse troppo se sapesse... cosa ha fatto".
"Non ti preoccupare, Lupin. Non parlo con Potter se posso evitarlo, e non ho certo voglia di avere con lui una discussione riguardo al suo padrino".
Lupin annuì. Severus tornò a leggere, ma lui rimase a guardarsi intorno. Solo dopo qualche minuto si alzò, dicendo che andava a controllare che Black non fosse entrato in coma etilico. Severus non rispose.
Dopo qualche minuto, Severus aveva finalmente trovato un passaggio interessante: prese la bacchetta per copiare alcune frasi su un foglio di pergamena, quando Lupin entrò di nuovo in biblioteca. Aveva in mano due grosse tazze, e Severus lo guardò, incuriosito.
"Cioccolata calda!" annunciò il lupo mannaro, in tono allegro. Si avvicinò al tavolo, appoggiando le due tazze, una davanti alla sedia vuota e una davanti al professore di Pozioni, che allontanò istintivamente il grosso libro, per fare spazio. Prima che potesse dire qualunque cosa, Lupin parlò di nuovo. "La cioccolata aiuta molto l'umore. E' la mia bevanda preferita, per questo motivo. Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere berne un po' con me".
Severus non rispose subito, ma il suo stomaco sì. L'odore della cioccolata gli aveva fatto tornare in mente il fatto che non aveva ancora mangiato nulla dalla mattina, e questo bastò a far borbottare la sua pancia. Lupin sorrise, e agitò la bacchetta in aria: immediatamente, un grande piatto di biscotti arrivò volando dalla cucina. "Sono certo che potrai fare una breve pausa," disse ancora Lupin, prendendo un biscotto con le gocce di cioccolato. "Su cosa stai lavorando?"
Non c'era motivo di tenere il segreto, pensò Severus. Ne avrebbe dovuto parlare comunque alla prossima riunione dell'Ordine. "Il Signore Oscuro mi ha chiesto di lavorare su una nuova pozione. Dovrebbe trattarsi di una sorta di Veritaserum più potente, che dovrebbe essere realizzato con il sangue della vittima e che dovrebbe unire anche alcune caratteristiche della Maledizione Imperio. Ovviamente sto cercando di realizzarla in modo che non sia... molto efficace".
"Ma lui non se la prenderà con te, se la pozione non lo soddisferà?"
Severus alzò le spalle. "Ci sono abituato. Il mio problema principale adesso è che non trovo niente a riguardo. Secondo il Signore Oscuro, ne ha trovato traccia molti anni fa in alcuni libri. Secondo me si tratta di una fantasia di Codaliscia o di uno degli altri imbecilli. Ma di certo non posso dirlo al Signore Oscuro".
"No, certo che no".
Severus prese un biscotto ripieno di crema al limone. Era buonissimo; così come la cioccolata, fondente e densa come piaceva a lui. Rimase in silenzio, assaporando la bevanda calda, finché Remus parlò di nuovo. "Se ti posso aiutare... non so molto di queste cose, ma se mi dici cosa devo fare, ci provo volentieri". Aveva parlato con voce calda come la cioccolata, e sembrava sincero.
"Beh... se hai accesso a qualche biblioteca o libreria che abbia anche volumi sulle Arti Oscure, puoi aiutarmi nella ricerca".
"Sì... ho qualche idea, in effetti".
"Benissimo, ti scrivo le cose che devi cercare. Se le trovi, portami il passaggio esatto del libro, copialo su una pergamena. Se potessi portarmi il libro sarebbe meglio, ma capisco che spesso non sia possibile".
"Non c'è problema, vedrò cosa posso fare. Anzi, darò le istruzioni anche a Sirius. Lui può cercare qui. Così si sentirà utile".
Severus annuì. In questo modo avrebbe potuto concentrarsi a cercare da altre parti, sempre che Black fosse in grado di consultare la sua stessa biblioteca. Ma valeva la pena fare un tentativo, il tempo stava per scadere.
"Il Signore Oscuro la vorrebbe per la fine del mese," spiegò Severus a Lupin.
Il lupo mannaro finì la sua cioccolata, con aria assorta. "Bene, non c'è molto tempo. Mi metto subito in contatto con alcune persone," disse poi, alzandosi. "Vieni con me?"
Severus lo guardò, leggermente sorpreso. "E Black?" chiese.
"Oh, Sirius starà bene. Non è la prima volta", rispose Remus, prendendo le tazze ormai vuote e il piatto con i pochi biscotti rimasti. Severus si alzò e lo seguì: Remus lasciò le tazze vuote in cucina, poi prese una coperta e la mise addosso a Sirius, che stava russando sul divano. Poi prese il mantello nero di Piton e glielo lanciò, prendendo il suo al tempo stesso. "Andiamo, ti faccio conoscere qualche persona. Potrebbero esserti conoscenze utili anche in futuro".
Ancora sorpreso, Severus lo seguì fuori dalla porta.
 
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view post Posted on 14/1/2018, 19:01
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Ho letto la tua storia due volte di fila.
Troppo bella, tanto da non accontentarsi e rileggerla perchè mi è sembrata troppo corta.
Stella, hai la rara capacità della sintesi: riesci ad esprimere emozioni e concetti con poche, ma azzeccate e pertinenti parole. Il testo non risulta spoglio, ma agile e scorrevole, i concetti sono espressi con grande intensità, sono essenziali e pregnanti.
Alcune frasi prendono allo stomaco, non ci si passa sopra:
CITAZIONE
Black si riscosse. Socchiuse gli occhi, cercando di mettere a fuoco Lupin. "James?" sussurrò, con voce impastata. Severus spalancò gli occhi, e Lupin trasalì.

Alcune sono lapidarie e ti entrano dentro: ti entrano nella testa e nel cuore.

CITAZIONE
Era abituato a tenere sotto controllo le emozioni, ma ovviamente non poteva fare a meno di provarle.

Questa non è una storiellina leggera, è un racconto su cui riflettere, fatto di atmosfere e sensazioni, entrambe molto realistiche.
Mi piace il tuo modo di scrivere perchè permetti al lettore di immedesimarsi pur lasciandolo libero di immaginare.

Severus e Remus: due personaggi che in un altro mondo e in un'altra vita sarebbero potuti essere grandi amici.
Una coppia che si amalgama nella diversità dei comportamenti esteriori, ho scritto anche io di loro ed è stata una bella esperienza.

Infine, su tutto, c'è la tua capacità di far interagire personaggi inabituali: lo fai con rara bravura e intensa introspezione dei loro rapporti.
E' una storia bellissima ed insieme alla prima di questa raccolta è la mia preferita.
Spero che tu abbia altre di queste ispirazioni.
Complimenti.
 
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view post Posted on 14/1/2018, 21:24
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I ♥ Severus


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Ho letto di corsa, che sono perennemente col tempo contato, ma mi è piaciuta molto. Intensa e pregante. Poi (non so quando) rileggo e commento con calma.
Ma poi continua, giusto?
 
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view post Posted on 15/1/2018, 00:59
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Che bel regalo è stato leggere questa storia, Stella. Un bel regalo e una piacevolissima sorpresa, perchè hai proposto una splendida interazione tra due personaggi che adoro, (ovviamente in maniera diversa, ma amo Severus tanto quanto mi piace il personaggio di Remus) attuandola con grande sensibilità, equilibrio, intelligenza ed evidenziando molto bene le caratteristiche di entrambi.
Mi è piaciuto tanto il modo con cui hai saputo esaltare i loro tratti peculiari rimanendo allo stesso tempo perfettamente in canone, con un Remus, in particolare, a mio parere veramente adorabile.
Davvero molto bello questo tuo nuovo rimando a un altro piccolo spaccato vissuto tra le mura di Grimmauld Place visto un po' come dalla parte di uno spettatore obiettivo e privo di pregiudizio, in cui emerge prepotente l'umanità profonda e ricca di sfaccettature dei personaggi. Bravissima!
 
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view post Posted on 15/1/2018, 16:28

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Mi è piaciuto molto questo racconto. Amo le volte in cui Piton prendeva in giro Sirius, ma qua sei riuscita a far provare a Severus un sentimento di pietà rimanendo perfettamente IC, giustificando il suo sentimento puntando sulla solitudine.
Mi piace che il protagonista di questa storia sia stato Lupin. In altre occasioni lui e Piton sarebbero stati ottimi amici. Dopotutto sono stati entrambi sempre emarginati nella vita e entrambi avevano paura di rimanere soli. Lupin chiudeva anche due occhi quando Sirius, James e Codaliscia prendevano in giro Piton pur facendoli vergognare in privato.
Pur non provando simpatia o compassione per i Malandrini, ma Remus è l'unico che riesco a tollerare dei quattro e magari se fosse stato un serpeverde sarebbe stato un grande amico di Piton.
Mi è piaciuto anche il tuo modo di scrivere, sintetico e coinvolgente.
 
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view post Posted on 15/1/2018, 20:10

Buca-calderoni

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QUOTE (Ida59 @ 14/1/2018, 21:24) 
Ho letto di corsa, che sono perennemente col tempo contato, ma mi è piaciuta molto. Intensa e pregante. Poi (non so quando) rileggo e commento con calma.
Ma poi continua, giusto?

Ehhhh... in teoria no, non avevo pensato di continuarla.
Ma se mi viene in mente qualcosa, perché no. Forse un'idea ce l'ho!
 
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view post Posted on 15/1/2018, 20:16

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QUOTE (Xpac96 @ 15/1/2018, 16:28) 
Mi è piaciuto molto questo racconto. Amo le volte in cui Piton prendeva in giro Sirius, ma qua sei riuscita a far provare a Severus un sentimento di pietà rimanendo perfettamente IC, giustificando il suo sentimento puntando sulla solitudine.
Mi piace che il protagonista di questa storia sia stato Lupin. In altre occasioni lui e Piton sarebbero stati ottimi amici. Dopotutto sono stati entrambi sempre emarginati nella vita e entrambi avevano paura di rimanere soli. Lupin chiudeva anche due occhi quando Sirius, James e Codaliscia prendevano in giro Piton pur facendoli vergognare in privato.
Pur non provando simpatia o compassione per i Malandrini, ma Remus è l'unico che riesco a tollerare dei quattro e magari se fosse stato un serpeverde sarebbe stato un grande amico di Piton.
Mi è piaciuto anche il tuo modo di scrivere, sintetico e coinvolgente.

Grazie mille!
Di solito mi viene difficile mettere insieme Remuls e Severus nella stessa storia, non so perché. Paradossalmente mi riesce meglio con Severus e Sirius (basta farli litigare...), ma con Lupin c'è un rapporto ancora diverso. Anch'io penso che avrebbero potuto essere amici se le circostanze fossero state diverse: questo però si può dire di molti personaggi. Le storie raccontate in Harry Potter sono un perfetto esempio di come le circostanze molte volte influenzino i rapporti umani in maniera radicale.
 
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view post Posted on 15/1/2018, 20:24

Buca-calderoni

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QUOTE (chiara53 @ 14/1/2018, 19:01) 
Ho letto la tua storia due volte di fila.
Troppo bella, tanto da non accontentarsi e rileggerla perchè mi è sembrata troppo corta.
Stella, hai la rara capacità della sintesi: riesci ad esprimere emozioni e concetti con poche, ma azzeccate e pertinenti parole. Il testo non risulta spoglio, ma agile e scorrevole, i concetti sono espressi con grande intensità, sono essenziali e pregnanti.
Alcune frasi prendono allo stomaco, non ci si passa sopra:
QUOTE
Black si riscosse. Socchiuse gli occhi, cercando di mettere a fuoco Lupin. "James?" sussurrò, con voce impastata. Severus spalancò gli occhi, e Lupin trasalì.

Alcune sono lapidarie e ti entrano dentro: ti entrano nella testa e nel cuore.

QUOTE
Era abituato a tenere sotto controllo le emozioni, ma ovviamente non poteva fare a meno di provarle.

Questa non è una storiellina leggera, è un racconto su cui riflettere, fatto di atmosfere e sensazioni, entrambe molto realistiche.
Mi piace il tuo modo di scrivere perchè permetti al lettore di immedesimarsi pur lasciandolo libero di immaginare.

Severus e Remus: due personaggi che in un altro mondo e in un'altra vita sarebbero potuti essere grandi amici.
Una coppia che si amalgama nella diversità dei comportamenti esteriori, ho scritto anche io di loro ed è stata una bella esperienza.

Infine, su tutto, c'è la tua capacità di far interagire personaggi inabituali: lo fai con rara bravura e intensa introspezione dei loro rapporti.
E' una storia bellissima ed insieme alla prima di questa raccolta è la mia preferita.
Spero che tu abbia altre di queste ispirazioni.
Complimenti.

Grazie per il commento (e per tutti i tuoi commenti, sempre rapidi e puntuali :D) Sono davvero contenta che questa storia sia una delle tue preferite: e pensare che l'ispirazione mi è venuta davvero per caso! Cercherò di continuare in questo modo.
 
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view post Posted on 15/1/2018, 21:03

Buca-calderoni

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QUOTE (Ele Snapey @ 15/1/2018, 00:59) 
Che bel regalo è stato leggere questa storia, Stella. Un bel regalo e una piacevolissima sorpresa, perchè hai proposto una splendida interazione tra due personaggi che adoro, (ovviamente in maniera diversa, ma amo Severus tanto quanto mi piace il personaggio di Remus) attuandola con grande sensibilità, equilibrio, intelligenza ed evidenziando molto bene le caratteristiche di entrambi.
Mi è piaciuto tanto il modo con cui hai saputo esaltare i loro tratti peculiari rimanendo allo stesso tempo perfettamente in canone, con un Remus, in particolare, a mio parere veramente adorabile.
Davvero molto bello questo tuo nuovo rimando a un altro piccolo spaccato vissuto tra le mura di Grimmauld Place visto un po' come dalla parte di uno spettatore obiettivo e privo di pregiudizio, in cui emerge prepotente l'umanità profonda e ricca di sfaccettature dei personaggi. Bravissima!

Grazie!
Non scrivo molto spesso con Remus, sono contenta che ti sia piaciuta la storia. Devo provare a usare il suo personaggio più spesso, mi sono divertita a farlo.
 
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view post Posted on 16/1/2018, 15:06
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Bella bella bella!
È la prima parola che mi è uscita dalla testa finito di leggere questa storia.
È breve, racconta un breve momento, ma, per la miseria, c’è tutto il mondo di tre personaggi, di tre uomini diversi sotto molti aspetti ma accomunati da crepe e da fantasmi interiori che li rendono incredibilmente umani.
Sirius c’è poco e parla ancora meno, ma in quella bottiglia vuota credo ci sia tutto il suo sentirsi inutile, vuoto egli stesso, forse anche solo, e poi quando per un attimo si ridesta e pronuncia quel nome, c’è tutto il suo dolore, la mancanza.
Sirius è un uomo spezzato, un uomo per molti aspetti neppure cresciuto che neppure è voluto crescere, rimasto ancorato in quei ricordi di felicità e in quei giorni di spensieratezza.
E in poco crei un’immagine di tutto.

Poi ci sono Severus e Remus (è un po' che sto rivalutandolo) che sì, in un altro tempo e, forse, semplicemente in altre circostanze, avrebbero potuto essere amici, avere un rapporto che arricchisse entrambi, che li facesse andare l’oltre essere dei reietti, degli scartati.
Remus aveva degli amici, è vero, ma il suo sentirsi diverso non lo aveva mai abbandonato, eppure cercava ogni gentilezza.
Un uomo pieno di crepe e cicatrici ma buono.
Si prende cura di Sirius, si prende cura di Severus.
Tre uomini con tre storie diverse.
E riesci a tratteggiarle tutte nelle tue parole, nei gesti che compiono o nelle parole che pronunciano, in quelle piccole cose: una bottiglia, del sarcasmo e una tazza di cioccolato.

Sembra solo la storia di un momento come un altro, eppure nasconde una quantità di psicologia e riflessioni impressionanti.
Bellissima. L’ho semplicemente adorata.
 
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view post Posted on 18/1/2018, 15:23

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Grazie, Ania! :D
Sono contentissima che questa storia abbia avuto tanto successo! Anch'io ci sono molto affezionata: non ci ho lavorato molto ma mi è venuta quasi di getto.
Grazie ancora per il commento, e credo che utilizzerò Remus anche in futuro :)
 
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