| Queste, invece, sono mie storie su Severus, visto che nessun altro partecipa alla bella iniziativa lanciata da Ania.
- Bene, Minerva, visto che vieni a disturbare i miei piani, - disse Piton con voce fredda, il volto pallido impassibile salvo lo strano scintillio degli occhi neri, - mi obblighi ad alzare la posta. – concluse, puntando la bacchetta su Luna, incosciente, e facendola levitare appena fuori dal davanzale della finestra, sospesa nel vuoto.
Le maschere di Severus Piton
Senza quasi che il mago se ne rendesse conto, la sua mano destra aveva slacciato veloce, quasi con furia, i bottoncini della manica sinistra, lì dove il mai dimenticato bruciore del Marchio urlava alla sua anima il ritorno dell'Oscuro Signore; lì, sulla sua pelle chiara che un tempo lontano era stata innocente, dove per lunghi anni era sempre rimasto celato; lì, dove ora le spire dell’immondo serpente dell’oscurità avrebbero mostrato a tutti il suo orrido passato denso di imperdonabili colpe.
In quell’esatto momento, la maschera di gelida impassibilità costruita nel corso degli anni ed indossata ogni giorno con distaccata disinvoltura si infranse di schianto; con un gesto rapido Severus sollevò la manica della veste nera e, volontariamente e dolorosamente, tese con decisione l'avambraccio sinistro verso il Ministro: - Ecco. Ecco. Il Marchio Nero.
La via del perdono.
Di questa fic ho messo due brani, di cui uno più corto: scegli quello che pensi sia meglio, Ania.
Nel silenzio congelato che si è creato alla tua inattesa comparsa, Albus ti guarda da dietro le lenti a mezzaluna che gli sono scivolate un po’ storte giù sul naso adunco. E poi ti sorride. Quel suo particolare sorriso, dolce e sereno, quasi paterno, in cui da sedici anni é racchiuso ciò che é rimasto del tuo mondo dopo quelle parole rubate che hanno distrutto ogni possibilità di futuro.
- Severus… ti prego… Per un breve istante il presente sembra cristallizzarsi davanti a te: mentre immergi il tuo cupo sguardo nero in quello azzurro del padre che non hai mai avuto, tutto scorre in un lampo davanti ai tuoi occhi colmi di odio e disgusto per te stesso. Per quello che sei diventato. Un assassino.
L'anima di un assassino
Anche in questo caso ho messo due brani, Ania: scegli ciò che ritieni sia meglio.
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