Brevissima, ma per Halloween non potevo esimermi
Titolo: Una fetta di torta
Autore/data: chiara53 – ottobre 2020
Beta-reader:
Tipologia: one-shot
Rating: per tutti
Genere: Introspettivo, romantico.
Personaggi: Severus Piton, Ninfadora Tonks.
Pairing: nessuno… ancora
Epoca: 5° anno
Riassunto: Prendi, Severus è una fetta di torta di zucca, la mangerai dopo, se non vuoi restare.
Parole/pagine: 821/2
Storia scritta per la sfida “Happy Halloween” del Forum “Il Calderone di Severus”
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Una fetta di torta
L’angolo in fondo alla stanza è sempre il tuo: ti nascondi tra le ombre finché non hai qualcosa da dire, finché Silente non ti chiama a rispondere.
Sei lì e non ci sei, vorresti scomparire e ti riesce di non farti notare, infatti quasi nessuno si volge verso l’angolo che hai scelto.
- Mi sembra che tutto sia stato detto, – esclama Albus – possiamo dedicarci ad attività più gradevoli - scintilla.
Sedie che si muovono e strisciano, chiacchiere sussurrate e risate: rumori di fondo di un mondo che non ti appartiene, solo il Preside, il capo, si volta verso di te.
Lo saluti con un cenno.
- Vado, Albus – sussurri.
Lui sa che questo periodo dell’anno è il più difficile per te, sa e tace: ti raggiunge con un sorriso e uno sguardo azzurro, lucente.
Scivoli veloce verso la porta senza aggiungere altro, mentre la tavola viene apparecchiata e il profumo delle vivande si spande nell’aria; un luminoso approccio per chi resta a cena, conforto del cuore e dello spirito che ti neghi e che sai esserti negato da sempre.
E’ da tutta la vita che sei altro, sei il diverso e approfitti del ruolo che hai ritagliato per sfuggire al disagio e per conservare la tua dignità.
Mentre esci, cadendo nel buio che ti aspetta fuori, passi affrettati ti inseguono: è Molly e a lei non riesci a sfuggire
- Severus, non rimani? – chiede, sebbene già sappia che rifiuterai come sempre.
Ti raggiunge sulla porta e ti trattiene la manica; ha in mano un pacchetto e te lo porge quasi per forza.
- Prendi, Severus è una fetta di torta di zucca, la mangerai dopo, se non vuoi restare.
Ti sorride e accarezza il braccio che ha trattenuto con la tenerezza che nessuno ti ha mai riservato.
Un frullo d’ali ti tocca il cuore, una carezza ti accompagna verso il freddo e le luci malate dei lampioni che fendono la nebbia a Grimmauld Place in questa vigilia di Halloween.
La porta si chiude e sei da solo.
In mano il pacchetto è caldo e profuma di dolcezza: è triste ammettere che per contrasto ti ricorda la tua miseria e la distanza che metti sempre tra te e il resto del mondo.
Ma va bene così.
Le case vicine hanno esposto grosse zucche vuote illuminate e non hai voglia di tornare a Hogwarts ad aspettare domani: ti siedi sui gradini accanto all’angolo del palazzo.
Lo scalino è freddo e scomodo, ma meglio che restare nella tua stanza nelle segrete, dove puoi solo aspettare insonne che passi la notte e il giorno grigio sorga.
Domani presto andrai a trovare Lily, come ogni anno, come sempre per adempiere al voto che hai fatto tanto tempo fa: pellegrinaggio dovuto e perpetuo.
La porta del numero 12 si apre all’improvviso: la donna che esce inciampa ridendo sull’ultimo gradino, poi saluta allegra la compagnia appena lasciata.
Cerchi di nasconderti, ma ti vede e si ferma, un sorriso sulle labbra, i capelli colorati di rosa inadeguati e incongrui nel buio cupo della piazza.
- Piton che ci fai ancora qui?
- Ti aspettavo! - Esclami sarcastico, poi la guardi piegando la testa - non sei rimesta a cena, Tonks?
Lei alza il capo e guarda la luna piena fumosa, affogata nella nebbia.
- Remus ha da fare, come sai! – Le sfugge un sorriso triste e infastidito.
- Hai la torta di Molly! – esclama, mentre ne aspira il profumo – Ah, vecchio pipistrello, vuoi mangiarla da solo? – ride e ti rifila una gomitata.
- Buona, buona! Facciamo a metà - le accenni e se non fossi tu ti verrebbe da ridere e infatti assottigli le labbra e ti trattieni: dignità, ricordati.
Nel silenzio che segue masticate la torta di zucca dolce e appiccicosa.
- Voglio sposarmi, Piton. Voglio fare tanti bambini quando questo schifo di guerra sarà finita.
Sollevi un sopracciglio e la guardi negli occhi grandi, da bambina, lucidi di lacrime che non verserà.
- Sposati, Tonks! – dici ridendo senza più trattenerti e li immagini: Remus e Tonks una coppia strana e speciale; un soffio di invidia ti scorre nel petto; per te non ci saranno mai sogni, né speranze, né l’amore che è ormai solo uno sfumato ricordo, soffocato dal tempo e dagli eventi.
Per te solo la certezza di non vedere il futuro, il dopo.
Ti auguri sia veloce e indolore, ma non sei mai stato fortunato.
Tonks ti prende a braccetto e ti costringe ad alzarti.
- Cosa vuoi, donna? – chiedi nervoso.
- Andiamo a bere una pinta, Piton! – esclama – vedi? Laggiù c’è un pub e io mi strozzo con questa torta in gola!
Lontano, lungo il vicolo c’è davvero una birreria e, a dire la verità, anche tu non riesci a deglutire, e poi devi convenire che Tonks ti fa ridere, fa allegria.
La notte sembra meno scura e opaca se ti lasci condurre per mano da questa strana donna colorata.
Anche questo Halloween passerà…
Edited by chiara53 - 27/9/2021, 17:33