www.grammaticaitaliana.eu/condizionale.htmlCondizionale presente
Il condizionale, modo verbale della lingua italiana che si annovera tra quelli denominati
finiti, è il mezzo attraverso il quale
indichiamo un fatto come incerto, di dubbia realizzazione perché
sottoposto a determinate condizioni, di volta in volta espresse con forme differenti tra loro; esso pone una condizione sulla base della quale un'azione potrà essere possibile:
ti accompagnerei volentieri, se avessi la macchina. Si noti come, per dar luogo alla condizione, piuttosto che porre in rilievo l'espressione coniugata al condizionale, si faccia leva su una determinata parte della frase (se avessi la macchina); diversamente, avremmo la sola proposizione principale ad esprimere il concetto:
ti accompagnerei volentieri.
Il condizionale è il modo in cui tipicamente si esprime la
modalità epistemica, secondo la quale,
il grado di veridicità di una proposizione, in termini di certezza o incertezza, viene definito e qualificato. Giustappunto, la variazione della certezza può essere espressa a differenti “livelli”: la certezza della non realizzazione di un evento o, secondo un uso di questo modo verbale detto controfattuale, l'incertezza della realizzazione di quest'ultimo.
Le forme mediante le quali il condizionale può essere espresso, come anticipato, sono diverse: possiamo farne
uso “di cortesia” (mi piacerebbe venire da te), anche e specialmente nelle domande (mi daresti un fazzoletto?), oppure connotarlo a
sensazioni di insicurezza (potrei morire se mi lasciassi); ancora utilizzarlo al futuro, per esprimere un
concetto non ancora avvenuto ma pur sempre “sottoposto a condizioni” (ti verrei a trovare domani – che sottintende “se tu fossi d'accordo”).
Spesso si coniuga il condizionale al
verbo “dire”, per esternare incertezza (brutta faccenda, direi!), oppure si fa riferimento a un fatto accaduto, al quale non abbiamo personalmente assistito, presentandolo come
un fatto “riferito”: questo accade spesso in campo giornalistico e viene denominato
condizionale di dissociazione. Es: la terapia di coppia avrebbe abbassato la percentuale dei divorzi annui del 5% (secondo studi di psicologia).
Come abbiamo visto, le forme del condizionale possono veder collaborare più espressioni di modalità: esse collegano modi di dire, forme “cristallizzate” e dedicate all'uso, forme verbali combinate. Locuzioni, cliché ed espressioni, volte ad effettuare una “variazione di significato” all'interno degli enunciati.
I tempi che lo compongono sono soltanto due, uno semplice (presente) e uno composto (passato).