| Scusate se mi intrometto e non parlo di HP, visto che siete tutte decisamente più esperte di me. Ho letto però la domanda e ho una teoria sul discorso dei Horcrux e di Nagini. Mi scuso fin da subito se mi vorrete cruciare da qui alla mia morte che sarà lenta e dolorosa, ma quando ho letto del discorso Horcrux nei libri e tutto il resto mi è subito venuto in mente una cosa che esisteva in un ormia vetusto gioco di ruolo che girava quando ero piccinillo io (diciamo anni 80). Un potente incantesimo di quel gioco era, se non mi ricordo male, la "giara d'anima" o qualcosa del genere, dove l'essenza del mago veniva trasferita alla sua morte (naturale o meno) in un oggetto, che la conserveva per tempo indefinito, divenendo un oggetto magico (nel gioco magico intendevasi dire indistruttibile se non per ragioni particolari, come fuoco di demoni maggiori, drago, oggetti leggendari, miracoli e cose del genere). Quando l'anima era nella giara il mago manteneva una sorta di coscienza che gli permetteva di soggiogare chi toccava l'oggetto, costringendolo "gentilmente" a fare ciò che lui voleva (era detto incantesimo di "Charme") o poteva tentare davvero di prendere e passare nel corpo del possessore, scalzandogli l'anima e buttandola via, sostituendola a lui. Se decideva di farlo, la giara tornava ad essere un oggetto normale e lui doveva rigettare l'incantesimo. In pratica diventava immortale. Ora, il discorso che veniva fatto era che se il mago voleva, poteva anche passare in un animale abbastanza intelligente (anche gli animali avevano un valore di intelligenza, e vi assicuro che in una scala 3-18, anche un cavallo prendeva il suo bel 10, figuratevi un unicorno o altro. un drago aveva 25!). Comunque, divagavo come mio solito... Se il mago decideva di passare in un animale, questo non era considerato dalla "giara" come un passaggio, e rimaneva ancora magica, per cui se accoppavano l'animale, la giara tornava a prendersi cura del mago, ma solo se l'animale aveva addosso la "giara" al momento. Ora, questo mi ha fatto pensare: a) Forse la Rowling conosceva D&D (il gioco di ruolo) o gli inglesi hanno idee simili in tempi diversi. b) Per il discorso Horcrux e loro distruzione, decisamente vale quanto avete detto prima, ovvero veleno di basilisco e ardemonio, oltre alla spada, ma per proprietà assorbite e non proprie. Questo rispecchia fedelmente l'incantesimo che ho citato. c) L'uso di Nagini credo che sia stato per il Signore Oscuro un azzardo ma anche, permettetemi, una sorta di voglia di legare il suo famiglio ancora più a sè, donandogli un pezzo della sua anima. Certo è che gliene fregava poco o nulla in generale della sua anima, non solo nello spezzarla, ma addirittura di perderla, visto che tanto l'importante era tenerne un pezzetto. Qui invece,d irei che differisce totlamente, visto che Nagini è il contenitore, non è il latore del contenitore.
Comunque, a parte questo sproloquio pazzesco, direi che la risposta alla domanda B per me è che il frammento muore, visto che con Harry è funzionato così. Ricordatevi che anche lui è un horcrux, e che crepa (e poi torna, mannaggia!) proprio per far fuori il pezzetto incriminato di anima.
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