Il Calderone di Severus

D eufonica, Ortografia - Lezione 8

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view post Posted on 13/9/2018, 14:08
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I ♥ Severus


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D eufonica



Quando usarla e quando no? Le regole nel tempo si sono modificate.
Cominciamo con due enunciazioni dell'Accademia della Crusca. Quella più recente è molto citata nella rete, ma io ne ho trovata anche una molto più vecchia.
Il succo del discorso, in ogni caso, è sempre lo stesso e quewsto è il motivo per cui sto modificando le mie abitudini, riducendo di molto l'uso della D eufonica.


Giovanni Nencioni - 7ottobre 1993


L’uso della d detta eufonica, in realtà etimologica perché risalente ad un d o a un t latini in ad, et e, per il nostro o, anche aut, era anticamente più esteso, sia come frequenza, sia come parole interessate al fenomeno: per es. ched è? “che è?”, mad “ma”, sed “se”, ned “né”; e presente anche in dialetti non toscani. Modernamente nell’italiano scritto è venuto a restringersi, ma conservando una certa elasticità di applicazione, finché l’illustre linguista e grammatico Bruno Migliorini ha ritenuto di consigliare, come regola scrittoria e tipografica, il legamento fonetico con d solo nel caso che a, e, o siano seguite da parole comincianti rispettivamente con la stessa vocale: per es. ad arte, Adamo ed Eva, est od ovest; ma non potrà considerarsi errore se uno scrivente o parlante userà ad ogni passo, ed ora che facciamo?, od anche e simili, specie in locuzioni abituali (ad onor del vero, ad ogni passo), in cui è presente da molto tempo; semmai potrà parere una pedanteria, specialmente nella forma od.

Ci sono tuttavia regole negative, di cui è bene rendersi conto. Eccole:
1. la d eufonica può usarsi solo davanti a parole comincianti per vocale, quindi non comincianti con la consonante h aspirata, come Heine, Hitler, Haydn, Händel, Hannover ecc. (e Heine, a Hitler, o Haydn, non ed Heine, ad Hitler, od Haydn), salvo che non si tratti di un prestito straniero ormai assimilato all’italiano, per es. hobby, handicap ecc.;
2. può usarsi solo in un contatto diretto e immediato con la parola che segue, quindi non davanti a una pausa, per es. davanti a una virgola: non lo feci e, anche a volerlo, non avrei potuto farlo; sarebbe errore scrivere o dire non lo feci ed, anche a volerlo, non avrei potuto farlo;
3. è un errore usare la preposizione articolata ai nella forma ad i, che s’incontra anche stampata.


Raffaella Setti - 30 settembre 2002
Redazione Consulenza Linguistica Accademia della Crusca


L'uso della 'd' eufonica, secondo le indicazioni del famoso storico della lingua Bruno Migliorini, dovrebbe essere limitato ai casi di incontro della stessa vocale, quindi nei casi in cui la congiunzione e e la preposizione a precedano parole inizianti rispettivamente per e e per a (es. ed ecco, ad andare, ad ascoltare, ecc.). Si tratta di una proposta di semplificazione coerente con molti altri processi di semplificazione cui è sottoposta la nostra lingua, ma dobbiamo comunque tener presente che la d eufonica non è un elemento posticcio, ma trova la sua origine nella struttura originaria delle due parole interessate che in latino erano et e ad.
 
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view post Posted on 14/9/2018, 18:05

Buca-calderoni

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Molto interessante... quando lavoravo al giornale volevano che si usasse solo fra lettere uguali (per esempio "ed ecco").
 
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