Il Calderone di Severus

Sfida n. 9 FA+FF: Happy Halloween!

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Xe83
view post Posted on 31/10/2020, 09:16




CITAZIONE (chiara53 @ 30/10/2020, 18:58) 

Cara Chiara,
è di grande aiuto ciò che mi scrivi, anche se, leggendoti, mi sembra impossibile che tu possa avere avuto dubbi sulla tua capacità di scrittura. (Perché mi piace tanto come scrivi). ❤️
I tuoi racconti fanno vivere forti emozioni mostrando, facendo vedere in modo chiaro, vivo quello che hai in testa e che metti sulla pagina. E riuscendo a fare questo, tra l'altro con uno stile davvero elegante ed efficace, metti il lettore davanti ai fatti. Crei, con la tua penna, immagini mentali chiare e dinamiche, che coinvolgono empaticamente e tantissimo chi legge.

Grazie per il prezioso link che mi hai segnalato: non vedo l'ora di scoprire di più su questa "eclettica" coppia.
🌹

Edited by Xe83 - 31/10/2020, 10:10
 
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view post Posted on 31/10/2020, 11:14
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Ci ho messo più del previsto (mannaggia al tempo che manca sempre quando devi dedicarlo alle tue cose) ma tenevo comunque a terminare questa storia senza troppe pretese, come piccolo omaggio all’Halloween di un anno fa e alle splendide compagne di gioco e di avventura con cui l’ho condiviso. :] <3
E’ un pochino più lunga rispetto alle one shot postate, ma spero possa scorrere in fretta e risulti una lettura gradevole (e, ripeto, senza troppe pretese, anzi, molto rilassata) anche a chi non potrà cogliere a pieno certi passaggi contenuti. Un abbraccio corale alle amiche di sempre, e a quelle entrate più recentemente a far parte del gruppo selvaggio del Calderone :lol: :gruppo:





Titolo: L’addestramento di Halloween

Autore/data: Ele Snapey – ottobre 2020
Tipologia: one-shot
Rating: per tutti
Genere: Avventuroso/umoristico.
Personaggi: Severus Piton, personaggi originali.
Pairing: nessuno
Epoca: tra il 5 e il 6 anno.

Riassunto: L’Oscuro Signore lo aveva convocato con urgenza e, subito dopo, si era trovato catapultato in men che non si dica a chilometri e chilometri di distanza dal quartier generale di Villa Malfoy…

Storia scritta per la sfida “Happy Halloween” del Forum “Il Calderone di Severus”

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.








L’ADDESTRAMENTO DI HALLOWEEN



L’Oscuro Signore lo aveva convocato con urgenza e, subito dopo, si era trovato catapultato in men che non si dica a chilometri e chilometri di distanza dal quartier generale di Villa Malfoy.
Si guardò attorno, con attenzione e prudenza.
La stradina buia, silenziosa, lastricata di porfido grigio era bagnata e rifletteva piccoli riverberi provenienti da un paio di lampioncini in ferro battuto fissati a vecchie mura.
Si rese conto di essere in un vicolo stretto, chiuso tra case le cui finestre erano sprangate da imposte.
Tra una fessura e l’altra si potevano scorgere lame di luce dall’interno, segno di presenza umana; il punto in cui si trovava, però, era particolarmente avvolto dalle tenebre e non passava anima. Tutti tappati in casa quella sera.

Comprensibile, d’altronde, perché a scoraggiare chiunque avesse pensato di avventurarsi per le strade del paese, oltre che il tempaccio, ci aveva pensato con tutta probabilità il fatto che era la vigilia di Ognissanti.
Annusò l’aria umida avvertendo l’odore di pioggia misto a quello che sembrava profumo di minestrone di verdure e legna bruciata; quindi rammentò quanto gli aveva detto Voldemort.
“E’ sorto un problema, Severus…” aveva esordito, con il solito tono pericolosamente mellifluo, e a lui si erano subito irrigidite le chiappe; tuttavia non aveva battuto ciglio, preparandosi a ciò che sarebbe seguito all’inquietante premessa.

“Abbiamo nuove reclute, in una località super segreta molto lontana da qui, in attesa che li raggiunga uno dei nostri Senior per l’affiancamento.
“Dunque?” Aveva replicato, con deferenza, sentendosi più sollevato: grazie a Merlino il problema riguardava soltanto il training di iniziazione che ogni neo affiliato doveva sostenere per poter entrare a far parte della schiera di adepti.
“Dunque, te la faccio breve. E' Bellatrix che di solito se ne occupa, ma attualmente si trova a un corso di Taglio e Cruciatus in Albania che si è protratto più del previsto. E Mulciber, che normalmente la sostituisce, è a letto con l’influenza.
“Rodolphus?” Aveva suggerito, con molta cautela, intuendo dove L’Oscuro volesse andare a parare.
“Per carità. Debole e poco incline a farsi ascoltare.
“Dolohov?
“Troppo poco paziente: non voglio rischiare che dei principianti si facciano male seriamente. E così vale per Nott. Per non parlare poi di Fenrir: ancora troppo istintivo, il ragazzo.
“Lucius…” aveva provato a rilanciare, senza però nutrire troppe speranze.
“Assolutamente inaffidabile!

Voldemort aveva quindi piantato gli occhi color rubino nei suoi, neri e impenetrabili, cercando di captare quanto gli stava passando per la testa. Poi, con un pizzico di teatralità, aveva proseguito.
“Perciò ho pensato: chi meglio di Severus potrebbe assolvere a questo compito…” e con un sorriso gelido sul volto serpentino aveva concluso: “così fidato, abile e competente come insegnante?
Se con Silente poteva anche provare a incazzarsi e a discutere le iniziative che prendeva senza tener conto del suo parere, con Voldemort non era neanche ipotizzabile.
Quindi aveva acconsentito senza batter ciglio ed era andato a prepararsi.
Aveva recuperato velocemente l’intero kit da addestramento, lo aveva miniaturizzato e infilato in una comoda sacca da viaggio, mentre l’Oscuro gli faceva approntare una Passaporta istantanea che gli avrebbe permesso di raggiungere in pochi istanti il luogo super segreto dove lo stavano attendendo le nuove reclute.
Il tutto svolto nella più totale segretezza, con l’unica precisazione che avrebbe dovuto attendere di essere contattato sul posto da un agente speciale.

Si avvolse nel mantello e si spostò per precauzione verso l’arco in pietra all’inizio di un viottolo immerso nella tenebra, mimetizzandosi tra le ombre.
Regnava un silenzio cupo, grave ed inquietante; notò come perfino l’ambiente sembrava essersi perfettamente adattato alla circostanza.
Il pensiero lo riportò in modo inevitabile alla tragica notte di qualche anno prima e si domandò per l’ennesima volta cosa stesse facendoci lì, in mezzo a quel borgo umido e nebbioso, mentre avrebbe potuto stare comodamente chiuso nella propria cameretta confortevole, asciutta e piena di libri, a martirizzarsi per la perdita di Lily davanti al camino acceso.

Il filo delle riflessioni fu spezzato all’improvviso da un movimento alla sua destra; diresse fulmineo l’attenzione verso la figura incappucciata e avviluppata in una cappa nera che scendeva furtivamente per il vicolo principale.
- Professor Piton – bisbigliò la figura. - E’ lì, professor Piton?
- Eccomi – si palesò, emergendo dal buio.
- Sono il suo contatto, professor Piton: Agente Speciale DRK86, felice di conoscerla.
Il mago fece un cenno con il capo, ma considerò l’interlocutore con un misto di diffidenza e perplessità: era più basso di lui e la sua voce, soffocata dietro la maschera d’argento, gli parve avesse un timbro sottile.
L’agente se la levò, intuendo la sua titubanza, e rivelò un bel visetto femminile incorniciato da lunghi capelli scuri e occhi vivaci che lo osservavano divertiti da dietro gli occhiali.
Severus socchiuse gli occhi per la sorpresa, facendo istintivamente un mezzo passo indietro.
– Eh lo so, signore. Non si aspettava che venisse a prenderla una ragazzina, vero?
Nel suo tono colse una sfumatura di impertinenza che lo infastidì, perciò si ricompose affrettandosi a recuperare l’abituale contegno distaccato.

Nel frattempo la sua guida si era rimessa la maschera e aveva iniziato a risalire il viottolo da dove era arrivata a passo spedito. Si sbrigò a seguirla.
– Le nuove reclute ci aspettano in zona protetta, a dieci minuti da qui – si limitò a specificare lei, senza fermarsi.
L’uomo la tallonò in silenzio, continuando per tutto il tragitto a chiedersi perchè diavolo avesse accettato di farsi spedire in quel luogo sconosciuto e apparentemente abbandonato.
Intanto aveva ripreso a scendere una pioggerellina fredda e fastidiosa.
Percorsero stradine deserte, restringimenti, vicoli oscuri; oltrepassarono piccoli slarghi desolati e case dai muri grigi con gli usci e i portoni serrati, senza incontrare nessuno ad eccezion fatta per un paio di gatti che li osservarono in silenzio dal gradino degli ingressi.

Le due ombre incappucciate arrivarono infine in cima al paese: Severus ansimante, la ragazzina fresca come una rosa. La cosa, forse per una forma di orgoglio maschile frustrato, gli diede pure un pizzico di fastidio.
- Siamo arrivati, professore – gli annunciò, senza traccia di fiatone nella voce.
- Perfetto – replicò, sforzandosi di respirare normalmente.
Si guardò attorno frugando con lo sguardo nel buio ancora più pesto, e si rese conto a malapena che erano giunti in un piazzale dove sorgeva una piccola chiesa, chiusa e silenziosa come il resto del borgo.
- Vado a prendere le reclute. Ci aspetti qui. – sussurrò DRK86, dileguandosi nell’oscurità.
Il mago sospirò e rimase in attesa sotto la pioggerella, maledicendo Bellatrix che avrebbe dovuto essere lì al posto suo, Mulciber influenzato e l’addestramento dei nuovi Mangiamorte che si svolgeva sempre in posti inculati ai confini del mondo.

Diversi minuti dopo riemersero dal buio sei figure incappucciate, avvolte in mantelli neri, con il volto coperto dalle maschere d’argento che risaltavano sul total black del look.
L’agente speciale si staccò dal gruppetto per raggiungere Severus.
– Ecco la squadra di apprendisti Mangiamorte, signore, pronta a ricevere sue disposizioni – riferì con solerzia.
Il mago scrutò attentamente il drappello schierato in silenziosa attesa; un po’ perplesso si domandò da dove fosse uscito quell’improbabile raggruppamento di forme così diverse tra loro.
- Signori, ben trovati. Identificatevi, prego – ordinò, blandamente, avanzando verso le reclute affiancato da DRK86.

Si avvicinò alla prima della fila, talmente bassa che non si sarebbe stupito se dietro la maschera si fosse celato il professor Vitious.
– Lei, dunque, è…
- AA SNP62… signore – mormorò la recluta interpellata. Severus si bloccò, interdetto.
- AA sta per Agente Apprendista, signore – intervenne subito DRK86.
- Lo so – la rimbeccò l’uomo, un po’ seccato. Quindi si rivolse di nuovo alla matricola. – Può ripetere, alzando il tono, prego?
- AA SNP62, signore – obbedì, cercando di mantenere ferma la voce dall’evidente timbro femminile.
E prima che Piton avesse realizzato, la seconda della fila parlò con la stessa intonazione.
- AA DNR59, signore.
Così la terza, quella che sovrastava tutte in altezza ed era il doppio della prima.
– AA CHR53, signore.
Fu quindi il turno della quarta.
- AA LSN83, signore.
E infine della quinta.
- AA MTZ91, signore.
Per tutti i Gargoyle: erano cinque donne!

Le passò in rassegna per diversi secondi senza proferir parola, anche perché non gliene venivano.
Sapeva per esperienza che la formazione di ogni Mangiamorte alle prime armi era già di per sé molto impegnativa: figuriamoci poi se si trattava, come in quel caso, di un manipolo di principianti di sesso femminile.
- Ehm… bene, bene… – decise di prendere tempo mentre cercava di farsi venire in mente come avrebbe dovuto approcciarsi: optò per andare subito al punto senza troppe cerimonie.
– Sono il professor Severus Piton, e mi occuperò del vostro addestramento.
Dal gruppetto partì un piccolo applauso che lo interruppe.
- Abbiamo tanto sentito parlare di lei, professore – cinguettò una delle apprendiste.
- Per noi è una grande emozione averla come Affiancatore Senior – aggiunse un’altra, con entusiasmo.
- E’ da quando l’agente DRK86 ci ha detto che sarebbe stato lei a guidare la nostra preparazione che siamo in fermento – precisò una terza.

Severus chiuse gli occhi, tirò un profondo respiro e fece finta di non aver recepito: aveva appena avuto conferma di come sarebbe stato anche più difficile del previsto.
- Perfetto, direi di non perdere altro tempo e di iniziare con un po’ di riscaldamento - tagliò corto, sfoderando la bacchetta. – Armi in pugno, seguite esattamente i miei gesti.
Iniziò a farla roteare con un elegante movimento del polso, poi la puntò davanti a sé, quindi eseguì altre movenze fluide con l’avambraccio e si spostò agilmente prima di lato e poi in avanti, molleggiandosi sulle gambe.

Dopo qualche minuto in cui le reclute avevano tentato di stargli dietro senza troppo successo, il mago tirò fuori dalla sacca del kit per addestramento una piccola sagoma in legno raffigurante un Babbano in fuga.
- Carino... – commentò MTZ91.
Piton la fulminò con un’occhiata, poi puntò la bacchetta sulla silhouette.
- Engorgio – pronunciò, riportandola a grandezza naturale; quindi si allontanò per posizionare la silhouette a una certa distanza e iniziò a ingaggiare una piccola lotta con il sostegno che serviva a tenerla in piedi, fino a che DRK86 non gli venne in soccorso.
- Mi permetta, signore, si fa così – gli mostrò, riuscendo in un attimo a sistemarla.
- Grazie – sibilò, asciutto, quindi tornò a rivolgersi alle tirocinanti che erano rimaste a qualche metro di distanza.
- Dunque, vogliamo provare a lanciare qualche incantesimo a questa sagoma? Potremmo iniziare con qualcosa di abbastanza facile, di livello medio come un Reducto, ad esempio – propose, in tono incoraggiante, per cercare di stemperare un po' la tensione.
La risposta fu un mormorio indistinto e incerto.
- Allora, chi vuole tentare per prima? – Sollecitò, visto che nessuna si proponeva. – DNR59, vuole cimentarsi lei che mi sembra la più determinata?
- Signorsì, signore… - rispose l’interpellata, cercando di ostentare sicurezza, e si mise in posizione.
Puntò la bacchetta verso il bersaglio e la sventagliò con energia.
- Reducto!

Dalla punta del legno scaturì un fascio luminoso che mancò il profilo e andò a infrangersi con un botto secco contro il muro di un vecchio fienile abbandonato. Piton guardò la bruciacchiatura sul tramezzo senza fare una piega, poi, appellando a sé tutta la pazienza che non aveva ma che doveva trovare, con tre falcate si affiancò all’apprendista.
– Credo ci sia un po’ di lavoro da fare - mormorò tra i denti. – Ora, guardatemi bene. L’incantesimo… - si interruppe, captando lo sguardo della matricola in fissa su di lui da dietro la maschera. - Agente DNR59, può per cortesia rivolgere la sua attenzione alla mano che impugna la bacchetta, anziché alla mia fisionomia? Dicevo. La postura da tenere è questa. Successivamente roteate il polso così, in modo molto fluido, e pronunciate con chiarezza… Reducto. – flautò, con voce baritonale, procurando una serie di scompensi cardiaci.

Il raggio partì diretto, colpì con assoluta precisione la sagoma, facendola saltare, e provocò una sequenza di gridolini di ammirazione.
– Visto? Ora riprovate. LSN83, prego, a lei – dispose, senza troppi complimenti, con un cenno spiccio del capo.
La nominata sobbalzò, poi velocemente e senza fiatare si mise in posizione.
Postura corretta, bacchetta puntata, roteazione fluida del polso e…
- Reducto!
Il fascio di luce mancò ancora il bersaglio, andando ad aggiungere una nuova bruciacchiatura sul muro del fienile.
- No, che sfiga: c’era quasi! – Sbottò, sconsolata, allargando le braccia.
- La prego di moderare il linguaggio e di mantenere un comportamento consono a un Mangiamorte, Agente LSN83 – la rimbeccò Severus.

- Mi scusi professor Piton, ma ha visto anche lei come il mio incantesimo abbia sfiorato la sagoma, porca di quella… ehm… accidenti!
- Sfiorare non è colpire. La precisione deve essere la priorità, perché durante un’azione o uno scontro diretto con gli Auror, non ci sarà assolutamente alcun margine per errori che potrebbero costarvi molto caro: dovete mettervelo bene in testa – le redarguì con una certa durezza.
- Forza, avanti. Provi lei CHR53.
- Reducto! - Il raggio passò di pochissimo sopra le teste di Piton e di DRK86, senza colpirli solo perché si erano provvidenzialmente abbassati una frazione di secondo prima.
- Reducto! – Fu il turno di MTZ91 che centrò un tombino. Il fascio di luce vi rimbalzò, poi rimbalzò ancora su un lampione, per poi rimbalzare su una targa in ottone e tornare come un bolide da dove era partito, costringendo il gruppo di reclute ad appiattirsi a terra per evitarlo.

Infine toccò a SNP62, che quando il fascio di luce schizzò dalla punta della bacchetta cadde all’indietro per il rinculo: l’incantesimo si disperse nel cielo, illuminando la notte piovosa come un bengala.
Tornò la quiete e Severus, impassibile, incrociò le braccia al petto.
- Temo, a questo punto, sia necessario tralasciare l’esercitazione sulla Maledizione Cruciatus – considerò, gelido.
- Noi, però, ci terremmo tanto a imparare a lanciare la Maledizione Cruciatus, vero ragazze? – intervenne di slancio DNR59.
- Sì, sì, vero, vero. – fecero eco le altre quattro.
- E io ripeto che per il momento è molto meglio lasciar perdere – puntualizzò l’uomo, intenzionato a tagliare corto.

- Ma, mi permetta, signore: il Comma 10 dell’Articolo 2 sul Decreto relativo all'Addestramento di nuovi Mangiamorte, promulgato dall’Oscuro Signore, enuncia come ogni Agente Apprendista abbia diritto a ottenere una preparazione completa riguardo Incantesimi e Maledizioni senza Perdono, e nel caso ciò non venisse garantito, l’apprendista stesso è tenuto a richiederlo in modo esplicito al proprio istruttore, così come dichiarato nel Comma successivo che dice anche…
- Ho detto che va–bene–così. – la interruppe il mago, scandendo lentamente le parole con sguardo inceneritore. Quindi andò a recuperare la sagoma di legno, la ridusse e la ripose nel kit da addestramento; nel frattempo nessuna si era più arrischiata ad aprire bocca.
Piton tornò a rivolgersi alle reclute dopo aver riacquistato una delle migliori espressioni di distacco.
– Ora proveremo con un’azione di “Spostamento Rapido” per le strade del paese.

Si avvolse elegantemente nel mantello, diventando tutt’uno con l’oscurità.
- Durante un’operazione di squadra che preveda un accerchiamento, o un’irruzione in un’abitazione Babbana, è fondamentale sapersi muovere veloci come puma, nonché invisibili e silenziosi come spettri. Avete inteso?
- Signorsì, signore! – risposero le cinque all’unisono.
- Perciò, ora, con il favore delle tenebre, ci spingeremo più giù, lungo le stradine e i vicoli del paese, passando da un anfratto all’altro, lesti e impercettibili. Sarà un allenamento volto a non farci scorgere o sentire, per riuscire a cogliere di sorpresa la nostra preda. E’ tutto chiaro?
- Signorsì, signore!
- Seguitemi…

§§§§§



Il professore si acquattò dietro l’angolo di una casa dalle mura in pietra.
Davanti a lui si snodava il viottolo in discesa lucido di pioggia e completamente deserto; alle sue spalle le reclute trattenevano il respiro.
- Al mio via dobbiamo raggiungere, in sette secondi netti, l’ingresso con arco di quel vicolo laggiù in fondo, oltre lo spiazzo – bisbigliò, azionando il cronometro clessidra. – E ricordate che nessuno deve sospettare anche solo minimamente la nostra presenza… Via!
Avviluppato nel mantello iniziò a correre senza quasi appoggiare i piedi a terra, rapido e silenzioso come un felino, e raggiunse nel tempo indicato il viottolo immerso nell’ombra.
Vi si tuffò, mimetizzandosi nella tenebra, poi guardò la strada da dove era venuto per controllare se le apprendiste lo avevano seguito.

La prima ad arrivare, un paio di secondi dopo, fu DRK86, seguita da MTZ91 che coprì l’ultimo tratto con un balzo e gli atterrò sul piede destro. Dovette fare uno sforzo sovrumano per ricacciare in gola un grido di dolore.
– Stia attenta… maledizione! – Imprecò, sottovoce, quindi si spostò appena in tempo per evitare che anche LSN83 gli piombasse addosso con la stessa dinamica.
Trascorsero almeno una ventina di secondi prima che, preceduta dal rumore di un curioso ticchettio, una quarta figura incappucciata scendesse per il viottolo a piccoli balzi.
– Eccomi: mi scusi, professore, ma ho avuto qualche difficoltà con i tacchi – si giustificò DNR59, una volta raggiunta la postazione.

E mentre Piton fissava lo sguardo allibito sulle eleganti scarpette rosse decolleté che spuntavano da sotto il mantello nero, i secondi continuavano a trascorrere, inesorabili.
Dopo un altro minuto buono comparve anche la quinta recluta, quella che sembrava la miniatura di un Mangiamorte.
– Scusate, sono rimasta indietro ad aspettare CHR53! - Annunciò ad alta voce SNP62 rivolta ai compagni rannicchiati nell’antro.
- Ssssssssssssst!
- Ho aspettato CHR53… - ribadì, ricordando di bisbigliare.
- Per tutti i Gargoyle, che cosa le salta in mente? Vuol far affacciare tutti gli abitanti del paese? – ringhiò il Potion Master, sforzandosi di rendere la voce impercettibile.

Intanto per il viottolo stava scendendo lentamente e con molta cautela l’ultima figura incappucciata.
- Eccomi… arrivo… ci sono, un attimo che arrivo…
Quando anche CHR53 ebbe raggiunto il vicolo Piton guardò il cronometro a clessidra.
Chiuse gli occhi, sospirando, e pinzò la radice del naso tra indice e pollice.
- Cinque minuti e 35 secondi… - proferì in tono monocorde.
- Ragazze, non va bene. Dovremmo essere un pochino più veloci. – le redarguì bonariamente DRK86.
- E’ che con questa maschera in faccia non riesco a vedere dove metto i piedi.
- Anch’io tra cappuccio e maschera percepisco un quarto di quello che vedo normalmente.
- Vero, io ho anche rischiato di inciampare nel mantello.
- Per non parlare della strada bagnata, sono scivolata un sacco di volte!
- Tu sei scivolata? Perché credi ci abbia messo tutto quel tempo, se non per evitare di finire lunga distesa?

- Si-len-zio – la voce baritonale del maestro di Pozioni, velata di furia contenuta, interruppe all’istante il brusio che si era levato.
- Gradirei che si evitassero inutili recriminazioni sulla tenuta da addestramento. E che da questo momento provaste a concentrarvi seriamente sul prossimo step! - Sibilò, obbligandosi a mantenere un tono contenuto.
Poi si rivolse all’agente DRK86 tradendo una certa insofferenza.
– In questo luogo sperduto c’è un posto adeguato per fare appostamenti e tendere agguati?
– Beh, il paese è pieno di anfratti e luoghi dove nascondersi.
– Intendevo un posto appartato, tranquillo e privo di presenza Babbana – specificò, arricciando il labbro superiore.
DRK86 si concentrò, grattando pensierosa il naso della maschera.
– Uhm... Sì, signore, adesso che ci penso c’è un posto adatto. Proseguendo per questa strada si arriva ad un piazzale dove sorge un enorme, vecchio palazzo del ‘600 in restauro. Solitamente è meta di turisti, ma a quest’ora è un posto pieno di stanze, scaloni e nascondigli sicuramente deserti.
– Allora ci conduca lì – ordinò, secco. Quindi notò come SNP62 e MTZ91 fossero rimaste un po’ in disparte, piegate su di una piccola massa appallottolata accanto al portone di un’abitazione, intente a pigolare qualcosa di incomprensibile.

Si staccò dal gruppo e piombò alle loro spalle silenzioso come un puma.
– E voi? Cosa diamine state facendo? – Il tono era pericolosamente vellutato.
Le reclute trasalirono e si raddrizzarono di scatto, mentre la pallottola miagolava e si stiracchiava.
- Ehm… No, niente, signore. Qualche complimento al micio, così… intanto che si aspettava di decidere il da farsi – farfugliò SNP62, e sembrò essersi ulteriormente ridotta di statura.
- Ma lo guardi. Non è tanto tenero e puccioso? – aggiunse MTZ91, temeraria, continuando a fare i grattini al gatto.
Per qualche secondo nel silenzio umido della notte si avvertirono solo il suono delle fusa e la sottilissima vibrazione del fiato trattenuto dal resto dei presenti in attesa dell’esplosione.

Ma il mago, dando fondo a tutto il self control a disposizione, riuscì a trattenersi.
Anche perché, diversamente, avrebbe rischiato di segnalare la loro presenza non solo all’intera comunità Babbana del villaggio, ma anche a quella risiedente nei comuni limitrofi.
L’uomo tirò un altro respiro profondo.
- Andiamo… - mormorò, tetro, e il plotoncino di ombre incappucciate, guidate da DRK86, si mise in marcia furtiva sotto la pioggia leggera.

§§§§§



Si fermarono davanti al massiccio portone di legno serrato da potenti chiavistelli, osservando i quattro enormi busti di marmo sormontati da teste altrettanto grandi che, alla luce flebile e giallognola di un lampione, avevano un’aria sinistra e minacciosa.
– Che ceffi… - commentò qualcuna.
Piton evitò di commentare l’osservazione e impugnò la bacchetta. Con il solito movimento fluido del polso la puntò contro la serratura arrugginita.
- Alohomora! - Pronunciò con voce profonda, quasi un sussurro.
Immediatamente seguì il click della serratura che si arrendeva all’incantesimo, accompagnato dai sospiri estasiati delle tirocinanti.

Il drappello si addentrò nell’ampio cortile d’entrata immerso in un buio inquietante.
Una parte del peristilio era a cielo aperto mentre da quella al coperto partiva la scalinata che conduceva all’ala superiore.
Dalla volta in pietra, legata a una catena carica di ragnatele, oscillava sospinta da un lieve refolo d’aria una vecchia lampada in ferro battuto.
La luce fioca e lattiginosa del vecchio lume proiettava ombre traballanti e allungate sulle pareti, creando riverberi inquietanti, e nel silenzio incombente, spezzato solo dal leggero cigolio della lampada che dondolava, il professore si guardò attorno con aria piuttosto soddisfatta.
– Bene. Mi sembra un luogo adatto per quello che ho in mente di farvi fare. Qui non ci disturberà nessuno – constatò, iniziando a esaminare il chiostro. - Proveremo a mettere in atto diverse tecniche di imboscata sfruttando le possibilità di appostamento che offre la struttura. Agente DRK86, guardi nel kit: troverà dei modellini semoventi. Li tiri fuori per cortesia.

E mentre DRK86 cercava quanto richiesto, Piton iniziò a spiegare.
- Lascerò libere per il palazzo alcune riproduzioni in scala di Auror, che simuleranno la presenza del nemico. Il vostro compito sarà quello di neutralizzarli e catturarli prima che individuino e neutralizzino voi.
Puntò la bacchetta verso i pupazzetti, alti una dozzina di centimetri circa, che DKR86 aveva disposto in fila. Tutti erano muniti di mini bacchette e rotelline alle estremità inferiori, e alcuni di loro avevano addirittura le fattezze di Auror rinomati, come nel caso della riproduzione in scala di Alastor Moody.
- Engorgio! – Le dimensioni dei modellini crebbero di una decina di volte. – Come potrete notare queste riproduzioni da addestramento non sono a grandezza naturale…
- Insomma… - obiettò SNP62.

Piton notò come tra l’agente e i pupazzi ci fosse poca differenza di statura.
- Diciamo che non sono a grandezza naturale nella maggior parte dei casi – osservò, concedendosi una risatina beffarda e concisa. Poi, riprendendo l’abituale tono rigido e distaccato, continuò:
– Sono però in grado di spostarsi velocemente, di individuare la presenza dei nemici e di tendere agguati. Voi perciò dovrete essere più veloci e scaltre per riuscire ad aggirarli e a scagliare il vostro incantesimo prima che dalle loro piccole bacchette insidiose partano piccoli raggi laser insidiosi. Chi verrà colpita dal raggio laser, oltre a subire uno spiacevole ritorno in termini di dolore, sarà catturata e quindi esclusa dal resto della competizione. Sono stato abbastanza esplicito?
- Signorsì, signore!

Si spostò quindi con passo flessuoso verso il peristilio in ombra.
– Ora, guardatemi bene – ordinò. Sei paia di occhi famelici lo puntarono subito.
Il professore si acquattò dietro una delle colonne più imboscate mentre l’agente DRK86 azionava uno dei modellini, quello di Shacklebolt per l’esattezza; il pupazzo prese a scorrazzare per il cortile a caccia del pericolo nascosto nel buio, fino a quando Piton saltò fuori dall’ombra del colonnato al momento opportuno puntandogli contro la propria bacchetta.
- Expelliarmus!
Quella del piccolo Auror volò lontana.
- Incarceramus!
Funi robuste si materializzarono avviluppando il mini Shacklebolt.

- Questo è esattamente quanto dovrete fare. Vincerà la sfida chi di voi mi porterà il maggior numero di nemici catturati – precisò. – Ora salite di sopra e sparpagliatevi per tutta l’area del palazzo. Vi darò il tempo necessario per appostarvi prima di liberare i modellini. Intanto voi cercherete di essere rapide e abili nel trovare il nascondiglio migliore da dove sferrare l’attacco – puntualizzò, tornando a rivolgersi alle reclute.
– Da questo momento il confronto è aperto, buona fortuna.
Nessuna però si mosse, anzi, iniziarono tutte a guardarsi attorno un po’ preoccupate.
- Qualche problema? – Domandò Piton, in tono pericolosamente soave.
- Dobbiamo proprio salire di sopra e... sparpagliarci? – Osò obiettare LSN83 con vocina esitante.
- Prego?

L’espressione dell’uomo e l’intonazione della sua voce le convinse all’istante che non sarebbe stato opportuno provare a replicare: le reclute scattarono rumorosamente verso le scale che portavano al piano superiore, incartandosi un po’ tra loro prima di riuscire ad imboccarle, ma così veloci da sparire nel giro di pochi secondi.
Piton, come promesso, lasciò trascorrere qualche minuto. Quando giudicò che tutte le apprendiste avessero ormai scelto una postazione liberò uno dopo l’altro i modellini, che schizzarono sulle rotelline verso gli ambienti superiori.
Per qualche istante si udì solo il ronzio del loro meccanismo, mentre si muovevano per le scale e lungo i corridoi. Poi sul palazzo ripiombò un silenzio sepolcrale, prolungato e un po’ allarmante.
Il Potion master e DRK86 si guardarono in faccia, perplessi, giusto un secondo prima che scoppiasse il pandemonio.

Botti, ronzii, grida miste a imprecazioni provenienti dal piano superiore iniziarono ad accavallarsi, seguiti da lampi intermittenti e bagliori di svariati colori.
- Expelliarmus!
– Ahi! Fai attenzione LSN83, maledizione, mi hai fatto un buco nel mantello!
- Oh mmerd… scusa SNP62, ti avevo scambiato per uno dei pupazzi.
SBAM
- Levicorpus… Acc… ho cannato, scusate, scusate…
- Ok, MTZ91, adesso però rimettici a terra.
SDENG
- Incarceramus!
- Soccorso, mi sono legata le caviglie, liberatemi!
- Scarceramus!
TUD
- Riddikulus!
- Ma che c’entra?
- Così, tanto per provare…
TUMP
- Attenzione, il pupazzo di Malocchio scappa!
CRASH
- Noooo, mi si è rotto un tacco…
PLOP

Calò di nuovo un silenzio improvviso e preoccupante. Infine…

- Aaaaarrrrrgh
Un grido di terrore precedette di poco la comparsa sullo scalone di CHR53 che, inseguita da una figura biancastra e inconsistente dalle sembianze terrificanti, scese i gradini a precipizio battendo il record di “spostamento rapido” stabilito dal professor Piton nella precedente esercitazione.
- Fantasmi! Ci sono i fantasmi!
Dopo una frazione di secondo anche le altre reclute si precipitarono a rotta di collo per gli scalini, incalzate minacciosamente da paurose apparizioni di dame e cavalieri del ‘600 che presero a svolazzare per il colonnato tra lamenti spaventosi e risate agghiaccianti.
– Per tutti i gargoyle, ma che succede? – Tuonò Piton, impugnando la bacchetta mentre le tirocinanti correvano urlacchiando verso il portone.
- Ehm, temo che la nostra presenza leggermente invadente e rumorosa abbia infastidito i fantasmi della villa – spiegò velocemente DRK86, scattando in direzione uscita. – Presto venga, signore, lasci perdere, non cerchi di fermarli: sono incazzosissimi! – Gli urlò mentre correva tallonata dallo spirito di un soldato armato di mazza.

L’uomo cercò di rintuzzare l’attacco di un cavaliere decapitato, ma si rese presto conto che l’unica cosa da fare era di battere in ritirata come gli aveva appena suggerito DRK86, e si accodò velocemente al drappello in ripiegamento.
- Alohomora! – Un ruggito corale si levò dal manipolo di fuggitivi, e i battenti si spalancarono con violenza.
Oltrepassarono l’ingresso di gran carriera, tallonati dalle anime gementi; quando lo ebbero varcato il mago, che chiudeva la fila, si voltò ancora a fronteggiare il terribile nemico con la bacchetta puntata.
- Colloportus! - Pronunciò con voce stentorea, e il portone si richiuse di botto impedendo così ai fantasmi di andare oltre un confine che evidentemente era loro precluso.
- Eccovi sistemate, dannate larve gassose! – Esultò, ancora leggermente ansante. Poi proseguì rivolto alle reclute: - avete visto come si fa a… - ma si interruppe di botto, rendendosi conto che stava parlando da solo.

Guardò la strada immersa nell’oscurità che riconduceva al borgo e intravide in lontananza sei figure incappucciate con i mantelli svolazzanti che non accennavano a rallentare.
Passò con un sospiro la mano sul volto inumidito dalla pioggia.
- Santo Merlino… - sbuffò, a mezza voce, e si accinse a ripercorrere di buon passo il tragitto verso il nucleo di case silenziose abbandonato un’oretta prima.

§§§§§§



Si fermarono solo quando ritennero di aver messo tra loro e la villa infestata una distanza sufficiente per ritenersi al sicuro. Nel silenzio del piccolo spiazzo circondato dalle case e impregnato di foschia, l’unico suono percepibile fu il ritmo veloce del fiatone.
– Per le sottane di Morgana, che paura – esordì dopo diversi minuti DNR59. Sbuffava ancora come un mantice e in mano aveva le decolleté rosse che si era tolta per correre più velocemente.
- Porca di quella zozza: mai avuta tanta strizza in vita mia – boccheggiò LSN83, appoggiata al muro.
- Avevo sentito parlare della presenza di fantasmi in quella villa, ma ero convinta fossero solo tutte dicerie. Altrimenti non vi avrei mai portato laggiù a fare addestramento – cercò di giustificarsi DRK86, mortificata.
- E invece c’erano, eccome se c’erano, mannaggia alle dicerie – ansimò SNP62, piegata in due con le mani sulle ginocchia.
- Ma… ma dov’è il professor Piton? – osservò ad un tratto DNR59.

- Sono qui – le due paroline secche, seguite dall’imponente figura del Potion Master, sbucarono all’improvviso dal buio della strada facendole sobbalzare.
- Grazie per avermi coraggiosamente fiancheggiato, poco fa – commentò, mordace.
Poi si rivolse a DRK86 in tono inquisitorio.
– Lei, dunque, sapeva come la villa fosse infestata. E perché ha ritenuto superfluo mettermi al corrente di questo insignificante particolare? Oltretutto senza curarsi del fatto che è la notte di Halloween: se ne rende conto? Niente di più facile che potessero essere in circolazione legioni di spiriti! – La redarguì aspramente.
Il clima, oltre che umido, si era pure fatto molto teso sotto lo sguardo nero abisso dell’uomo.
Nessuna osò più fiatare. Lui fissò attentamente le tirocinanti una ad una, silenzioso e solenne, faticando non poco a ritrovare l’aplomb necessario a non sbroccare.
- E lei, che cosa sta facendo? – Sibilò, sconcertato, quando arrivò a puntare gli occhi su CHR53.
- Sto a fumà: me devo ripiglià… - si giustificò l’altra con l’espressione di chi a domanda banale dà risposta ovvia, continuando a sventolarsi il viso con la maschera e la sigaretta accesa tra le dita.

Piton la fissò con l’espressione statica di chi non trova parole adatte per ribattere.
- Tornate nei ranghi, per cortesia – fu l’unica cosa che riuscì ad articolare dopo un lungo istante di riflessione, in cui ponderò come al Signore Oscuro non sarebbe certo piaciuto sapere che aveva avadato un’apprendista.
Le reclute si affrettarono a obbedire senza aprir bocca mentre lui controllava la sacca del kit.
- Per di più i modellini sono rimasti laggiù, nella villa. Erano nuovi: freschi di consegna da Magie Sinister… - mugugnò, a mezza voce, irritato. – Meritereste che vi facessi rientrare là dentro a recuperarli.
- Accio modellini del kit - pronunciò con vocina flebile DRK86, che intanto aveva timidamente estratto la bacchetta. Dopo qualche secondo i mini Auror erano tornati tutti quanti sani e salvi alla base.
- Umpf… - si limitò a commentare Piton, lanciandole un’occhiata in tralice.
Quindi si piazzò di fronte alle tirocinanti con le mani a pugno sui fianchi e lo sguardo tagliente.
– E nessuna si azzardi a dire che gli uomini si perdono sempre in un bicchier d’acqua!
- Noi non abbiamo neanche parlato – obiettò MTZ91.
– Ma lo avete pensato – replicò, glaciale, puntando l’indice accusatore contro le apprendiste.

Poi con la bacchetta rimpicciolì i modellini e li ripose con cura nella borsa. Si prese il tempo necessario a recuperare la calma, infine si incamminò verso una delle abitazioni più lontane seguito diligentemente dalle reclute, e scelse a caso di fermarsi davanti a una grossa porta di legno verde scuro e lucido adornata da due battacchi dorati, ai cui lati troneggiavano un paio di grossi vasi di fiori.
– Ora, scardinerete questo grazioso battente, irromperete in questa tranquilla abitazione, punterete le vostre bacchette contro la famiglia Babbana che vive all’interno, e che con tutta probabilità in questo momento si trova serenamente raccolta attorno al desco, e intimerete ai suoi componenti di seguirvi – chiarì, in tono basso e modulato.
- Cioè, esattamente che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo catturare tutti i Babbani che sono in casa?! – fece LSN83, un po’ sconcertata.
- Brrrr… ma dobbiamo proprio? – aggiunse DNR59, impressionata, seguita dai mugugni poco convinti delle compagne.

Piton arricciò di nuovo le labbra. Anche lui odiava quella fase della preparazione, quella appunto che prevedeva un’esercitazione specifica per imparare a prelevare Babbani direttamente dalle loro abitazioni; purtroppo rientrava nel programma che ogni Affiancatore Senior era costretto a rispettare e che quindi gli allievi erano obbligati ad affrontare, pena incorrere nel feroce disappunto dell’Oscuro Signore. Perciò…
– Sì, dovete proprio – puntualizzò, con rigore.
Però pensò anche a come, per fortuna, l’esercitazione prevedesse l’azione di sola cattura, e con un provvidenziale Oblivion finale i poveri Babbani coinvolti nella prova avrebbero potuto tornare incolumi alla loro quotidianità senza risentire di alcun trauma.

Tuttavia evitò di specificarlo alle reclute, per non allentare ulteriormente una concentrazione già abbastanza rilassata.
– L’Agente DRK86 vi seguirà per darvi eventuale supporto durante l’azione, mentre io attenderò voi e i prigionieri qui sotto. La prova dovrà essere portata a termine nel minor tempo possibile, diciamo al massimo in tre minuti, con efficienza, rapidità e soprattutto… discrezione – mise l’accento sull’ultima parola, sicuro che uno dei pericoli maggiori fosse costituito dal generare tanto di quel trambusto che avrebbe allarmato l’intero paese. – Forza, chi vuole proporsi per aprire la porta e guidare l’azione?
Nessuna osò fare un passo avanti e tutte smisero di fissarlo lasciando vagare lo sguardo nella speranza di rendersi invisibili.
– Benissimo, sceglierò io – sbuffò, e indicò una delle tirocinanti. – Avanti, Agente LSN83.
- Noooo... ma sempre io, cazzarola. - mormorò, sottovoce, come quando a scuola veniva beccata per l’interrogazione e non si era preparata.

Piton finse di non aver colto e la osservò con poca indulgenza mentre puntava con scarsa convinzione la bacchetta verso il chiavistello, pronunciava l’incantesimo di apertura e, seguita al piccolo trotto dalle compagne, si inerpicava per le scale strette e illuminate che portavano all’appartamento del piano superiore.
Quando le vide sparire tirò un sospiro di sollievo. Sogghignò brevemente, accingendosi a godere di quel fugace attimo di solitudine. Non ci avrebbero certo messo quel poco tempo concordato ma molto, molto di più: e se gli andava bene avrebbe potuto avere anche un bel quarto d’ora di tregua.
Si rilassò, massaggiando i muscoli del collo e delle spalle, poi prese a gironzolare per la piazzetta deserta con passo indolente e mani dietro la schiena.
All’improvviso avvertì due piccoli pop dietro di sè che lo misero in guardia.
Strinse la bacchetta sotto il mantello e scrutò attentamente le due sagome indistinte che si erano appena materializzate a poca distanza.

Le due figure si guardarono attorno dapprima un po’ spaesate, quindi, dopo averlo individuato, si diressero verso di lui.
Mano a mano che si avvicinavano notò che anche loro erano avvolte in un mantello nero con tanto di cappuccio e portavano la maschera d’argento. Forse due emissari di Voldemort?
– Stiamo cercando l’Agente Speciale DRK86 – dichiarò una delle due figure, quando furono a portata di voce.
– E il professor Severus Piton – aggiunse il compagno.
– Sono io – rispose lui con cautela e socchiuse gli occhi, diffidentissimo, temendo di avere a che fare ancora con due apparizioni. – Ma… voi, chi siete? Datemi il vostro codice di identificazione, prego.
- Finalmente abbiamo trovato il posto che ci è stato indicato per l’addestramento. E’ ore che stiamo cercandovi: sono l’Agente Apprendista RWN68, signore – specificò il primo aspirante Mangiamorte.
- Deve sapere che abbiamo avuto grossi problemi con una serie di passaporte difettose, signore – proseguì il secondo, mentre il mago si rendeva conto, con un certo sgomento, di avere a che fare con altre due nuove reclute di sesso femminile. - A proposito, non mi sono ancora identificata, chiedo perdono: Agente Apprendista LDM60. Come le stavo dicendo ci siamo ritrovate prima in una foresta della Transilvania, poi in un villaggio vacanze sul mar Rosso, e poi sulla Grande Muraglia! Ormai avevamo perso la speranza di poter partecipare all’addestramento di Halloween.
- Beh, complimenti, ce l’avete fatta con due sole ore di ritardo – commentò Piton, in tono che era un mix di sarcasmo e biasimo. – Ormai l’addestramento sta per concludersi, e sappiate che non ho assolutamente intenzione di riprendere le esercitazioni svolte fino ad ora: quel che è perso non si recupera più, e io per stasera ne ho più che abbastanza – sottolineò, scontroso.

Le due rimasero in silenzio, mortificate, e a lui spiacque anche un po’ di aver risposto in quella maniera.
In fin dei conti non c’entravano nulla con i pasticci che si erano susseguiti fino a quel momento, ma al pensiero di dover ricominciare daccapo l’affiancamento sentì montare in sé un senso di esasperazione.
- E nessuna si azzardi a dire che ho un carattere pessimo! – Aggiunse, asciutto.
- Noi non abbiamo neanche parlato. – si affrettarono a puntualizzare in coro le nuove arrivate.
- Ma lo avete pensato.
All’improvviso da una delle finestre dell’abitazione presa d’assalto poco prima provenne un forte vociare. Poi qualche lampo di luce seguito dal rumore di stoviglie e curiosi tintinnii.

Il mago si spostò rapidamente davanti al portoncino scardinato invitando le tirocinanti a seguirlo.
– Potete comunque sempre salire e unirvi al test di Irruzione e Cattura di Babbani che si sta svolgendo al piano superiore. Vi consiglio di fare in fretta, però, perché credo sia in fase conclusiva – propose loro, un po’ pentito, indicando le scale. Quindi le osservò salire di slancio i gradini con le bacchette in pugno.
Rimasto di nuovo in strada da solo alzò lo sguardo verso le finestre. Presumibilmente in quel momento le agenti stavano ultimando l’operazione e sarebbero scese entro pochi minuti.

Alzò di nuovo gli occhi, sorpreso, quando gli parve di aver sentito, tra il vociare che continuava a giungere confuso, anche il suono di una risata. Sperò di essersi sbagliato.
- Uhm… - controllò il cronometro e vide che erano passati altri dieci minuti, mentre un delizioso profumo di buon cibo iniziava a mescolarsi al sentore umido della nebbiolina che aveva preso a fluttuare tra i vicoli.
Lasciò passare ancora cinque minuti e poi gli scappò definitivamente la pazienza: ma dove diavolo erano finite?

Decise di andare a controllare di persona, salì a sua volta i gradini a due a due e, quando irruppe nell’appartamento, la scena che si presentò gli fermò il sangue nelle vene.
- Buonasera, vuole favorire anche lei? – Domandò la donna che reggeva un vassoio di arrosto profumato circondato da patate al forno, venendogli incontro con un bel sorriso ospitale. Dietro a lei un uomo dall'aria bonaria stava stappando con espressione soddisfatta una bottiglia di vino rosso.
- Prego, prego, si accomodi. Ce n’è per tutti! – Fece eco alla moglie, iniziando a versare il vino nei bicchieri delle reclute sedute attorno al tavolo apparecchiato sul quale erano già stati posati un paio di taglieri pieni di affettati, formaggi e stuzzichini, e una zuppiera fumante di spaghetti al ragù.
- Ma… che cosa… - articolò a stento, fissando lo sguardo incredulo sugli agenti apprendisti che, gettate le maschere d’argento in un angolo, pensavano più che altro a servirsi festosamente dell’antipasto e a riempirsi il piatto di spaghetti.

- Si sieda anche lei, deve assaggiare questo salame: è una delizia – la voce cordiale del padrone di casa che lo invitava di nuovo ad unirsi alla tavolata gli giunse a malapena.
- Sì, professor Piton, si sieda a mangiare con noi – lo pregò DNR59 con sollecitudine.
- Queste brave persone sono state così carine da prepararci una cena favolosa. Sarebbe stato un vero peccato rifiutare – chiarì SNP62.
- Oltre che decisamente maleducato… - precisò DRK86, cacciandosi in bocca una forchettata di spaghetti.
- Le consiglio di assaggiare le pietanze, signore, è tutto veramente squisito – rincarò RWN68.
- Confermo. Questo salame e questo vino sono una favola – asserì MTZ91, con aria appagata.
- E non sto a descrivere la bontà del ragù – sospirò, beata, LDM60.
- E’ tutto buonissimo e genuino. Non sa che cosa si sta perdendo! – Esclamò CHR53, alzando verso il Potion Master il bicchiere colmo di liquido color rubino acceso che Piton continuò a fissare per un po’, pensando a come gli ricordasse alquanto la tinta che assumevano gli occhi del Signore Oscuro quando si incazzava.

Immagine che gli mise i brividi addosso: chissà infatti quanto si sarebbe incazzato, questa volta, venendo a sapere come si era evoluto l’addestramento di Halloween.
Si riscosse e il suo sguardo incontrò il volto sbarazzino di LSN83, che era seduta all’estremità del tavolo più vicina a lui e lo stava osservando con discrezione; probabilmente aveva intuito quello che era passato per la testa dell’insegnante, perché gli dedicò un sorriso timido e comprensivo.
- Ma sì, venga a sedersi a tavola con noi, professore. Fanculo a tutto, per una volta, e si goda la serata.
Fu combattuto per un lungo istante.
Infine scelse che sì, fanculo a tutto per quella sera: all'addestramento, al senso del dovere, al rimorso, alle pare mentali e sì... anche a Voldemort!
Così si mosse, vigile ma risoluto, prendendo posto con gesto elegante a capotavola. E sentì subito l’animo più leggero.


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Edited by Ele Snapey - 3/11/2020, 01:36
 
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view post Posted on 31/10/2020, 12:04
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I ♥ Severus


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Aaaaaah! Ho intuito di cosa si tratta: favolosoo! Appena riesco leggo!
 
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I ♥ Severus


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Prosa/poesia pervenuta per Halloween 2020.


Ellyson: Promesse (racconto)
NickySnape: Succo di zucca (racconto)
Gabrix1967: Oggi voglio stare spento (racconto)
Xe83: Strani intrecci (racconto)
Chiara53: Una fetta di torta (racconto)
Ele Snapey: L'addestramento di Halloween (racconto)





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Favolosaaaaaaa.
Ele ho letto di corsa, ma questo è un bellissimo regalo di Halloween.
 
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view post Posted on 31/10/2020, 21:07
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I ♥ Severus


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Aah... troppo lunga da leggere a video, Ele Snapey. Me la sono stampata, perchè so cosa ci troverò e quindi vale la pena di leggerla sul foglio, con calma e tranquillità.
Tra l'altro, mi sa che l'ho fatta io la foto che hai messo alla fine! :) (: ;) :]

EDIT
Aaaarg! Ele, lo sai che sono ben 12 pagine di word???
Sarà una delizia leggerle! :wub:
 
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view post Posted on 1/11/2020, 11:07
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CITAZIONE (chiara53 @ 31/10/2020, 19:48) 
Favolosaaaaaaa.
Ele ho letto di corsa, ma questo è un bellissimo regalo di Halloween.

<3 <3

CITAZIONE (Ida59 @ 31/10/2020, 21:07) 
Aah... troppo lunga da leggere a video, Ele Snapey. Me la sono stampata, perchè so cosa ci troverò e quindi vale la pena di leggerla sul foglio, con calma e tranquillità.
Tra l'altro, mi sa che l'ho fatta io la foto che hai messo alla fine! :) (: ;) :]

EDIT
Aaaarg! Ele, lo sai che sono ben 12 pagine di word???
Sarà una delizia leggerle! :wub:

Eh, lo so, è un po' lunghetta ma non potevo farne a meno :lol: Tra l'altro postata senza rileggerla, perchè ero in ritardo tremendo, perciò sono riuscita a sistemarla un po' solo stamattina. Abbi pazienza, se l'hai stampata ieri troverai un sacco di refusi e schifezze ortografiche :unsure:
 
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Xe83
view post Posted on 1/11/2020, 12:14




CITAZIONE (Ele Snapey @ 31/10/2020, 11:14) 
Titolo: L’addestramento di Halloween

Cara Ele, il tuo racconto di Halloween mi è piaciuto proprio tanto: è spassosissimo e simpaticissimo, avventuroso e molto divertente. Lo si legge con grande piacere e ti tiene saldamente incollato alla pagina. Ci sono tanti punti e momenti davvero esilaranti!

Si coglie nelle espressioni, tra le righe, il profumo e la dolcezza di una "condivisione" che si è fatta parola, racconto. Una condivisione di tempo, di luoghi, di pensieri, di esperienze che ho solo potuto cogliere in nuce (non avendone fatto direttamente parte), ma che ho aprrezzato tanto.
Grazie per averci regalato questo gioiello.
🌹
 
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view post Posted on 1/11/2020, 18:06
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CITAZIONE (Xe83 @ 1/11/2020, 12:14) 
CITAZIONE (Ele Snapey @ 31/10/2020, 11:14) 
Titolo: L’addestramento di Halloween

Cara Ele, il tuo racconto di Halloween mi è piaciuto proprio tanto: è spassosissimo e simpaticissimo, avventuroso e molto divertente. Lo si legge con grande piacere e ti tiene saldamente incollato alla pagina. Ci sono tanti punti e momenti davvero esilaranti!

Si coglie nelle espressioni, tra le righe, il profumo e la dolcezza di una "condivisione" che si è fatta parola, racconto. Una condivisione di tempo, di luoghi, di pensieri, di esperienze che ho solo potuto cogliere in nuce (non avendone fatto direttamente parte), ma che ho aprrezzato tanto.
Grazie per averci regalato questo gioiello.
🌹

Grazie infinite a te, Xe, per l'attenzione che le hai riservato e per averne colto, cosa molto importante, il "profumo di condivisione" così come lo hai definito. Una definizione che mi piace un sacco, soprattutto perchè viene da chi, come te, non faceva ancora parte di quel manipolo di donnine indomite :lol: ma ha comunque percepito bene l'essenza del racconto. <3

E adesso mi accingerò a recuperare tutti i racconti che sono stati pubblicati! :*
 
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view post Posted on 1/11/2020, 18:13
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GabrixSnape

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CITAZIONE (chiara53 @ 29/10/2020, 17:07) 
Titolo: Una fetta di torta
Autore/data: chiara53 – ottobre 2020

Eh Chiara, quanto mi sei mancata.
Grazie per questo piccolo gioiello prezioso.
Gli incontri a Grimmauld Place sono le occasioni in cui di più ho avvertito la solitudine di Severus e tu hai usato le parole perfette per descriverla.
Lui nell'angolo in fondo alla stanza che vorrebbe scomparire e dall'altra parte "chiacchiere sussurrate e risate: rumori di fondo di un mondo che non ti appartiene." Poi la fuga, verso il buio e il silenzio: ancora una volta lontano da tutti.

Ma il tuo racconto regala anche un momento di delicata dolcezza: il pacchettino profumato e il braccio trattenuto con tenerezza.
Per poi consegnarci alla fresca brezza frizzante con "i capelli colorati di rosa inadeguati e incongrui nel buio cupo della piazza."

Come non amare la scena intima che segue, con le sue note agrodolci, che ci restituisce la dimensione del dramma imminente, stemperata da questo momento di quiete che si spera possa durare per sempre.
Complimenti. <3

Edited by Gabrix1967 - 2/11/2020, 17:28
 
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view post Posted on 1/11/2020, 19:28
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L'addestramento di Halloween

Cara Ele pomeriggio mi hai strappato più di un sorriso e ti ringrazio, mi ci voleva proprio.
Sembrava di vedervi, sembrava di sentire le vostre voci che facevano impazzire il povero Severus.
L'immagine delle chiappe strette è divina...
L'ho adorato questo tuo racconto, grazie di avermi portato un po' di sole ❤
 
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view post Posted on 1/11/2020, 23:41

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Commento a "Una fetta di torta" di Chiara.

Molto carina, Chiara! Un momento di comunione delizioso fra Tonks e Piton. Ce li vedrei a diventare amici; e mi è piaciuto vedere la spontaneità di Tonks in questo incontro con Piton. Come se sapesse quello che lui stava pensando, e volesse farlo sentire meglio.
Hai fatto un ottimo lavoro, e sono contenta di vedere che lui alla fine ha accettato l'invito della ragazza. Una birra in compagnia a volte è quello che ci vuole.
 
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view post Posted on 2/11/2020, 00:44
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GabrixSnape

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Titolo: L’addestramento di Halloween
Autore/data: Ele Snapey –

Ele ho riso fino alle lacrime leggendo il tuo racconto di Halloween. E mi sono divertita ad indovinare l'identità di queste aspiranti Mangiamorte. Ma il tuo racconto è anche altro. Mi è piaciuta la struttura agile fatta di veloci scambi di battute, che però tratteggia con precisione "i personaggi", caratterizzandoli con attenzione. Ma ciò che mi ha colpito di più, è stato percepire, attraverso le tue parole, l'affetto che ti lega ai protagonisti del tuo racconto.
Complimenti Ele. <3
 
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view post Posted on 2/11/2020, 17:39
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CITAZIONE (Gabrix1967 @ 1/11/2020, 18:13) 
CITAZIONE (chiara53 @ 29/10/2020, 17:07) 
Titolo: Una fetta di torta
Autore/data: chiara53 – ottobre 2020

Eh Chiara, quanto mi sei mancata.
Grazie per questo piccolo gioiello prezioso.
Gli incontri a Grimmauld Place sono le occasioni in cui di più ho avvertito la solitudine di Severus e tu hai usato le parole perfette per descriverla.
Lui nell'angolo in fondo alla stanza che vorrebbe scomparire e dall'altra parte "chiacchiere sussurrate e risate: rumori di fondo di un mondo che non ti appartiene." Poi la fuga, verso il buio e il silenzio: ancora una volta lontano da tutti.

Ma il tuo racconto regala anche un momento di delicata dolcezza: il pacchettino profumato e il braccio trattenuto con tenerezza.
Per poi consegnarci alla fresca brezza frizzante con "i capelli colorati di rosa inadeguati e incongrui nel buio cupo della piazza."

Come non amare la scena intima che segue, con le sue note agrodolci, che ci restituisce la dimensione del dramma imminente, stemperata da questo momento di quiete che si spera possa durare per sempre.
Complimenti. <3

Grazie Gabri.
Amo i miei personaggi e devo ammettere che qualche volta vorrebbero sfuggirmi di mano. Ma dove vanno senza di me?? ^U^

CITAZIONE (Starliam @ 1/11/2020, 23:41) 
Commento a "Una fetta di torta" di Chiara.

Molto carina, Chiara! Un momento di comunione delizioso fra Tonks e Piton. Ce li vedrei a diventare amici; e mi è piaciuto vedere la spontaneità di Tonks in questo incontro con Piton. Come se sapesse quello che lui stava pensando, e volesse farlo sentire meglio.
Hai fatto un ottimo lavoro, e sono contenta di vedere che lui alla fine ha accettato l'invito della ragazza. Una birra in compagnia a volte è quello che ci vuole.

Stellina ma grazie.
Hai ragione, hai compreso alla perfezione l'intento di Tonks, questi due stanno bene insieme anche in tempi non sospetti ^U^
 
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view post Posted on 2/11/2020, 18:32
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CITAZIONE
L’ADDESTRAMENTO DI HALLOWEEN

di Ele

Posso rileggere questa storia dieci volte e ridere come una matta.
La definirei un piccolo grande capolavoro di umorismo in cui Severus resta perfettamente in canone: ma povero...
Sfido le nuove arrivate a riconoscere i personaggi (in fondo non è tanto difficile :lol: ), inoltre il corso di Taglio e Cruciatus è davvero un tocco di classe.
Ogni prova è più disastrosa e divertente dell'altra e ho apprezzato la vera bravura di Ele nel mantenere i personaggi delle Mangiamorte perfettamente simili a se stesse.

Non voglio rovinare a nessuno la sorpresa che deriva dalle disavventure di quelle povere disgraziate, ma devo ringraziare Elena per avermi e averci regalato in questi momenti davvero difficili una ventata di allegra e ottimismo.
Un abbraccio AA - CHR53
 
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781 replies since 14/10/2009, 15:53   14006 views
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