Il Calderone di Severus

Se fosse un luogo dell'anima, sarebbe il Club Della Sofferenza

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Aliseia
icon12  view post Posted on 4/1/2008, 15:43




Elenco della prosa/poesia del Club della sofferenza (con relativi link)





SNZwijA



Ma è un Personaggio e il suo nome è Severus Snape.
Se fosse un Luogo dell’Anima non avrebbe né confini né tessere.
E dunque non ne ha.
Perché un Personaggio è anche un Luogo dell’Anima.
Ma un Personaggio, quando è vero, ha anche qualcosa in più.
Vive di vita propria.
E perciò lui è lì, che mi osserva disgustato.
“Club della Sofferenza… Come vi viene in mente?”
Ha ragione, nel suo sdegno e nella sua ironia.
Ma è anche vero che lui soffre. Sempre.
Nel canon, nello slash, nei commenti, nella fanart.
Nemmeno la sua autrice ammette di amarlo.
Tutto ciò, però, non ci autorizza a parlare con tanta leggerezza di tale privatissima sofferenza.
Faremo attenzione a non farlo arrabbiare.
Niente tessere, dunque, perché non è un Club.
L’unica tessera è quella di bride, perché la definizione di Club della Sofferenza è nata in una sua discussione, e lei ne ha gettato le basi con attente e ispirate indagini sulle sofferenze pitoniche.

Io mi ritaglio, invece della tessera, un posticino per parlare di Severus.
Ce ne sono già.
Ma io non ho mai aperto una discussione nell’Esercito di Severus.
E perciò, se un frammento dovesse sfuggire al marmo bianco in cui compone la sua maschera impassibile, se una scheggia di dolore scintillasse senza sapere dove andare, io potrei accoglierla qui. (Doppio salto mortale retorico, potrei anche farmi male).

Potrei fermarla qui o da un’altra parte, poiché non esiste il Club della Sofferenza.
Severus E’ il Club della Sofferenza.

Chiunque può appoggiare qui un frammento del suo dolore.
Perché questo posto è di chiunque si voglia fermare per un attimo.
Tenete presente però che siamo nell’Esercito Di Severus.
Questo è un posto per gente piena di passione.
Niente tiepidi attestati di stima.
Perciò sta a voi decidere o meno di entrare.

Ora vado con il mio primo intervento, e con la dedica, perché questo è anche il messaggio di auguri per il compleanno di Severus.
Ci penso da giorni, e sono ferma qui: “ a te che sei specchio e desiderio”.
Punto.
Mezza riga.
Mi sembra sufficiente.
Riassume bene la mia ambivalenza verso di lui.
Nel senso che nei suoi confronti non so mai se intenerirmi e identificarmi in lui, o adorarlo e venerarlo per quanto è affascinante.
Un bel dilemma.
Specchio/Desiderio.
Come dire: Snivellus/Severus.
E’ tutto lì, per me.

Ma mezza riga è un po’ poco, e perciò, alla vigilia dell’uscita de “I Doni della Morte”, farò una dedica simile a quella che formulai, in splendida (?) solitudine, prima dell’uscita di Deathly Hallows.
Era un invito a superare il dolore, e a ricominciare a vivere.

Ora che so, ora che sono dall’altra parte dello specchio, riformulo lo stesso invito.
La differenza è che non sono sola in questa veglia immaginaria, e di questo vi ringrazio, voi pitoniche.



CODICE
<a href=http://severus.forumcommunity.net/?t=11807387#entry100161074><img src=http://imgur.com/zqNaDTy.jpg></a>


Edited by Ida59 - 2/7/2017, 16:04
 
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view post Posted on 4/1/2008, 16:12
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I ♥ Severus


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Sono lieta di leggere le tue parole in questo luogo dell'anima che si chiama Severus Snape, riservato in esclusiva a chi ama la sua sofferenza, comprendendola fino in fondo e, magari, condividendola in modo intenso e personale.
 
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Aliseia
view post Posted on 4/1/2008, 16:21




CITAZIONE (Ida59 @ 4/1/2008, 16:12)
Sono lieta di leggere le tue parole in questo luogo dell'anima che si chiama Severus Snape, riservato in esclusiva a chi ama la sua sofferenza, comprendendola fino in fondo e, magari, condividendola in modo intenso e personale.

Sono felice che il primo commento sia il tuo.
Spazio libero, per quello che mi riguarda, con la sola regola di amare sul serio Severus, e di voler essere sue Consolatrici.
 
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view post Posted on 4/1/2008, 16:25
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CITAZIONE (Aliseia @ 4/1/2008, 16:21)
Sono felice che il primo commento sia il tuo.
Spazio libero, per quello che mi riguarda, con la sola regola di amare sul serio Severus, e di voler essere sue Consolatrici.

Credo che questo spazio si riempirà presto: conosco molte persone che rivestono i requisiti necessari! ;)
 
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Nykyo
view post Posted on 4/1/2008, 17:48




Eccomi!

Ammetto una fortissima ambivalenza nei confronti di personaggi che soffrono "troppo".

Come dire, rischiano sempre di cadere nel patetico (Sì, Severus, ben alto quel sopracciglio, hai proprio ragione!), di sconfinare nel novero dei cosiddetti "Re del due di picche", del cumulo di sfighe tanto inverosimili da essere imbarazzanti e anestetizzanti.
Nel senso che alle prime due che leggi pensi: "Poveraccio", alla terza o quarta pensi: "Anche???" e dalla quarta sfortunaccia nera che gli assilla la vita pensi: "Booom!" e secondo come ti viene la ridarella.
Troppa sofferenza in un solo personaggio (personaggio, badate bene, non persona) è irrealistica, spesso manierosa e tediosa, il più delle volte irritante. Almeno per me.
Pochi autori riescono con la loro penna superba a rendere la sfiga immane un poetico dramma, una tragedia nel senso alto del termine e, insieme, qualcosa di umano.
Dickens, tanto per citare un classico, era uno di quelli.
Ho detto e ripetuto sino alla nausea che l'accostamento tra la Rowling e i grandi autori classici mi pare del tutto inconcepibile (sono snob, ebbene sì!). Non ho smesso di pensarlo.
Ma tanto di cappello a JKR riguardo a questo campo.
No solo su Severus, anche se per me, nel mio cuore, con Severus ha toccato l'apice della perfezione. Una sadica vetta di lirismo inarrivabile.

Me lo chiedo sempre più spesso ultimamente, se l'ha fatto volendo o se le è riuscito per caso (le sue interviste non mi aiutano a sciogliere il dubbio ;) :lol:).

Ma che importa se ci si inoltra nella pura passione per un personaggio che è molto più di una mera lettura dello stesso?

Nulla.

E' che come dicevo la troppa sofferenza, quella caricaturale, stroppia.

Ma c'è anche quella che è tanto umana da stregarti il cuore. Specie quando è tanto implacabile e intricata da essere tenacemente ricacciata e insieme spietatamente ricercata come autopunizione.

E' che Severus, non so bene per quale alchimia ha lo spessore di una persona.

Forse solo perchè è deliziosamente imperfetto, sempre e comunque.

Così la sua sofferenza, anche se è tanta e talmente stratificata da avere pochi "gemelli" in letteratura, è talmente umana che io non posso che amarlo.

O, forse, è anche perchè ha dentro di se tante facce di un dolore in cui ognuno di noi ha specchio di almeno una delle sue personali sofferenze, o di più d'una.

E siccome sono ambivalente, come dicevo al principio, devo ammettere che ho, come lettrice, come fanwriter e un po' anche come persona un debole irrefrenabile per quel tipo specifico di dolore che Severus incarna... che è quasi una tara dell'anima, un danno incurabile.

Sì, amo i personaggi imperfetti, umani, spigolosi, indomabili ma condannati. Amo i personaggi danneggiati eppure sempre integri e puliti, anche quando cadono in ginocchio nel mare dei loro difetti.

Perciò avrei tanto voluto che Severus (e lui per me ormai è davvero molto, molto più che il personaggio dei libri di un'altra persona) avesse sofferto meno, almeno alla fine. Ma è anche vero che se non gli avessi scorto dentro quell'anima lacera fin dal primo libro, non lo amerei così tanto.

E invece, anche se dovessi smettere di scrivere domani e di lui non leggessi mai più, ormai lo so: Severus lo amerò per sempre!
 
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view post Posted on 4/1/2008, 22:08
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Per Niky! :Streghetta:

Mmmmm... non so perchè, ma ho la sensazione che questa discussione si riempirà molto presto di "Streghette viola"
 
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mony70
view post Posted on 4/1/2008, 22:41




CITAZIONE (Aliseia @ 4/1/2008, 15:43)
Ma è un Personaggio e il suo nome è Severus Snape.
Se fosse un Luogo dell’Anima non avrebbe né confini né tessere.
E dunque non ne ha.
Perché un Personaggio è anche un Luogo dell’Anima.
Ma un Personaggio, quando è vero, ha anche qualcosa in più.
Vive di vita propria.
E perciò lui è lì, che mi osserva disgustato.
“Club della Sofferenza… Come vi viene in mente?”
Ha ragione, nel suo sdegno e nella sua ironia.
Ma è anche vero che lui soffre. Sempre.

Davvero non sei sola ...Lui è il mio Luogo dell'anima...

:aeris5.gif: :aeris5.gif: :aeris5.gif: :aeris5.gif: :aeris5.gif: :aeris5.gif: :aeris5.gif:
 
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Aliseia
view post Posted on 5/1/2008, 13:50




Severus dice che se uso ancora le parole "dolore" e "sofferenza" lui usa il Sectumsempra e mi ritrovo senza naso come Voldemort.
Perciò, per evitare il rischio, userò le parole di qualcun altro.
Premessa, poi non lo ripeterò più: quando gli altri fanno citazioni io mi imbarazzo , perché sono ignorante e non ho la più vaga idea di quello di cui stanno parlando.
Quando invece le citazioni le faccio io, non è per dimostrare che ho letto qualcosa, perché sarebbe molto rischioso, e verrebbe fuori l'ignoranza di cui sopra.
E' perché sono come un bambino, che scopre qualcosa che gli piace, e dice "venite a vedere" e… Severus sta alzando minacciosamente un sopracciglio…
Dunque, in questa poesia di E. E. Cummings, scoperta per caso in un film di Woody Allen, ci sono le mani di Severus.
Le vedete? Bianche, eleganti, affusolate, si destreggiano abilmente tra delicate ampolle, accarezzano il vetro…
E' vero che i versi sono dedicati da un uomo a una donna, e le "piccole mani, più piccole della pioggia" sono sicuramente quella di una lei (Lily?), ma non vorremo mica disquisire sul sesso degli Angeli, o dei Poeti.
Le mani che " open always petal by petal myself as Spring opens / (touching skilfully, mysteriously) her first rose", beh, per me sono le sue.
Non vorrei che sembrasse un'invasione di campo per le Svestali, e per restare nel tema della discussione, dirò che questo uomo che dice " your eyes have their silence: /in your most frail gesture are things which enclose me,
or which i cannot touch because they are too near" ama ma soff…
Ahi, scusate un attimo…

***
somewhere i have never travelled
E.E. Cummings

somewhere i have never travelled, gladly beyond
any experience, your eyes have their silence:
in your most frail gesture are things which enclose me,
or which i cannot touch because they are too near

your slightest look will easily unclose me
though i have closed myself as fingers,
you open always petal by petal myself as Spring opens
(touching skilfully, mysteriously) her first rose

or if your wish be to close me, i and
my life will shut very beautifully ,suddenly,
as when the heart of this flower imagines
the snow carefully everywhere descending;
nothing which we are to perceive in this world equals
the power of your intense fragility: whose texture
compels me with the color of its countries,
rendering death and forever with each breathing

(i do not know what it is about you that closes
and opens; only something in me understands
the voice of your eyes is deeper than all roses)
nobody ,not even the rain, has such small hands

***

Nel frattempo vedo già un paio di commenti.
Ida è stata la prima, non ne dubitavo.
E Mony, dolcissima, sapevo che sarebbe passata.
Niky, ci credi se ti dico che stavo scrivendo questo commento in word prima di leggere il tuo?
Non ho cambiato una parola, c'era anche il sopracciglio.
E sono d'accordo su tutto, sopracciglio compreso.
 
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Nykyo
view post Posted on 5/1/2008, 14:57




Il sopracciglio c'era perchè lo conosciamo bene ;)

La poesia è bellissima e davvero molto azzeccata, ma così in inglese molte amanti di quelle mani non potranno godersela. Vero, Astry?

Sapessi tradurre dei versi ci proverei, ma temo che perderebbero tutto il loro fascino se maneggiati da me.
 
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Astry
view post Posted on 5/1/2008, 16:36




CITAZIONE (Nykyo @ 5/1/2008, 14:57)
La poesia è bellissima e davvero molto azzeccata, ma così in inglese molte amanti di quelle mani non potranno godersela. Vero, Astry?

Ecco, infatti, io non volevo fare, come al solito, la "gnurante" e me ne stavo silenziosa nel mio angolo a mangiarmi le unghie, ma confesso che la traduzione la gradirei proprio.
 
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view post Posted on 5/1/2008, 18:00
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Aaaaaah... ma allora c'è anche Astry, in un angolino del Club della Sofferenza: mi pareva!!!
Purtroppo, tradurre una poesia è estremamente difficile: perdere la sua liricità sarebbe un terribile peccato
Ci vorrebbe un "poeta" per farlo: forse Earendil!!
 
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Astry
view post Posted on 5/1/2008, 22:28




CITAZIONE (Ida59 @ 5/1/2008, 18:00)
Aaaaaah... ma allora c'è anche Astry, in un angolino del Club della Sofferenza: mi pareva!!!
Purtroppo, tradurre una poesia è estremamente difficile: perdere la sua liricità sarebbe un terribile peccato
Ci vorrebbe un "poeta" per farlo: forse Earendil!!

Certo che ci sono. Ero qui silenziosa, perchè mi sembrava il modo migliore per avvicinarmi a questo luogo.
Capisco che una poesia non possa essere tradotta, pazienza.
Riguardo alla sofferenza, concordo con Niky, spesso il troppo fa cadere un personaggio nel patetico. Eppure con Severus non è successo, anche se il "troppo" c'è stato ahimè: non gli è stato risparmiato niente nella sua breve vita. Ma forse è proprio il suo atteggiamento, la sua forza, che lo rendono tutt'altro che patetico. La sua reazione alla sofferenza è stata la nostra forza, mentre le nostre lacrime hanno sostituito per anni quelle che lui non ha mai pianto, i nostri sfoghi di dolore hanno dato la voce alla sua maschera impassibile.
 
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Lady Phobera
view post Posted on 5/1/2008, 23:46




stamani stavo veramente male,lo sapevo già che non poteva finire bene per Severus troppo segnato dalla vita dal dolore e dal suo carattere non facile,ma vederlo soffrire sentire la sua anima lacerata è stato un pò duro, niente amore per lui, solo dovere, il dovere fino in fondo questa cosa è dura da digerire . tutti sbagliano e non che si affanino poi a rimediare, provato di persona,ti passano sopra e via . Lui ci prova con tutte le sue forze,come può con quell'anima intrisa di disperazione e di mancato amore, non è stato amato e non sa come fare e nessuno nemmeno silente riesce ad aiutarlo sino in fondo,a volte non è facile aiutare le persone se non vogliono. Sono molto triste perchè non posso fare più niente per lui,non c'è più niente da fare, ecco sto piangendo sul pc.
 
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Always...
view post Posted on 6/1/2008, 12:20




Ci sono anch'io... qui, in silenzio a leggere le vostre belle parole. Ho una tastiera orribile, devo correggere continuamente e non posso permettermi di scrivere più di qualche parola.
E la sofferenza del nostro Severus si merita di più.
Per ora resterò qui, nel mio angolino, sperando che anche solo con la nostra presenza possiamo consolarlo.

Grazie per la spendida poesia, Aliseia.

Qui http://www.eeditrice.com/quadernoditraduzioni.pdf trovate una traduzione. E' l'ultima poesia del documento.
 
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view post Posted on 6/1/2008, 13:41
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Pozionista con esperienza

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Always, ti dispiace se la metto in chiaro?

Penso di no, così rimane scritta e meglio si può ammirare la bellezza di questi versi... Grazie Aliseia! :)

In un luogo dove non ho mai viaggiato
E.E. Cummings


Da qualche parte ove non ho mai viaggiato, gioiosamente aldilà
D’ogni esperienza, gli occhi tuoi hanno il loro silenzio.
Nel tuo gesto più lieve è un qualcosa che mi cattura
O che non posso toccare, perché mi è troppo vicino.

Uno sguardo tuo, il più rapido dei tuoi sguardi mi dischiuderà
Sebbene mi sia chiuso in me come si chiudono le dita nella mano
Tu poi sempre mi schiudi, petalo dopo petalo, come la Primavera
Apre (con tocco esperto, nel mistero) la sua prima rosa.

O se vuoi essere vicina a me, la mia vita e me stesso
Ci chiuderemo a riccio, all’improvviso, splendidamente
Come quando il cuore di questo fiore si raffigura
La neve che scende piena di cura, in ogni dove.
Non sentiremo nulla, nulla in questo mondo
Che il potere eguagli della tua fragilità intensa
Le cui forme mi stringono nei colori delle sue terre
Donando morte ed eternità ad ogni suo respiro.

(Non so cosa in te abbia il potere di chiudere e aprire
Soltanto, in me qualcosa mi dice
Che la voce dei tuoi occhi è più profonda di ogni rosa)
Nessuno, neanche la pioggia, ha mani più minute.
 
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