Il Calderone di Severus

Ida59 - Solo una lacrima d'argento, Genere: Romantico - Altro Genere: Introspettivo, drammatico Avvertimenti: Nessuno - Epoca: HP 7^ anno - Pairing: Severus/Lily - Personaggi: Lily

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view post Posted on 16/4/2017, 12:03
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Solo una lacrima d’argento

 
 
Titolo:Solo una lacrima d’argento
Autore/data: Ida59 – 28-31 gennaio 2011
Beta-reader:nessuno
Tipologia:one-shot
Rating:per tutti
Genere:romantico, introspettivo, drammatico
Personaggi: Severus
Pairing: Severus/Lily
Epoca: 7° anno (flash back: Post Malandrini)
Avvertimenti: nessuno
Riassunto: Quattordici Febbraio: San Valentino.Un appuntamento importante, per ricordare e continuare ad amare. Sempre.
Parole/pagine:1118 - 3
Nota: scritta per la sfida FF n. 10 “Severus a San Valentino”.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
 
 
 
 
 

Solo una lacrima d’argento

 
La Foresta Proibita brillava di gelo intorno al mago vestito di nero che vi si era inoltrato con lenta sicurezza.
Conosceva bene quel particolare sentiero: l’aveva percorso tante volte dalla prima occasione in cui l’aveva seguito, spinto dalla disperazione del suo cuore, quando era ancora un giovane travolto dall’oscurità.
Il silenzio di ghiaccio del giorno era spezzato solo dallo scricchiolio dei passi del mago sul terreno quasi congelato, dal secco fruscio dell’erica intirizzita che si scostava, dal crepitio del rigido tappeto di foglie cristallizzate e dai piccoli, fragili rametti infranti dai suoi piedi che ora procedevano spediti verso il suo appuntamento, le noiose pergamene che ancora attendevano la sua firma di Preside negligentemente abbandonate sulla scrivania, quel mattino, senza neppure degnarle di uno sguardo.
Aveva ben altro da fare, quel giorno, Severus Piton.
La brina persistente della notte ammantava ancora la foresta con un leggiadro velo scintillante, anche se ormai il giorno era inoltrato; gioielli di cristallo splendevano tra i rami, pendenti di luce sfavillavano ai tenui raggi del sole seguendo le linee delicate delle ragnatele che, come diademi finemente cesellati, si paravano sul suo cammino. Il mago le aggirò, rispettoso, allungando il tragitto e lasciando intatto dietro di sé il tesoro della natura che, sotto il diafano sole, brillava come ricoperto da una finissima polvere di diamanti.
Nel bianco argenteo del bosco, il frusciante mantello nero del mago carezzava le gemme di ghiaccio con la sua ombra scura, le lambiva piano facendole in parte volare nell’aria fatata, pulviscolo di luce finissima che gli turbinava intorno prima di adagiarsi sui suoi capelli corvini, sul volto pallido in cui gli occhi neri bruciavano di un amore da troppo tempo perduto, eppure sempre perdutamente amato.
Faceva freddo quel quattordici di febbraio, faceva sempre freddo in quel giorno particolare.
Intorno al mago aleggiava lo stesso gelo che dimorava nel suo cuore, da tanti anni ormai, un gelo che nessun sole avrebbe mai potuto sciogliere.
Il gelo del dolore, della solitudine e del rimorso.
Il gelo della mancanza d’amore.
Ma Severus Piton aveva un appuntamento, quel giorno, un incontro molto importante, un appuntamento cui, in tutti quegli anni, il suo amore aveva sempre tenuto fede.
Il mago era infine arrivato nella radura; era illuminata dal pallido sole che filtrava tra la bruma e faceva scintillare la brina, trasformando in uno scrigno prezioso il piccolo spiazzo tra gli alberi in mezzo al quale la sua alta e sottile figura si stagliava, nera della sua solitaria oscurità.
Severus estrasse la bacchetta e chiuse gli occhi sospirando, mentre un leggero tremito faceva vibrare il pugno che stringeva il legno magico a mano a mano che i ricordi lo assalivano.

*

Non sapeva neanche come ci era arrivato, eppure era lì, proprio lui, un giovane Mangiamorte, nella Foresta Proibita che in parte circondava Hogwarts proteggendola, a due passi dalla barriera che difendeva la scuola e che si sarebbe attivata a contatto con il Marchio che ancora gli bruciava la carne pallida dell’avambraccio.
Non sapeva come ci era arrivato, ma sapeva bene perché era lì: Hogwarts gli mancava!
Era stata la sua casa per sette anni, il luogo dove aveva creduto d’aver in pugno la sua vita, dove il sogno era nato… e poi era miseramente svanito, sfuggendogli dalle dita sottili, lasciandolo solo e deluso, pieno di voglia di vendetta.
Quella stessa notte aveva scoperto che il suo sogno d’amore si era definitivamente spezzato, senza più alcuna speranza: era inutile rincorrere conoscenza e potere se non avrebbe mai potuto deporli ai piedi di Lily.
E Lily fra pochi giorni avrebbe sposato Potter.
Severus strinse i pugni fino a farsi sbiancare le nocche e si morse a sangue le labbra per stroncare il gemito straziato del suo cuore.
L’aveva perduta… ancora una volta… sempre di più… definitivamente…
Si girò di scatto e voltò le spalle al castello, ai ricordi della felicità svanita, e fuggì via allontanandosi da tutto ciò che aveva perduto, per sua stessa colpa, il Marchio che gli mordeva in profondità la carne con feroce crudeltà.
Infine si era ritrovato all’improvviso in quella radura, piccola e raccolta, e gli era parso di tornare indietro nel tempo, quando era felice, quando era ancora innocente, quando ancora aveva un futuro e la luce brillava nei suoi occhi neri mentre li immergeva nello sconfinato verde dello sguardo di Lily.
Si era fermato di colpo, la bacchetta stretta tra le dita tremanti, e in pochi istanti era stato travolto e sommerso da ricordi che per troppi mesi aveva cercato di seppellire nel profondo del suo cuore, per impedire che fossero sporcati dall’atrocità che lo circondava tra i Mangiamorte, per proteggerli dall’orrore di se stesso e delle sue mani ormai irrimediabilmente macchiate di sangue.
I ricordi dilagarono con forza inarrestabile nella sua mente, felici e luminosi, mentre le lacrime rigavano copiose le guance di Severus, giovane Mangiamorte già tremendamente pentito della sua folle scelta.
- Lily… Lily… - gemette disperato.
C’era lei nei suoi ricordi felici, solo lei, radiosa e bellissima, piena di luce, Lily che gli sorrideva, e che poi rideva e gli prendeva le mani, e gli scompigliava i capelli, e piangeva per farsi consolare, e faceva moine per ottenere tutto da lui, e si stringeva al suo petto spaventata, e…
Le lacrime scorrevano sul suo viso, insieme ai ricordi d’una felicità perduta e le parole gli salirono alle labbra da sole, nell’incredulità che l’incanto avesse mai potuto funzionare ora che il Marchio Nero deturpava il suo braccio e aveva bruciato la sua anima.
- Expecto Patronum!
L’argento aveva illuminato la notte e lei gli era apparsa, per la prima volta, illusione d’un sogno che per sempre avrebbe portato nel cuore.

*

Severus sorrise e allungò la mano verso la cerva argentea che protendeva dolcemente il capo verso di lui, nello sguardo il riflesso dell’amore perduto; carezzò piano il piccolo muso, poi si inginocchiò al suo fianco e la strinse fra le braccia, calda ed eterea, incantata illusione d’amore che sarebbe durata solo per il tempo di quell’abbraccio, mentre i ricordi d’un passato felice e perduto scorrevano lenti nella sua mente.
- Lily... amore mio… Lily… - sussurrò con voce roca, gli occhi socchiusi nel breve sogno.
Un tremito percorse il corpo del mago mentre la forma della cerva svaniva tornando ad essere solo un impalpabile velo d’argento che per un attimo lo avvolse, incantato abbraccio di sogno, e dissolvendosi gli sfiorò lieve le labbra  facendole tremare appena.
Poi rimase solo una lacrima, preziosa stilla d’argento sul volto pallido del mago, e gli occhi neri che sfolgoravano, illuminati dal sole.
C’era sempre la brina nella foresta, è vero, ma in quel giorno, solo in quel giorno particolare dell’anno, non c’era più gelo nel cuore di Severus, ma solo amore.
 
 
 
 
 
 

Edited by Ida59 - 1/5/2024, 18:45
 
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view post Posted on 26/1/2019, 12:21
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CITAZIONE (Severus Ikari @ 5/2/2011, 17:59) 
Un crescendo di emozioni questa storia, la bellezza iniziale di una natura come immobile che osserva silente il passaggio di un uomo altrettanto silente e apparentemente immobile di emozioni e sentimenti, come il ghiaccio che blocca ogni cosa. La tristezza di quei ricordi nostalgici di Hogwarts e di colpe per aver perso la donna della sua vita, con il pezzo finale che trovo molto struggente e ben scritto, quasi un colpo al cuore.

Dovrei citare tutta la prima parte per sottolineare la bellezza di queste descrizioni, dettagliate ma mai noiose, leggerle è come trovarsi a camminare di fianco a Severus e vedere ciò che i suoi occhi vedono.
Questo scenario da te descritto così bene, è un modo per entrare ancor di più nella storia, dove il paesaggio sottolinea i sentimenti e le emozioni di Severus, è come se lo accompagnasse.
Veramente bellissima, e questo passaggio mostra splendidamente come la natura faccia eco a Severus e a quello che ha nel cuore, nella mente e nell’anima.
CITAZIONE
Intorno al mago aleggiava lo stesso gelo che dimorava nel suo cuore, da tanti anni ormai, un gelo che nessun sole avrebbe mai potuto sciogliere.
Il gelo del dolore, della solitudine e del rimorso.
Il gelo della mancanza d’amore.

La seconda parte è veramente molto triste, meravigliosamente triste, uno dei tanti ricordi che gli rammentavano quanto felicità fosse una parola effimera per lui, un qualcosa che non era mai riuscito a toccare con mano, gli era sempre sfuggita, come l’amore per Lily, morto ancora prima di nascere (e che mai sarebbe nato), rimasto sempre intrappolato nel suo cuore e nei suoi ricordi.
La sua nostalgia verso Hogwarts, l’unica vera casa che abbia mai avuto, l’unico luogo dove sentiva di avere un futuro, come giustamente hai scritto, perso dopo una scelta che si è rivelata sbagliata, una scelta che lo ha portato ad espiare le sue colpe nel peggiore dei modi: perdendo l’essenza stessa della vita.
E anche questo è un’altra illusione che lo accompagnerà per tutta la vita, come l’illusione di poter essere amato :(

CITAZIONE
(…) illusione di un sogno che per sempre avrebbe portato nel cuore.

Bellissima questa frase, tremendo vivere nelle illusioni perché possono vivere per sempre non permettendoti di vedere la realtà delle cose, o possono scomparire in un attimo facendoti cadere nella cruda realtà delle cose, e se non sei abbastanza forte da affrontarle, cadi per non rialzarti mai più.
Un’illusione che ha la forma di una cerva d’argento :(

L’ultima parte è ancora più triste, immaginarlo in quella radura, solo, con la natura disegnata come se volesse mostrargli quello che aveva dentro, in quell’abbraccio così incorporeo, è veramente doloroso.
Di un amore portato avanti con ardore solamente nel proprio cuore, rimane nient’altro che un abbraccio nel nulla, un abbraccio di un’illusione, ma solo quella può avere e solo di quello può accontentarsi :cry:

CITAZIONE
Un tremito percorse il corpo del mago mentre la forma della cerva svaniva tornando ad essere solo un impalpabile velo d’argento che per un attimo lo avvolse, incantato abbraccio di sogno, e dissolvendosi gli sfiorò lieve le labbra facendole tremare appena.

Assolutamente stupenda questa frase, bellissima :stupore:

CITAZIONE
C’era sempre la brina nella foresta, è vero, ma in quel giorno, solo in quel giorno particolare dell’anno, non c’era più gelo nel cuore di Severus, ma solo amore.

Un solo giorno all’anno che sarebbe dovuto bastare per tutto il resto, un solo inconsistente abbraccio per compensare tutti quelli che non avrebbe mai ricevuto, un solo giorno in cui le fiamme ardevano in lui.
Solo un giorno.
Troppo poco per una vita :(

CITAZIONE (Ida59 @ 5/2/2011, 18:14) 
Grazie, Anastasia, per le tue bellissime parole.

Solo un abbraccio, solo un giorno: dici che è troppo poco per un'intera vita?
Ma c'è anche quella lacrima d'argento che resta sul suo volo, è quella che lo scalda, la stilla dell'essenza di Lily in un bacio mai dato.
Severus sa d'essere colpevole e sa che non può meritare più di quello, solo in quel particolare giorno... ed è felice, almeno in quel momento, stringendo la sua Lily tra le braccia.


Edited by Ida59 - 1/3/2019, 16:43
 
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view post Posted on 1/3/2019, 16:42
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CITAZIONE (Fri Rapace @ 9/2/2011, 18:25) 
una storia molto triste, anche se il finale da' una sensazione di calore, per tutto il testo il gelo della foresta - ambientazione descritta così bene da essere reale - ti entra dentro, così come il rimorso di Severus per i suoi errori è tangibile.
Alla fine la sua consolazione è quel Patronus che ricalca quello del suo amore perduto :-(
bella storia, brava!
 
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view post Posted on 11/3/2019, 14:10
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 10/2/2011, 11:25) 
CITAZIONE
"Faceva freddo quel quattordici di febbraio, faceva sempre freddo in quel giorno particolare".

Una frase che dice molto, che è un po' come se raccontasse parte della storia, anche se il finale regala un po' di calore con una piccola consolazione.
Bellissime le descrizioni che fioriscono man mano che il cammino di Severus procede verso un ricordo che trova il modo di materializzarsi. Ho trovato commovente il momento finale della storia. Molto triste come consolazione, ma pur sempre consolazione rimane, ovvero, minima parte di un desiderio che non si potrà mai realizzare.

Allora, è vero, non rimane soltanto il freddo della perenne solitudine di Severus, ma, per pochi istanti, dalla fredda sagoma di un fantasma, riesce a filtrare un po' di calore.

L'abbraccio alla cerva mi ha ricordato tante cose e mi ha quindi particolarmente colpito.
Non che un animale possa sostituire una persona, ma rappresenta comunque una consolazione più grande di quello che si possa pensare.

In ogni caso molto triste, ma, indubbiamente, profondissima.

 
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view post Posted on 20/3/2019, 18:22
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CITAZIONE (Helèna Velena @ 10/2/2011, 14:32) 

Solo una lacrima d'argento


Severus e la Foresta Proibita hanno per me, tra loro, un misterioso legame profondo, sembra insomma così verosimile che lui vi si addentri e si compenetri nei suoi momenti intimi con quel particolare angolo di natura, anche insidiosa, e qui sottilmente descritta.
Nella gentile (anche se trasmette già un senso di gelo invernale) quasi naturalistica descrizione dell’Entrée di Severus cala all’improvviso una mazzata:
CITAZIONE
Faceva freddo quel quattordici di febbraio, faceva sempre freddo in quel giorno particolare.

Dove senza dir niente è detto tutto. Non so spiegare perché questa frase acquisti una tale forza, un impatto che è insieme riassuntivo e anticipatore e fa sentire profondamente un certo senso di gelo nel cuore, tema sviluppato dopo.
Sviluppato però per vie del tutto interiori e laceranti, intensamente drammatiche, fino allo scioglimento imprevisto.
Purtroppo sai che i temi legati a Lily non mi toccano molto, ho apprezzato però la poesia visiva delle brine e il senso misterioso e visuale dell’evocazione finale, nella trama che alla fine si sospende e si alleggerisce in un
finale di intima gioia inaspettata.
 
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Xe83
view post Posted on 8/6/2020, 09:58




Cara Ida, questo tuo racconto è un gioiello e mi ci sono imbattuta assolutamente per caso. Avrei potuto non leggerlo mai e mi sarei persa un capolavoro.
Ringrazio il caso che me lo ha fatto trovare.
Ringrazio ancora di più te per averlo scritto.💗

La descrizione iniziale è talmente coinvolgente che si riesce a vedere nitidamente l'immagine della natura irrigidita nella morsa di un freddo secco e pungente.
CITAZIONE (Ida59 @ 16/4/2017, 13:03) 
Il silenzio di ghiaccio del giorno era spezzato solo dallo scricchiolio dei passi del mago sul terreno quasi congelato, dal secco fruscio dell’erica intirizzita che si scostava, dal crepitio del rigido tappeto di foglie cristallizzate e dai piccoli, fragili rametti infranti dai suoi piedi.

Questa parte del racconto l'ho letta un'infinità di volte: non riuscivo a staccarmi.
Più la leggevo e più pensavo che fosse assolutamente perfetta.

Se lo scritto fosse stato stampato avrei sgualcito il bordo inferiore delle pagine, continuando a voltare e rivoltare la carta, fino a fare un solco, in basso a destra, con la pressione delle dita.

Dopo alcune volte che rileggevo il meraviglioso passaggio (sopracitato) ho potuto notare meglio l'erica che si scosta intirizzita: un'immagine meravigliosa (o se vogliamo dirlo con una forma meno corretta ma più diretta e colloquiale: ma quanto bella è questa immagine!!!)
Assolutamente da brividi di gioia.

Ho trovato spettacolare anche il contrasto tra il silenzio della realtà congelata e il rumore lieve, ma deciso, della presenza di Severus e dei suoi passi.

I sostantivi "scricchiolio", "fruscio", "crepitio" sono stupendamente onomatopeici: mi fanno letteralmente impazzire (e di conseguenza fanno anche aumentare a dismisura il numero degli avverbi quando scrivo 😁).

CITAZIONE
gioielli di cristallo splendevano tra i rami, pendenti di luce sfavillavano ai tenui raggi del sole seguendo le linee delicate delle ragnatele che, come diademi finemente cesellati, si paravano sul suo cammino.

Magnifica anche questa descrizione così preziosa, così raffinata.
Quando ho letto queste stupende frasi, non sono riuscita a trattenermi, e ho lanciato un urlo di gioia che devono aver udito distintamente tutti gli abitanti del quartiere vicino al mio.
Per la prima volta nella vita ho amato le ragnatele: avendo il terrore dei ragni le ho sempre percepite come potenziali pericoli, però queste tele, dalle linee così delicate, sono meravigliose e sembra davvero di poterle vedere, di riuscire leggermente a sfiorarle.

Poi l'immagine di Severus che decide di allungare il cammino pur di non distruggere, con il proprio passaggio, l'intero delicato equilibrio, è stupenda.
È proprio di un animo sensibile, quale è il suo, forzatamente nascosto dietro lo spessore acido e stratificato di un intonaco eretto a protezione di una fragile e preziosa interiorità.

A ben vedere amo ogni parte di questo racconto: lo trovo assolutamente geniale e adorabile al contempo.

Mi verrebbe tanto da chiederti come sei riuscita a sentire e a scrivere pagine così perfette, talmente emozionanti e coinvolgenti, ma so che è una domanda che deve rimanere inespressa e inevasa.
Così come non si può chiedere in che modo riesca ad accendersi il sorriso più bello di questo mondo: puoi solo guardarlo, ammirarlo e basta, senza fare domande, senza voler sapere altro, per non infrangere la magia del momento.
Sì, perché questo racconto è tutto una magia, un meraviglioso incantesimo.

È impressionante vedere come Severus si trovi perfettamemte in sintonia con il paesaggio circostante: il gelo che imprigiona ogni cosa intorno a lui è lo stesso che dimora nel suo cuore. Un gelo a lui molto familiare, che ha imparato a riconoscere, a odiare e poi ad accettare.
Un Severus oppresso dal peso del dolore, dal rimorso per le proprie scelte; ma anche uomo capace di gesti delicatissimi. La stessa fine delicatezza che gli permette di accarezzare, con grazia, l'ineffabile presenza della sua amata Lily sotto l'eterea sostanza del Patronus.

Un sogno che resiste giusto il soffio di una calda emozione e che poi se ne va, inesorabilmente, svanendo in "un impalpabile velo d’argento".

Cara Ida, questo tuo racconto è uno scrigno ricchissimo di significati da cogliere, di immagini da apprezzare, di emozioni da vivere.
Dal mio punto di vista è assolutamente un capolavoro.

🌹 🌹
P.s. Le rose non sono il tuo fiore preferito, vero? Però forse il colore rosso sì. Le rose rosse le ricolleghi a Severus, non so per quale arcano motivo, ma non importa.
Però (se fosse davvero così come dico io) trovo molto bello, molto dolce questo tuo collegamento.

Edited by Xe83 - 8/6/2020, 11:45
 
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view post Posted on 8/6/2020, 10:53
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CITAZIONE (Xe83 @ 8/6/2020, 10:58) 
Cara Ida, questo tuo racconto è un gioiello e mi ci sono imbattuta assolutamente per caso. Avrei potuto non leggerlo mai e mi sarei persa un capolavoro.
Ringrazio il caso che me lo ha fatto trovare.
Ringrazio ancora di più te per averlo scritto.💗

Il caso non esiste... :wub:
 
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Xe83
view post Posted on 8/6/2020, 11:27




CITAZIONE (Ida59 @ 8/6/2020, 11:53) 
Il caso non esiste... :wub:

Fose aveva ragione Jung quando parlava di "sincronicità", per spiegare l'intima
connessione tra individuo e ambiente? 🙄
Un misterioso principio in grado di esercitare un’attrazione che genera circostanze coincidenti...
 
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view post Posted on 8/6/2020, 11:30
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CITAZIONE (Xe83 @ 8/6/2020, 10:58) 
La descrizione iniziale è talmente coinvolgente che si riesce a vedere nitidamente l'immagine della natura irrigidita nella morsa di un freddo secco e pungente.
CITAZIONE (Ida59 @ 16/4/2017, 13:03) 
Il silenzio di ghiaccio del giorno era spezzato solo dallo scricchiolio dei passi del mago sul terreno quasi congelato, dal secco fruscio dell’erica intirizzita che si scostava, dal crepitio del rigido tappeto di foglie cristallizzate e dai piccoli, fragili rametti infranti dai suoi piedi.

[...]
Cara Ida, questo tuo racconto è uno scrigno ricchissimo di significati da cogliere, di immagini da apprezzare, di emozioni da vivere.
Dal mio punto di vista è assolutamente un capolavoro.

Mamma mia, sono passati quasi dieci anni da quando ho scritto questa storia!
Ricordavo bene il punto centrale con l'evocazione del Patronus, e sapevo di aver descritto il paesaggio di ghiaccio, ma della descrizione rammentavo poco. E' una bella descrizione, è vero, anche evocativa, ma non sono proprio sicura di meritare tutte le strabilianti parole che mi hai dedicato. Grazie! <3
E' una storia strana, triste eppure luminosa: scrivere una fic con Severus nel giorno di San Valentino è impresa difficilissima!
Il tuo commento è stupendo, pieno di emozione e passione. E' bellissimo vedere citate alcune parole, sapere che qualcuno ha notato la scelta di quel dato temine, appezzandolo e gustandolo. E' bello sapere che qualcuno, proprio come me, ha visto Severus camminare rispettoso nella foresta di ghiaccio, qualcuno che conosce il suo cuore e lo ama.

CITAZIONE (Xe83 @ 8/6/2020, 10:58) 
🌹 🌹
P.s. Le rose non sono il tuo fiore preferito, vero? Però forse il colore rosso sì. Le rose rosse le ricolleghi a Severus, non so per quale arcano motivo, ma non importa.
Però (se fosse davvero così come dico io) trovo molto bello, molto dolce questo tuo collegamento.

Dove ho collegato le rose rosse a Severus?
Sì, il rosso è sicuramente il mio colore preferito!
 
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Xe83
view post Posted on 8/6/2020, 12:16




CITAZIONE (Ida59 @ 8/6/2020, 12:30) 
Dove ho collegato le rose rosse a Severus?
Sì, il rosso è sicuramente il mio colore preferito!

Oh, facile: dentro di te. 🙂
Ma chiediti anche il perché...
(forse non è tanto complesso, e dopotutto persino abbastanza razionale).
❤️
 
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view post Posted on 8/6/2020, 13:04
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Mi sa che devi spiegarmelo...
 
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Xe83
view post Posted on 8/6/2020, 15:47




La rosa rossa è il fiore che più di ogni altro rappresenta l'amore fedele, passionale ed eterno, capace di oltrepassare la morte.

Nel Medioevo, ad esempio, era anche il fiore prediletto dalle streghe, perché si diceva che attraverso di esso loro fossero in grado di provocare il Male.

Nella simbologia la rosa assume significati fortemente contrastanti, contraddittori e rappresenta l'interruzione di un legame affettivo tra due persone che termina in modo traumatico. In questo ritrovato ma nuovo equilibrio, il disprezzo, che fa rinfacciare colpe e difetti, subentra all'amore e alla stima.

Tu ami Severus a "tinte forti", devastato dagli errori, dilaniato dai suoi rimorsi. L'uomo che per tutta la vita cercherà il riscatto per sua stessa volontà e non per riflesso del desiderio di Lily.

Invece, di contro, Lily non ti è mai piaciuta. Come avrebbe potuto piacerti una persona troppo scialba, scolorita, così poco coraggiosa nella scelta tra Severus e James?
L'hai sempre sentita (e ti sarebbe piaciuto che fosse stata davvero così, fino alla fine) come una figura poco rilevante nella vita di Severus, sia nelle scelte negative che in quelle positive dell'ex Mangiamorte.

Nonostante tutto Lily Evans è sempre stata contemporaneamente anche una presenza maledettamente ingombrante: ha tolto spessore a Severus e ha indotto troppi lettori a credere di aver plasmato Piton sulla propria volontà.

Per Lily provi la stessa malcelata antipatia che senti anche per quella "buona donna" della Rowling.
Un'antipatia che assume diverse sfumatura di odio, nel momento in cui devi ammettere a te stessa che senza Severus innamorato di Lily, Harry sarebbe morto e non ci sarebbe stata Storia.
Quindi, obtorto collo, devi riconoscere che la presenza di Lily è purtroppo necessaria, quasi indispensabile. Così come necessario è anche lo straziante ed eterno amore del Potion Master per lei.

Severus stesso, in definitiva, è un po' come questo fiore dai forti contrasti. È come una rosa rossa che non conosce (più) paura della morte, ma comprende la morte stessa dentro di sé, nella naturale vocazione a dirigersi verso l’estremità del proprio sentimento.
Una specie di eterno "morire vivendo" e un infinito "amare morendo".
❤️

Edited by Xe83 - 8/6/2020, 18:57
 
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view post Posted on 8/6/2020, 17:57
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Mmm... sembra che tu mi conosca molto bene, Xenia, mi fai quasi paura! :o: :P :lol: Ci conosciamo, noi due, o hai solo letto con molta attenzione ciò che ho scritto negli ultimi 17 anni?

Faccio solo due precisazioni.
Lily: una bella e profonda amicizia sarebbe stata sufficiente per Severus per avere rimosrsi per tutta la vita. Del resto, sono costretta ad ammettere che se Severus non avesse chiesto a Voldemort di risparmiarla, e questa richiesta può essere motivata esclusamente dal suo amore per lei, la storia non poteva esistere, perchè Harry moriva subito al primo Avada.
Rosa rossa: vero quello che hai detto, ma in una mia fic (Il sogno di una vita) io ho usato fiori di pesco e tulipani gialli. Sai perchè?
 
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Xe83
view post Posted on 8/6/2020, 19:29




No, né l'una, né l'altra cosa. Non ci conosciamo e non ho letto i tuoi scritti degli ultimi 17 anni.
Potrei anche farlo, ma avrei bisogno di più tempo. 😅😜

Credimi, non ho mai fatto paura a nessuno: sono la persona più innocua di questo mondo. 😘
Per alcune cose sono solo un po' precisa e puntigliosa, ma del resto lo sei anche tu, vero?

Ti chiedo giusto il tempo per leggere la fic che mi hai suggerito e ti scrivo ciò che penso in merito.
❤️

Edited by Xe83 - 8/6/2020, 20:57
 
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view post Posted on 8/6/2020, 20:31
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:) Con piacere.
 
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