Il Calderone di Severus

Ellyson

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chiara53
view post Posted on 11/1/2015, 14:33 by: chiara53
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Ci penserai domani



Non so perché, ma mi sembrava giusto iniziare la “Lotteria” con una storia pubblicata nel 2015.
Stamattina, quando ho visto il tuo nuovo racconto, Elly, ho capito che era quello giusto. Quello adatto per iniziare un altro anno.
E’ una storia complessa che tocca temi attuali e terribili.
Consiglio a chiunque voglia godere di questo racconto appieno di leggere gli altri tre che l’autrice indica, non perché la trama non si possa reggere da sé, ma perché sono quattro racconti disposti e scritti in un crescendo di emozioni e di immagini.
Dei quattro questo è il più completo e forse, ma dico forse, il più bello, perché io sono un’inguaribile romantica e quando lo leggerete capirete il perché.
L’apertura è forte, dura, impietosa.
Severus è stupendo: realistico e soprattutto umano. Potresti incontrarlo per strada uno così, coperto di buio e dolore e non farci caso, perché ormai siamo abituati a tutto e non perdiamo tempo a curarci della pena negli occhi degli altri. Ma tu Elly hai guardato in fondo all’abisso di solitudine, ai rimpianti ed ai rimorsi e hai saputo descriverli e comunicarli al lettore con una nitidezza sconcertante.
Io mi sono sentita Severus, io ero lui e mi guardavo nello specchio per sapere quanto profondamente ci si possa fare male, quanto vuota possa essere la vita se perdi l’occasione, se perdi l’attimo.
Questo hai trasmesso con frasi brevi che sanno rendere perfettamente l’affastellarsi di pensieri e ricordi.
Ma anche i ricordi sono mediati dall’oggi, dal momento che descrivi e che Severus vive. Una sera qualsiasi alla fine di una sua qualsiasi giornata.
Lo stile è scarno, asciutto eppure capace di descrivere un mondo e l’intimità complessa e straziante di Severus, il tutto senza usare una parola di commiserazione o comprensione, ma tuttavia facendole nascere nel cuore del lettore. Nel mio cuore, perché tu riesci a creare atmosfere e sensazioni che feriscono ed entrano nella testa: diretta emanazione del ruvido, cinico, introverso Professore.
La trama scivola via in un crescendo di emotività indotta dagli eventi.

Una Hermione perfetta e fragile appare dietro la donna forte che avrebbe voluto essere, ma è così che dev’essere. Da brividi lo stupore misto ad incredulità di Severus quando se la trova sulla porta di casa ed è in quel momento che lei approda all’unico porto sicuro, l’unica strada percorribile dopo la tempesta, dopo la violenza e il male fatto e subito.
Stupendo Severus che ritrova se stesso, quel se stesso perduto di quattro anni prima, è lui, è sicuro e affidabile, meticoloso, protettivo e feroce, sì, soprattutto rabbioso e feroce.
Travolgente l’incontro con Weasley nella casa che doveva essere culla di felicità, patina falsa e solo esteriore del male nascosto, dell’orrore che devasta l’interno, là dove gli occhi dei vicini non vedono o non vogliono vedere.
Qui il realismo rasenta l’attualità giornalistica. Hai saputo descrivere con poche indovinate parole la reazione di Severus, più forte e violenta nel pugno da Babbano che nel magico Crucio.
Ho colto nell’esplosione irrazionale dello sfogo fisico il pensiero di Severus, l’atto di chi potrebbe distruggere l’avversario e ucciderlo, ma ha soprattutto voglia di sfogare la rabbia e l’odio repressi.
C’è tutto il vissuto di Severus in quella reazione e il dolore che provoca a se stesso è una ben magra consolazione per aver contribuito a favorire gli eventi che si sono verificati.
Testone!
La foto che trova in casa di madre e figlia è un trofeo che Severus porta fino a casa, tenendola tra le mani, quasi rappresenti la certezza che tutto è vero, tutto, anche essere padre e la posiziona nel luogo che merita.

Ho lasciato questi commenti sotto spoiler, perché c’è troppa trama e troppe descrizioni. Il tuo racconto, Elly merita più di una rilettura per gustare l’attenta cura dei particolari e la scelta stupenda della frase che si ripete come un mantra e che è il filo conduttore dei pensieri, ma anche delle azioni di Severus: Ci penserai domani.
Bella, bellissima, una di quelle storie che non dimentichi e che non si perdono tra le altre, a cui riferirsi quando devi suggerire qualcosa di davvero bello da leggere.

Edited by chiara53 - 14/1/2015, 14:31
 
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