Ale85LeoSign |
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| CITAZIONE (Severa_Sha @ 16/6/2012, 02:43) In realtà l'equivoco è doppio perché lascia il lettore nel dubbio non solo circa l'efficacia del filtro, ma anche circa l'intenzionalità o meno del gesto da parte di Severus. Il lettore vive la storia dal punto di vista di Alice e come avete rilevato è Farah che si accorge di cosa beve Severus, Alice va nel panico, non sappiamo nulla del punto di vista di Severus. E nel caso di errore questo sta nell'aver bevuto un filtro afrodisiaco sperimentale inefficace al posto del té o nel non essersi accorto che tale filtro non poteva sortire alcun effetto? Ah, quindi ti salveresti in corner lasciando il lettore nel dubbio che Severus possa aver "sbagliato" intenzionalmente? Giri di parole a parte, nel qual caso Severus abbia sbagliato su una materia che pratica da anni e che probabilmente conosce meglio delle sue tasche (non so se io e Ida ci siamo sufficientemente spiegate, ma mi pareva chiaro) l'errore di canone non lo sfiori, ma ci caschi dentro con tutte le scarpe.
CITAZIONE La saga si basa su un errore di Severus: è lui che riferisce metà della profezia a Voldemort, senza precisare di essere stato cacciato prima che terminasse e lasciando il Signore Oscuro nella convinzione che la Profezia sia al completo. È sempre lui che non si accorge che Moody/Barty Crouch per un anno ruba dal suo armadietto delle scorte, arrivando a metà anno a sospettare di Harry. Questi errori sono intenzionali o no? Altro tentativo di salvarsi in corner, ma, mi spiace, l'arrampicata sui vetri stride parecchio L'errore che Severus commette rivelando la parte della Profezia che viene a sapere dalla Cooman non è un errore noto: Severus corre dal suo padrone volontariamente per rivelarla, senza neanche lontanamente immaginare le conseguenze che avrebbe scatenato. Il discorso pozione è MOLTO diverso: Severus, da pozionista, non commetterebbe mai l'errore di bere un filtro/pozione che non riconosce (ma è mai possibile?) quando gli era stato promesso del tè. Cioè, Severus, sulla sua materia, non lo puoi prendere per il naso (letteralmente).CITAZIONE Non capisco però perché non riusciate ad immaginare Severus confuso e stordito dalla gente. Ovvio, non in senso letterale, mi riferisco a quella confusione che si è soliti provare in mezzo alla folla. A mio avviso, un uomo che ha passato la vita per lo più in solitudine penso che la possa provare. Questo non significa di certo renderlo con minore autocontrollo, solo un po' più umano. Nelle mie storie, dietro il Severus dei libri, che per lo più è il rigido prof di Pozioni dei libri, ricerco sempre il ragazzo dolce, gentile e sarcastico dei ricordi di Lily. Ho sempre immaginato che Severus, al di là della maschera di doppiogiochista incallito, avesse un animo ed una personalità meno rigida di come la percezione di Harry ci abbia lasciato intendere. Anche qui, il discorso si può completamente ribaltare, ed è totalmente estraneo alla Pottervisione (di cui non sono mai stata succube, a dire il vero). E' proprio per la sua NON rigidità che, anche in mezzo a una folla, sa perfettamente mantenere il controllo (proprio in base a tutto ciò che ha passato e al suo spirito d'adattamento). Il lettore, dal mio punto di vista, attraverso gli occhi della tua originale, non dovrebbe vederlo "stordito", ma, al limite, indifferente o circospetto, al limite. Se, invece, tu scrivessi l'introspezione di Severus, allora sì che dentro di sè potrebbe sentirsi confuso in mezzo a così tanti ladri di ossigeno e il lettore potrebbe leggerlo senza storcere il naso. Ma non mi sembra proprio che Severus sia mai stato un personaggio che è rimasto "col cuore sul bavero" anche se, dal mi punto di vista, rimane il personaggio più umano e realistico di tutta la saga.
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