Da un articolo pubblicato sulla
pagina FB di TrillLa punteggiatura è un’arte sopraffina: è la vostra migliore alleata nello scrivere un racconto. La punteggiatura crea il ritmo. Il ritmo crea la modulante armonica del vostro Canone. La punteggiatura distingue uno scrittore efficace da uno mediocre.
Usate tanti punti. Usate tante virgole, ma al posto giusto.
Ricordatevi dei punti-e-virgola. Quando siete in difficoltà e la frase non vi suona bene, provate a inserire un punto-e-virgola. Vedrete che ve ne gioverete.
Usate con parsimonia i punti esclamativi. In un racconto devono essere dosati col contagocce. Un punto escalamativo è un rafforzativo, va usato per creare esplosioni. Usate pochi, pochissimi puntini di sospensione. I puntini di sospensione servono a creare una magia. Sono come gli incantesimi di Gandalf: cosa succederebbe se Gandalf lanciasse incantesimi ogni due righe? Diventerebbero pedanti, inefficaci, ridicoli: esattamente quello che succede ai vostri puntini. Non ci sono regole fisse, ma in un racconto si dovrebbero impiegare con estrema parsimonia.
Altra cosa da dosare assolutamente (semmai ancor di più) è l’uso delle parentesi. Soprattutto nella narrativa. Nei saggi e negli articoli, invece, sono ammesse (come vedete...).