Il Calderone di Severus

Sfida n. 7 FA+FF: Severus e le Stagioni

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chiara53
view post Posted on 18/3/2015, 12:06 by: chiara53
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Un regalo a tutte noi, spero gradito, buona vita e buona primavera :)

Una tardiva primavera




E’ mattina, mattina presto, è l’ora migliore per passeggiare tra le aiuole del giardino.
Alzo lo sguardo ed il Tempio è laggiù, appena visibile tra la nebbia.
Ormai dovrebbe essere quasi primavera, ma una pioggerellina gelida frena il mio entusiasmo.
Eppure la stagione dovrebbe iniziare tra pochi giorni, ma niente lo lascia supporre.
Mi lascio bagnare dalle gocce sottili e penetrare dal freddo.
Guardo il cielo e mi si stringe il cuore.
Avevo piantato fiori e bulbi, ma niente sembra voler sbocciare; dalla terra emergono solo piccoli polloni verdi, anonimo simulacro dei tulipani colorati che sono ancora nascosti e non intendono mostrarsi per ora.
Anche le rose sono soltanto piccoli boccioli senza colore, eppure le avevo protette con attenzione dall’inverno e dal gelo, ma non è bastato.
Volevo donare alle mie sorelle colori e allegria, invece, intorno a me, non vedo niente che io possa cogliere per regalarlo a loro. Per farle felici, per allontanare l’inverno che continua a incombere, grigio e freddo.
Sono triste. Cerco di consolarmi cogliendo profumata menta, rosmarino e salvia.
Contavo di comporre mazzolini odorosi e colorati.
Tutto sfumato, svanito, i miei sforzi sono stati inutili.
A quel pensiero la tristezza si trasforma in lacrime.
Ed è allora che sento una mano sfiorarmi la spalla e mi volto.
E’ Lui.
E’ qui con me.
Ma come può conoscere tanto bene la mia anima? Come sa quando più ho bisogno di lui?
- Severus. – Sussurro, mentre cerco di nascondere le lacrime.
Lui mi guarda serio, scuote il capo con aria di disapprovazione; fisso i suoi occhi e li scopro luminosi, una luce brilla in fondo alle iridi scure.
- Seguimi. – Dice soltanto, mentre si allontana senza guardarsi indietro.
Percorro veloce la piccola distanza che ci separa; il suo passo elastico ed elegante è rapido e sicuro.
Dove stiamo andando? Mi chiedo, ma taccio, io mi fido di lui, dovunque voglia condurmi: so che c’è una ragione valida e presto la scoprirò.
La pioggia sembra scivolare via dal suo mantello e dai capelli già umidi, come se nulla potesse toccarlo, come se nulla lo infastidisse.
Si ferma giunto ad un prato di un verde abbagliante, fa un cenno con la mano mostrandomelo e mi sorride.
Il suo sorriso illumina il mondo, mi apre il cuore e seguo il suo gesto con lo sguardo, allontanando con difficoltà gli occhi dal suo viso.
Intorno a noi risplende il giallo dei ranuncoli, il bianco delle margherite e un cespuglio di biancospino fiorito perfetto e pronto a donarmi petali leggeri e fragili. Giunchiglie più in là hanno aperto le corolle e bevono la pioggia leggera.
Sorrido di rimando e sono stupita e felice.
Quando mi parla la sua voce è profonda e calda: è come una carezza sulla mia anima.
- Chiara, era questo che cercavi, non è vero? - Posso solo assentire, poi aggiungo con un sospiro:
- Volevo donare fiori alle mie compagne, alle mie sorelle, rallegrarle: ho tanto lavorato per far sbocciare i miei nel momento giusto, eppure per quanto abbia fatto le mie mani sarebbero state vuote senza il tuo aiuto, Severus.
Si avvicina a me e sento il suo profumo di erbe e spezie, prende la mia mano e il mondo sparisce inghiottito dal suo tenero tocco.
Quasi non oso guardarlo, tanta è l’emozione che provo per quel gesto gentile.
- Queste sono per te, – dice, mentre mi porge un mazzolino di viole profumate. – Tu vuoi solo donare, ma anche tu meriti un regalo.
Sono felice adesso, sono nel sogno e non voglio svegliarmi.
La pioggia ha smesso di scendere, la nebbia si solleva e uno spicchio di cielo azzurro compare lontano.
Severus, prima alza lo sguardo verso l’azzurro, poi inclina la testa per guardarmi.
- Io so quando hai bisogno di me. E’ allora che vengo a trovarti. – Pronuncia piano, osservando il prato fiorito intorno a noi. Poi aggiunge allontanandosi lentamente:
- Sono sempre con voi, là, nel Tempio. Conosco le vostre anime e i vostri nomi. La vostra primavera sta arrivando.
Il mago si volta una sola volta, poi si allontana.
Abbasso gli occhi e guardo le viole che mi ha donato, ne aspiro il profumo, le stringo come un gioiello prezioso.
Un raggio di sole illumina l’orizzonte lontano.
Lui è già scomparso, ma adesso il mio cuore canta.
 
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