Il Calderone di Severus

Ida59

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view post Posted on 11/3/2013, 20:42
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (sev89 @ 11/3/2013, 15:27) 
Materne preoccupazioni.

Che carina Minerva...proprio una vera mamma, di preoccupa per Severus. E anche se lui non lo da a vedere, sono sicura che gli fa piacere sapere che qualcuno si prende cura di lui in modo amorevole.

Certo che gli fa piacere... ma non lo ammetterebbe mai! ;)

Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:27
 
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Le stesse lacrime


Scegliere tra le storie di Ida è davvero difficile.
Ho letto tempo fa questa e l’ho trovata particolarmente”perfetta”.
Si tratta di un racconto di tre capitoli: tre parti, di cui due perfettamente speculari e la terza parte quasi una sintesi delle emozioni evocate nelle prime due.
Severus è sempre il perfetto Severus di Ida, inimitabile e IC, ma qui, a mio parere ha un tocco di umanità in più. Umanità dovuta alla descrizione che fin dall’inizio lo mostra fragile, come mai è stato.
Un ospedale e i guaritori sono la cornice di questo racconto che fa delle spiegazioni e dei chiarimenti ( non solo tra i due protagonisti)il fulcro intorno al quale ruotano le emozioni e la commozione che prende il lettore ad ogni frase, ad ogni passo, quasi riga dopo riga.
Mi sono imposta di essere razionale e cercare anche le parole e le frasi speculari o ripetute ed ho trovato una perfetta corrispondenza tra due punti di vista, che non sono così opposti come si potrebbe pensare.
Differente è sicuramente lo stato d’animo con cui la realtà irrompe nelle emozioni.
In tutto il lungo racconto c’è questo continuo entrare ed uscire dal presente per tuffarsi nel passato e nei ricordi.
Se qualcuno vuole conoscere davvero chi siano Severus Piton ed Harry Potter è sufficiente che legga questi tre capitoli e, la visione del perché di tutto, emergerà prepotente.
Ho trovato nella prima parte un Harry molto più vero e maturo rispetto all’edulcorata e irrealistica versione dei libri.
E’ un ragazzo, diventato uomo troppo presto, che vuole fermamente recuperare i suoi errori, soprattutto il più grave, quello che ritiene irrimediabile, perché il suo interlocutore è diventato una specie di convitato di pietra: presente, ma inanimato e incapace di capire, ascoltare, controbattere o perdonare.
Mi ha colpito la descrizione tragicamente perfetta della reazione del ragazzo di fronte alle patetiche, anche se gentili, spiegazioni dei medici, incapaci di arrivare al cuore di Harry, un vero Grifondoro che non si rassegna mai all’inevitabile, convinto che ci sia sempre un’altra soluzione, un’altra possibilità.
Gli do perfettamente ragione, è così che si reagisce di fronte alla realtà inaccettabile della malattia inguaribile o della morte: con il rifiuto. Ci si dice: no, non può essere e non sarà, oppure si ascolta senza ascoltare davvero.
E così, già dalle prime battute, Harry, fin nelle piccole cose, tratta Severus come se il mago potesse ancora giudicarlo, criticarlo, come se fosse perfettamente presente a se stesso. Ad esempio: quelle tende vanno aperte o chiuse? E’ meglio fare quello che è giusto o quello che Piton forse vorrebbe?
Persino in quell’ azione marginale Harry si interroga e riflette ed è da lì che parte l’analisi spietata contro se stesso; un’analisi delle azioni che una ad una vengono esaminate e chiarite attraverso le ragioni del cuore e dell’affetto, ispirati proprio dalla persona che lui credeva più lontana e aliena dalla sua vita.
Ed è così che la scrittrice trasforma l’odio in amore, l’ombra in luce e Severus nell’eroe glorioso che merita di essere.
Perdono e mi dispiace sono le parole che ricorrono nelle frasi di Harry, insieme a sempre e grazie , sono parole scritte tra le righe delle prime pagine, ma sono fondamentali.
Harry sente e capisce che Severus è l’unico legame vero rimasto tra lui e la sua famiglia; quelli che riconosce come suoi errori, lo costringono a fare i conti con i pregiudizi che lo hanno sempre guidato.
La catarsi di Harry si può compiere solo attraverso un confessione sincera dei propri errori, ammettendo la perenne mancanza di obbiettività che ha contraddistinto i suoi rapporti con Severus. (qui scatta spontaneo un applauso!)
Brava Ida a costruire un nuovo legame tra i due, con logica e amore, passo dopo passo, episodio dopo episodio, in un intrecciarsi perfetto della storia originale con le ragioni del cuore che hanno spinto Severus alle azioni compiute ed Harry a comprenderne finalmente il perché.
E' stata una stretta al cuore l’immagine delle mani che si avvicinano senza stringersi.
Commovente la descrizione del rispetto che Severus suscita in Harry, anche nella sua immobile presenza. Egli è, anche in circostanze tanto particolari, perpetuamente uguale a se stesso e alle caratteristiche che lo identificano nel nostro immaginario e in quello di Harry.
Quel sentire vive le parole e i sorrisi beffardi, il sarcasmo e lo sguardo buio e profondo sono la spinta finale al lettore per amare incondizionatamente Harry, rigenerato, che scopre quanto gli manchi il suo professore: professore, sì, finalmente, rispettato nel suo ruolo e chiamato con l’appellativo che gli compete.
Tutto è visto con la naturalezza destinata a chi si stima, si rispetta e perfino si ama.
Tornerà, anche nella seconda parte, una frase che evidenzia il rispetto profondo verso Severus da parte di Harry. Tra le colpe e le memorie ne emerge una che costringe il giovane a scegliere una frase intera per evitare la parola “assassino”, per non offendere o rammentare un dolore a chi non può sentire né vedere, ma è presente e Harry non sa ancora quanto...
La scrittrice, abile, lascia il lettore nel dubbio, è un’illusione quella di Harry che osserva il corpo di Piton oppure è la realtà e il mago è presente e ascolta l’intima confessione del giovane?
L’umanità di Severus è messa a nudo dai suoi stessi ricordi, è un uomo che sa amare e piangere, ora, e non solo Harry lo sa, ma anche il resto del mondo: intollerabile, direbbe Severus, tutto questo è inammissibile !
E Ida, magistralmente, prende per mano il lettore e lo guida alla fine del capitolo con una scelta precisa; Harry si decide a stringere finalmente quella pallida mano e, guardandolo, cerca di capire se l’espressione dietro la maschera caduta sia un sorriso: il sorriso di Severus, mai visto e mai conosciuto in tanti anni (ma c’era ben poco da sorridere, dico io).
Ci sono ancora tante domande da fare, tante risposte da chiedere e tante proposte da parte di Harry.
Ma lui, Severus, resta lì, non sa il lettore se incosciente o testardo, ma lo scoprirà presto.
Nella seconda parte è stata dura mantenere la razionalità ben ferma, ho capito che quello che speravo si stava avverando: è sveglio, pensa ed ha sentito ogni cosa , mi sono detta!
Benedetta Ida che ti fa soffrire, sudare e alla fine ti ripaga! E certo non con un’ipocrita medaglia di Merlino!
C’è uno splendido parallelo di Ida tra Potter padre e Harry, infatti entrambi hanno salvato Severus nella Stamberga: è lì la fine e l’inizio di un sentimento, di una coesione, di un rapporto che la scrittrice, abilissima, guida, emozione dopo emozione, verso i ricordi che riempiono mente e cuore di Severus.
Ida giunge a narrare anche quel “mondo rovesciato” che culmina con l’insulto e la fine di ogni speranza, alla ricerca di una rivincita che non sarebbe mai venuta per quella via: ed ora Severus lo sa.
Poi c’è una splendida storia nella storia; quella di un angelo vestito di nero che veglia sul piccolo Harry, qualcosa di incredibile, ma reale e umanamente vero.
No, non credo nemmeno io che Severus abbia abbandonato Harry per undici lunghi anni e c’è tanta reale accettazione delle sua colpe e delle sue responsabilità nella descrizione di quell’abbraccio al buio, nella solitudine: l’abbraccio ad un bambino trascurato, così tremendamente simile a Severus stesso da piccolo.
Ida ha colto l’apice di tutti i sentimenti e li ha descritti alla perfezione, o meglio come io li ho sognati e immaginati innumerevoli volte.
E’ stato bellissimo, emozionante e commovente leggere quelle immagini trasferite in parole, gli stessi eventi che avrei voluto accadessero, anzi che sono accaduti, ma solo nei miei sogni.
Così, Severus, quello bravissimo a mentire, invece, comincia a scoprirsi, a mostrarsi e non trattiene un brivido, uno sguardo, anche se continua a tacere.
E di nuovo tornano le parole chiave “perdono”, “gratitudine” e “ringraziare” il senso è lo stesso della prima parte, ma stavolta c’è la conferma che le supposizioni di Harry erano giuste, tutte, compreso il fatto che Severus prova un’ira insopprimibile nello scoprire che i suoi segreti sono ormai di pubblico dominio.
Lui, che ha sempre protetto la sua intimità più della vita, si ritrova nudo e senza maschera ad affrontare il mondo.
Potter! Sembra di sentirgli dire: come ti sei permesso!
Vinto dalla potenza dei sentimenti anche Severus capitola, anche lui vuole conoscere la fine della storia e non vuole aspettare.
Dopo aver aperto gli occhi sulla realtà dei sentimenti che lo agitano, non sarà capace di tornare sui suoi passi e lasciar sfuggire le risposte: Piton è un uomo curioso, non dimentichiamolo mai, chi studia e vuole conoscere sempre di più, è curioso di tutto, anche di scoprire nuovi sentimenti e nuove emozioni.
Ed è allora che egli mostra di essere stato sempre sveglio, di aver ascoltato e di voler chiarire tutto, con il giovane che avrebbe potuto essere suo figlio, ma in un’altra realtà e in un altro tempo: Harry Potter.
Si scoprono così gli ultimi segreti, la salvezza, la guarigione, il tempo della malattia.
Harry e Severus parlano di tutto, si raccontano di tutto e Piton resta sempre il professore un po’ bastardo, ma buono dentro, con un cuore pulsante per colui che tanto l’ha odiato e da cui tanto si è fatto odiare: il figlio di Lily, Harry.
Quanta profonda dignità e orgoglio in un piccolo gesto che sembra insignificante. Il bicchiere passato tra le mani e non avvicinato alle labbra contiene tutto un intero mondo di emozioni e inflessibilità verso se stesso e verso l’universo intero. Non sono perduto! - urla quel gesto- Sono ancora io! Posso tener duro, posso sopportare, ma posso anche amare e commuovermi di nascosto, con un’unica lacrima trattenuta tra le ciglia. Nel finale atteso e desiderato c’è l’aprirsi dei cuori senza fanfare, né grida di gioia, ma in quieta, serena dolcezza. Sì, perché Ida ci disegna da par suo le emozioni di Severus, padre e paterno, burbero come si conviene ma, come dico io, umano e con un’anima piena di luce. :wub:

Edited by chiara53 - 26/4/2013, 18:03
 
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Trovo che sia sempre molto difficile commentare una long- fic, per la necessità di sintesi cui si è obbligati, ma tu sei stata brava a individuare i capisaldi della struttura della storia e te la sei cavata egregiamente.
Quando hai parlato di Harry, all’inizio, mi ha fatto venire davvero i brividi!
CITAZIONE
E così, già dalle prime battute, Harry, fin nelle piccole cose, tratta Severus come se il mago potesse ancora giudicarlo, criticarlo, come se fosse perfettamente presente a se stesso. Ad esempio: quelle tende vanno aperte o chiuse? E’ meglio fare quello che è giusto o quello che Piton forse vorrebbe?

L’ho scritta da tanto tempo e certo non ricordo le piccole cose, come le tende, ad esempio, ma ricordo molto bene che Harry non intende rassegnarsi, proprio come hai scritto tu: si aggrappa ad una minima speranza e in base a questo agisce, insistente, come se Piton potesse sentirlo. È il modo di Harry di reagire e combattere la realtà.
CITAZIONE
Ed è così che la scrittrice trasforma l’odio in amore, l’ombra in luce e Severus nell’eroe glorioso che merita di essere.

Posso dirti che ti adoro?
CITAZIONE
Harry sente e capisce che Severus è l’unico legame vero rimasto tra lui e la sua famiglia; quelli che riconosce come suoi errori, lo costringono a fare i conti con i pregiudizi che lo hanno sempre guidato.

La prima frase porta dritta al nocciolo della storia, per la parte di Harry. La seconda è la diretta ed ovvia conseguenza del suo nuovo modo di guardare a Piton.
CITAZIONE
(qui scatta spontaneo un applauso!)

Hihihi…
CITAZIONE
Brava Ida a costruire un nuovo legame tra i due, con logica e amore, passo dopo passo, episodio dopo episodio, in un intrecciarsi perfetto della storia originale con le ragioni del cuore che hanno spinto Severus alle azioni compiute ed Harry a comprenderne finalmente il perché.

Grazie, davvero. Perché scrivere questa storia è stato difficilissimo per me e mi è costato veramente molto, quindi il complimento vale triplo!
CITAZIONE
E' stata una stretta al cuore l’immagine delle mani che si avvicinano senza stringersi.

Si, vero… e questo me lo ricordo bene.
CITAZIONE
Commovente la descrizione del rispetto che Severus suscita in Harry, anche nella sua immobile presenza. Egli è, anche in circostanze tanto particolari, perpetuamente uguale a se stesso e alle caratteristiche che lo identificano nel nostro immaginario e in quello di Harry.

Grazie: è un bellissimo complimento.
CITAZIONE
Quel sentire vive le parole e i sorrisi beffardi, il sarcasmo e lo sguardo buio e profondo sono la spinta finale al lettore per amare incondizionatamente Harry, rigenerato, che scopre quanto gli manchi il suo professore: professore, sì, finalmente, rispettato nel suo ruolo e chiamato con l’appellativo che gli compete.

Ecco, questa è una reazione del lettore che non avevo cercato; però mi piace perché sono riuscita ad eliminare la Potter-visione… in Harry!
CITAZIONE
Tra le colpe e le memorie ne emerge una che costringe il giovane a scegliere una frase intera per evitare la parola “assassino”, per non offendere o rammentare un dolore a chi non può sentire né vedere, ma è presente e Harry non sa ancora quanto...

Sì, vero, un intero giro di parole per evitare “quella” parola. Ma sono certa che l’Harry della Rowling, se messo nelle stesse condizioni, gli avrebbe usato la stessa delicatezza.
CITAZIONE
La scrittrice, abile, lascia il lettore nel dubbio, è un’illusione quella di Harry che osserva il corpo di Piton oppure è la realtà e il mago è presente e ascolta l’intima confessione del giovane?

Hihihi… solo ch legge saprà.
CITAZIONE
E Ida, magistralmente, prende per mano il lettore e lo guida alla fine del capitolo con una scelta precisa; Harry si decide a stringere finalmente quella pallida mano e, guardandolo, cerca di capire se l’espressione dietro la maschera caduta sia un sorriso: il sorriso di Severus, mai visto e mai conosciuto in tanti anni (ma c’era ben poco da sorridere, dico io).

Di nuovo grazie per i complimenti perché, lo ripeto, ogni piccola parte di questa storia è stata difficilissima da scrivere, così minuziosamente costruita, con tanti piccoli tasselli che alla fine devono perfettamente incastrarsi per giungere alla fine che volevo io. E, no, non è stato per niente facile.
CITAZIONE
Ma lui, Severus, resta lì, non sa il lettore se incosciente o testardo, ma lo scoprirà presto.

Hihihih… testardo: bellissima questa ipotesi!
CITAZIONE
Benedetta Ida che ti fa soffrire, sudare e alla fine ti ripaga! E certo non con un’ipocrita medaglia di Merlino!

Due frasi, due chicche complimentose! Evvai!
CITAZIONE
Poi c’è una splendida storia nella storia; quella di un angelo vestito di nero che veglia sul piccolo Harry, qualcosa di incredibile, ma reale e umanamente vero.
No, non credo nemmeno io che Severus abbia abbandonato Harry per undici lunghi anni e c’è tanta reale accettazione delle sua colpe e delle sue responsabilità nella descrizione di quell’abbraccio al buio, nella solitudine: l’abbraccio ad un bambino trascurato, così tremendamente simile a Severus stesso da piccolo.
Ida ha colto l’apice di tutti i sentimenti e li ha descritti alla perfezione, o meglio come io li ho sognati e immaginati innumerevoli volte.
E’ stato bellissimo, emozionante e commovente leggere quelle immagini trasferite in parole, gli stessi eventi che avrei voluto accadessero, anzi che sono accaduti, ma solo nei miei sogni.

Waaaao… che belle parole!
Sì, ho amato moltissimo scrivere quella scena, un missing moment che nessuno può escludere che possa essere realmente avvenuto… come lo è nei nostri sogni, Chiara.
CITAZIONE
Così, Severus, quello bravissimo a mentire, invece, comincia a scoprirsi, a mostrarsi e non trattiene un brivido, uno sguardo, anche se continua a tacere.
E di nuovo tornano le parole chiave “perdono”, “gratitudine” e “ringraziare” il senso è lo stesso della prima parte, ma stavolta c’è la conferma che le supposizioni di Harry erano giuste, tutte, compreso il fatto che Severus prova un’ira insopprimibile nello scoprire che i suoi segreti sono ormai di pubblico dominio.

Hihihi… qui ammetto di essermi divertita un mondo a scrivere le reazioni di Severus e poi a trasferire il tutto con pazienza nella prima parte, affinchè ogni singolo, microbico tassello combaciasse alla perfezione.
CITAZIONE
Potter! Sembra di sentirgli dire: come ti sei permesso!

Eeeh già… ma ormai la frittata, per fortuna di Piton stesso, è fatta…
CITAZIONE
Dopo aver aperto gli occhi sulla realtà dei sentimenti che lo agitano, non sarà capace di tornare sui suoi passi e lasciar sfuggire le risposte: Piton è un uomo curioso, non dimentichiamolo mai, chi studia e vuole conoscere sempre di più, è curioso di tutto, anche di scoprire nuovi sentimenti e nuove emozioni.

Vero, Piton è curioso, Harry è riuscito a far leva sulla sua curiosità intellettuale e a fargli desiderare che anche quella fatidica domanda arrivi, alla fine, quella particolare domanda che ha senso fare solo se il ragazzo può avere una risposta.
CITAZIONE
Ed è allora che egli mostra di essere stato sempre sveglio, di aver ascoltato e di voler chiarire tutto, con il giovane che avrebbe potuto essere suo figlio, ma in un’altra realtà e in un altro tempo: Harry Potter.

Già, proprio così, un’altra realtà e un altro tempo scanditi da una diversa scelta.
CITAZIONE
Piton resta sempre il professore un po’ bastardo, ma buono dentro, con un cuore pulsante per colui che tanto l’ha odiato e da cui tanto si è fatto odiare: il figlio di Lily, Harry.

Sì, il senso è questo, almeno nel finale della storia. Ma il futuro potrà anche essere diverso… ed io spero che lo sia. Confido in Piton ma, soprattutto, confido nel cuore generoso di Harry.
CITAZIONE
Quanta profonda dignità e orgoglio in un piccolo gesto che sembra insignificante. Il bicchiere passato tra le mani e non avvicinato alle labbra contiene tutto un intero mondo di emozioni e inflessibilità verso se stesso e verso l’universo intero.

Sì, è vero. Quell’aspetto c’è ed era voluto.
CITAZIONE
osso tener duro, posso sopportare, ma posso anche amare e commuovermi di nascosto, con un’unica lacrima trattenuta tra le ciglia.

Sì, ancora vero. Orgoglio e dignità, ma anche la possibilità di provare ad essere se stesso. E quella lacrima la dice lunga. Del resto, ha anche l’onore del titolo della storia.
CITAZIONE
Sì, perché Ida ci disegna da par suo le emozioni di Severus, padre e paterno, burbero come si conviene ma, come dico io, umano e con un’anima piena di luce.

Sì, quell’anima piena di luce che lo ha salvato da se stesso, indipendentemente da Lily. Quella luce che, finalmente, anche Harry riesce a vedere.

Grazie, Chiara: è stato emozionante leggere la tua recensione, addirittura commovente in certi punti perché mi hai riportato dentro a me stessa quando la scrivevo.


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:27
 
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Grazie Ida, è stato un piacere. :wub: :wub:
 
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Occhi Verdi



Finalmente ce l’ho fatta a scrivere la recensione, che avevo in mente da tempo, di questa magnifica storia d’amore, al termine della quale non ho potuto fare altro che tornare a far pace e a credere nel romanticismo purissimo.
Perché questo è, la tua bellissima long fic: una splendida storia d’amore che si trasforma in un’emozionante avventura narrata con passione autentica, nata per raccontare il mistero e il coraggio insiti in un sentimento indistruttibile, temprato come l’acciaio, forgiato con tenacia ammirabile e infine raggiunto da una donna vera, ancor prima che strega. Una donna che, affrontando un percorso irto di ostacoli di ogni genere, riesce a coronare il suo sogno e a realizzare l’obiettivo nel quale non ha mai smesso di credere.
Ed è per questo motivo che Isabel, per me, è divenuta il simbolo della capacità di riscossa che conserviamo racchiusa dentro l’animo noi donne, tutte, indistintamente e che troppe volte dimentichiamo di avere.
Invece dovremmo ricordare più spesso come questa infinita capacità di amare e di sacrificarci per amore dell’uomo e del sentimento in cui crediamo fermamente, ci può permettere di arrivare, con incredibile determinazione, ad ottenere ciò che vogliamo anche quando tutto sembra remare contro.
Mi è stato quindi impossibile non immedesimarmi in lei, fin dal primo istante; vale a dire dal momento in cui si intuisce, grazie alla precisa descrizione del suo stato d’animo, cosa di cui il lettore beneficia fin dalle prime battute della storia, che Isabel è da sempre, disperatamente innamorata dell’uomo al quale è appena riuscita a salvare la vita e per il quale è disposta a tutto, anche ad assumere le sembianze dell’eterna rivale. Tutto ciò pur di ottenere anche solo il conforto di un suo sguardo appassionato.
Come avrei potuto, dunque, non provare da subito empatia per questa straordinaria figura femminile e non schierarmi dalla sua parte? E come non applaudire la tua abilità nel congegnare, durante lo svolgersi della vicenda, motivazioni sempre più valide e coerenti per riuscire ad alimentare in me una sorta di nuova, profonda avversione per Lily, che già non amo per ovvie ragioni ma che in questo caso sei riuscita a rendermi ancora più insopportabile! ;) :D
Costruendo questa falsa Lily dagli occhi cristallini, dietro ai quali brillano (infinitamente più seducenti) quelli di Isabel che ha preso le sue sembianze, hai saputo creare magistralmente l’occasione per demolire la sua figura “perfetta” (e proprio per questo indisponente) in modo risolutivo: i miei più vivi complimenti!
E’ a questo punto che rendo immediatamente omaggio ad uno dei capitoli più belli e coinvolgenti, quello cioè in cui Isabel sbatte letteralmente in faccia a Severus la verità, svelandosi ai suoi occhi nel tentativo, attraverso questo gesto audace, di scuoterlo dal torpore in cui si è lasciato solo sopravvivere a causa di un amore malato, sbagliato, subdolo, che lo ha privato della possibilità di godere a pieno dell’esistenza, condannandolo ad imboccare una strada lastricata di terribili errori prima e di altrettanto terrificanti rimorsi, poi.
E’ in questo passaggio che ho adorato definitivamente e assolutamente Isabel, condividendo ogni singola parola espressa, plaudendo alla forza di una coerenza ritrovata che le permette infine di mettere Severus di fronte all’autenticità della vita, ad una giusta realtà e di conseguenza alla possibilità di tornare finalmente ad esprimere se stesso e il suo potenziale in pienezza.
Grande Isabel: grande donna e strega, grande davvero! Il passaggio di Severus dalla dimensione di sofferenza al ritorno alla vita non poteva che avvenire così, grazie ad una donna del genere e alle parole durissime che gli rivolge, tanto affilate e dolorose quanto piene di sincero sentimento, e perciò risanatrici.
Certo, frasi che sono come pugnalate per lui, perché cariche di rabbia covata da Isabel in anni e anni di frustrante attesa, ma che vogliono e possono ottenere la guarigione morale del mago, al contrario della espiazione a cui si è sempre condannato.
E’ infatti da questo istante che Severus inizia ad intravedere la luce della verità e a risalire la china. Inizia una vita nuova per lui, in tutti i sensi, lì, nel bosco incantato di Mirce.
Da questo momento in poi seguiranno capitoli altrettanto coinvolgenti, tormentati, affascinanti: a questo proposito non posso fare altro, ancora una volta, che celebrare la tua incantevole capacità di creare atmosfere da sogno, ricche di romanticismo ma anche di passione, in cui il lettore non può fare altro che lasciarsi avvolgere, assaporando nel proprio intimo ogni minimo particolare.
L’incanto e la bellezza del bosco di Mirce, che fa da splendida corona all’evoluzione del nuovo sentimento nascente nel cuore di Severus e al coronamento tanto atteso del desiderio di Isabel, sono resi in modo perfetto e, come di consueto, devo farti ancora dei complimenti (che ti sembreranno ormai scontati ma che non lo sono, credimi) per il modo incredibile con cui sai sempre gestire quelle parti del racconto “vietate ai minori”.
I passaggi riguardanti i loro ardenti incontri sono, ancora una volta, descritti senza alcuna sbavatura volgare, deliziosamente piccanti, gradevolmente stuzzicanti ;) :P . Non procurano alcun disagio, al contrario, sono momenti che spezzano sapientemente la tensione del racconto per ridare un po’ di respiro alla vicenda in modo piacevole e che non guastano affatto, arricchendo ulteriormente una trama già avvincente e ben costruita, in cui i tempi di azione si alternano, in modo suggestivo, a quelli dedicati a lunghe e sofferte introspezioni.
A questi passaggi di profonda analisi da parte dei due protagonisti tocca invece il compito di rendere estremamente toccante e commovente la storia: momenti comunque necessari all’evoluzione di un amore non facile, indispensabili ad entrambi, che provocano in alcuni punti della vicenda devastanti separazioni forzate ed allontanamenti volontari, ai quali poi seguono attimi di violenta sofferenza e di smarrimento che a loro volta generano valutazioni personali altrettanto tormentate e decisioni prese a volte in modo troppo precipitoso, accrescendo così i livelli di pathos.
Dubbi, fraintendimenti, difficoltà oggettive, sospetti e gelosie sono ciò che durante il percorso ostacola la coppia provocando distacchi troppo dolorosi, ma sono anche il sale che da un sapore deciso allo straordinario vissuto dei due protagonisti, arricchendone il tessuto psicologico e contribuendo ad incrementare le emozioni provate nel corso della lettura.
In alcuni momenti, altamente drammatici, i due amanti arrivano addirittura a rinunciare al sogno credendolo ormai perso, finito, annientato anche se in realtà è proprio in questi momenti che esso si sta radicando nei loro cuori con più forza, a loro insaputa.
Ed è sicuramente in questi istanti che il lettore si sente più avvinto dalla trama, trascinato da un crescendo, oserei dire quasi rossiniano, sapientemente orchestrato fino agli ultimi capitoli sempre più carichi di tensione, dove sembrerebbe che ogni cosa, ricostruita da Isabel e Severus con fatica, tenacia e speranza fino a quel momento, debba essere destinata ad andare distrutta dalla furia iconoclasta dell’uomo respinto da Isabel che sembra prevalere, ad un certo punto, sullo splendore e la forza di questo amore karmico.
Nell’ultimo, decisivo capitolo la rabbia incontenibile di Ryann, innamorato deluso e accecato dalla gelosia, trascina in un vero vortice di emozioni: pensa che ho temuto più volte che tu avessi optato addirittura alla rinuncia del lieto fine, pur sapendo bene come ciò non rientri affatto nelle tue abitudini!
Nelle ultimissime battute della storia, infatti, il coraggio disperato di Severus e la sua eroicità sembrano soccombere: pur sapendo, o meglio dire a questo punto, pur sperando che comunque mi attendesse un felice the end, mi sono bevuta il finale mozzafiato e senza esclusione di colpi con il cuore in gola, preoccupatissima ad ogni riga che si realizzasse ciò di cui avevo più paura.
Fantastico come hai saputo mantenere alta la tensione e come sei riuscita magistralmente a farlo sino all’epilogo che regala, infine, l’enorme piacere di una chiusura degna di questa meravigliosa storia d’amore.
Insomma, Ida: ancora una volta hai saputo catturarmi, stupirmi, deliziarmi con l’incanto di una vicenda ben costruita, a tratti eccitante e in ogni parte densa di contenuti positivi. Un’avventura che sembra costruita apposta per riconciliare con i sentimenti, la passione, e le emozioni più belle.
In più hai veramente dato vita ad un pairing d’eccellenza, mettendo accanto a Severus una figura femminile di straordinaria intensità; Isabel è una donna impossibile da non amare ed ammirare, così profondamente semplice ma allo stesso tempo magica e speciale, così vera, indomita, coraggiosa e autentica ma anche fragile nella sua deliziosa femminilità.
Isabel è molto bella, e lo è soprattutto dentro nonostante le sue qualità esteriori siano inizialmente più evidenti; questa sua bellezza a tutto tondo mi ha conquistata fin dal primo capitolo, (la cosa ti sembrerà incredibile, vero? Non mi ha fatto scattare il solito attacco di gelosia, woooow! :woot: ) forse perché è da subito che haisaputo renderla vicina ad ognuna di noi, donnine comuni, abituate a lottare e a soffrire per un amore e altrettanto spesso anche abituate a rinunciarvi.
Ecco che in Isabel ci si ritrova e si ha l’opportunità di vincere, finalmente, perchè lei, coronando alla fine di un percorso difficilissimo il proprio sogno, ci offre la possibilità di riscattare ogni desiderio perduto e di avere una rivalsa su tutto ciò a cui si è state costrette ad abdicare.
Una rivalsa per il momento solo fantasticata, certo, ma che può trasformarsi nella spinta a non darsi mai per vinti e a continuare a sognare ma, soprattutto, ad avere sempre e comunque voglia di lottare per ciò che vogliamo si realizzi. Isabel mi ha ricordato, insomma, che bisogna sempre crederci, perché alla fine possa accadere!
 
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CITAZIONE (Ele Snapey @ 21/11/2013, 23:31) 

Occhi Verdi


Ooooooh! Ma è una recensione infinitaaaaaaaa! Grazie!
CITAZIONE
Finalmente ce l’ho fatta a scrivere la recensione, che avevo in mente da tempo, di questa magnifica storia d’amore, al termine della quale non ho potuto fare altro che tornare a far pace e a credere nel romanticismo purissimo.

Oooh! Ma che bel complimento!
CITAZIONE
Perché questo è, la tua bellissima long fic: una splendida storia d’amore che si trasforma in un’emozionante avventura narrata con passione autentica, nata per raccontare il mistero e il coraggio insiti in un sentimento indistruttibile, temprato come l’acciaio, forgiato con tenacia ammirabile e infine raggiunto da una donna vera, ancor prima che strega. Una donna che, affrontando un percorso irto di ostacoli di ogni genere, riesce a coronare il suo sogno e a realizzare l’obiettivo nel quale non ha mai smesso di credere.

Sì, gira e rigira, in effetti io so scrivere solo storie d’amore, condite da magia e fantasy, ma sempre e solo storie d’amore sono, nella loro vera essenza.…
CITAZIONE
Ed è per questo motivo che Isabel, per me, è divenuta il simbolo della capacità di riscossa che conserviamo racchiusa dentro l’animo noi donne, tutte, indistintamente e che troppe volte dimentichiamo di avere.

Waaaao! Sì, bè, in effetti Isabel si è fatta un gran bel culo…
CITAZIONE
Invece dovremmo ricordare più spesso come questa infinita capacità di amare e di sacrificarci per amore dell’uomo e del sentimento in cui crediamo fermamente, ci può permettere di arrivare, con incredibile determinazione, ad ottenere ciò che vogliamo anche quando tutto sembra remare contro.
Mi è stato quindi impossibile non immedesimarmi in lei, fin dal primo istante; vale a dire dal momento in cui si intuisce, grazie alla precisa descrizione del suo stato d’animo, cosa di cui il lettore beneficia fin dalle prime battute della storia, che Isabel è da sempre, disperatamente innamorata dell’uomo al quale è appena riuscita a salvare la vita e per il quale è disposta a tutto, anche ad assumere le sembianze dell’eterna rivale. Tutto ciò pur di ottenere anche solo il conforto di un suo sguardo appassionato.

E sei riuscita a rimanere immedesimata in lei anche in tutti i capitoli iniziali in cui non ho mai dato il suo punto di vista, ma solo quello di Severus? Ti sono bastate le sue azioni e le sue parole?
CITAZIONE
Come avrei potuto, dunque, non provare da subito empatia per questa straordinaria figura femminile e non schierarmi dalla sua parte? E come non applaudire la tua abilità nel congegnare, durante lo svolgersi della vicenda, motivazioni sempre più valide e coerenti per riuscire ad alimentare in me una sorta di nuova, profonda avversione per Lily, che già non amo per ovvie ragioni ma che in questo caso sei riuscita a rendermi ancora più insopportabile!

Hihihi… sì, conosco bene il tuo viscerale odio per Lily!
CITAZIONE
Costruendo questa falsa Lily dagli occhi cristallini, dietro ai quali brillano (infinitamente più seducenti) quelli di Isabel che ha preso le sue sembianze, hai saputo creare magistralmente l’occasione per demolire la sua figura “perfetta” (e proprio per questo indisponente) in modo risolutivo: i miei più vivi complimenti!
E’ a questo punto che rendo immediatamente omaggio ad uno dei capitoli più belli e coinvolgenti, quello cioè in cui Isabel sbatte letteralmente in faccia a Severus la verità, svelandosi ai suoi occhi nel tentativo, attraverso questo gesto audace, di scuoterlo dal torpore in cui si è lasciato solo sopravvivere a causa di un amore malato, sbagliato, subdolo, che lo ha privato della possibilità di godere a pieno dell’esistenza, condannandolo ad imboccare una strada lastricata di terribili errori prima e di altrettanto terrificanti rimorsi, poi.

Grazie, grazie: ammetto che è stato un piacere anche per me, se non fosse che vedevo Severus soffrire tremendamente…
CITAZIONE
E’ in questo passaggio che ho adorato definitivamente e assolutamente Isabel, condividendo ogni singola parola espressa, plaudendo alla forza di una coerenza ritrovata che le permette infine di mettere Severus di fronte all’autenticità della vita, ad una giusta realtà e di conseguenza alla possibilità di tornare finalmente ad esprimere se stesso e il suo potenziale in pienezza.

Sì, immagino che quella parte ti sia piaciuta alquanto.
CITAZIONE
Grande Isabel: grande donna e strega, grande davvero! Il passaggio di Severus dalla dimensione di sofferenza al ritorno alla vita non poteva che avvenire così, grazie ad una donna del genere e alle parole durissime che gli rivolge, tanto affilate e dolorose quanto piene di sincero sentimento, e perciò risanatrici.
Certo, frasi che sono come pugnalate per lui, perché cariche di rabbia covata da Isabel in anni e anni di frustrante attesa, ma che vogliono e possono ottenere la guarigione morale del mago, al contrario della espiazione a cui si è sempre condannato.
E’ infatti da questo istante che Severus inizia ad intravedere la luce della verità e a risalire la china. Inizia una vita nuova per lui, in tutti i sensi, lì, nel bosco incantato di Mirce.

Grazie per i complimenti. Gestire Isabel non è stata una cosa facile: è un personaggio molto “forte” che tende un po’ a scappare di mano e a ricercare pericolosamente gli eccessi. Del resto, solo un tipo così poteva prima salvarlo e poi condurlo sulla via della felicità, lui così recalcitrante a vivere e ad essere felice!
CITAZIONE
a questo momento in poi seguiranno capitoli altrettanto coinvolgenti, tormentati, affascinanti: a questo proposito non posso fare altro, ancora una volta, che celebrare la tua incantevole capacità di creare atmosfere da sogno, ricche di romanticismo ma anche di passione, in cui il lettore non può fare altro che lasciarsi avvolgere, assaporando nel proprio intimo ogni minimo particolare.
L’incanto e la bellezza del bosco di Mirce, che fa da splendida corona all’evoluzione del nuovo sentimento nascente nel cuore di Severus e al coronamento tanto atteso del desiderio di Isabel, sono resi in modo perfetto e, come di consueto, devo farti ancora dei complimenti (che ti sembreranno ormai scontati ma che non lo sono, credimi) per il modo incredibile con cui sai sempre gestire quelle parti del racconto “vietate ai minori”.
I passaggi riguardanti i loro ardenti incontri sono, ancora una volta, descritti senza alcuna sbavatura volgare, deliziosamente piccanti, gradevolmente stuzzicanti . Non procurano alcun disagio, al contrario, sono momenti che spezzano sapientemente la tensione del racconto per ridare un po’ di respiro alla vicenda in modo piacevole e che non guastano affatto, arricchendo ulteriormente una trama già avvincente e ben costruita, in cui i tempi di azione si alternano, in modo suggestivo, a quelli dedicati a lunghe e sofferte introspezioni.

Grazie! Davvero scene molto faticose da impostare e da scrivereo, ma poi è bello ricevere complimenti!
CITAZIONE
A questi passaggi di profonda analisi da parte dei due protagonisti tocca invece il compito di rendere estremamente toccante e commovente la storia: momenti comunque necessari all’evoluzione di un amore non facile, indispensabili ad entrambi, che provocano in alcuni punti della vicenda devastanti separazioni forzate ed allontanamenti volontari, ai quali poi seguono attimi di violenta sofferenza e di smarrimento che a loro volta generano valutazioni personali altrettanto tormentate e decisioni prese a volte in modo troppo precipitoso, accrescendo così i livelli di pathos.
Dubbi, fraintendimenti, difficoltà oggettive, sospetti e gelosie sono ciò che durante il percorso ostacola la coppia provocando distacchi troppo dolorosi, ma sono anche il sale che da un sapore deciso allo straordinario vissuto dei due protagonisti, arricchendone il tessuto psicologico e contribuendo ad incrementare le emozioni provate nel corso della lettura.

Davvero bravissima a fare un riassunto concettuale corretto, che dice tutto a chi a letto e non svela nulla a chi ancora non sa. Proprio brava, Ele!
Detto in altri termini, i due protagonisti si fanno delle grandi “pare” e in quel modo l’autrice può “tirare in lungo” la storia! ;-P
CITAZIONE
In alcuni momenti, altamente drammatici, i due amanti arrivano addirittura a rinunciare al sogno credendolo ormai perso, finito, annientato anche se in realtà è proprio in questi momenti che esso si sta radicando nei loro cuori con più forza, a loro insaputa.

Sì, anche questo è verissimo: più i personaggi credono di aver “perso tutto” e più il loro amore per l’altro si rafforza.
CITAZIONE
Ed è sicuramente in questi istanti che il lettore si sente più avvinto dalla trama, trascinato da un crescendo, oserei dire quasi rossiniano, sapientemente orchestrato fino agli ultimi capitoli sempre più carichi di tensione, dove sembrerebbe che ogni cosa, ricostruita da Isabel e Severus con fatica, tenacia e speranza fino a quel momento, debba essere destinata ad andare distrutta dalla furia iconoclasta dell’uomo respinto da Isabel che sembra prevalere, ad un certo punto, sullo splendore e la forza di questo amore karmico.

Una gran faticaccia a costruire il tutto con una parvenza, mi auguro, di credibilità! Quei due avevano una gran voglia di finire insieme, e tenerli lontano è stato difficilissimo! Mi sono dovuta arrampicare sugli specchi!
CITAZIONE
Nell’ultimo, decisivo capitolo la rabbia incontenibile di Ryann, innamorato deluso e accecato dalla gelosia, trascina in un vero vortice di emozioni: pensa che ho temuto più volte che tu avessi optato addirittura alla rinuncia del lieto fine, pur sapendo bene come ciò non rientri affatto nelle tue abitudini!

Hihihih… mi piaccio un sacchissimo quando riesco a indurre questo dubbio! Mi sa che prima o poi devo proprio giocarvelo il tiro mancino della storia che finisce male…
CITAZIONE
Nelle ultimissime battute della storia, infatti, il coraggio disperato di Severus e la sua eroicità sembrano soccombere: pur sapendo, o meglio dire a questo punto, pur sperando che comunque mi attendesse un felice the end, mi sono bevuta il finale mozzafiato e senza esclusione di colpi con il cuore in gola, preoccupatissima ad ogni riga che si realizzasse ciò di cui avevo più paura.

Lo ammetto, gongolo assai! :) :) :)
CITAZIONE
Fantastico come hai saputo mantenere alta la tensione e come sei riuscita magistralmente a farlo sino all’epilogo che regala, infine, l’enorme piacere di una chiusura degna di questa meravigliosa storia d’amore.

Grazieeeeee! Anche qui è stata una faticaccia improba, tener alta la tensione fino alla fine e, al contempo, dare tutte le spiegazioni in pochissime parole. Spero d’essere riuscita a chiarire bene tutto ciò che avevo tenuto “nascosto”.
CITAZIONE
Insomma, Ida: ancora una volta hai saputo catturarmi, stupirmi, deliziarmi con l’incanto di una vicenda ben costruita, a tratti eccitante e in ogni parte densa di contenuti positivi. Un’avventura che sembra costruita apposta per riconciliare con i sentimenti, la passione, e le emozioni più belle.

Bé… in fondo questa è una mia tipica storia d’amore, con i soliti ingredienti…
CITAZIONE
In più hai veramente dato vita ad un pairing d’eccellenza, mettendo accanto a Severus una figura femminile di straordinaria intensità; Isabel è una donna impossibile da non amare ed ammirare, così profondamente semplice ma allo stesso tempo magica e speciale, così vera, indomita, coraggiosa e autentica ma anche fragile nella sua deliziosa femminilità.

Grazie. I complimenti al personaggio original sono sempre graditissimi perché è sempre il più difficile da costruire e da rendere davvero credibile: in fin dei conti il rischio Mary sue è sempre dietro l’angolo! ;)
CITAZIONE
Isabel è molto bella, e lo è soprattutto dentro nonostante le sue qualità esteriori siano inizialmente più evidenti; questa sua bellezza a tutto tondo mi ha conquistata fin dal primo capitolo, (la cosa ti sembrerà incredibile, vero? Non mi ha fatto scattare il solito attacco di gelosia, woooow! ) forse perché è da subito che hai saputo renderla vicina ad ognuna di noi, donnine comuni, abituate a lottare e a soffrire per un amore e altrettanto spesso anche abituate a rinunciarvi.

Sì, vero, questa volta, a differenza di Crystal della trilogia di Cristallo Nero, che hai a lungo abbondantemente odiato, Isabel è più facile da accettare perché pare essere perdente, nonostante abbia rischiato ogni cosa per amore di Severus. Per questo, forse, ti è stato più facile accettarla. Sull’essere bella o meno, bé, Severus la vede bella, ma è solo il suo parere soggettivo. Mentre Crystal, lo ammetto, era un personaggio costruito per essere oggettivamente bella e seducente.
Ma, con questo, vuol dire che non sono mai riuscita ad ingannarti e a farti credere che Isabel fosse “cattiva”?
CITAZIONE
Ecco che in Isabel ci si ritrova e si ha l’opportunità di vincere, finalmente, perchè lei, coronando alla fine di un percorso difficilissimo il proprio sogno, ci offre la possibilità di riscattare ogni desiderio perduto e di avere una rivalsa su tutto ciò a cui si è state costrette ad abdicare.

Sì, capisco: se l’hai vista così… sì. Sei sempre stata dalla sua parte, allora!
CITAZIONE
Una rivalsa per il momento solo fantasticata, certo, ma che può trasformarsi nella spinta a non darsi mai per vinti e a continuare a sognare ma, soprattutto, ad avere sempre e comunque voglia di lottare per ciò che vogliamo si realizzi. Isabel mi ha ricordato, insomma, che bisogna sempre crederci, perché alla fine possa accadere!

E brava Ele che hai trovato anche la giusta morale!
Grazie mille per la bellissima recensione!



Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:27
 
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view post Posted on 8/2/2014, 17:36
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Ida ritrova il “suo “ Severus più straziante e straziato, ed è talmente emozionante l’apertura del brano, da non farmi rimpiangere “i sorrisi”.
E’ il Severus più cupo, il più disperato e rabbioso, contro se stesso e contro il destino turpe che lo conduce alla disperazione.

Le immagini suggerite da Ida sono vivide e tragicamente descritte. E tu, lettore, sei lì ad ascoltare quell’orribile risata nata dall’inferno dell’anima di un uomo distrutto.
E’ la maschera che Severus indossa a fare tutta la differenza; solo il tremito delle mani esprime il travaglio e la devastante disperazione di chi, compiendo il suo dovere fino in fondo, ora, deve anche fingere una gioia che lo fa gridare nel silenzio del cuore una sola parola: assassino.

Severus sopporta e subisce la sboccata e volgare felicità malvagia di chi lo circonda, e sostiene la parte che gli è toccata con coraggio e abnegazione inimmaginabili.
La goccia che cade dal bicchiere di vino è un meraviglioso attimo sospeso, un fotogramma rallentato, che punta lo sguardo del lettore alla candida mano di Severus.

Il parallelo sangue – vino, si fa sempre più stringente e prende allo stomaco, come la perdita incolmabile che Severus cela in fondo al cuore.

Il brano cantato da Kaufmann che Ida ha scelto è veramente una stupenda cornice alla lettura. Rende quasi intollerabile la sensazione di amarezza e strazio che suggerisce. Jonas è il perfetto Severus anche nelle movenze e nel dolore che esprime, mai scelta per l’”Opera” fu più indovinata.

Ed è veramente un eroe che sprezza il dolore questo Severus.
Il personaggio di Lestrange, così grossolano e disgustoso nella sua ubriachezza insopportabile e volgare, appare ancora di più in contrasto con l’elegante, contenuta presenza del “nostro” Mago.

Segue un brano che commuove e addolora chi ama Severus.
Il sangue che si palesa sul volto, non è che l’effimero segno dello strazio interiore: ben altra e più profonda ferita è stata inferta nel profondo; forse sta in questo la grandezza di Severus, punirsi e sopportare per il bene di tutti. Odiato, scacciato, vilipeso, in balia dei compagni oscuri e del Padrone di quelle marionette.

Nella storia immaginata da Ida la perdita è resa ancora più grave, perché con Silente, l’amico e il mentore, egli ha perduto anche l’unico raggio di speranza: l’amore di una donna. Lei sebbene non sia descritta, e pur restando presenza evanescente, esiste, perché Ida racconta il sentimento che la fa vivere nella storia, la rende cara a chi legge. Lei è l’unica che ha saputo donare a Severus un piccolo spicchio di luce tra le nuvole fitte e il buio.
Il desiderio potente che il mago prova sembra narrato per far comprendere quanto profondo sia l’abisso in cui Severus si è volontariamente gettato. Ed è quella volontà, oltre al dovere che ne fanno un vero eroe.
Lei, la donna evanescente, è perduta, come Minerva, come la vita di prima, come Silente e tutto questo è vissuto con tanta lucida consapevolezza da far piangere. Niente lo può più salvare.
Per sempre.
Quelle due parole sono una pietra tombale su qualunque possibile speranza di riscatto. D’altra parte Severus non può riscattarsi, non ci sono – secondo lui – sofferenza e pena sufficienti a tanto, nemmeno lo strazio che sta consumando è una sufficiente punizione.
Perché non c’è redenzione per l’Assassino, non c’è speranza. Anche un solo pensiero rivolto alla donna che ama potrebbe oscurarne la purezza: a Severus resta solo l’inferno della sua povera anima che grida la disperazione, mentre atteggia il volto a indifferenza.
Grande ida! Inarrivabile il “tuo” Severus.
 
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CITAZIONE (chiara53 @ 8/2/2014, 17:36) 

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Ida ritrova il “suo “ Severus più straziante e straziato, ed è talmente emozionante l’apertura del brano, da non farmi rimpiangere “i sorrisi”.

Ecco, no, non dire così!
Scrivere i “sorrisi” è stata per me un’esperienza bellissima, davvero liberatoria, che mi ha dato soddisfazione e felicità. E credo che lo stesso sia stato per Severus. Lo ammetto, ma dopo quell’ultimo, maledetto libro, e i due film al seguito, vedere ancora soffrire Severus è davvero tremendo, ed è ancor più tremendo se sono io a farlo soffrire.
L’unica cosa che posso dire a mia discolpa e che questa storia è, in effetti, il primo capitolo di una long fic che ho ideato per il Gioco Creativo della Musica, ma che mi sono subito resa conto che era impossibile da scrivere, nello stretto lasso temporale di cui disponevo. Così, anche le due altre storie che seguiranno (e se avrò tempo saranno anche di più) saranno altri capitoli di questa long che, prima o poi, spero di riuscire a scrivere. Una long-fic in cui Severus soffre, è vero, ma trova anche la felicità con quel personaggio originale che nelle song-fic è solo appena accennato nei suoi ricordi. Ma, ve lo giuro, e se mi conoscete sapete che potete credermi, Severus sarà felice!
CITAZIONE
E’ il Severus più cupo, il più disperato e rabbioso, contro se stesso e contro il destino turpe che lo conduce alla disperazione.

Bè, per forza, visto che scrivo del momento successivo a quello in cui, povero tesoro mio, ha appena dovuto uccidere Silente… e adesso è anche obbligato a festeggiare l’orribile evento!
CITAZIONE
Le immagini suggerite da Ida sono vivide e tragicamente descritte. E tu, lettore, sei lì ad ascoltare quell’orribile risata nata dall’inferno dell’anima di un uomo distrutto.

Già, proprio dal suo tremendo inferno nasce quell’orribile risata…
CITAZIONE
E’ la maschera che Severus indossa a fare tutta la differenza; solo il tremito delle mani esprime il travaglio e la devastante disperazione di chi, compiendo il suo dovere fino in fondo, ora, deve anche fingere una gioia che lo fa gridare nel silenzio del cuore una sola parola: assassino.
Severus sopporta e subisce la sboccata e volgare felicità malvagia di chi lo circonda, e sostiene la parte che gli è toccata con coraggio e abnegazione inimmaginabili.

Cos’altro aggiungere alla tremenda sofferenza di Severus che tu hai così bene illustrato? Quella sofferenza che lo dilania internamente ma che non può in alcun modo mostrare al mondo?
CITAZIONE
La goccia che cade dal bicchiere di vino è un meraviglioso attimo sospeso, un fotogramma rallentato, che punta lo sguardo del lettore alla candida mano di Severus.

Grazie: è una scena volutamente molto rallentata che mi premeva colpisse l’immaginazione dei lettori e il tuo commento mi dice che, almeno con te, sono riuscita nel mio intento!
CITAZIONE
Il parallelo sangue – vino, si fa sempre più stringente e prende allo stomaco, come la perdita incolmabile che Severus cela in fondo al cuore.

Sì, anche questo era un effetto del tutto voluto. Felice di essere riuscita a raggiungere l’obiettivo.
CITAZIONE
Il brano cantato da Kaufmann che Ida ha scelto è veramente una stupenda cornice alla lettura. Rende quasi intollerabile la sensazione di amarezza e strazio che suggerisce. Jonas è il perfetto Severus anche nelle movenze e nel dolore che esprime, mai scelta per l’”Opera” fu più indovinata.

Sì, Jonas è assolutamente stupendo e, dove mai non arrivasse la sua voce, arrivano i suoi gesti e le sue espressioni. Ma sono anche certa che la sua voce ha preceduto tutto quanto…
CITAZIONE
Ed è veramente un eroe che sprezza il dolore questo Severus.

Già… il nostro eroe meraviglioso...
CITAZIONE
Il personaggio di Lestrange, così grossolano e disgustoso nella sua ubriachezza insopportabile e volgare, appare ancora di più in contrasto con l’elegante, contenuta presenza del “nostro” Mago.

Bè… uno stronzo qualsiasi da contrapporre al nostro meraviglioso amore mi serviva proprio… Povero Lestrange, che magari è anche astemio! No, con la moglie che si ritrova beve , per forza, per dimenticare!
CITAZIONE
Segue un brano che commuove e addolora chi ama Severus.
Il sangue che si palesa sul volto, non è che l’effimero segno dello strazio interiore: ben altra e più profonda ferita è stata inferta nel profondo; forse sta in questo la grandezza di Severus, punirsi e sopportare per il bene di tutti. Odiato, scacciato, vilipeso, in balia dei compagni oscuri e del Padrone di quelle marionette.

Eeeh… che dire… Il cuore di Severus sanguina ben più del suo volto…
CITAZIONE
Nella storia immaginata da Ida la perdita è resa ancora più grave, perché con Silente, l’amico e il mentore, egli ha perduto anche l’unico raggio di speranza: l’amore di una donna. Lei sebbene non sia descritta, e pur restando presenza evanescente, esiste, perché Ida racconta il sentimento che la fa vivere nella storia, la rende cara a chi legge. Lei è l’unica che ha saputo donare a Severus un piccolo spicchio di luce tra le nuvole fitte e il buio.

Felice che le mie poche parole su di lei siano riuscite a fartela diventare cara. Del resto, lei ama Severus (anche se tutto è ancora e solo nella mia mente!) con tutta se stessa e, se necessario, contro il mondo intero. E’ un personaggio a tutto tondo: diciamo che mi sono ispirata a Senta dell’Olandese Volante.
CITAZIONE
Il desiderio potente che il mago prova sembra narrato per far comprendere quanto profondo sia l’abisso in cui Severus si è volontariamente gettato. Ed è quella volontà, oltre al dovere che ne fanno un vero eroe.

Sì, l’amore di Severus è immenso, così come è tremenda la rinuncia che ha compiuto. E tu ancora non sai quale terribilissima cosa ha fatto prima di arrivare a questa rinuncia… prima o poi lo scriverò…
CITAZIONE
Lei, la donna evanescente, è perduta, come Minerva, come la vita di prima, come Silente e tutto questo è vissuto con tanta lucida consapevolezza da far piangere. Niente lo può più salvare.
Per sempre.

Già. Tutto è tremendamente lucido… e assolutamente perduto. Da qui nasce il dolore tremendo, da questa chiara consapevolezza.
CITAZIONE
Quelle due parole sono una pietra tombale su qualunque possibile speranza di riscatto. D’altra parte Severus non può riscattarsi, non ci sono – secondo lui – sofferenza e pena sufficienti a tanto, nemmeno lo strazio che sta consumando è una sufficiente punizione.

Vero anche questo. Del resto, la realtà delle cose lo spinge a pensare ciò. E contro quella realtà è davvero difficile combattere… E il primo prezzo che Severus deve pagare, è proprio la rinuncia all’amore che, incredibilmente, la vita gli ha ancora una volta regalato… La scriverò quella long, lo prometto, prima o poi…
CITAZIONE
Perché non c’è redenzione per l’Assassino, non c’è speranza. Anche un solo pensiero rivolto alla donna che ama potrebbe oscurarne la purezza: a Severus resta solo l’inferno della sua povera anima che grida la disperazione, mentre atteggia il volto a indifferenza.
Grande ida! Inarrivabile il “tuo” Severus.

Grazie per i complimenti, ma, a dire la verità, è Severus che li merita, non io: è lui che mi ispira…


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:25
 
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Sono ancora abbastanza sconvolta dopo la lettura di questa storia terribilmente cruda: un incubo descritto e accompagnato da musica e parole che ne accentuano incredibilmente la drammaticità e rendono spaventosamente vivido un quadro dalle tinte agghiaccianti, perfettamente ambientato nell'antro del Mostro per eccellenza. Accidenti, Ida, hai dipinto in modo splendido e realistico un vero e proprio inferno, realtà tremenda in cui è costretto a trovarsi Severus, subito dopo aver ucciso Albus. E' senza dubbio presumibile che sia accaduto ciò, a seguito della sua azione, ma non è mai semplice riuscire con l'immaginazione a quantificarne l'orrore, mentre tu sei riuscita a tratteggiare con magistrale efficacia ogni sfumatura della sua condanna all'espiazione degli errori commessi.
Magnifica la tua visione d'insieme che riesce a rendere tangibile il tormento di un Severus eroico, immenso e superiore costretto a ostentare indifferenza con la morte dentro. Ho apprezzato infinitamente la splendida descrizione del suo calvario interiore così come voglio applaudire alla bravura con cui hai abilmente ricostruito un episodio tra i più drammatici del suo difficile percorso, con puntuale e straordinaria intensità, rendendo giustizia ed onore al suo coraggio mai sufficientemente celebrato. Bellissima anche la precisa caratterizzazione di Rodulphus Lestrange, figura trista e meschina che, per ovvi motivi, ha imparato ad ascoltare solo se stesso in un consesso di persone che non lo ha mai considerato.
Severus alza il calice ed è costretto a brindare alla morte di Silente, pugnalando mille volte la sua anima e affliggendo quelle di coloro che lo amano, ma, ancora una volta grazie a te, il suo sacrificio è rievocato e può apparire di nuovo, luminoso e concreto, celebrato in tutta la sua grandezza.
 
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view post Posted on 17/2/2014, 18:36
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Ardenti lacrime di Ghiaccio


Ancora una storia perfetta, che racconta il dolore perfetto, completo, inestinguibile di Severus.
La totalità dello strazio di un’anima integra e pura emerge dalle parole che si inseguono raccontando pensieri e ricordi, le lacrime sono solo l’evidenza tangibile del travaglio di Severus e non servono a lavare via il rimorso.

Tutta la storia vive tra le nebbie e sulla tomba di Silente. Splendida l’iterazione del nome: Albus, nome sussurrato e invocato per tre volte, come un urlo e un’invocazione, come una preghiera inascoltata.
Tra i sentimenti che lottano nel cuore di Severus c’è posto anche per quelli di una potente Minerva, per il suo di dolore che colpisce e esaspera la sensazione di perdita infinita e di immensa incolmabile solitudine.
Un momento doloroso, ma descritto con superba maestria da Ida, a cui vanno i miei complimenti per la facilità con cui riesce a trovare la strada del mio cuore e riesce a farmi amare Severus ancora di più dopo una lettura come questa.
 
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view post Posted on 19/2/2014, 10:57
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CITAZIONE (chiara53 @ 17/2/2014, 18:36) 
Ardenti lacrime di Ghiaccio

Ancora una storia perfetta, che racconta il dolore perfetto, completo, inestinguibile di Severus.

Mi sa che Severus no è affatto contento di tutta questa dolorosa perfezione… :lovelove:
CITAZIONE
La totalità dello strazio di un’anima integra e pura emerge dalle parole che si inseguono raccontando pensieri e ricordi, le lacrime sono solo l’evidenza tangibile del travaglio di Severus e non servono a lavare via il rimorso.

No, quelle lacrime portano solo in superficie il dolore, ma non lo estirpano, purtroppo…
CITAZIONE
Tutta la storia vive tra le nebbie e sulla tomba di Silente. Splendida l’iterazione del nome: Albus, nome sussurrato e invocato per tre volte, come un urlo e un’invocazione, come una preghiera inascoltata.

Ooh… non me n’ero neppure accorta! Piuttosto monotono il mio Severus… -_-
CITAZIONE
Tra i sentimenti che lottano nel cuore di Severus c’è posto anche per quelli di una potente Minerva, per il suo di dolore che colpisce e esaspera la sensazione di perdita infinita e di immensa incolmabile solitudine.

Bé, non so bene come, ma Minerva riesce sempre ad infilarsi nelle mie storie, magari anche di soppiatto, come ha fatto questa volta… ;)
CITAZIONE
Un momento doloroso, ma descritto con superba maestria da Ida, a cui vanno i miei complimenti per la facilità con cui riesce a trovare la strada del mio cuore e riesce a farmi amare Severus ancora di più dopo una lettura come questa.

Grazie per il gradito complimento, davvero! :wub:


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:25
 
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Lo meriti tutto! :wub:
 
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view post Posted on 20/2/2014, 00:20
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Posso essere assolutamente sincera? :woot:

Penso che scrivere sotto l'influsso della musica ti faccia bene perché questa storia è una delle più belle che tu abbia mai scritto, è tremenda, è vero, assolutamente tremenda, ma c'è un grado di coinvolgimento - dato anche dalla scelta stilistica di usare la seconda persona - tale che vuoi sentirti partecipe nonostante sia così terribile leggere tutta la sofferenza di Severus, vuoi continuare a leggere ancora e ancora ed addentrarti ancora nell'anima a pezzi di Severus.
Mi è piaciuta veramente moltissimo e si lega splendidamente al brano che hai scelto (e con l'ascolto in tedesco si aggiunge crudezza a tutta la storia) ed io trovo che sia una splendida song fic, legata e costruita intorno alle parole e con la musica che ne fa un sottofondo assolutamente perfetto.

È veramente bellissima *-*

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Ardenti lacrime di ghiaccio



Molto bella anche questa storia, anche se, come l'altra, assolutamente tremenda, ma d'altronde non è stata ispirata da un canto allegro :(
Mi è piaciuta molto l'atmosfera che hai saputo creare, giocando con la natura come se fosse essa stessa protagonista della storia e non solo un semplice sfondo, è stata bella l'interazione che c'era tra di essa e il dolore di Severus, il suo nascondersi e Minerva che dall'alto lo osservava come ogni sera.
Minerva che è sempre splendida e l'hai resa tale anche con poco, e Severus è un meraviglioso uomo che soffre nel silenzio e nella solitudine, soffre sulla tomba dell'uomo che ha ucciso mentre nessuno lo guarda per quello che è.
E le sue lacrime sono l'emblema di tutto, nascoste anch'esse, tremende e forti, macigni e carezze.
E il tutto è perfettamente legato alle parole della canzone e alla musica.

C'è una parte che mi ha letteralmente rapita e che ho adorato tantissimo, ed è questa:
CITAZIONE
Una lacrima, più ardente delle altre, nata dal suo filiale affetto, scese piano sulla guancia pallida e lenta arrivò sulle labbra sottili del mago, salata e colma di dolore.
Minerva non poteva vederla, dal castello. Minerva non avrebbe mai potuto sapere della sua esistenza.
Ma Severus gliela dedicò, con tutto l’affetto che non poteva rivelarle.
Se non poteva consolare il suo dolore, poteva però offrirle il proprio.
Tutto quello contenuto in quell’ardente lacrima di ghiaccio.

Non lo so, ma c’è tutto un mondo fantastico celato in queste parole, c’è Severus nella sua grandezza e in tutto il suo dolore e c’è Minerva, tutta la sua forza e tutta la sua tristezza nel vedere notte dopo notte l’assassino, ed è tremendo che lei non possa scorgere quelle lacrime.
Un’immagine, questa, veramente meravigliosa.

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Solo il fumo del calderone



La prima cosa che mi è venuta in mente alla fine della lettura della storia è stata: meravigliosa, fantastica, potente e straordinaria Minerva!
Mentre su Silente molte meno paroline dolci :angry: mi è uscito un vaffa spontaneo e di cuore!
CITAZIONE
– Vecchio stupido stregone che credevi nei sogni e ti divertivi a giocare con la vita delle persone… – aggiunse con voce alterata e gonfia di sofferenza. – a cominciare dalla tua… e dalla mia!

Qui Severus è stato fantastico, da applausi, ecco!

Ma torniamo alla storia.
Che dire, è una storia intensa, drammatica per come tratta i sentimenti di Severus, ogni sua sofferenza, e la mostra nuda e cruda senza fronzoli né giri di parole, ma l'ho trovata anche molto delicata nel dipanare il rapporto del mago con Albus prima e con Minerva poi, di una dolcezza struggente la strega che si ancora con forza a quell'affetto che niente è riuscito a sradicare, neppure le continue menzogne del suo ragazzo, perché lei comprende, comprende a fondo, e le manca poco per capire il perché di quel terribile gesto.
È la Minerva che avrei voluto leggere nei libri, anche se mi rendo conto che l'attenzione non poteva essere focalizzata su di lei, ma mi sarebbe piaciuto leggere anche solo una riga in cui lei avrebbe avuto dei dubbi e avrebbe riflettuto sui perché di Severus.

Bellissima storia che parte da "niente" e si districa in una stupenda introspezione dove Severus è messo a nudo persino di fronte a se stesso e si eleva vinto e vincitore, ma è tremendo dover ancora assistere alla sua recita di fronte a quella donna che per anni gli ha fatto da madre, e mi consola che lei, straordinaria, è andata al di là e ha compreso ben più di poche frasi soffiate con disprezzo e ironia, lei è andata al di là degli occhi.

La scena in cui solo si chiude a piangere protetto dalle spesse tende, sapevo che mi sarebbe piaciuta, e l'attesa non ha tradito le mie aspettative, è stata assolutamente meravigliosa, è stato come assistervi, come essere dentro di lui e con lui soffrire, sentire le lacrime che scendevano forti, cullate dalla luna, mentre si perde nel ricordo di lei, è un amore lontano che non si può consumare è alquanto terribile e ti strappa l'anima e il cuore in brandelli, anche se l'immagine suggestiva che ne esce in questa parte è bellissima.

Albus l'ho odiato, e si dimostra lo spietato stratega che è sempre stato, ok, non ha tutti i torti, però che cavolo!
E tra l'altro Nigellus si facesse le tele sue! <_<
Tra l'altro mi sono un attimo fermata a riflette su una cosa leggendo alcune frasi che hai scritto.
Gli insegnanti di Hogwarts sono mai stati torturati per estorcere loro informazioni su Harry e co, sull'Ordine della Fenice e quant'altro?
Perché se Voldemort e compagnia bella, non avevano alcun interesse per loro a parte il controllo della scuola, perché Severus non poteva confidarsi anche solo con Minerva? In fondo se nessuno l'avrebbe mai "interrogata" non avrebbe mai corso alcun rischio hmm
Ok, sono solo pensieri del momento, torno alla storia XD

Insomma, ci sono una serie di cose meravigliose, frasi e immagini, sulle quali soffermarsi, ma è difficile trovare qualcosa da dire senza rovinare l'incanto delle parole stesse, quindi mi limito a dire che è una storia che va letta e riletta per assaporarne ogni sfumatura e ogni fantastico aspetto di un Severus che è padrone indiscusso della scena, e di una Minerva che è tutto.

Il nesso con il brano che hai scelto è reso alla perfezione, la storia si allunga e abbraccia ogni parola del testo splendidamente, cucendola addosso ai personaggi come stoffa d'alta sartoria.

Quindi, per concludere, fantastica! :woot:
 
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view post Posted on 28/2/2014, 16:38
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Ricordi e rimpianti



Quando leggo le tue storie, Ida, mi ritrovo nella mente di Severus a valutare la sua sofferenza e addolorarmi per il destino crudele che, inesorabile, lo colpisce.
Qui i temi prevalenti sono il rimpianto per il padre e per l’amico perduto, un padre che lo ha anche “usato”, ma che Severus ha amato e addirittura ucciso, per dovere e per amore.
In questa storia tratti i temi cardine dell’esistenza di Severus: i ricordi che generano rimpianti e rimorsi, e il dovere supremo giudice della sua esistenza che ha la meglio su tutto.
Il brano di musica scelto è bellissimo e poco importa se uomo o donna l’attore principale.
Qui si parla di sentimenti, forte e coraggiosa la presenza di Narcissa che hai rivestito dell’abito di madre coraggio, consapevole del sacrificio che Severus ha compiuto per suo figlio e per questo grata all’uomo che le ha reso l’anima di Draco perdendo la sua.
Narcissa è madre con la maiuscola; credo che anche lei, come ha fatto Lily, si sarebbe sacrificata.
Narcissa è una delle grandi figure spesso dimenticate, ma non da te.
Ho apprezzato moltissimo il gesto e le parole che le fai dire. Prima o poi aprirò una discussione sulle madri in HP: Narcissa lo è e tu le hai reso l’onore che merita.
Complimenti!
 
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view post Posted on 1/3/2014, 18:45
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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CITAZIONE (Ele Snapey @ 11/2/2014, 22:08) 

Brucia



Sono ancora sconvolta dopo la lettura di questa storia terribilmente cruda: un incubo descritto e accompagnato da musica e parole che ne accentuano incredibilmente la drammaticità e rendono spaventosamente vivido un quadro dalle tinte fosche e perfettamente ambientato nell'antro del Mostro per eccellenza.

Sì, indubbiamente la musica aiuta molto a rendere ancora più tragico e forte se leggi ascoltando il brano.
CITAZIONE
Accidenti, Ida, hai dipinto in modo splendido e realistico un vero e proprio inferno, realtà agghiacciante in cui si è costretto a trovarsi Severus, subito dopo aver ucciso Albus. E' senza dubbio presumibile che sia accaduto ciò, a seguito della sua azione, ma non è mai semplice riuscire con l'immaginazione a quantificarne l'orrore, mentre tu sei riuscita a tratteggiare con magistrale efficacia ogni sfumatura della sua condanna all'espiazione degli errori commessi.

Povero Severus… ogni volta che ci penso l’orrore mi opprime: lui con il cuore straziato che deve festeggiare la morte del suo unico amico, quasi di un padre…
CITAZIONE
Magnifica la tua visione d'insieme che riesce a rendere tangibile il tormento di un Severus eroico, immenso e superiore costretto a ostentare indifferenza con la morte dentro. Ho apprezzato infinitamente la splendida descrizione del suo calvario interiore così come voglio applaudire alla bravura con cui hai abilmente ricostruito un episodio tra i più drammatici del suo difficile percorso, con puntuale e straordinaria intensità, rendendo giustizia ed onore al suo coraggio mai sufficientemente celebrato.

Grazie.
In effetti, il suo coraggio è immenso. E sapere che per un intero anno è stato a conoscenza di ciò che sarebbe accaduto e che lo ha atteso, e pensato, e temuto… davvero tremendo!
CITAZIONE
Bellissima anche la precisa caratterizzazione di Rodulphus Lestrange, figura trista e meschina che, per ovvi motivi, ha imparato ad ascoltare solo se stesso in un consesso di persone che non lo ha mai considerato.

Bé, povero Lestrange, anche lui non è che se l’è passata bene con tutti quegli anni ad Azkaban…
CITAZIONE
Severus alza il calice ed è costretto a brindare alla morte di Silente, pugnalando mille volte la sua anima e affliggendo quelle di coloro che lo amano, ma, ancora una volta grazie a te, il suo sacrificio è rievocato e può apparire di nuovo, luminoso e concreto, celebrato in tutta la sua grandezza.

Una grandezza tremendamente dolorosa, purtroppo…


Edited by Ida59 - 26/5/2015, 22:25
 
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