Il Calderone di Severus

N.13: Un anno di sorrisi per Severus

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Ida59
view post Posted on 6/6/2013, 21:08 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Ad irae diem ridere, di Severus_Ikari

Macabri sorrisi in macabri rimorsi di colpa. E macabra anche la poesia, che però ho gradito più della prosa (i misteri della mente e dell’emozione!) pur se scritta molto bene e in grado di rendere in modo estremamente evocativo la scena, con grandi pennellate di colore, anche quando sono il nero e il bianco a prevalere, come sempre Anastasia sa fare molto bene.

Ora apro una lunga parentesi, che nulla ha a che fare con la storia.
Finalmente ci sono: ho capito perché il macabro non mi prende (figuriamoci, l’horror, poi!) salvo sia in dosi minime quando si tratta con Severus.
Io riesco ad immedesimarmi bene in lui, nei suoi pensieri, sentimenti ed emozioni, ed è la cosa che voglio fare leggendo. Posso perfino immedesimarmi con intensità nelle sue paure, timori e rimpianti, persino nelle sue colpe e rimorsi. Ma non riesco ad immedesimarmi nella sua immaginazione visiva, in quelle macabre seppure bellissime immagini create dalla sua “coscienza” (chiamiamola così!) perché mi manca il nesso logico e concettuale per farlo, in quanto quelle immagini non sono consone alla mia personale immaginazione di Severus (se non in dosi bassissime). Così ritrovo solo a tratti il personaggi che amo in storie come queste.
Diverso sarebbe, ne sono certa, se non fosse Severus il protagonista della storia, perché riuscirei facilmente a seguire l’immaginazione di uno sconosciuto - per altro resa benissimo dalle parole dell’autrice – se non fossi bloccata dalle mie idee sul personaggio di Severus, che per uno sconosciuto ovviamente non esisterebbero, come già altre volte mi è accaduto (con mio personale gradimento) nelle tue storie di “vampiri”, dove l’immaginazione è del tutto libera di spaziare senza infrangersi su idee personali del personaggio. Anche perché qui, in fondo, siamo solo sul macabro (che ancora trovo accettabile) e non sull’horror, che proprio rifiuto.

A riprova di quanto sopra, ecco che quando la macabra immaginazione di Severus si ferma, torno ad essere coinvolta nella storia, a soffrire con Severus e a pregare che Minerva riesca a convincerlo a perdonarsi.
CITAZIONE
«Hai bruciato per anni tra i vivi, Severus. È il momento di bruciare la vita che hai dentro.»

Bellissime le parole di Minerva in contrapposizione a quelle di Severus!

Sul gesto finale di Severus, rimango incredula anche io, come Minerva, per gli stessi motivi esposti dalla vecchia maga e anche perché non riesco a concepire un Severus che voglia suicidarsi. Soffrire sì, ok, lo concepisco: ma per potere soffrire ed espiare le sue colpe deve per forza vivere!
CITAZIONE
Sorridevano al Severus finalmente libero.
Pianse al Severus finalmente morto.

Tremendo!!!
CITAZIONE
«Perdonami tu, adesso, Severus, perché egoisticamente ti riporto alla vita.»

Grazie al cielo c’è Minerva!
CITAZIONE
Il nero steso sulla pietra marmorea, candida, dove il rosso le dava vita.

Bellissimo gioco di colori essenziali. Il tuo “marchio”, Anastasia!

Riguardo al finale, devo confessare che non ho capito come è finita la storia, se Severus è vivo o morto. E ammetto che la cosa mi infastidisce alquanto.


Edited by Ida59 - 19/8/2015, 13:47
 
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