Un'Opera per Severus

In effetti i brani in lingua non nota possono aiutare, perché non ci si concentra sul testo.
Interessante la tua scelta, Chiara.
Preavviso già che Voldemort canterà in italiano.

Ho sistemato i video che erano spariti. Quello del duetto James-Lily dovete guardarlo direttamente su youtube (ma parte al minuto opportuno a quanto sembra).

Ricordo, per chi volesse, che bisogna scegliere il tempo d'attacco di Severus per il duetto Severus-Voldemort.

Sì, li ho recuperati.

Perfetto! Il primo brano lo possiamo recuperare in un altro momento.
Nei prossimi giorni arriverà il cantabile di Voldemort.

Oggi vi propongo il cantabile di Voldemort e quello di Severus. L'ideale è ascoltarli uno in fila all'altro, anche per avere il contrasto tra stile canoro di Voldemort e stile canoro di Severus.

Eccomi con il cantabile di Voldemort, che gorgheggia su un'aria di Rossini dall'opera Aureliano in Palmira. Le parole non hanno nulla a che fare con quello che direbbe il nostro Signore Oscuro davanti a Severus che gli ha appena detto che deve dirgli una cosa importante che ha appena sentito.
Voldemort quando gorgheggia (fino al minuto 17:45) è convinto che sta per ascoltare qualcosa di fondamentale per la sua presa del potere. Nella parte lenta magari sta blandendo Severus (qui dovete veramente astrarre dalle parole, perché Voldemort non direbbe mai la parola "suo bel cor") dicendogli che se quello che gli sta per dire è veramente fondametale come lui pensa, diventerà uno dei suoi più fidi. A un certo punto si sente un coro di fuori (possiamo ipotizzare che fuori scena si trovino gli altri Mangiamorte o più semplicemente tagliamo quei pochi minuti). Ritorna poi la parte veloce: Voldemort incita Voldemort a dirgli quello che è venuto a dirgli.

Ascolto: Gioacchino Rossini, Aureliano in Palmira, Più non vedrai quel perfino (cantante: Michael Spyres)


Ed ora il cantabile di Severus. Ho scelto volutamente un Lied narrativo di Liszt che inizia con un'apertura pianistica che rende la solenne atmosfera che dovrebbe precedere il momento in cui Severus riferisce la parte di profezia che ha ascoltato, ovviamente spiegando anche come l'ha ascoltata (va anche detto che nell'opera spesso si ripetono le cose due volte, quindi alcune frasi in un ipotetico libretto potrebbe ripeterle due volte come a sottolineare questa o quella parola. A livello registico si potrebbe far fare un gesto a Voldemort che gli chiede di ripetere tutto). La profezia vera e propria potrebbe essere rivelata quando la musica si fa più mossa, per esempio. Le ultime parole poi saranno qualcosa di ossequioso nei confronti di Voldemort.

Ascolto: Franz Liszt, Die Loreley

Il merito va tutto a Rossini e a Liszt. La parte di Severus l'avevo già trovata da tempo, ho dovuto invece girovagare molto per trovare Voldemort (ero partita da Haendel). Spero che anche le due cabalette (per Severus ci sarà una tripla scelta, se non ricordo male) possano funzionare.
Sono veramente felicissima, Chiara, di aver azzeccato i due brani!


A posteriore posso dire che Voldemort sta benissimo come tenore rossiniano (i personaggi di Rossini hanno sempre una sottile cattiveria). Quindi per la maggior parte potrebbe cantare Rossini. Sono felice che la scena funzioni.


Il pezzo concitato può essere usato in modi diversi (l'aparte che dici tu ci starebbe benissimo, o si può anche unire Severus che pronuncia le parole della profezia, inframezzandola di aparte in cui dice al pubblico di essere stato cacciato.). Felicissima che ti sia piaciuto anche il brano per Severus.

Il duetto manca di tempo di mezzo per un motivo secondo me logico dal punto di vista drammaturgico.
Voldemort, udita la profezia, non ha tempo di mettersi a pensare (in tanti begli aparte), ma esprime immediatamente la sua convinzione di riuscire a trionfare, concentrandosi solo su sé stesso, dimentico quasi del Mangiamorte che gli sta accanto e che gli ha appena riportato la notizia. Questo è necessario perché nella cabaletta di Severus devono emerge dei primi dubbi. So che sembra rapido, ma in un duetto operistico un personaggio può passare da un'idea all'altra con una velocità sorprendente. In questo caso emergerà unicamente il dubbio, messo subito a tacere (ma per la cabaletta di Severus ci sarà spazio in un altro momento perché ho più ascolti da proporvi).
Quella di Voldemort è questa volta mozartiana, dove si fa un gran parlare di empio sangue, e che ha un ritmo piuttosto mosso, adatto ad una cabaletta dell'Oscuro Signore.
Scenicamente immagino un Voldemort che si allontana da Severus (nei cantabili lo vedo invece ben più vicino a lui), in preda alle sue smanie di potere.

Micheal Spyres, Mozart, Mitridate re del Ponto, quel ribelle e quell'ingrato.