Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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Ale85LeoSign
view post Posted on 9/7/2013, 11:59 by: Ale85LeoSign




Ecco il mio sorriso di oggi.

Autore/data: ale85leosign – 8 luglio 2013
Beta-reader: -
Tipologia: One-shot
Rating: per tutti
Genere: Introspettivo, Romantico
Personaggi: Severus Piton, Personaggio originale
Pairing: Severus Piton/Personaggio originale
Epoca: 5° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: Si mosse, quindi, verso quell’invito irresistibile, desiderando di perdersi nel mondo di oscurità e luce di cui era fatto Severus Piton.

Qualunque Inferno



Non appena varcò la soglia, il mondo di pensieri e preoccupazioni che la circondava si spense nelle fiamme ardenti e rossastre di un fuoco imprigionato nella pietra. Le lingue di fiamma emanavano un colore vivido e pulsante al ritmo dei battiti del suo cuore mentre osservava la sagoma oscura seduta davanti al caminetto acceso.
Severus fissava il fuoco in silenzio: i capelli corvini e i pallidi lineamenti erano esaltati da un caldo chiarore arancione che andava a posarsi anche sul manto oscuro che indossava, delineandolo in eleganti sfumature chiare e brillanti.
Le mani, dello stesso pallore del viso, erano posate sui braccioli della sedia e mentre le dita sottili della sinistra lisciavano con movimenti lenti e delicati le rifiniture del legno del bracciolo, la destra stringeva una coppa di cristallo lavorato in cui si riflettevano migliaia di fiammelle, come se il vino elfico in essa contenuto imprigionasse sangue in cui si agitavano anime in fiamme.
Vestito completamente di nero, sedeva con la compostezza di un felino intento a scrutare un fuoco che andava al di là dei bagliori racchiusi nel caminetto, di quel piccolo brandello di Inferi imprigionati dalla pietra che si riverberavano nei suoi occhi, conferendogli un fascino sfavillante e allo stesso tempo allarmante.
A un tratto sollevò lentamente il mento e guardò le ombre danzanti che venivano proiettate verso il soffitto: i suoi occhi si velarono di una tristezza dolorosamente intensa, come se quella silenziosa contemplazione avesse liberato ricordi e demoni insopportabilmente dolorosi, che ora colmavano la stanza e la sua mente.
Un tempo quel cielo oscuro sbozzato nel marmo doveva essere stato il dolce sguardo affranto di un bambino; un’anima innocente consumata, col passare degli anni, dalle ingiustizie della vita e da un Inferno volutamente scelto che ormai il volto stanco del mago non aveva più alcun timore di contemplare.
Il male non aveva mai soggiogato il suo spirito, che era rimasto libero, guidato dalla speranza di poter ancora amare… un’ombra di vita argentata, rimasta sulla terra a vagare nel cuore sanguinante del mago. Il suo amore per Lily che aveva comprato l’immortalità delle sue sofferenze fino a quando non era arrivata lei. Una donna vera, in carne e ossa, con sentimenti palpabili che non aveva esitato a manifestargli e per entrare un passo alla volta, in punta di piedi, nella sua vita.
La porta alle spalle della donna si chiuse come per magia. A quel rumore il mago non si mosse e rimase immobile con lo sguardo fisso nel fuoco, la postura perfetta, quasi statuaria.
L’unica cosa che si mosse furono le sue labbra: si curvarono in modo lieve verso l’alto, in un sorriso dolce, quasi galante prima che bisbigliasse: “Avvicinati.” Attirandola col magnetismo della propria voce e del proprio sguardo verso di sé.
Si mosse, quindi, verso quell’invito irresistibile, desiderando di perdersi nel mondo di oscurità e luce di cui era fatto Severus Piton. E quando lo guardò negli occhi, l’oceano dei suoi pensieri divenne calmo e immobile, lambito dal calore delle fiamme al loro fianco e da quello sguardo divenuto sorprendentemente languido e amorevole nel riconoscere la donna che amava.
Con un movimento lento e studiato Severus finalmente si mosse, e sollevando una mano le prese delicatamente il polso e, avvicinandolo al viso, vi posò un lieve bacio. Con le labbra sfiorò la pelle delicata, accarezzandola col proprio respiro e il movimento lento e studiato delle dita, mentre la stringeva facendole una silenziosa promessa di sogni condivisi per quella notte…
Col cuore in tumulto, ricambiò quel sorriso con dolcezza e quando lui si alzò, lentamente, quasi sovrastandola , non vi fu altro che l’oscurità di quello sguardo animato dal fuoco e da una passione che le labbra sottili, appena dischiuse, le stavano per manifestare.
Lo baciò nel tormento e nell'estasi del piacere, col desiderio che quel momento non finisse mai.
Gli fu grata di quell’abbraccio e di quei baci appassionati, e lo tenne stretto per cancellare ogni ombra di ricordi dolorosi dalla sua anima.
Perchè l’anima dell’uomo che amava forse era dannata e persa per sempre.
Ma la felicità che provava in quel momento, mentre lui la stringeva, valeva il rischio di qualunque Inferno.

Edited by Ale85LeoSign - 9/7/2013, 17:51
 
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