Il Calderone di Severus

La virgola, Lezione di Punteggiatura - sesta lezione

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Ida59
view post Posted on 7/10/2009, 09:51 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Ecco una nuova lezione preparata a suo tempo da Lil_Eveline

La virgola è il segno d’interpunzione più complesso e per la spiegazione del suo uso serviranno ben due lezioni. In questa lezione spiegheremo gli usi più semplici e comuni della virgola, mentre nella prossima cercherò di spiegarvi come utilizzarla al meglio per poter ottenere diversi effetti all’interno di un discorso.
Iniziamo dalle cose semplici.
La virgola è una pausa breve. Volendo rifarci al discorso sul punto, la nostra mente sa che dopo una virgola il discorso non è concluso, ma inizia una parte nuova, collegata alla prima, che deve essere incamerata come informazione a sé stante.
Per spiegare meglio questo concetto, possiamo prendere ad esempio proprio la frase appena scritta. La prima parte “volendo rifarci al discorso sul punto” è un’informazione precisa, che non riguarda il resto della frase. Un lettore che conosce il discorso già fatto sul punto ricorderà quanto detto in quella occasione e leggerà il resto della frase tenendo conto delle informazioni precedenti, mentre una persona che non ha idea del discorso citato eliminerà semplicemente l’informazione senza dare troppo peso alla cosa. In ogni caso, la virgola divide questa prima informazione dal resto, permettendo al nostro cervello di dividere i dati senza dover ricordare tutto e di organizzare al meglio i concetti.
Alla luce di quanto appena detto, è evidente che questa funzione di separazione dei vari concetti può essere utilizzata in diversi modi. I più semplici sono questi:

  • per dividere un vocativo dal resto della frase;
  • negli elenchi;
  • negli incisi;
  • nelle frasi non collegate dalla congiunzione “e”.

  • Analizziamo i vari casi.

    Il primo,“per dividere un vocativo dal resto della frase”, è il più semplice in assoluto, sempre che si sappia cos’è un vocativo. Anche questo, in realtà, è una cosa molto semplice e tutti noi lo usiamo continuamente. Pensate a quante volte, ad esempio, vi capita di dire ad una persona: “Tizio, per favore, potresti fare questa cosa?”. In questo caso “Tizio” è un vocativo. Volendo usare un gioco di parole per ricordare bene il concetto, quando noi invochiamo il nome di una persona, usiamo un vocativo. Nella frase “Tizio sta male” è evidente che non stiamo “invocando” nessuno, quindi in questo caso la virgola non è necessaria. Un altro trucco per distinguere un vocativo all’interno di una frase è quello di premettere al nome una “o”: “o Tizio, per favore, potresti fare questa cosa?”. La frase risulta ridicola, perché ovviamente quella semplice vocale dà alla frase un tono molto più “aulico”, ma non ne storpia il senso e quindi sappiamo con certezza che quello è un vocativo. Se premettiamo la “o” al secondo esempio, “o Tizio sta male”, notiamo che la frase perde completamente il senso.
    Il vocativo deve essere diviso sempre dal resto della frase. Se è la prima parola basta che sia seguito dalla virgola, mentre se è al centro della frase deve essere racchiuso tra due virgole.

    Esempio:
    Tizio, per favore, potresti fare questa cosa?
    Per favore, Tizio, potresti fare questa cosa?


    Il secondo caso di utilizzo della virgola ("negli elenchi") è altrettanto semplice. Quando ci troviamo ad elencare una serie di cose, bisogna dividere i vari elementi dell’elenco con una virgola.
    Potrebbe nascere confusione tra l’uso della virgola e quello del punto e virgola, il quale, come spiegato poche lezioni fa, ha esattamente la stessa funzione. In linea di principio, quando le cose elencate sono nomi o brevi descrizioni, vengono divisi da una virgola, mentre se le cose elencate sono concetti complessi, oppure se si vuol dare particolare rilievo ad ogni elemento dell’elenco, c’è bisogno del punto e virgola per dividerli.

    Esempio:
    Le case di Hogwarts sono: Tassorosso, Grifondoro, Corvonero, Serpeverde.
    Le case di Hogwarts sono:
    Tassorosso, casa dei lavoratori instancabili;
    Grifondoro, culla degli audaci;
    Corvonero,


    Per ora la lezione termina qui. Spero di essere stata chiara ed esaustiva.

    Edited by Ida59 - 5/7/2015, 19:19
     
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