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| CITAZIONE (Ida59 @ 20/9/2013, 16:56) [color=00ff00]Uh! Che poesia intensa e difficile, Anastasia! Il rosso proprio ti ispira, eh? E lo stesso vale per il sangue: quanto lirismo nelle tue parole per quel sangue che diventa morte e vita, amore e odio. Complicata come me A me il rosso piace tanto, faccio come i tori e poi da amante del dark e macabro quale sono, non posso non metterci tutti gli annessi e connessi, sangue compreso Comunque, felice che la poesia ti sia piaciuta e grazie mille per il commento!
Grazie anche a te, Chiara!
CITAZIONE (halfbloodprincess78 @ 20/9/2013, 17:13) Alba d'autunno
Come foglie sull'acqua ferma, restano i ricordi, quando le foglie erano una pioggia di colore nel soffio del vento. Piccole e fragili, rosso e ambra su una lastra d'ardesia. L'immobilità è ciò che ti uccide dentro. Devi crederci, credere che potranno volare di nuovo nel vento, non più lacrime di sangue, ma solo fragili farfalle che danzano nella luce soffice di un alba d'autunno. A mio gusto del tutto personalissimo, trovo che l'autunno sia la stagione più bella tra tutte, non è vero che tutto muore, che sia spenta, no, assolutamente, basta leggere poesie come quella di Cla per rendersi conto di quanta bellezza ci sia in esso, di quante emozioni susciti, come se fosse il turbinare di foglie sospinte dal vento, quelle foglie che osservi seduto su una panchina mentre ti stringi appena la giacca o sistemi la sciarpa al collo anche se il sole ancora ti scalda la pelle, lo senti su di te come sulle foglie. Le guardi e ti senti una foglia che danza nell'aria e senti altri occhi che ti guardano come tu le hai guardate poco prima. Ed è questa la sensazione che ho provato leggendo questi pochi versi, il caldo del sole, il fresco del vento, il profumo della terra sprigionato dalle foglie che si muovono, e tra di esse si staglia lui, un sorriso triste che si fa felice ad ogni foglia che gli scivola sulla pelle, due occhi neri che scorgono la vita fermarsi in esse, e le lunghe dita pallide che si avvicinano e ne stringono una tra le mani, con delicatezza, per non romperla e conservare l'attimo passato e mai svanito di una natura che muore per rigenerarsi in un'alba d'autunno. Veramente molto bella, Cla!
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