Ida59 |
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| Interludio I
Mi piace il parallelo tra la perseveranza del giacinto e quella di Severus, già pronto fin dall'inizio ad affrontare l'Oscuro Signore.
Il legame stretto tra la colpa e la consapevolezza di non meritare nulla è ormai diventato un tuo segno distintivo giocato in un ossessivo ritornello per Severus. Me lo immagino fare quasi fatica a respirare, mentre si ripete queste cose, oppresso dai rimorsi e dalla mancanza di ogni speranza.
Il giardino, una piccola parentesi di apparente normalità per Severus. Invece, la donna francese (il nome è difficile e non lo ricordo) in quel giardino vede soprattutto colpa e dolore. Non mi resta altro che dire Povero Amore Mio!
Le frasi finali sono da brividi, visto che le sue previsioni sul futuro sono tragicamente corrette: anima dilaniata e impossibilità di perdono. PAM!
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