Eccomi di nuovo qui.
Proprio quest'anno che, vergognandomi della mia carente partecipazione alla sfida, avevo barato segnalando una vecchia fic sull'argomento, scritta però per un'altra iniziativa, ebbene, sì, l'ispirazione è giunta e dopo tanto tempo scrivo ancora di Severus, a lungo trascurato per scrivere originali (l'ultima fic è del febbraio 2018...).
Sorpresa di Halloween
Titolo: Sorpresa di Halloween
Autore/data: Ida59 – 23-26 Ottobre 2019
Beta-reader: nessuno
Tipologia: one-shot
Rating: per tutti
Genere: introspettivo, drammatico, romantico.
Personaggi: Harry, Severus, Ginny, Temperance e Neville.
Pairing: Severus/Personaggio originale
Epoca: post 7° anno (31/10/2005)
Avvertimenti: AU
Riassunto: Sono passati ventiquattro anni dalla notte maledetta della colpa.
Harry gli offre il perdono e il riscatto.
Severus respira.
Parole/battute/pagine: 1.152 - 6.787 - 4
Gunning/Gulpease: 5 - 71
Nota 1: Storia scritta per la sfida “Happy Halloween” del Forum “Il Calderone di Severus”.
Nota 2: Si tratta della terza storia della breve raccolta "Temperance". Se non avete letto le due storie precedenti, alcuni riferimenti perderanno il loro effetto.
Disclaimer: I personaggi e luoghi presenti nella storia non appartengono a me bensì a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio originale, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Sorpresa di Halloween
Ė in ritardo, come il solito. Anzi, più del solito.
Per guadagnare tempo si è smaterializzato davanti al cancelletto del cimitero.
Scuote la testa ricciuta, irritato con se stesso. Neppure il tempo di uno sguardo al monumento o di un sospiro davanti alla casa semidistrutta. Tornerà indietro più tardi.
Per fortuna è stata una giornata di sole e il terreno è asciutto: niente ghiaccio scivoloso sui vialetti fin troppo conosciuti. Scaccia un ricciolo nero dagli occhiali e accelera. Una curva stratta, un salto a lato, e la visuale si apre.
Harry spalanca gli occhi e si ferma di colpo.
Lui non è solo come
sempre.
Da sette anni lo trova sempre lì, da solo e inginocchiato davanti alla tomba di Lily, la rugiada di magiche lacrime sul grande mazzo di lilium. L'ha scoperto nel 1999: l'anno prima il professore languiva ancora al San Mungo, con Miss Temperance al suo capezzale.
Adesso, invece, le figure tra le tombe sono due e il giovane non ha dubbi sulla loro identità.
La donna si avvicina gentile: gli posa piano un braccio sulla spalla, quindi gli stringe la mano. Come se volesse sostenerlo, o incoraggiarlo.
Harry trattiene il respiro e percorre di corsa la distanza che ancora lo separa.
Le parole di Severus Piton risuonano nitide nell'aria del pomeriggio, un misto di rammarico, tenero affetto e insperata serenità:
- … per sempre, la bimba che ha illuminato i miei sogni di futuro, la madre del figlio che avrei voluto mio…
Harry, sbalordito, inciampa nei propri piedi e, sciagurato, nello slancio della corsa sta per rovinargli addosso.
Il preside estrae la bacchetta con gesto fulmineo, retaggio di troppi anni di pericolosa vita da spia, e congela il movimento nell'aria impedendo al giovane di abbatterlo. Quindi solleva minaccioso il sopracciglio, ma Harry disinnesca la bomba:
- Ho sentito, ho sentito quello che ha detto, Signore! - esclama, gli occhi verdi spalancati che brillano di stupefatta gratificazione.
Severus si blocca e lo fissa in silenzio. Vede il bambino orfano per colpa sua ma, soprattutto, riconosce il ragazzo cui ha imparato a volere bene, il figlio di cui sarebbe stato fiero:
- Ho sempre ritenuto che abbisognassi di un padre che ti sgridasse, quando necessario. - borbotta burbero, mentre Temperance alle sue spalle sorride indulgente.
- Ooh… per quanto ricordo, non mi ha mai lesinato rimbrotti e punizioni, Signore. - risponde Harry rispettoso. - E in effetti, li ho quasi sempre meritati…
Il sopracciglio scatta di nuovo in alto ma Harry ormai lo conosce bene e sa che il Professor Piton ha un modo tutto suo di manifestare i sentimenti. Incrocia lo sguardo sorridente di Temperance e ricambia il sorriso della donna: è certo che col tempo, e con il suo aiuto, anche lui migliorerà.
Lo sguardo corre ai lilium posati sulla tomba nel consueto grande mazzo. Niente lacrime mutate in magica rugiada d'amore, sui candidi petali. Eppure Harry sa che, ancora una volta, i fiori rimarranno freschi per un anno intero.
Il sole sta calando e Harry ha fretta: la sera ci sarà la solita festa alla Tana, e il professore deve esserci. Ė per lui la sorpresa architettata con Ginny e, se fino a nemmeno un'ora prima, Harry ancora era incerto, ora sa che Severus Piton è perfettamente
pronto.
- La prego, Preside Piton, questa sera c'è festa alla Tana e vorremmo tanto che ci foste anche voi due.
Il mago si irrigidisce ma Temperance lo sospinge dolcemente:
- Avanti, Severus, non ricordi? - sussurra, l'amore negli occhi blu. - Due anni fa, proprio il giorno dopo la festa…
Piton deglutisce e cerca di mantenere il contegno, ma cede non appena la strega lo abbraccia:
- Va bene, va bene. Verremo. Ma…
- Sì, lo so: vi fermerete solo pochi minuti perché non vi piace il casino… - ridacchia Harry tra sé.
*
La festa di Halloween alla Tana è al culmine e Harry non sta più nella pelle. Il festoso annuncio scappa fin troppo veloce dalle sue labbra, poco prima della mezzanotte, complice il sorriso di Ginny che, con James Sirius finalmente addormentato nelle stringenti braccia di Molly, può rilassarsi:
- Io e Ginny aspettiamo un altro bambino! - annuncia radiante. - Nascerà ad aprile!
Un boato di gioia e una selva di applausi.
Harry cerca di contenere il fracasso, afferra per mano Ginny e si rivolge a Piton, l'uomo che gli vuole bene come un figlio:
- Io e Ginny, ecco… - deglutisce a fatica, impacciato, le parole che gli incespicano in gola. - Vorremmo che lei, Professor Piton… no, ecco, Preside Piton…
Il mago lo fissa truce e la voce di Harry svanisce in un penoso gorgoglio. Ginny subentra decisa al suo posto:
- Vorremmo che lei fosse il padrino del nostro secondo figlio!
Silenzio nella stanza.
Qualcun altro, forse, attendeva il lieto annuncio accompagnato dal gradito invito. Neville Paciock, però, rispetta profondamente il Professor Piton. Il suo Preside, adesso, a dire il vero. Quindi, dopo il primo momento di sconcerto, è il primo ad applaudire levandosi in piedi, subito seguito dagli altri.
Severus resta seduto in silenzio, incredulo, mentre lo scroscio dell'applauso si spegne adagio.
Il figlio di Harry.
Harry.
Suo figlio.
Il figlio di Lily.
La gola gli brucia, quasi il veleno di Nagini ancora la pervadesse.
Temperance gli stringe forte la mano.
Temperance gli sorride.
Temperance lo ama.
Severus deglutisce.
Ė Halloween.
Sono passati ventiquattro anni dalla notte maledetta della colpa.
Harry gli offre il perdono e il riscatto.
Severus respira.
Un secco cenno, i lunghi capelli neri che ondeggiano nell'aria carica di silenziosa attesa.
Severus sorride e Harry, temerario, gli butta le braccia al collo.
*
Il prete gli porge solerte il bambino.
E poi, no, non è possibile, Ginny non può avergli strizzato l'occhio.
Inconcepibile. Inaccettabile.
Sono tutti pazzi: il piccolo ha solo pochi giorni e Severus non l'ha mai visto.
E non ha mai tenuto tra le braccia un bimbo appena nato.
Lo tiene tra le mani, timoroso di romperlo.
Le sue mani, sporche di sangue.
Temperance gli sorride.
Temperance lo ama.
Severus guarda il bambino.
Ha gli occhi chiusi e dorme sereno.
Il prete si avvicina e lo tocca, lo disturba. Lo sveglia.
Il piccolo apre gli occhi.
Occhi verdi, come quelli di Lily.
Temperance sorride. Harry sorride, Ginny sorride. Tutti sorridono.
Probabilmente Severus era l'unico che non sapeva.
Anche il piccolo gli sorride stringendo i pugnetti.
Poi il prete procede nella cerimonia:
- Albus Severus Potter, io ti battezzo…
Severus fissa gli occhi verdi del piccolo, il nome che gli romba nelle orecchie.
Albus… questo lo sapeva già. Albus Severus… era questa la sorpresa di Harry!
Severus trae un lungo respiro.
Albus Severus.
Dannato Harry.
Povero bambino, con l'eredità pesante di quel doppio nome.
Ma il piccolo gli sorride.
Temperance è al suo fianco.
Vicina.
Lo sfiora appena sul braccio con la spalla.
Temperance sorride.
Severus lo sa senza bisogno di vederla.
E anche Severus, infine, sorride.