Il Calderone di Severus

Stella - Fa caldo!, Tipologia: One shot - Rating: Per tutti - Genere: umoristico - Personaggi: Severus, Linda - Epoca: Post 7 libro - Avvertimenti: AU

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view post Posted on 22/6/2019, 13:09

Buca-calderoni

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Titolo: Fa caldo!
Autore: Stella
Data: Giugno 2019
Tipologia: One shot
Rating: Per tutti
Genere: Umoristico
Personaggi: Severus Piton, Linda (personaggio originale)
Pairing: Severus/Linda
Epoca: post 7 libro
Avvertimenti: AU
Riassunto: Severus e Linda sono in viaggio di nozze. Severus ha voluto accontentare l'amore della sua vita, ma il caldo proprio non fa per lui...
Si tratta di un'altra one-shot che fa parte della mia serie Andare Avanti: Severus è sopravvissuto alla guerra, e ha conosciuto e si è innamorato di Linda, una Babbana. In questa serie immagino la loro vita insieme.
Nota: Scritta per la sfida delle stagioni – Estate 2019.



Fa caldo!



“Ma cosa caspita ti è venuto in mente”.
Quella di Severus non era una domanda, era un’affermazione.
Non gli era mai piaciuto particolarmente il caldo, che lo faceva sudare sotto la pesante veste nera; e non ricordava mai di aver passato le vacanze estive in quel modo. Se fosse dipeso da lui, sarebbero piuttosto andati in montagna, o in qualche città in Europa, il più a nord possibile. Ma no, Linda voleva andare al mare. Era il loro viaggio di nozze, e lui voleva accontentarla in tutto e per tutto. Non si era posto il problema, all’inizio, quando lei gli aveva proposto di passare due settimane a Santorini. A quanto gli aveva detto, era un meta Babbana molto gettonata, soprattutto per la luna di miele. Ma adesso… Era la fine di giugno e faceva caldissimo. Era solo il terzo giorno, e Severus non vedeva l’ora di tornare a Londra. Certo, il paesaggio era bellissimo. Il mare limpido, la spiaggia pulita e le classiche casette greche arrampicate sulla scogliera erano sicuramente qualcosa che meritava di essere visto. Il cibo era delizioso, e si era divertito a passeggiare per le strette strade della cittadina e a visitare musei e rovine. Ma odiava il sole e il caldo, specialmente adesso che Linda si era fissata di voler passare la giornata in spiaggia. Lui era stato al mare solo una volta, da piccolo, con sua madre. Ovviamente poteva scordarsi la Grecia: lui e Eileen avevano passato qualche giorno a Blackpool, dove l’acqua era troppo fredda per poter fare il bagno e il sole non era abbastanza potente da scottare. Non era stata un’esperienza particolarmente gradevole, per quel che ricordava. Gli era rimasto in mente solo il fastidio creato dalla sabbia e il freddo dell'acqua quando aveva provato a metterci dentro un piede.
Adesso, in un contesto completamente diverso, se ne stava seduto sotto l’ombrellone, nel tentativo di ripararsi dal sole bollente. Quello sì che scottava! L’ultima cosa di cui aveva bisogno era una bruciatura. Meno male che era riuscito a portarsi dietro qualcuna delle sue pozioni. Linda, accanto a lui, non sembrava invece preoccuparsi per quella possibilità: si era cosparsa di crema solare protezione 30, si era piazzata sulla sdraio in pieno sole e non si era più mossa. Forse si era addirittura addormentata. Severus rimpianse di non essersi portato un libro da leggere. L’indomani voleva andare alla ricerca di qualche mercato che vendesse il genere di libri che interessava a lui. Sicuramente, cercando bene, avrebbe trovato qualche interessante libro sulle pozioni o sulla magia locale, magari avrebbe anche potuto comprare qualche ingrediente che in Inghilterra non riusciva a trovare. Quel pensiero lo rallegrò brevemente. Troppo brevemente.
“Questa… crema solare che mi hai dato attira le api”, disse in tono accusatorio, scacciando un insetto pericolosamente vicino. Cocco. Quella roba sapeva di cocco!
Lo sguardo di Linda era coperto dagli occhiali da sole scuri, ma Severus poteva immaginare che avesse alzato gli occhi al cielo, come faceva sempre quando lui la annoiava.
“Perchè non ti sei messo uno dei tuoi unguenti fatti con i rospi, allora?”
Severus strinse le labbra, piccato, ma Linda non lo guardava. “Perchè volevo provare qualcosa di nuovo”.
Linda alzò le spalle, sempre senza voltarsi. Severus sospirò. “Fa caldo, Linda. Fa tanto caldo”.
Sua moglie (sua moglie!) si tolse gli occhiali, voltandosi verso di lui con un sorriso. “L’idea era quella. Stare al caldo e al sole. Dai, non può certo farti male”.
“Il costume mi sta stretto”, replicò lui, abbassando lo sguardo sui pantaloncini neri che Linda gli aveva regalato. Si stava comportando come un bambino. Lo sapeva, ma non poteva farci niente. Per fortuna, Linda scoppiò a ridere. La risata cristallina che Severus adorava, e che non mancava mai di strappargli un sorriso. Accadde anche stavolta, ma Linda non gli lasciò il tempo di replicare: lo prese per mano, costringendolo ad alzarsi dalla sdraio. “Dai vieni con me”, gli disse, tirandolo verso il mare. Severus cercò di liberarsi. “Non… credo di saper nuotare”.
Linda si voltò a guardarlo, con espressione maliziosa. “Non dobbiamo nuotare”, gli rispose, facendogli l’occhiolino.
Lo spinse in acqua, seguendolo. L’acqua era piacevolmente fresca, dopo il caldo sofferto in spiaggia; e Severus si immerse fino al collo. Non ebbe il tempo di fare nient’altro, perchè Linda lo abbracciò, voltandolo verso di lei, e le sue mani iniziarono a togliergli il costume.
Allarmato, Severus si voltò verso la spiaggia. “Linda… ci vedranno”.
Linda sorrise. “Non ci vedrà nessuno. Del resto… se ti sta stretto… tanto vale toglierlo, no?” L’entusiasmo di sua moglie era contagioso, e Severus fece la scelta migliore: si lasciò andare.

Quella sera, dopo un’ottima e abbondante cena a base di pesce, Severus era steso sul morbido letto della loro stanza d’albergo. La finestra era aperta, lasciando entrare la brezza serale e il chiacchiericcio dei turisti che ancora affollavano le strade. Linda lo raggiunse dopo la doccia, avvolta in un accappatoio candido e con i capelli bagnati. Si stese sul letto vicino a lui, e Severus la baciò sulla fronte.
“Allora, ti piace il mare?” gli chiese lei, sorridendo.
Severus finse di pensarci. “Diciamo che lo sto rivalutando”, rispose, attirandola a sè. “Però la prossima volta andiamo in Islanda”.
Linda rise, e lui la strinse più forte.
 
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