L'apostrofo
L'apostrofo esiste per segnalare l'elisione di una vocale finale davanti a parola che inizia a sua volta con vocale.
Si mette tra le due parole senza inserire spazi. Esempio: la amica - l'amica
L'apostrofo, vista la sua natura, si usa:
• con gli articoli determinativi "la" e "lo" davanti a parola che inizia con vocale.
Esempio: l'ancella - l'orso.
• con l'articolo indeterminativo "una".
Per il maschile non occorre apostrofo perché oltre a "uno" esiste la forma "un". Quindi scriverò un'amica ma non c'è bisogno di scrivere un'amico, perché in questo caso posso tralasciare "uno" e scegliere "un".
Niente elisione=niente apostrofo.• ogni volta che c'è un'elisione.
Quindi bisogna
distinguere tra le parole dove la vocale c'è (e si deve elidere) e quelle che sono già tronche (quindi non c'è niente da elidere). L'esempio più clamoroso?
Qual è. Che si scrive senza apostrofo perché "qual" è una parola tronca. Eppure mi è capitato di vedere testi scritti da persone con istruzione universitaria, dove compariva "qual'è" con l'apostrofo.
Apostrofo e numeri
Quando i numeri iniziano con vocale, dopo l'apostrofo è meglio scrivere il numero in lettere, evitando la cifra.
Esempio: l'8 settembre (NO) l'otto settembre (SI)
Se però prima abbiamo scritto un altro numero in cifre, per analogia possiamo scrivere in cifre anche quello che richiede apostrofo.
Esempio: Il 16 e l'82.
Le regole per "quello e quella"
'Quello' al singolare maschile si tronca in 'quel' solo davanti a consonante (quel giornale, quel cantante). Rimane però 'quello' davanti a s impura, z, x, gn, e (più raramente) davanti a ps e pn (quello stupido, quello zero, quello sbaglio).
Sia 'quello' sia 'quella' si elidono sempre davanti a vocale tonica (quell'altro, quell'ala); si possono elidere davanti a vocale atona (quell'assemblea, quell'uscita, ma potremmo anche scrivere quella assemblea, quella uscita).
Va da sé che 'quello', per motivi fonici, si elide sempre davanti a parole che iniziano per "o": è intuitivo che non si possa dire quello orso, quello odore... giusto?
Al plurale, 'quello' diventa 'quei' davanti a consonante (quei progetti, quei fogli), ma diventa 'quegli' davanti a vocale, s impura, z, x, gn, e (più raramente) davanti a ps e pn (quegli uomini, quegli zaini).
'Quegli' si elide talvolta davanti a parole che iniziano per i (quegl'imbecilli). Il femminile plurale 'quelle' non si elide (quelle amiche, quelle uova, quelle equivalenze).
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