Il Calderone di Severus

Alaide

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view post Posted on 26/8/2014, 16:29
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I ♥ Severus


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Un inizio intenso e straziante, davvero degno di te.
Poi i suoi pensieri amari e rassegnati sulla sua infanzia, la mancanza anche di una madre, e non solo di un padre, degni di quel nome… povero piccolo… e poi solo una lunga scia di dolore e di perdite e di mancanze che hanno costellato la sua povera vita. Terribile la domanda che si fa sui suoi genitori, degna conclusione di tutte le sue penose considerazioni.
Ma sono sicura che il peggio deve ancora venire, visto l’iniziale canto di Siegmund…
Bello ed originale l’uso della parola “grotta” richiesto dalla sfida, così come mi è piaciuta molto l’immagine delle “mani imbrattate del sangue invisibile di Silente”. Giustamente doloroso, invece, e non mi sarei aspettata di meno da te, l’uso della parola “sale”: povero amore mio!
Ben resa l’evoluzione dei suoi pensieri ed il passaggio da Tobias a Silente.
Poi ci sono tutti i suoi pensieri e considerazioni su Silente, e le domande sempre più terribili che si pone… per non parlare delle risposte che si dà…
Ammetto che c’è una piena ragionevolezza in quelle considerazioni, che portano a quelle ovvie domande, eppure… no, non riesco e non voglio credere a quegli orribili dubbi, a quelle univoche risposte, a quelle sue tremende conclusioni.
Intensamente commovente, invece, proprio perché arriva dopo la negazione dell’essere padre da parte di Silente, è il suo amore di figlio, che ancora sopravvive a tutto. Bello e straziante, naturalmente.
Poi c’è il finale, già suggerito dal canto iniziale, semplicemente tremendo. Un colpo possente scagliato nelle ultime righe di questa storia già di suo triste e amara, priva di alcuna speranza, dove la negazione prevale su tutto, salvo quell’amore figliale che brilla nell’oscurità.
Una storia originale, che si distacca dalle molte altre lette e racconta una visione diversa alla quale, se pur oggettivamente non posso escluderne la correttezza, non voglio però credere.


Edited by chiara53 - 25/6/2015, 17:16
 
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view post Posted on 30/8/2014, 18:37
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Una storia originale e scritta in modo molto appropriato che è una tremenda disamina di ciò da cui è derivata la nociva solitudine interiore che ha portato Severus a compiere determinate scelte. Un confronto molto ben costruito tra la figura del padre naturale e quella di colui che si è sostituito, ad un certo punto, durante il percorso, a quel padre del tutto assente. Ma qui arriva secondo me il punto chiave, il passaggio peggiore: attraverso un lavoro di introspezione lucido e spietato, Severus arriva a rendersi conto di come anche quella figura paterna, con la quale sostituisce nel proprio immaginario quella totalmente negativa e deleteria di Tobias, si rivela essere forse ancora più deleteria, perchè frutto di un'illusione che aggiunge ancora sale sulle ferite già aperte!
E' qui, a mio parere, che hai posto il fulcro di tutto, la chiave di un dramma dell'anima dalle sonorità più tristi, in cui al lettore, condotto fino a questo passaggio con deliziosa abilità e naturalezza, non rimane da fare altro che prendere atto di una verità raggelante: ecco la causa di ogni errore. Una causa che si sarebbe potuta evitare, permettendo a Severus di vivere un'esistenza priva di un terrificante carico di colpe, ma soprattutto un'esistenza in cui anche l'amore e il sostegno di una figura forte gli avrebbe evitato tanto dolore.
Bravissima Leonora, è una storia che mi è piaciuta molto, dove l'introspezione ha un ruolo rilevante e contribuisce a rendere il contesto profondamente toccante e in cui anche la razionalità dei pensieri di un Severus perfettamente IC trova la giusta collocazione, dando una connotazione nitida e precisa di ciò che potrebbe essere stata la realtà dei fatti. Complimenti!
 
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view post Posted on 3/11/2014, 15:57
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I ♥ Severus


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Una bella poesia che ha saputo piacevolmente colpirmi per le immagigini create e ricercate.
Probabilmente sono la sola che ha letto anche la prima versione e devo dire che la seconda (quella pubblicata) è innegabilmente superiore in quello sforzo (ben riuscito) di paragonare il mondo esterno (che dovrebbe rappresentare la libertà) al sotterraneo, la prigione che opprime Severus con la sua oscurità e le sue catene, frogiate da Severus stesso, come i primi versi della poesia rivelano.
Molto belli questi versi
CITAZIONE
Oscurità senza luce.
Anima senza speranza.
Cuore senza pace.
Oppressione.

che stigmatizzano la sua prigionia psicologica ed i suoi tormenti, finchè arriva quella "luce di perdono", la splendida
CITAZIONE
Innocenza che chiama
chi non può obliare le sue colpe.

Così, finalmente arriva ciò che Severus non ha mai cercato, non ritenendo di meritarlo; ed è il crescendo del finale in cui occhi ed orecchie di Severus si aprono al mondo. Qui la modifica della poesia rende ancora più potente l'immagine ed il significato di quelle scale, ora forzatamente invisibili, ed è proprio qui la forza vera della liberazione, che è liberazione da se stesso, dal proprio passato e dai propri rimorsi, in quella risalita psicologica "dal baratro oscuro" in cui tanti anni prima "era precipitato" a causa della sua scelta sbagliata.
E poi, sublimi, quei tre versi finali che, giustamente, hai inserito anche nel riassunto, perchè davvero sono l'essenza della poesia nel pieno rispetto delle regole della sfida.
Brava, davvero un bel lavoro.


Edited by chiara53 - 25/6/2015, 17:16
 
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