Il Calderone di Severus

Differenze e sfumature dei nostri Severus nelle fiction, Escluso slash, IC e OOC

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view post Posted on 15/6/2010, 12:45
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I ♥ Severus


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Apro una nuova discussione, mutuata da Variazioni di grigio identificandone però meglio l’argomento e sganciandolo completamente dalle tematiche dello slash (da cui derivava nella discussione originale) nonché dalle conseguenti argomentazioni su IC, OOC, AU e What if che si sono sviluppate nella discussione citata. Se volete parlare di slash e IC/OOC andate quindi QUI.

Ripropongo le domande dell’altra discussione:


1) quali differenze e/o sfumature caratterizzano i nostri personali Severus a seconda del genere e del tipo di ff di cui li facciamo protagonisti?

2) Secondo voi il vostro Severus è o non è, anche solo in parte, diverso a seconda di ciò che scrivete di lui?



Da queste domande è scaturita un’interessante discussione che, però, ha prevalentemente toccato il discorso Severus etero/slash e Severus IC/OOC che, invece, qui vorrei evitare del tutto. Come ho detto sopra, se vi interessa parlare di questi argomenti l’altra discussione è quella appropriata.

Aggiungo ora altre domande invitandovi a rispondere sia con un’unica risposta elaborata ed analitica, oppure, se preferite, con singole risposte, anche sintetiche, alle varie domande. Potete anche rispondere a una sola domanda per voi particolarmente interessante in relazione alla vostra esperienza di fanwriter.

Attenzione, in questa discussione non ha alcun rilievo se la caratterizzazione psicologica che date al vostro personale Severus è IC oppure OOC: si tratta delle vostre fiction e del vostro Severus e siete libere di immaginarlo come preferite, quindi qui nessuno vi giudicherà né sarete chiamati a difendere le vostre idee ma, semplicemente, vi chiediamo di esporle.


3) Come cambia la vostra personale visione di Severus, e quindi la caratterizzazione psicologica che gli conferite, a seconda del tipo di storie che scrivete su di lui?

4) Nelle storie “romantiche” è diverso da quelle in cui non è presente alcun pairing?

5) Esistono un Severus drammatico e uno comico distinti tra loro?

6) Che differenza c’è tra il Severus di un breve racconto e quello di una lunga storia a capitoli?

7) Severus è o non è, anche solo in parte, caratterialmente diverso a seconda di ciò che scrivete di lui e del tipo di personaggi con cui lo fate interagire?

8) In molte delle nostre ff Severus ama o si innamora di personaggi magari anche molto diversi tra loro. E’ realmente possibile scrivere di pairing differenti senza modificare il personaggio?

9) Se la vostra storia è assolutamente rispettosa del canone degli avvenimenti, oppure è AU o What if, il vostro Severus è caratterialmente sempre lo stesso?

10) Avete scritto (o avete intenzione di scrivere) delle storie con un Severus decisamente diverso dalle vostre altre interpretazioni di lui? In quali elementi psico-caratteriali differisce e perché?


Le domande da 11 a 14 le trovate QUI.



Edited by Ida59 - 12/6/2015, 10:10
 
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view post Posted on 15/6/2010, 17:26
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Bella discussione! Il mio è un Severus condizionato, come alcune ben sanno, dall'interpretazione del Rickman. Mi è capitato di sentirmi dire spesso che, leggendo le mie fic, si possono immaginare chiaramente, come davanti a una pellicola che scorre, le espressioni, gli atteggiamenti, le movenze e il mantello billowante del Piton interpretato da Alan.
Non è un mistero che, per me, la figura di Severus sia legata indissolubilmente alla personalità che gli ha conferito questo straordinario attore, e non riuscirei ad immaginarmelo con nessun altro aspetto e, tantomeno, una caratterizzazione psicologica diversa.

Perciò, anche nelle storie che ho scritto senza prevedere alcun romantico e appassionato pairing, o in quelle tendenzialmente più ironiche, il mio Severus è bene o male sempre lo stesso, con il bel faccino del Rickman su cui aleggia quell'aria tra lo snob e il malmostoso, virante spesso al malinconico delizioso, mentre il suo modo di muoversi è dignitoso ed elegante, la sua presenza fisica dirompente. Questo, sempre e comunque ;)
La sua caratterizzazione personale corrisponde all'avvenenza fisica, cioè lui è bello dentro come lo è fuori. E' un uomo dall'intelligenza così marcata da riuscire a spiccare sempre e comunque su tutti e in qualsiasi frangente; è colui che riesce a cavarsela in ogni situazione e ha una forte tendenza ad essere un leader, positivo naturalmente.

Il mio Severus è il tipo che tende a tenersi tutto dentro, passioni comprese, ed è questo che mi fa impazzire di lui: infatti mi attraggono da morire gli uomini apparentemente freddi, controllati, capaci di contenere le emozioni e di gestirle, che non "sbracano" e conservano i nervi saldi in ogni circostanza, anche in modo un po' bastardo.
Ma è anche terribilmente umano, non è un super eroe senza macchia e senza paura, anzi; lui è un grado di provare sentimenti contrastanti come tutti, ha le sue angosce, le sue preoccupazioni, e le sue reazioni di conseguenza sono molto umane, anche se riesce sempre a gestirle con un self control invidiabile, facendo trasparire molto poco in pubblico di quello che avviene dentro di sè. Con ciò riesce a costruire e a mantenere attorno a sè quell'aura di mistero che lo rende ancora più affascinante.

I suoi sentimenti, quando è coinvolto in storie d'amore, sono sempre vissuti con trasporto ma fino ad un certo punto: cioè, non si lascia travolgere mai completamente dalla passione, pur vivendola con piacere, ma riesce a gestire anche quella. La sua dignità viene prima di tutto, ecco, il mio Severus ha prima di tutto un senso altissimo della dignità. E' un uomo forte , nonostante le sue umane debolezze, accanto al quale nessuna donna si sente indifesa.
Generalmente poi, le donne che lo interessano sono abbastanza simili (il suo tipo di donna è prima di tutto dotata di cervello, senza essere necessariamente una strafiga) e quindi interagisce con ogni protagonista diversa in modo quasi sempre conforme alla sua natura. Di conseguenza non è mai troppo sdolcinato, anzi quasi per niente, quindi non ha mai atteggiamenti platealmente romantici, nemmeno nell'intimità.
Inoltre ha un sense of humor meraviglioso, e una capacità analitica straordinaria, tipico delle persone con gran cervello.

Lui è l'esatta personificazione del mio uomo ideale a livello psicologico e umano, e devo dire che in fin dei conti non si discosta troppo da quello dei libri: la Rowling me l'ha confezionato quasi perfetto ( a parte alla fine, quando rivela la "debolezza" Lily :sick: ) e io ho dovuto limare solo qualche spigolo, rendendo il mio un po' meno "cattivo", un po' meno infantile in certe sue manifestazioni e assolutamente attento all'igiene personale ;) :P
Il Rickman, come dicevo in apertura, ha poi completato l'opera, conferendogli un aspetto esteriore da sbavo :wub: ed eccolo il mio Severus ideale, quello che infesta le mie fic in generale, attenendosi regolarmente al personaggio che ho in testa.
 
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view post Posted on 15/6/2010, 19:45
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I ♥ Severus


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Quindi per te, Elena, in qualsiasi tua fic, lunga o corta, romantica o non, il tuo Severus è sempre esattamente uguale a quello che hai delineato nel tuo messaggio, statico e senza variazione alcuna?

Edited by Ida59 - 12/6/2015, 10:10
 
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view post Posted on 15/6/2010, 21:54
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CITAZIONE (Ida59 @ 15/6/2010, 20:45)
Quindi per te, Elena, in qualsiasi tua fic, lunga o corta, romantica o non, il tuo Severus è sempre esattamente uguale a quello che hai delineato nel tuo messaggio, statico e senza variazione alcuna?

No, solitamente tendo a non discostarmi troppo dalle caratteristiche principali e non è sicuramente la lunghezza della fic a determinarne qualche leggera variante. Solo nel caso di fic a sfondo, diciamo così, comico, il mio Severus può diventare un po' più caricatura, e mi diletto a giocare sui suoi difetti principali, sulle sue manie perchè possa diventare egli stesso un personaggio che da un contributo divertente, in un contesto già divertente di suo (vedi "il corso di aggiornamento") Ma senza esagerare: il prof possiede uno spirito sarcastico e caustico, ma poco incline all'autoironia, perciò essendo moooolto permaloso, potrebbe risentirsene assai :P
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 15/6/2010, 22:18




Bellissima e complessa discussione (da sguazzarci goduriosamente!).
Risponderò non appena mi sarò liberata degli impegni giornalistici! <_< :D
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 18/6/2010, 18:48




Allora, tento un inizio si risposta prima di andare a pizzare.

Premettendo che il Severus di cui scrivo io è in parte tratti dai film, per l'azzaeccatissima recitazione di Rickman nel ruolo di Potion Master, in parte ricordato dai libri e un'altra parte ancora, tratto da un mio personale modo di "trattare" il personaggio che, pertanto, conserva una sua irreplicabile unicità.

Detto ciò, comincio a rispondere alla domanda 5 (Severus drammatico/comico) in quanto è quella che, al momento, reputo più fattibile. Per rispondere non devo andare a spulciare nessuna fiction, tanto per intenderci.

Secondo me esiste una sottile differenza tra un Severus comico (per non dire spietatamente ironico) e uno drammatico. Mi verrebbe da dire, di primo acchito, che il Severus drammatico esclude a priori l'altra faccia della medaglia, ovvero l'ironia, ma, a pensarci bene, non è proprio così.
E' possibile, nella mia personale concezione, che a volte il sarcasmo possa essere amaro, o che contenga una profonda autoironia che, comunque, porta il personaggio a soffrire e a portare una "maschera" che il lettore attento può facilmente sgretolare. Dall'altra parte, un dramma ironico è anche possibile, restringendo il campo a un contesto in cui il dramma del professore, per esempio, corrisponde a un altro personaggio che più che crearSI e, di conseguenza, crearGLI problemi non fa. Qui ciò che per Severus è un dramma, per forza di cose, non può che risultare anche ironico.
Ogni esempio è puramente casuale, ovviamente... :rolleyes:

L'esempio che voglio citare è quello che ho sempre in mente e che, di conseguenza, mi riesce meglio: Il Torneo Quadrimaghi, affettuosamente ribattezzato "TQ".
In questa storia la cooprotagonista che affianca Severus è una vera e propria calamità naturale. Ma non è questo il punto. Ciò che rappresenta per Severus è drammaticamente importante per lui (non sto qui a dilungarmi ma, in pratica, tutto il lavoro di paziente -molto paziente- insegnamento che dovrà fare con lei gli costerà sangue e, volente e nolente, dovrà farlo) e allo stesso tempo quest'importanza ha una grande ironia di fondo. Insomma, in un'unica storia sono riuscita a differenziare questi due aspetti, ma, al contempo, ad avvicinarli in un unico elemento: Severus.

Uscendo dall'esempio TQ e tornando alla mera psicologia delpersonaggio all'interno dei miei scritti,

Per tornare al personaggio in sè, ribadisco che il confine tra ironia e dramma, a volte, può essere molto labile, mentre, in altri casi, deve essere ben marcato dall'autore.
In certi casi infatti se questi due aspetti non si differenziassero bene, il pathos del personaggio in quella determinata scena, andrebbe in mille pezzi.
Nel caso di Severus, quindi, un suo combattimento interiore, una sofferenza, un senso di colpa che si trascina dietro da anni, non può avere dello spazio per l'ironia.
Mentre l'ironia tagliente che lui stesso usa contro gli altri e, a volte, contro se stesso, può avere un retrogusto amaro (drammatico sarebbe esagerato, a mio modo di vedere) che, subito dopo quel "sorriso sulle labbra, può indurre il lettore attento alla riflessione.

Secondo me, quindi, giusto per conlcudere, Severus è un personaggio talmente complesso, che può tranquillamente usare la sua ironia in più modi: come attacco (e come attacco ben mirato), per sdrammatizzare, o per far comparire un sorriso sulle labbra del lettore.

Continua...

Edited by Ale85LeoSign - 24/8/2013, 11:38
 
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view post Posted on 23/6/2010, 12:20
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Io comincio rispondendo alla domanda:

CITAZIONE
8) In molte delle nostre ff Severus ama o si innamora di personaggi magari anche molto diversi tra loro. E’ realmente possibile scrivere di pairing differenti senza modificare il personaggio?

Effettivamente non riesco ad immaginare pairing differenti senza modificare il personaggio, almeno in una minima parte.
Nelle storie di tipo romantiche il "mio" Severus di base è sempre lo stesso (in parte differente da quello delle storie non romantiche, ma di questo parliamo in altra sede) ma i vari Severus sono sempre leggermente diversi nel momento in cui interagiscono con donne diverse (una volta ho anche usato Lupin, e il mio Severus slash non era sostanzialmente diverso dal Severus etero).

Un esempio per tutti si trova nella mia "Trilogia d'amore e morte" (Storia NON per stomaci delicati, mi raccomando).
Lì mi sono, diciamo, divertita, ad immaginare la STESSA storia, però con tre donne differenti: un personaggio originale, Narcissa e Bellatrix.
Ogni storia è composta da tre capitoli.
Il primo capitolo è sostanzialmente uguale e le uniche differenze sono date dal fatto che le tre donne agiscono in modo diverso e Severus si trova a doversi adeguare ai loro differenti comportamenti.
Il secondo capitolo è completamente diverso, perchè parla della storia "passata" di Piton con le tre donne e, essendo queste molto diverse tra loro, le tre storie d’amore sono completamente diverse e persino il passato di Severus è perciò stato tratteggiato in modo differente.
Il terzo capitolo parte da uno schema identico, ma poi si differenzia, sempre in base al comportamento completamente diverso tenuto delle tre donne e, quindi, alle conseguenti reazioni di Severus che, ripeto, nella mia mente è sempre sostanzialmente lo STESSO personaggio, ma ovviamente reagisce in modo differente a stimoli diversi.
Il finale delle tre storie è completamente diverso anche se, a ben vedere, la reazione di fondo di Severus nelle tre storie è sempre la stessa e se i finali delle tre storie sono del tutto diversi questo dipende esclusivamente dai differenti comportamenti delle tre donne.

Lascio a voi (solo i maggiorenni e dotati di uno stomaco forte, perché il primo capitolo è abbastanza crudo) di INDIVIDUARE le differenze che esistono nei tre Severus (sarebbe interessante discuterne insieme) e scegliere, se volete, la storia/donna/Severus che preferite.
Ripeto, per me è di base lo stesso identico personaggio, con la stessa caratterizzazione psicologica e lo stesso passato, ma mio rendo perfettamente conto che, posto in situazioni diverse, lui reagisce in modo diverso.

Ma sarebbe così anche per una persona "vera", credo.


Edited by Ida59 - 12/6/2015, 10:10
 
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view post Posted on 5/7/2010, 21:02
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Rispondo ora alle domande 3-4-6-7.
CITAZIONE

3) Come cambia la vostra personale visione di Severus, e quindi la caratterizzazione psicologica che gli conferite, a seconda del tipo di storie che scrivete su di lui?

4) Nelle storie “romantiche” è diverso da quelle in cui non è presente alcun pairing?

6) Che differenza c’è tra il Severus di un breve racconto e quello di una lunga storia a capitoli?

7) Severus è o non è, anche solo in parte, caratterialmente diverso a seconda di ciò che scrivete di lui e del tipo di personaggi con cui lo fate interagire?

Indubbiamente il mio Severus sarà più canon in storie NON romantiche, mentre ci aggiungerò del mio (anche se è poi difficile affermare che sia FUORI canon, ma sicuramente sarà AU) in storie romantiche.
Così, il mio Severus delle storie NON romantiche, nell’essere più in canone con l’originale, sarà anche più duro e rigido, anche se è sicuramente più “scoperto, cioè interpretabile dal lettore rispetto all’originale della Rowling, mentre quello delle storie romantiche è innegabilmente più dolce e lascia maggiormente fluire le proprie emozioni. Ma questo avviene, però, solo in “privato”, nell’intimità dei suoi pensieri o con la persona amata, mentre in pubblico i suoi comportamenti, gesti e parole restano fedeli al Severus IC, di stampo NON romantico, e credo che di questo si possa avere una facile riprova leggendo le mie storie SALTANDO tutte le parti relative all’intimità dei pensieri/emozioni/sentimenti di Severus (come fa la Rowling) e vestendo quindi i panni degli altri personaggi della storia che, a differenza dei lettori, non hanno accesso ai suoi pensieri ma possono solo vedere l’apparenza dei suoi gesti/movimenti, ascoltare le sue parole e valutare i suoi atti/comportamenti.
Quello che segue è il cap. 11 di “Ritorno alla vita”, depurato da ogni pensiero di Severus e non credo che sia difficile riconoscere qui il personaggio canon della Rowling, il Severus supposto Mangiamorte. I due ragazzi sono due suoi allievi dell'ultimo anno.
Ma se leggete il capitolo integrale credo che le cose risulterebbero, diverse, molto diverse, essenzialmente diverse. Eppure, ciò che segue è ciò che ha visto Voldemort, anche se non è esattamente quello che è accaduto nell’anima di Severus.

La voce di Voldemort era gelido metallo che strideva stizzosamente nella notte silenziosa:
- Ti stavo attendendo.
Piton s’inchinò rispettosamente al suo cospetto, fino a baciare l’orlo della veste nera:
- Ti chiedo perdono Oscuro Signore: la ferita si è rivelata più grave di quanto avevo stimato. L’avete ripreso? – chiese guardandosi intorno, irrequieto.
- Non c’è traccia di Lupin. Sembra essersi volatilizzato. – rispose Voldemort seccamente.
- Maledizione! Potevo estorcergli importanti informazioni! Sono certo che qualcuno, al Ministero, ha creduto alla versione di Silente e di Potter sul tuo ritorno, mio Signore.
Voldemort lo fissò a lungo, intensamente, mentre il mago ne sosteneva lo sguardo con fredda sicurezza. Infine l’Oscuro disse, molto lentamente:
- Lucius afferma che è impossibile.
Piton inarcò un sopracciglio, guardandosi intorno alla ricerca di Malfoy:
- Forse… Lucius si sbaglia. – rispose altrettanto lentamente e continuando a fissare la vivida luce rossa degli occhi di Voldemort – Vuoi correre il rischio di sottovalutare quest’informazione?
Voldemort continuò a scrutarlo, avvolto in un gelido silenzio.
- C’è dell’altro, Oscuro Signore. Lupin ha resistito al Veritaserum, ciò che farebbe supporre che al Ministero abbiano scoperto un antidoto.
Piton sollevò lentamente il mantello ed estrasse un’ampolla contenente un liquido trasparente:
- Questo è un Siero della Verità, potente come e più di quello del Ministero. Lo ho distillato io, personalmente, molto tempo fa, ed ora te ne faccio dono. – disse tendendo la mano con l’ampolla verso Voldemort – A questo siero, nessuno saprà trovare rimedio. – sussurrò, mentre un perfido sorriso distendeva le sue labbra.
Voldemort allungò una lunga mano sottile, diafana e rapace, ad afferrare l’ampolla.
- Una goccia, una sola goccia, per quindici minuti di verità purissima. – spiegò orgoglioso.
Voldemort strinse l’ampolla tra le mani, poi inclinò un poco la testa di lato, ancora ad osservare Piton. Infine avvicinò il volto a quello del mago, finché i suoi occhi sanguigni non furono che a pochi centimetri da quelli dell’altro:
- Bevila! – sibilò con voce appena intelligibile, mentre i suoi occhi frugavano nella mente del mago.
Piton impallidì e si ritrasse di scatto di lato, afferrò quindi il siero e ne trangugiò una goccia. Dolori lancinanti allo stomaco lo fecero ripiegare per un istante su se stesso. Poi si rialzò, sempre più pallido, a fissare nuovamente gli occhi di rubino di Voldemort, mentre gli rendeva l’ampolla.
- Cos’è successo tra te e Lupin, nel passato?
Piton raccontò il terribile scherzo architettato ai suoi danni da Sirius Black, quando erano ancora studenti. La spaventosa notte di luna piena in cui aveva scoperto la vera natura di Remus Lupin e si era così ritrovato davanti ad un Lupo Mannaro completamente trasformato. Raccontò il suo terrore di ragazzo, la selvaggia ferocia del Lupo, il dolore lancinante delle profonde ferite infertegli e l’intervento provvidenziale di James Potter che, sotto forma di cervo, aveva tenuto occupato il Mannaro permettendogli infine di fuggire, pur gravemente ferito, salvandogli quindi la vita.
Piton ancora ansimava, mentre raccontava, gli occhi persi nei ricordi del passato.
- Cos’è successo tra te e Lupin, ieri? – incalzò Voldemort.
Il mago non ebbe alcun’esitazione e ripeté la stessa versione in precedenza fornita a Malfoy.
Un lampo vermiglio scaturì per un istante dagli occhi di Voldemort, poi un sorriso crudele distese le sue labbra sottili, portando una parvenza di vita su quel viso cadaverico:
- Non ho ancora punito quei due Mangiamorte per l’errore commesso. – sibilò piano – Vuoi che ti chieda ora, che sei sotto l’effetto del siero, quale sarebbe per te la punizione adeguata? O preferisci rispondere quando sarai libero dall’effetto del siero?
Piton ridusse gli occhi ad una fessura, mentre fissava intensamente Voldemort:
- E’ molto sottile questa tua domanda, Oscuro Signore. Veramente degna di te. – sussurrò piano, scandendo lentamente ogni parola – Chiedere ad un uomo, che non può mentire, se è sua intenzione mentirti quando potrà di nuovo farlo. Domandalo ora, oppure più tardi. Come tu vuoi. – disse freddamente, con lentezza - La mia risposta sarà sempre la stessa.
Il gelido sorriso, sul volto di Voldemort, ora esprimeva la sua intima soddisfazione:
- Sei un mago intelligente, Severus. Sempre perfettamente lucido e del tutto controllato. – asserì con un sibilo tagliente – Assolutamente imperscrutabile.
- Devo intendere queste tue parole come un complimento, mio Signore, o come una minaccia? – chiese Piton piano, inarcando lievemente un sopracciglio.
Voldemort ignorò deliberatamente la sua domanda e annunciò:
- Non li ho ancora puniti perché volevo lasciare a te il verdetto.
Gli occhi di Voldemort lo scrutavano attentamente.
- C’è solo un verdetto possibile. - affermò Piton.
Alzò ancora una volta gli occhi ad affrontare lo sguardo penetrante di Voldemort:
- La morte è l’unica punizione. – statuì lentamente, con voce del tutto distaccata.
Voldemort interruppe il contatto con i suoi occhi ed un gelido sorriso increspò le labbra esangui:
- Bene, Severus! Allora divertirti e chiama gli altri. Puoi dare inizio alla Cerimonia.
- No! Nessun’altra Cerimonia di Tortura e di Morte per me. Te lo dissi già molto tempo fa. – esclamò Piton con secca determinazione.
- Severus! – lo richiamò Voldemort con ira.
- No! – ripeté il mago, senza la minima esitazione.
- Tu hai emesso il verdetto e tu lo eseguirai!
- Il mio era un verdetto di morte, e quello eseguirò! – sibilò, sollevando alta la fronte, gli occhi fiammeggianti – Ma non li torturerò! Non lo farò mai più, te lo ho già detto!
Ancora una volta gli occhi di Voldemort furono improvvisamente e furiosamente dentro di lui, questa volta come se volessero strappargli via l’anima per leggerla poi alla luce rosseggiante del grande fuoco che ardeva alto vicino a loro.
- Dal tuo ardire, noto che l’effetto del siero è ancora attivo. - sibilò piano, senza smettere di premere rabbiosamente sulla sua anima e sulla sua mente.
- Sì, ma ti rimangono solo pochi istanti. Rivolgimi ora la domanda che ti brucia, Oscuro Signore. – esclamò il mago levando fieramente il viso pallido, con i lunghi capelli corvini che ondeggiarono lievemente a quel movimento deciso - Quella domanda che da troppo tempo, ormai, intuisco nei tuoi occhi e che mi offende!
- No! Non te lo chiederò. Ho tanti altri modi per avere la risposta ai miei dubbi. – spiegò Voldemort in un sibilo acuto - Ora fa di quei due ciò che vuoi. Anche se avrei preferito che tu permettessi ai tuoi compagni di divertirsi un po’. – mormorò stizzito, volgendogli le spalle – Un divertimento così raro, ultimamente!
- Sono sotto l’effetto di un Siero della Verità, non sotto il tuo Imperius. – esclamò Piton – Che, tra l’altro, sai bene che non ha mai avuto effetto alcuno su di me!
Voldemort si voltò per incenerirlo con la brace rovente dei suoi occhi:
- Ti ho detto di fare ciò che “vuoi”!
- Farò ciò che “devo”! – sibilò di rimando.
Piton si diresse con passo deciso verso i due giovani Mangiamorte, che erano incatenati nell’angolo, in fondo al grande salone, ed avevano ascoltato tutta la conversazione.
Si accorse subito che stavano tremando: sapevano perfettamente cosa stava per accadere loro. Leggeva chiaramente nei loro occhi il terrore muto e disperato, l’orrore delirante e paralizzante di chi sa che il suo destino è immutabilmente segnato e che nulla più potrà salvarlo.
Di chi conosce l’inutilità di implorare una pietà che non può esistere.
Strinse le labbra ed alzò la bacchetta su uno dei due ragazzi, gli occhi sgranati dal terrore, i riccioli castani appiccicati al viso sudato, la bocca spalancata in un agghiacciante urlo senza voce.
La sua mano era perfettamente ferma, mentre puntava la bacchetta.
La sua voce, gelida, dura ed inumana pronunciò senza alcun’emozione ed esitazione quelle due fatali parole:
- Avada Kedavra!
Il giovane dai riccioli castani crollò silenziosamente a terra, l’altro gemette sottovoce, stringendo convulsamente le mani tremanti sul mantello.
Solo una frazione di secondo ed un altro lampo verde scaturì dalla sua bacchetta d’implacabile assassino, seguendo l’ordine impartito da quella sua voce, sempre più glaciale, sempre più tagliente, sempre più disumana.
Il suo passo era sempre veloce e deciso mentre tornava da Voldemort e con voce gelida e indifferente pronunciò:
- Il verdetto è stato eseguito.
Voldemort scrutò con attenzione il suo viso pallido e senza espressione, la sua mano che riponeva con cura la bacchetta all’interno del mantello, i suoi occhi privi d’alcuna luce, le sue labbra sottili fermamente serrate.
- Vedi, Severus, avevo ragione io. Quella domanda era inutile. Non ha importanza sapere se tu mi hai tradito. – sussurrò piano, avvicinandosi a lui – L’istinto dell’assassino è radicato troppo profondamente in te: tu sei un mio Mangiamorte fino al midollo, Severus. Che tu lo voglia oppure no, lo sei e sempre lo sarai. Non potrai mai sottrarti a te stesso, mai. E non potrai neppure mai sottrarti a me!
Ora Voldemort aveva accostato le lunghe e sottili mani al suo viso e le stava facendo scorrere leggere sulle guance, quasi a volere provare con quel gesto la potestà sull’altro:
- Ho visto scagliare quella maledizione migliaia di volte, Severus. Chi tremava, chi sudava, chi doveva forzare se stesso, chi temeva, chi piangeva, chi all’ultimo istante rinunciava. Chi godeva, chi fremeva, chi rideva, chi si eccitava, chi la pregustava leccandosi le labbra, chi derideva, chi insultava la sua vittima.
Il volto diafano di Voldemort era assolutamente impassibile e la sua voce acuta e metallica non tradiva alcuna emozione. Le sue braccia ora pendevano immobili lungo i fianchi.
- Ma non ho mai visto nessuno come te. Nessuno è mai stato così freddo, così distaccato, così insensibile ed inumano. Così indifferente ed impassibile. Solo io, Severus. Solo io. E tu sei esattamente come me, anche se cerchi di negarlo a te stesso.
Severus Piton guardò Voldemort dritto negli occhi.
Un lungo, interminabile e profondo sguardo.
Senza paura, senza sollievo, senza alcuna emozione.
- Io non sono come te, Oscuro Signore: nessuno può esserlo. Ed io, certo, non avrei l’ardire di volermi considerare tuo pari! – disse freddamente Piton, mentre si piegava fino a terra, in un sottomesso inchino. Prima ancora di essersi rialzato del tutto si era già smaterializzato.

Il mio Severus delle storie romantiche è, essenzialmente, un personaggio che, grazie all’amore e all’interscambio a livello profondo con un altro essere umano, è in grado di cambiare e di evolversi con il tempo e con le esperienze, mentre il Severus delle storie senza pairing , che appare indubbiamente più canon, rimane anche immutabilmente uguale a se stesso (una volta che la sua caratterizzazione, nella mia personale reinterpretazione, ha raggiunto il punto finale d’arrivo, cosa che si è verificata all’inizio del 2004), in un certo senso inchiodato, per così dire, in quel rigido canone di pensieri in cui la Rowling l’ha per sempre congelato nei suoi libri (ad esempio le tristissime Severus/Lily che, a priori, non possono avere alcun tipo di evoluzione).

Dalla differenza, sopra esposta, nella capacità evolutiva del personaggio delle storie romantiche rispetto a quelle senza pairing, deriva anche l’ovvia conseguenza che le storie senza pairing sono per lo più brevi one-shot che fotografano un istante della sua vita, in sé immutabile, mentre le storie romantiche si sviluppano in più capitoli, proprio per dare agio a Severus di rispondere alle interazioni cin gli altri personaggi e, conseguentemente, di evolversi modificandosi nel corso della storia che, proprio per questo, deve per forza essere lunga per dare credibilità e spazio ai cambiamenti della sua caratterizzazione psicologica che, certo, non possono accadere in un sol giorno!



Edited by Ida59 - 12/6/2015, 10:10
 
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view post Posted on 27/7/2010, 10:12
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Ma nessun altro risponde alle domande?


Continuo io rispondendo ora alla domanda

CITAZIONE
5) Esistono un Severus drammatico e uno comico distinti tra loro?

Chi legge le mie storie sa che non sono molto portata verso il lato comico, quindi il mio Severus è sempre essenzialmente drammatico, tragico anche, ma solo molto di rado vi è una vena di comicità in lui. Quelle rare volte in cui è presente, in prevalenza la comicità è legata ad una situazione in cui Severus si trova in imbarazzo, ma, indubitabilmente, si tratta sempre dello stesso Severus che, nella riga dopo, può di nuovo volgere alla più profonda drammaticità.


Edited by Ida59 - 12/6/2015, 10:11
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 3/8/2010, 13:10




CITAZIONE (Ida59 @ 15/6/2010, 13:45)
9) Se la vostra storia è assolutamente rispettosa del canone degli avvenimenti, oppure è AU o What if, il vostro Severus è caratterialmente sempre lo stesso?

Se non l'ho già detto, dico ora che trovo che queste domande siano piuttosto complesse, se si vogliono dare risposte esaurienti.

Ripesco la numero nove, avendo già risposto unicamente alla 5, ma ognuna di esse richiede comunque del tempo per riflettere e per dare una risposta decentemente motivata.

Io trovo che Severus sia un personaggio abbastanza adattabile. Cioè, con questo non dico che possa dire/fare QUALUNQUE cosa, ma che, nel complesso, il suo spirito di adattamento e la sua forza gli permettano di affrontare quasi ogni tipo di cambiamento, uscendone, infine, vincente.
Anche se ha interpretato una parte perdente, nella storia della Rowling, che non fa che perdere dall'inizio alla fine, anche se porta a casa dei risultati utili per l'umanità, alla fine è un uomo che ha tutte le capacità per "salire sul podio", invece che guardarlo dal fondo della sua anima solitaria.

Da questa analisi spicciolosa, posso dedurre, senza neanche pensarci troppo, che... sì, in parte Severus, proprio per queste sue caratteristiche, potrebbe rimanere, per alcuni basilari tratti, sempre lo stesso.

Prendo due esempi personali, per cercare di esemplificare. Due long fic. Una finita (si fa per dire) e una in stesura. "TQ" e "Peccato Mortale." Nella prima Severus è molto affine al personaggio della Rowling, per molti tratti e comportamenti, salvo una variante basilare-istintuale che mi serviva a scopo di trama.
In PM, invece, Severus, almeno agli inizi, appare quasi come un uomo diverso. Attenzione: "appare".
Ritengo che intrinsecamente ognuno di noi (perchè il paragone con persone reali? Oh, ma perchè Severus si presta benissimo per i paragoni con la realtà, perchè non è il solito eroe o antieroe di carta perfetto e utopistico, ma nei suoi pregi e nei suoi difetti, è squisitamente umano e, di conseguenza, vero) pur dovendosi adattare per forza di cose (o, in certi casi, collassare. Ma io valuto quella parte di umanità che si adatta) a una situazione, rimanga, dentro di sè, magari anche nel profondo, se stesso.

Prendiamo il Severus di PM.
Lo "stravolgimento" iniziale del personaggio, deriva dalla situazione tremenda che gli si presenta davanti, (azzannato da Nagini, doveva essere morto stecchito. E invece...) non appena "rinato", in circostanze che gli sono estranee. Consideriamo che lo stesso Severus si dava per morto e un "ritorno alla vita" così inaspettato, rifiutato e incredibile, ha scosso ogni sua certezza. In più gli ho messo qualche paletto, ond'evitare che l'eccessivo shock lo inducesse al suicidio, quindi il poveretto non può nemmeno usufruire di scontrino o garanzia.
Deve vivere. Punto.
E questa condizione, semi-lucida, di esser stato abbandonato, oltre a sconvolgerlo, gli permette di pensare. Cosa che, il non avere più uno scopo, una guerra da combattere e delle persone da proteggere, è l'unica cosa che effettivamente può fare.
Teoricamente è un uomo libero ora, ma di fatto è imprigionato nei suoi pensieri.

Divagazioni a parte, la differenza dei due personaggi sta nella situazione in cui essi vengono posti, ma, nella sostanza, essi non cambiano poi di molto. Le caratteristiche di base di questo personaggio, ovvero, la solitudine, il coraggio, il desiderio latente di amare, l'ostilità contro quello stesso mondo che gli è stato ostile, il sarcasmo, ecc... ecc... rimangono inalterati.

Certo, può assumere, proprio perchè è in grado di adattarsi, sfumature più o meno diverse. Ma in sostanza, sì, alla fine è sempre lui.

Edited by Ale85LeoSign - 24/8/2013, 11:38
 
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view post Posted on 23/1/2011, 14:22
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Inserisco quattro nuove domande.
Naturalmente, se avete voglia di rispondere alle precedenti domande non dovete far altro che tornare al primo messaggio di questa discussione!

11) Con il passare del tempo e la lettura dei successivi libri, la vostra visione del personaggio Severus si è modificata, così riflettendosi in modifiche della caratterizzazione del personaggio nelle vostre storie? Qualche informazione/evento particolare dei libri ha contribuito a creare o modificare la vostra visione di Severus e la sua conseguente caratterizzazione nelle vostre storie? In particolare, le rivelazioni dell’ultimo libro hanno modificato la vostra interpretazione del personaggio?

12) Severus giovane (Mocciosus, o Snivellus per chi preferisce questo termine) e Severus adulto sono la stessa persona, eppure possono essere molto diversi. Come li vedete voi? (Attenzione, qui non ha alcun rilievo se la caratterizzazione che date al vostro personale Severus è IC oppure OOC) Quanto è cambiato (cresciuto/maturato/regredito) il vostro Severus adulto rispetto al giovane ragazzo? Quanto sono presenti, ancora, nel vostro Severus adulto, le caratteristiche del Severus ragazzo? Di solito scrivete di Severus-ragazzo o di Severus uomo? C’è un motivo per questa vostra preferenza?

13) Se JKR non lo avesse ucciso, come sarebbe il vostro Severus una volta adempiuto il suo dovere di spia e di proteggere Harry? Un Severus che, compiuto il suo dovere, va oltre i suoi rimorsi, per voi è possibile? Quanto sarebbe diverso dal Severus che è ancora intento a scalare la vetta dolorosa del suo dovere?

14) Ci sono delle caratteristiche di Severus che, in TUTTE le vostre storie, che siano in canone, oppure OOC o AU, romantiche o non, drammatiche o comiche, rimangono sempre presenti? Quali sono? Per quali motivi?



Edited by Ida59 - 12/6/2015, 10:11
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 23/6/2010, 12:20) 
Un esempio per tutti si trova nella mia "Trilogia d'amore e morte" (Storia NON per stomaci delicati, mi raccomando).
Lì mi sono, diciamo, divertita, ad immaginare la STESSA storia, però con tre donne differenti: un personaggio originale, Narcissa e Bellatrix.
Ogni storia è composta da tre capitoli.
Il primo capitolo è sostanzialmente uguale e le uniche differenze sono date dal fatto che le tre donne agiscono in modo diverso e Severus si trova a doversi adeguare ai loro differenti comportamenti.
Il secondo capitolo è completamente diverso, perchè parla della storia "passata" di Piton con le tre donne e, essendo queste molto diverse tra loro, le tre storie d’amore sono completamente diverse e persino il passato di Severus è perciò stato tratteggiato in modo differente.
Il terzo capitolo parte da uno schema identico, ma poi si differenzia, sempre in base al comportamento completamente diverso tenuto delle tre donne e, quindi, alle conseguenti reazioni di Severus che, ripeto, nella mia mente è sempre sostanzialmente lo STESSO personaggio, ma ovviamente reagisce in modo differente a stimoli diversi.
Il finale delle tre storie è completamente diverso anche se, a ben vedere, la reazione di fondo di Severus nelle tre storie è sempre la stessa e se i finali delle tre storie sono del tutto diversi questo dipende esclusivamente dai differenti comportamenti delle tre donne.

Lascio a voi (solo i maggiorenni e dotati di uno stomaco forte, perché il primo capitolo è abbastanza crudo) di INDIVIDUARE le differenze che esistono nei tre Severus (sarebbe interessante discuterne insieme) e scegliere, se volete, la storia/donna/Severus che preferite.
Ripeto, per me è di base lo stesso identico personaggio, con la stessa caratterizzazione psicologica e lo stesso passato, ma mio rendo perfettamente conto che, posto in situazioni diverse, lui reagisce in modo diverso.

mi linkeresti questa ff? che cosa interessante... Io non ho mai scritto di Severus come parte di un pairing, ho scritto di Remus innamorato di Lily (e solo perché la Row ha detto che le piaceva) però era sempre lo stesso Remus. Insomma... non proprio lo stesso, ma solo perché aveva 20 anni invece che 36/37.
Nelle mie ff Severus è sempre lo stesso, in qualunque situazione (suo malgrado) lo infili... persino in forma di quadro ^^

 
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view post Posted on 26/1/2011, 23:40
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CITAZIONE (Fri Rapace @ 26/1/2011, 22:29) 
mi linkeresti questa ff? che cosa interessante...

La fic è VM18, quindi il link funziona solo se sei loggata su MSStorie.
Trilogia d'amore e morte


Edited by Ida59 - 12/6/2015, 10:11
 
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view post Posted on 27/1/2011, 11:57




CITAZIONE (Ida59 @ 26/1/2011, 23:40) 
La fic è VM18, quindi il link funziona solo se sei loggata su MSStorie.
Trilogia d'amore e morte[/color]

sono riuscita a scaricarla ^^
appena riesco la leggo, grazie!

EDIT-credo che le leggerò DOPO che avrò consegnato la ff angst che sto scrivendo per un concorso, visto che a quanto ho capito l'argomento potrebbe essere simile... preferisco posticipare la lettura, temo di farmi influenzare.
 
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view post Posted on 27/1/2011, 13:28
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CITAZIONE (Fri Rapace @ 27/1/2011, 11:57) 
EDIT-credo che le leggerò DOPO che avrò consegnato la ff angst che sto scrivendo per un concorso, visto che a quanto ho capito l'argomento potrebbe essere simile... preferisco posticipare la lettura, temo di farmi influenzare.

Sì, hai ragione, preferisco sempre fare così anche io.
Quando l'avarai letta mi farà piacere conoscere le tue coinsiderazioni inerenti il tema della discussione. Se poi vuoi anche lasciare un commentino... :)


Edited by Ida59 - 12/6/2015, 10:11
 
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