Il Calderone di Severus

Sfida n. 9 FA+FF: Happy Halloween!

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view post Posted on 25/10/2020, 16:53
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I ♥ Severus


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Dai che ce la fai! ;)
 
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La scrivo stasera, il soggetto è già in testa
 
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I ♥ Severus


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Titolo: Succo di zucca
Autore: NickySnape
Tipologia: One Shot
Rating: Per tutti
Genere: fantasy
Personaggi: Severus, Remus Lupin, Harry Potter e ricordi dal passato (Malandrini)
Pairing: nessuno
Epoca: III anno

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Succo di zucca

Al Professor Piton non piaceva nessuno degli insegnanti di Difesa contro le Arti Oscure. Era in grado di spendere parole elogiative verso qualunque insegnante a Hogwarts, ma nessuno di quelli a cui veniva assegnata la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure era meritevole della sua stima. Aveva notato che da molti anni accadeva un fatto curioso: quella cattedra, a cui lui tanto ambiva, aveva un imbarazzante inconveniente, la discontinuità. Ogni anno Silente era costretto a cercare un nuovo insegnante. Andavano bene tutti tranne uno, il candidato perfetto, Severus Piton, che si sentiva ogni anno offeso, svilito, frustrato e pieno di livore. La sua sola consolazione era pensare che quella cattedra fosse stata stregata, ma non osava domandarlo al Preside Silente.

“No, Severus, non è ancora il momento quest’anno. Ti prego di avere pazienza. So che saresti il migliore e che ora sei sufficientemente distaccato dalla materia, ma occorre che tu aspetti”. Silente rispondeva così alla puntuale candidatura per il posto che riceveva ogni anno dal miglior pozionista di Hogwarts degli ultimi cent’anni.

“Credevo che l’anno scorso con il ridicolo Professor Lockhart avessimo toccato il punto più basso. A quanto pare non c’è limite al peggio” pensava Severus Piton quando Silente gli confessò che per quell’anno aveva scelto Remus Lupin. Piton si limitava ad arricciare le labbra con un sorriso falso rivolto al suo Preside, assecondando con disapprovazione la sua scelta.

La mattina di Halloween dell’anno scolastico 1993-1994 i ragazzi sono andati in gita nel villaggio magico di Hogsmeade, l’unico in tutto il Regno Unito abitato soltanto da maghi. Severus Piton non si è mosso dal castello e non perché quella giornata fosse particolarmente uggiosa, cosa che non gli dispiaceva affatto, ma perché deve svolgere un compito delicato per il suo collega. Dalla tetra aula di Pozioni evaporano fumi dall’odore acre: polvere d’argento, radice di Aconito, piume di Augurey, succo di Bubotuberi, corteccia di Carpine, Elleboro, Pietra di Luna e per addolcire fiori di Mughetto. Una richiesta del Preside Silente per aiutare il Professor Lupin, che soffre di un male incurabile, chiamato Licantropia. Severus Piton conosce da anni il problema del Professor Lupin, da quando per lui era solo Remus. Non conosceva bene solo Remus, ma anche James, Sirius e Peter. Andavano sempre in branco, come lupi. Ma uno solo era il lupo, Remus. Severus tempo dopo verrà a sapere che il branco era composto da un cane, Sirius, un cervo, James, e infine un topo, Peter. Sempre insieme come in una favola, una filastrocca che non andava a finire bene per un ragazzetto riservato, che il branco chiamava Snivellus. Da umani i ragazzi erano terribili con il mocciosetto pallido e scheletrico, curvo sui libri, con una sola passione, lo studio delle pozioni e della magia oscura. Ignoravano che il ragazzino triste e solitario sarebbe potuto diventare molto pericoloso.

La pozione per il lupo, o meglio, Antilupo, è pronta. Severus Piton emerge dai Sotterranei e per i corridoi vuoti e silenziosi del castello si dirige verso l’aula di Difesa Contro le Arti Oscure con la pozione in mano.
“Cosa ci fa Potter? Anche un Avvincino? Possibile che questa bestia faccia studiare solo le creature magiche? Dopo la lezione sui Mollicci deve averci preso gusto. Dovrebbe insegnare Cura delle Creature Magiche”. Pensa Piton volgendo lo sguardo torvo su Harry Potter in compagnia del Professor Lupin. Il cucciolo di cervo si incontra con il lupo. Lupin ringrazia il collega per il farmaco, gli sorride aperto e sincero e discretamente cambia argomento di conversazione con il suo allievo.

Nel frattempo il castello riprende vita, luce e colore. Gli studenti sono tornati e con loro anche il chiasso e la tavola è imbandita in Sala Grande. Pipistrelli, ragnatele, teschi, zucche colorano la sala in festa. I docenti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts sono già seduti a tavola. I ragazzi delle Quattro Case entrano in fila in Sala Grande e prendono posto, allegri e spensierati, nonostante fuori ci sia un esercito di Dissennatori. Patate al forno, stufato di manzo alla scozzese, vitello alla Wellington, succo di zucca, Calderotti, pudding ai frutti rossi: gli elfi hanno finito di preparare la cena. Accanto a Severus Piton è seduto Remus Lupin, emaciato e smunto, gli abiti consunti e gli occhi spenti. Il Preside Silente conclude il suo discorso, la festa inizia e sulla tavola appaiono le squisite pietanze.

Severus Piton mangia poco di solito, non ha mai appetito, e vedere che il Professor Lupin ha la sua stessa tendenza a non godere della dimensione edonistica del gusto lo irrita profondamente. Entrambi si osservano e si accorgono che i loro volti sono malinconici e grigi, i loro abiti logori e lugubri, i loro capelli disordinati e unti. Non si rendono nemmeno conto che entrambi hanno rivolto lo sguardo verso Harry Potter. Il giovane Grifondoro ne ha già passati molti di guai da quando è arrivato a Hogwarts. Gli occhi di Harry si illuminano quando incontrano quelli stanchi del Professor Lupin, ma inesorabilmente si spengono quando incrociano il buio degli occhi di Piton.

Lupin e Piton notano che Harry ha appena distolto lo sguardo dai loro occhi. Dal tavolo dei Serpeverde una pallina di molliche di pane impastata con la saliva si è tuffata nel suo piatto. Malfoy, Crabbe e Goyle sghignazzano alle sue spalle. Si muovono sempre in branco, sempre in tre. Harry irritato si volta e i tre giovani Serpeverde si incappucciano e scimmiottano un Dissennatore. “Paura di Halloween, Potter? Stanotte ti troverai un Dissennatore nel letto. Buuuuuuu”. Draco Malfoy non la smette di ripeterlo da giorni.

Il Professor Lupin fa un cenno a Severus Piton e indica la scena dell’ennesima angheria che Harry Potter è costretto a subire. Ma il Professor Piton è già intento a osservare ciò che sta accadendo tra i tavoli di Serpeverde e Grifondoro, non sbatte le palpebre e resta immobile con un’espressione assente in volto. Preferisce non girarsi verso Lupin e mostrare il suo sdegno per quello che ha appena osato fare il collega. Cosa faceva la Professoressa McGonagall con i quattro pestiferi studenti Grifondoro una ventina di anni prima? Il Professor Piton si volta verso Minerva McGonagall, poi ci ripensa e guarda Lupin. Questa volta entra con forza nella sua mente. Remus Lupin glielo consente e Severus Piton può scoprire che in quel momento stanno condividendo lo stesso ricordo. Era succo di zucca versato sulla panca della tavolata dei Serpeverde, proprio nel posto in cui Snivellus Piton si sedeva di solito. Snivellus come l’orfano Potter, un’analogia che aggiungeva ulteriore fastidio al Professore di Pozioni, geloso custode delle sue debolezze. Potter è costretto a non mangiare la sua zuppa di curry e zucca contaminata di saliva di esseri odiosi. Il giovanissimo Severus fu costretto a girare la sera di Halloween con i pantaloni bagnati di succo di zucca. “Ti sei pisciato addosso, Snivellus? Fai davvero schifo!” Sghignazzavano James Potter e Sirius Black. Severus sgattaiolò via dalla sala e dalle risate di tutti. Peter Pettigrew e Remus Lupin erano il volto dell’omertà: sorridevano in silenzio attenti ad osservare la reazione di Lily Evans, che quella sera non si scagliò contro i suoi compagni per difendere il suo amico, ma andò via in bagno e pianse, senza terminare la cena di Halloween. Le energie spese per difendere il suo migliore amico la sfinivano e Severus si chiudeva sempre di più in se stesso. Quella sera Lily Evans, prima di rientrare nella Sala Comune di Grifondoro, aveva sentito dal corridoio un boato provenire dal bagno dei maschi. Vetri rotti, lavandini e acqua dappertutto. Il suo amico Severus usciva da lì, bagnato fradicio dalla testa ai piedi.
“Cos’è stato, Sev?” gli chiese Lily.
“La mia rabbia, credo. Ha rotto i vetri e la ceramica dei lavandini. Mi dispiace. Devo imparare a controllarla qui. Devo parlare con il Professor Lumacorno e chiedere scusa per quello che ho fatto. Spero che non mi metta in punizione per questo.” Il tono di Severus era mesto, o forse solo stanco. Lily lo abbracciò, ma in cuor suo sentiva che la sua rabbia non era un buon segno. Le abilità magiche di Severus erano di gran lunga superiori a quelle di qualunque giovane mago della scuola. Avrebbe potuto addirittura uccidere involontariamente per difendersi.

Il succo di zucca è un ricordo dolceamaro per Severus Piton. Il pubblico ludibrio valeva di più dell’abbraccio di Lily? Con il senno di poi, dopo averla persa, niente poteva valere di più di un abbraccio di Lily. Allora, invece, contava di più l’umiliazione per il giovane Principe Mezzosangue e la vendetta andava servita fredda.
Remus Lupin davanti al pudding di frutti rossi si volta verso Severus Piton e sussurra: “Mi dispiace tanto, Severus”.
“Taci, Lupin.” Il Professor Piton ha tanti difetti e pochi pregi, ma soprattutto non sa dimenticare.
I quattro fantasmi delle Case deliziano tutti con uno spettacolo danzante e pochi minuti dopo la fine del banchetto la Signora Grassa è sparita dal suo quadro.

Edited by NickySnape - 26/10/2020, 23:47
 
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view post Posted on 27/10/2020, 08:41
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Cara Nicky, nonostante tutto a me Lupin è sempre stato simpatico, ma mentre leggevo il tuo racconto mi veniva voglia di tirargli un pugno, per quella sua costante omertà.
Ma poi quell'ultima battuta che gli hai fatto pronunciare, e la perfetta risposta di Severus (sembrava di sentire la sua voce!) hanno riequilibrato tutto.

Mi è piaciuto tanto questo tuo racconto, anche se detesto soffermarmi su quello che Severus ha dovuto subire, rientra in pieno nei racconti che "mi fanno amare Severus sempre di più"! ❤
Brava!
 
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CITAZIONE (Anouk @ 27/10/2020, 08:41) 
Cara Nicky, nonostante tutto a me Lupin è sempre stato simpatico, ma mentre leggevo il tuo racconto mi veniva voglia di tirargli un pugno, per quella sua costante omertà.
Ma poi quell'ultima battuta che gli hai fatto pronunciare, e la perfetta risposta di Severus (sembrava di sentire la sua voce!) hanno riequilibrato tutto.

Mi è piaciuto tanto questo tuo racconto, anche se detesto soffermarmi su quello che Severus ha dovuto subire, rientra in pieno nei racconti che "mi fanno amare Severus sempre di più"! ❤
Brava!

Grazie Anouk, per aver apprezzato il mio racconto.
Anche a me Lupin generalmente piace, ma con riserva. È facile fare i "buoni" a parole con le ramanzine a fine giornata. Un po' come Lily, anche Lupin alla fine ha fatto una scelta di comodo. Lily con Severus si è arresa, perché ha commesso l'errore di non accettarlo per quello che era, giudicando male una passione che nasceva forse anche da esperienze e traumi. Se fosse stata maltrattata fin da bambina non avrebbe voluto anche lei imparare a difendersi? Noi non sappiamo quanta violenza avesse visto Severus da bambino, ma possiamo immaginarla.
Sono convinta che Lupin si sia pentito da adulto degli atti di bullismo, ma non completamente. Una parte di lui continua sempre a deridere Severus.

Scrivere questo racconto mi ha fatto ancora una volta riflettere sul comportamento di Silente. Lui chiedeva davvero l'impossibile a Severus, anno dopo anno. Una punizione troppo grande da scontare, come se già i suoi sensi di colpa non bastassero. Ma da che pulpito veniva la predica? Ho sempre dubbi su cosa sia giusto o sbagliato. Questa è la bellezza della saga di HP.
La natura di Severus e la sua curiosità ed inclinazione verso le Arti Oscure erano davvero "sbagliate"? Mah, non so, ma personalmente io sarei voluta essere amica di un ragazzo come Severus e avrei odiato i tanti figli di papà che si divertivano a maltrattare gli altri. Mi spaventa sempre la popolarità di James e soprattutto di Sirius nel fandom...
Forse perché la morte li ha santificati?
 
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view post Posted on 27/10/2020, 10:27
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James e Sirius "santificati?"
Può essere, c'è sempre che rimane affascinato dalle "canaglie".
Una cosa però penso invece su Lily, lei si sarà anche arresa ma di fatto non è mai stata innamorata di Severus, la cui cosa ha un peso non irrilevante nel suo arrendersi, appunto.
Per lei era un caro amico, niente di più.
Condivido il resto di quanto dici, la sofferenza può indurire le persone che anziché allontanate o derise vanno capite, anche se diventa più difficile visto che magari non si fanno avvicinare.
Povero caro Severus 💚
 
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view post Posted on 27/10/2020, 10:34
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Fondi-calderoni

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Ma non lo so, tantissimi amano i Malandrini e in particolare Sirus... mah?!
 
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view post Posted on 27/10/2020, 11:54
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CITAZIONE (NickySnape @ 26/10/2020, 20:59) 
Titolo: Succo di zucca
Autore: NickySnape

Molto bella e intensa, ben costruita con il ricordo comune di Severus e Remus.
Lo stile con i verbi al presente, preceduti dall'imperfetto nel brano introduttivo e seguiti da un brano al passato remoto per i ricordi, non è oggettivamente sbagliato, ma ha reso difficoltosa la mia lettura influenzando negativamente la mia immedesimazione.
 
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view post Posted on 27/10/2020, 12:09




CITAZIONE (NickySnape @ 26/10/2020, 20:59) 
Titolo: Succo di zucca
Autore: NickySnape

Cara Nicky, il tuo racconto mi è piaciuto tanto, ma proprio tanto. Ho apprezzato molto anche lo stile e il tempo verbale al presente, che avvicina le immagini, le fa vivere direttamente sulla pelle e negli occhi del lettore.

Inoltre mi è piaciuto anche come hai saputo "giocare" magistralmente con i tempi verbali, "utilizzandoli" alla perfezione, in tutta la loro capacità gnoseologica ed evocativa.

Severus è una presenza complessa, silenziosa, con un passato scomodo, ingombrante e doloroso. Eppure ha da sempre uno sguardo perfettamente lucido su tutto e su tutti. E questo tu lo hai mostrato molto bene.

Alcuni personaggi si muovono in "branco", altri brancolano letteralmente nel buio, lui no. Lui il buio lo conosce bene, lo ha dentro di sé, eppure riesce a vedere oltre l'oscurità e a discernere il reale, anche quando appare inspiegabile, bislacco, impossibile da decifrare e da interpretare.

Ecco perché l'ultima battuta del tuo bellissimo racconto indirizzata a Lupin è perfetta in tutta la sua essenza e racchiude magnificamente un intero mondo di fatti, di relazioni, di intenzioni, di pensieri e di passioni.

“Taci, Lupin.” nella sua essenzialità ed incisività racchiude tutto l'intero universo di cui Severus è l'indiscusso protagonista: quello mediato dalla sua interiorità, dal suo punto di vista. Un universo vivido, spietato, farcito di rancori, colmo di desiderio di vendetta, ma essenzialmente coerente e assolutamente "vero".
🌹

Edited by Xe83 - 27/10/2020, 12:22
 
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view post Posted on 27/10/2020, 12:17
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GabrixSnape

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CITAZIONE (NickySnape @ 26/10/2020, 20:59) 
Titolo: Succo di zucca
Autore: NickySnape

Mi sembra di vederlo quel ragazzino magro e pallido, curvo sotto il peso dell'ennesima umiliazione, con i pantaloni bagnati che accentuano il suo senso di inadeguatezza.
"Povero amore mio", direbbe un'amica a cui sono molto legata. <3
 
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Gabrix1967 @ 27/10/2020, 12:17) 
"Povero amore mio", direbbe un'amica a cui sono molto legata. <3

PAM PAM PAM!
In effetti, l'ho pensato... :cry: :lovelove:
 
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view post Posted on 27/10/2020, 12:24
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Fondi-calderoni

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Grazie a tutte!
Xenia, hai colto in pieno il senso dell'aspetto stilistico, che nella costruzione di questo breve racconto è fondamentale. Mi sono divertita con i tempi verbali, gli anacoluti, le anafore, le endiadi e le strutture a cornice.
"Taci, Lupin" potrebbe essere proprio il sottotitolo del racconto.
 
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view post Posted on 27/10/2020, 13:51
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GabrixSnape

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Eccomi. Un flusso di pensieri (di Severus) più che un vero racconto.

Titolo: Oggi voglio stare spento
Autore/data: Gabrix1967 – ottobre 2020
Beta-reader: nessuno
Tipologia: one shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo, drammatico.
Personaggi: Severus Piton
Pairing: nessuno
Epoca: 2° anno della Saga HP

Riassunto: Lily Evans è morta per mano di Voldemort e Severus è costretto a fare i conti con il passato.

Nota 1: il titolo è una strofa di una canzone di Vasco Rossi

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I personaggi originali, ove presenti, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.

Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Oggi voglio stare spento



Oggi vorrei fermare il mio tempo, vorrei restare spento. Invece, i rumori della festa mi scuotono e mi fanno precipitare nell’abisso dei ricordi.
Anche allora era Halloween e nessuno è stato in grado di salvarla.
Era Halloween quel giorno fatale, ma le luci non erano quelle giocose che ondeggiano nelle zucche cave, a solleticare lo spirito dei bambini. Erano luci di morte, scagliate da una bacchetta implacabile.
Fiotti verdi che si abbattevano su chi aveva osato opporsi. Lampi funesti, latori di una fine imminente.
La profezia era chiara. “Uno dovrà morire per mano dell'altro”, aveva detto la veggente. E l’Oscuro Signore doveva compierla. Non aveva messo in conto la caparbietà di una madre, quando mi aveva promesso di salvarle la vita.
Le luci della Sala Grande mi accecano.
Avreste dovuto lasciarmi da solo nel mio appartamento.
Tuttavia il vecchio ha sentenziato: “E’ tuo dovere partecipare! Per il buon nome della scuola …” E lui sa che non posso sottrarmi ai patti. Oggi come allora: sono in catene. Ancora di più oggi che devo a lui questa tregua apparente. Eppure i sospetti non si sono completamente estinti. Sento calare pesanti e diffidenti silenzi quando passo accanto ai colleghi a colloquio. Ma devo alla fiducia accordatami questo momentaneo armistizio.
Così sono qui. Compresso nell’assordante silenzio della sua assenza, che tormenta la mia anima sin dall’infausta notte di Halloween in cui ho perso ogni possibilità di riscatto.
Gli accordi, che mi costringono alla farsa di rimanere in vita, mi impediscono ogni libertà.
Vivo morendo ad ogni respiro. Eppure, i vuoti tunnel neri che conducono all’anima che ho perso sono attente lenti che filtrano gli accadimenti e registrano ogni elemento. Devo proteggere la parte di lei ancora in vita. Glielo devo.
La musica è assordante. Rimbomba nel vuoto del mio petto, ma non riesce a mettere a tacere i pensieri. Mi ferisce i timpani, ma non riesce a zittire l’urlo disperato che non so arrestare. Quella voce priva ormai di accenti umani che non ho udito, ma so essere stata la sua ultima invocazione al destino.
I ragazzi ballano. Qualcuno di loro, passandomi accanto, accelera il passo per sottrarsi più velocemente al mio sguardo, che esprime disappunto e dissimula i tormenti. Non sa che la mia avversione non è per il suo agire, ma non m’importa che continui a crederlo, a trovarla immotivata e a biasimare i miei modi.
Il burattinaio, invece, sorride con bonomia. Lui ha la fiducia e la stima di tutti. Io la sua. Nella mia posizione, so che questo deve bastarmi. Ed è così. Vorrei solo che tutto questo arrivasse finalmente al capolinea, affrancandomi.
La giovane Corvonero che è appena inciampata nella coda del mio mantello è quasi svenuta per lo spavento. E’ sbiancata appena ha incrociato i miei occhi. Non ho nemmeno dovuto redarguirla. E’ stato sufficiente rivolgere il mio sguardo verso di lei.
Io, al contrario, ho smesso di aver paura tanto tempo fa. Non ricordo più cosa si dovrebbe sentire. La paura è il lusso di chi ha qualcosa da perdere e io ho già perso tutto, cosa dovrei temere?
La ragazzina si è allontanata velocemente, blaterando qualche parola di scuse. Ha raggiunto i suoi amici in un angolo della sala. Sta sicuramente raccontando l’accaduto, perché, a turno, si voltano verso di me con occhiate curiose. Forse attendono ancora una mia reazione?
Sono abituato ad essere esaminato con timore e con sospetto e, in qualche modo, preferisco questi sguardi a quello di disprezzo del ragazzo. Harry mi scruta con un atteggiamento arrogante, che esprime biasimo e che tanto lo fa assomigliare al padre. Poco conta che gli occhi che mi seguono ora con ostilità, un tempo fossero per me una condiscendente carezza.
I fantasmi di Hogwarts non smettono di inseguirsi a mezz’aria. D’altronde oggi è anche la loro festa. Ma mi fanno trasalire ad ogni passaggio.
“No, non voglio una fetta di torta alla zucca!” Non desidero gratificazioni oggi. Vorrei solo congedarmi da questa compagnia.
E invece Sinistra non smette di guardarmi ad ogni nuovo avvio dell’orchestra. Eppure, dovrebbe aver imparato a conoscermi. Dovrebbe sapere, ormai, che non la inviterò a ballare.
Sir Nicolas mi saluta ossequioso. Sarà la quinta volta dall’inizio della festa. Mi chiedo che differenza ci sia tra me e lui. Cosa fa di me un vivo e di lui un fantasma, se non il fatto che io posso ancora morire.
Finalmente il vecchio si avvicina sorridente. L’orologio ha appena battuto la mezzanotte. Immagino di potermi considerare libero di tornare nel mio appartamento. Piego leggermente il capo, in cenno di saluto. Non mi trattiene. Do un’ultima occhiata alla sala addobbata.
Non provo null’altro che disperazione davanti a tutto questo sfoggio di allegria. Sento il mantello che si gonfia alle mie spalle, mentre mi volto per dirigermi alla porta.
Un nero sipario si abbatte sullo sfavillante palcoscenico, vestito d’arancio per la festa.

Edited by Gabrix1967 - 27/10/2020, 16:51
 
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CITAZIONE (Gabrix1967 @ 27/10/2020, 13:51) 
Titolo: Oggi voglio stare spento
Autore/data: Gabrix1967 – ottobre 2020

Bella, molto bella e intensa. Straziante, ti entra dentro e ti strappa il cuore. Lo vedi, muto e serio, immobile e gli occhi vuoti, e il suo dolore ti sommerge.
Brava!

CITAZIONE
Vivo morendo ad ogni respiro.

Tremendo!

CITAZIONE
Epoca: 2° anno della Saga HP
Avvertimenti: AU.
Riassunto: Solo un anno prima Lily Evans è morta per mano di Voldemort e Severus è costretto a fare i conti con il recente passato.

Non capisco la nota del riassunto: c'è Harry, siamo al suo secondo anno (1992), quindi Lily è morta 11 anni prima (1981).
Inoltre, la storia non è AU, ma del tutto in canone!
 
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