Il Calderone di Severus

La virgola, Lezione di Punteggiatura - sesta lezione

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Ida59
view post Posted on 20/6/2010, 15:44 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Ecco per voi nuovi appunti sulla VIRGOLA.

Tratto da Accademia della Crusca

La virgola (detta nel passato anche piccola verga) indica una pausa breve ed è il segno più versatile, «può infatti agire all’interno della proposizione, ma può anche travalicarne i confini e diventare elemento di organizzazione del periodo nella sua funzione di cesura fra le diverse proposizioni» (Biffi 2002).

Si usa, o almeno si può usare, la virgola:
- negli elenchi di nomi o aggettivi,
- negli incisi (si può omettere, ma se si decide di usarla va sia prima sia dopo l’inciso);
- dopo un’apposizione o un vocativo e anche prima di quest’ultimo se non è in apertura di frase (Roma, la capitale d’Italia. Non correre, Marco, che cadi).

Nel periodo si usa:
- per segnalare frasi coordinate per asindeto (senza congiunzione, es: studiavo poco, non seguivo le lezioni, stavo sempre a spasso, insomma ero davvero svogliato),
- per separare dalla principale frasi coordinate introdotte da anzi, ma, però, tuttavia e diverse subordinate (relative esplicative, temporali, concessive, ipotetiche, non le completive e le interrogative indirette).
- Le frasi relative cambiano valore (e senso) a seconda che siano separate o meno con una virgola dalla reggente: gli uomini che credevano in lui lo seguirono cioè ‘lo seguirono solo quelli che credevano in lui’ è una relativa limitativa; gli uomini, che credevano in lui, lo seguirono, ovvero ‘lo seguirono tutti gli uomini perché credevano in lui’, è una relativa esplicativa.

La virgola non si mette:
- tra soggetto e verbo (se altre parole si frappongono tra questi due elementi occorre prestare più attenzione);
- tra verbo e complemento oggetto;
- tra il verbo essere e l’aggettivo o il nome che lo accompagni nel predicato nominale;
- tra un nome e il suo aggettivo.



Tratto da Carla Lattanzi

E' il segno più frequente, indica una pausa breve e serve a staccare i pensieri tra loro per dargli ordine logico.

La virgola si usa:
• nelle enumerazioni e ripetizioni
• per segnalare un inciso nella frase principale, o anche un'apposizione
• dopo un vocativo
• prima delle congiunzioni ma, anzi, però, invece, mentre, se, benché, sebbene, tuttavia ecc. per separare tra loro delle frasi coordinate o subordinate.
• dopo sì, no, bene
• per separare le frasi di un periodo senza usare la congiunzione "e"
• dopo le parole quindi, dunque, infatti, perciò (connettivi conclusivi) per segnalare che si sta finendo il discorso.

Queste sono le principali convenzioni riguardo all'uso della virgola, che resta comunque abbastanza libero.

Ci sono invece dei casi in cui non si deve proprio usare, perché il testo non si capirebbe:
• prima di e, né, o
• tra il soggetto e il verbo
• tra il verbo e il primo complemento oggetto



Tratto da mestiere di scrivere

"La virgola è il segno di punteggiatura più elastico che abbiamo: separa, unisce, segue il senso della frase, lo determina, segnala pause, isola incisi, mette in evidenza parole, detta il tono a chi legge, si fa notare quando non c'è" - Dario Voltolini

Sintassi semplice e piana vuol dire pochi incisi e poche subordinate.
Le relative "a grappolo", le frasi che si aprono l'una dentro l'altra, su internet non si leggono. Se state mettendo la terza virgola all'interno di un periodo, allarme. Rileggete il periodo che state scrivendo e valutate se la virgola vi serve davvero per rendere più chiara e facile la lettura, oppure se vi state imbarcando in un periodo lungo e arzigogolato.

Edited by Ida59 - 5/7/2015, 19:20
 
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