Il Calderone di Severus

Sfida FF n. 6: In Memoriam

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Nykyo
icon13  view post Posted on 14/9/2007, 16:38




jv0qeln




Il racconto recentemente pubblicato in questa sezione da Giny, mi ha dato lo spunto per una sfida che volevo lanciare già da un pò.
Ammetto che (è cosa risaputa) il modo in cui, in generale, le morti di tanti personaggi sono state trattate in HP7 mi ha lasciata insoddisfatta e/o con l'amaro in bocca.
Quindi la sfida è questa:

Dovete scegliere, esclusivamente tra i buoni (Edwige compresa), un personaggio che è morto nell'ultimo libro e descrivere il punto di vista di Harry Potter sulla sua morte.

- Il personaggio sulla cui morte rifletterà dovrà essere uno ed uno solo, ma ovviamente se sceglierete Remus potrete accennare anche a Tonks e viceversa, purchè l'attenzione sia focalizzata specificamente su uno solo dei due.

- Il punto di vista (POV) dovrà per forza essere quello di Harry Potter.

- Siete però liberi di decidere come esporre il POV di Harry. Se col discorso diretto o indiretto. Se attraverso i suoi pensieri o il dialogo con un altro personaggio. Ecc..

- Non c'è limite riguardo all'epoca di svolgimento del racconto. Che sia ambientato, come quello di Giny, poco dopo la battaglia finale, oppure diciannove o più anni dopo, o in qualunque altro momento successivo alla morte del personaggio da voi scelto (compatibilmente con gli avvenimenti del libro) non vi pongo restrizioni.

- Anche riguardo alle motivazioni delle riflessioni di Harry avete carta bianca... un qualunque pretesto, un anniversario di morte, una ricorrenza, o anche solo la voglia di Harry di pensare ai suoi cari, fate voi...

- Siete ovviamente liberissimi quanto ai contenuti del POV.

Riguardo al tipo di racconto:

- Sono escluse le fanfiction a capitoli (ma potete scrivere più racconti su più personaggi) e le song-fic.

- Sono ammesse drabble, flas-fic e one-shot, anche se personalmente dubito che le prime due si prestino molto al tema, data la loro brevità (però, chi riuscisse ad esprimere davvero bene l'oggetto della sfida in sole cento o cinquecento parole, di sicuro, meriterebbe un applauso per la bravura).


Ultima precisazione, per non incorrere in errori:

- le ff per la sfida non possono assolutamente riguardare il punto di vista di Harry sulla morte di un cattivo. Scegliete tra i buoni, purtroppo la scelta non manca di certo.


Buon lavoro a tutti.

Nykyo



Indice delle storie pervenute per la sfida

Professor Snape - Giny81



Kn1pRnG


CODICE
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Edited by reoplano - 28/10/2017, 00:31
 
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bach67
view post Posted on 15/9/2007, 07:56




si lavora sodo in questo forum...

:-))))
 
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giny81
view post Posted on 27/9/2007, 14:00




Titolo: Professor Snape
Autore/data: giny81/ settembre 2007
Genere: drammatico-introspettivo
Categoria: one shot
Personaggi: Severus Snape, Harry Potter, Lily Evans, Hermione Granger, Ron Weasley
Avvertimenti: enorme spoiler su Harry Potter and the Deathly Hallows
Nota: Una fan fiction molto difficile da scrivere, per me. Credo sia stato difficile anche per Harry formulare questi pensieri nei riguardi di un uomo che ha nutrito per lui, e verso il quale Harry ha nutrito, sentimenti piuttosto violenti. Ma ci sono meriti che vanno riconosciuti e onorati al di là di tutto. Harry lo sa bene. Ho cercato di imparare da lui...Un pensiero particolare a Ida, che sarà certamente una lettrice un po' diversa dalle altre...



Professor Snape



Harry si trovava innanzi alle tombe dei suoi genitori. Di nuovo.
Di nuovo fronteggiava quelle due lapidi bianche, di nuovo quel marmo richiamava alla sua mente altro marmo, altro dolore.
Ma era soprattutto davanti alla tomba della madre che si stagliava, pura e straziata, l’anima di Harry. La madre che Harry non nominava mai, alla quale mai si era confrontato, convinto che il suo specchio fosse James. Ma che aveva serbato nel cuore come il segreto più prezioso, di cui aveva protetto il ricordo come un talismano luminoso e fragile.
Erano passati solo pochi giorni dalla fine di Riddle, ma Harry era corso da sua madre, per mostrarle che non era morta invano.
Si era chinato sulla tomba di lei, aveva accarezzato piano la superficie liscia con la mano affusolata e tormentata. Le lunghe, agili dita di Cercatore rovinate in punta dalle unghie mangiate nei momenti di rabbia, avevano sfiorato quel marmo come fosse il volto armonioso di Lily, Lily come la ricordava nello Specchio delle Brame. Negli occhi di Harry più dolcezza di quanta mai ne avrebbe mostrata a chiunque. Era solo, questa volta, e poteva piangere liberamente.
Ma Harry non sapeva piangere liberamente, non ne era mai stato capace. Si tratteneva sempre. E anche in quel momento le lacrime velavano il suo sguardo incredibile, scendendo piano sul volto che non si concedeva un singhiozzo.
Era lì solo per piegare il capo al cospetto di Lily e mostrarle che era stato uguale a lei, che lei non aveva sbagliato a fare di lui il Prescelto. Perché Lily più di tutti aveva fatto di lui il Prescelto, incidendo l’Amore nelle sue vene.
E Harry sapeva, finalmente, di essere molto più simile a sua madre che a suo padre.
Simile. Ma non abbastanza. Un viso diverso da quello di Lily si affacciò naturalmente alla sua mente. E quale, se non quello, doveva essere il luogo per ricomporre i suoi pensieri circa quell’uomo?
Non aveva compreso, in tutti quegli anni, quello che sua madre aveva saputo comprendere. Non aveva scorto quello che lei certamente avrebbe voluto che lui sapesse scorgere.
Non aveva capito chi davvero fosse Severus Snape, e ora tutto gli appariva così ovvio.
Troppo calore nella freddezza che Piton gli aveva riservato in tutti quegli anni. Troppo astio sepolto fra gli strati di indifferenza con cui il professore di Pozioni aveva ricoperto ogni suo dolore, offendendo la memoria di suo padre, la memoria di Sirius.
Ma mai, non una sola volta, Snape aveva proferito parola contro Lily. E ora Harry sapeva che anche lui, Severus, la serbava dentro sé come il segreto più prezioso, anche Severus ne aveva protetto il ricordo come un talismano luminoso e fragile.
Harry ripercorse nella mente, gli occhi fissi sulla lapide di sua madre, una riflessione che aveva fatto più volte in quei giorni. Lui e Severus erano stati sorprendentemente uguali.
La stessa donna, Lily, aveva deciso della loro vita. Lo stesso uomo, Albus, li aveva guidati sulla strada dolorosa che aveva infine condotto alla distruzione di Riddle, e li aveva amati entrambi abbastanza da pretendere da loro sempre e solo la scelta giusta.
Harry rivide se stesso imboccare Albus di quella pozione venefica come fosse un neonato. Allora Harry non aveva potuto osservare la propria stessa espressione, ma ora sapeva che vi avrebbe scorto lo stesso disgusto inciso nel viso del professor Snape sulla Torre di Astronomia.
Rivide se stesso osservare la profanazione della tomba di Albus e Severus girarsi ed andarsene. Entrambi straziati, ora ne era certo, ma entrambi disciplinati, forti.
Ma ancor di più rivide se stesso andare incontro alla morte e Severus pregarlo di raccogliere il ricordo che lo avrebbe informato che quello era il suo destino. Anche allora erano assolutamente uguali. Lui pronto a morire e Severus pronto a dare la vita del figlio di Lily per vincere il Male. E allora nessuno avrebbe più potuto insinuare che quell’uomo scontroso, sgradevole, agiva solo per se stesso. Aveva reso la sua vita nelle mani del diavolo, per salvare la vita di Harry e onorare la memoria di Lily. Ma posto davanti alla scelta, aveva rinnegato la sua missione personale per quella più grande, più nobile, di Albus Dumbledore. Aveva saputo fare la scelta giusta: il figlio di Lily per la salvezza del mondo, anche se per la vita di Harry aveva lottato per tutta un’esistenza, sacrificando se stesso pezzo a pezzo.
Questo li accomunava più di tutto: erano stati davvero, con forza, con orgoglio, gli uomini di Dumbledore, fino in fondo. I due uomini di Albus, i due eredi della sua missione, dei suoi insegnamenti. Entrambi avevano dubitato di quel vecchio che pretendeva l’impossibile come fosse l’ovvio, ma entrambi, infine, avevano ritrovato Albus dentro se stessi, avevano capito che Albus aveva preteso l’impossibile da se stesso, prima di tutto, ogni volta che li aveva feriti perché doveva.
Lo sguardo di Harry si spostò sulla tomba di suo padre, mentre si chiedeva vagamente come mai all’improvviso per lui fosse naturale pensare a Snape come a Severus. Come se stesse percependo la persona dietro al mago, l’uomo dietro alla spia, per la prima volta.
Harry non dubitava che l’ostilità per lui di cui Snape aveva fatto mostra sin dal primo attimo fosse genuina, ma ora capiva che era solo lo specchio dell’ostilità che Severus provava per se stesso, per non aver amato Lily fino in fondo quando era il momento. Lo specchio dell’ostilità che Severus serbava per James, che era riuscito dove lui aveva fallito.
Harry pensò a quante volte gli era stato detto che i suoi occhi erano quelli di Lily, e il suo volto quello di James. Capì improvvisamente quanto dovesse essere intollerabile la sua vista per Severus. Gli occhi amati di Lily Evans, sul detestato volto di James Potter. Capì quel lampo che passava negli occhi del suo insegnante quando incontrava i suoi: era amore ed era odio, insieme. Amore ed odio sposati indissolubilmente. Era dolore, rimpianto, rimorso. Rimorso per aver rivelato quella Profezia e aver spezzato la vita di sua madre, sua madre che si affacciava dal suo stesso volto, ogni qual volta Harry posava gli occhi astiosi sul maestro delle Pozioni.
Harry capì di aver ferito Severus almeno quanto Severus aveva ferito lui, forse di più.
Non aveva saputo percepire che in quell’uomo c’era più di quel che appariva, e neanche gli ammonimenti di Dumbledore avevano insinuato in lui il dubbio. Avrebbe dovuto domandarsi come mai due persone tanto bianche come Albus e Lily erano pronte a difendere Severus Snape con tanto ardore.
Ma Harry era anche convinto che il professor Snape avesse fatto tutto quanto era in suo potere per impedirgli di capire. Anche nel momento in cui era pronto a capire, il professor Snape l’aveva respinto con ferocia. Quando Harry aveva violato i suoi pensieri, osservato la sua infanzia infelice, il suo peggior ricordo, quando Harry aveva onestamente messo in discussione persino il proprio adorato padre, persino la genuinità dell’amore che gli aveva dato la vita, non aveva ricevuto indietro altro che rabbia, e gelo. Eppure anche il professor Snape aveva violato, ripetutamente, chirurgicamente, i suoi pensieri. Aveva potuto vedere che Harry non era poi così dissimile da lui, aveva osservato stralci delle umiliazioni e dei dolori all’ombra dei quali anche Harry era cresciuto. E allora perché, perché non mostrare almeno un’ombra di comprensione, perché non spezzare per un attimo l’ostilità?
Harry non stava recriminando, all’interno di se stesso. Non gli interessava. Non più. Aveva smesso di interessargli nel momento in cui si era avvicinato al corpo morente del suo insegnante, e si era accorto che nel suo cuore non c’era alcun senso di giustizia davanti a quello spettacolo feroce. Aveva sentito che non odiava, non poteva, che se la mente gli ricordava i crimini di quell’uomo, il cuore lo portava verso di lui.
E quando i suoi occhi avevano incontrato quelli neri dell’uomo morente, Harry aveva cercato di scorgervi comprensione, approvazione. Aveva desiderato che il professor Snape lo capisse, come lui aveva iniziato a capirlo.
Troppo breve quell’istante per cogliere il sentire di Severus Snape.
E ora la domanda tormentava Harry. Cercava solo gli occhi di sua madre nei suoi, o anche un momento di estrema riconciliazione con il figlio di James Potter?
Questo interessava davvero a Harry. Che quell’uomo straordinariamente coraggioso, straordinariamente disciplinato, straordinariamente ferito, avesse capito che lui, Harry, non era il ragazzino arrogante e privo di ogni abilità in cui il suo insegnante aveva cercato di trasfigurarlo fin dalla prima lezione di Pozioni, durante la quale aveva arbitrariamente attribuito al suo studente la volontà, lontanissima da Harry, di comportarsi come la nuova celebrità della scuola, e per questo l’aveva punito.
«Harry..»
Una mano si appoggiò leggera sulla sua spalla, una mano di cui Harry riconobbe immediatamente il tocco, gentile e comprensivo. Voltò piano il viso.
Hermione e Ron stavano dietro di lui, in ansia.
«Come siete arrivati qui?» chiese lanciando un’occhiata al Mantello dell’Invisibilità che giaceva ai piedi delle due tombe, e che gli aveva permesso di smaterializzarsi in sicurezza a Godric’s Hollow.
«Incantesimo di Disillusione» rispose Ron cercando di mantenere un tono vivace.
«Sei sparito da casa, alla Tana sono tutti preoccupati»
Harry sorrise un po’ esasperato.
«Tutti?» chiese.
«Ora che lo dici, effettivamente Ginny non era affatto preoccupata. Ha detto che volevi sicuramente startene un po’ in pace» ribatté Ron pensieroso.
«Ma io non ho potuto lasciar perdere Harry! –si giustificò rapida Hermione- Insomma…volevo almeno sapere se eri qui, se avevi bisogno di noi»
Harry e Ron si scambiarono uno sguardo complice, Hermione era sempre la stessa. Per fortuna.
«Ho bisogno di voi infatti»
Voltò nuovamente le spalle ai suoi amici, catturato dalla tomba di sua madre.
«Credete che il professor Snape mi abbia davvero odiato in questi sette anni?» sussurrò Harry. Non l’aveva mai chiamato professor Snape ad alta voce. Non se non costretto. Ma quel giorno, dalla sua bocca, quel nome uscì accompagnato dalla comprensione, e dal rispetto. A Harry sembrò quasi, solo per un attimo, di poter vedere Dumbledore sorridergli con gli occhi in atto di approvazione.
«Io credo che non ti odiasse, Harry- rispose prontamente Hermione- Soffriva soltanto. E tu..»
«E tu eri la memoria vivente di tutte le sue sofferenze» concluse Ron.
Hermione sgranò gli occhi e guardò esterrefatta Ron, colpita da quell’acume, dalla sensibilità, non proprio da cucchiaino, di cui Ron si era mostrato capace. Ron le rispose in silenzio con una boccaccia.
Harry guardava ancora la tomba di sua madre, ma vedeva lo stesso, nella sua testa, il gioco di sguardi che si stava consumando alle sue spalle. Sorrise tra sé.
«E credete che abbia capito, almeno alla fine, che non ero poi così deludente come persona e come mago?»
«Non lo so, Harry. Nessuno di noi lo conosceva abbastanza per darti questa risposta. Forse solo Dumbledore» rispose sincera Hermione.
Era vero. Misterioso in morte come in vita. Imperscrutabile. Harry si voltò ancora verso di loro. Sorrideva.
«Non ha importanza. In ogni caso farò tutto quello che posso perché la sua memoria venga onorata. Glielo devo. Mia madre lo vorrebbe. E lo voglio anche io»
Hermione gli sorrise, fiera di lui.
«Torniamo a casa?» chiese Ron.
Harry raccolse da terra il Mantello di suo padre. Era davvero troppo piccolo ormai, per tutti e tre.
Ma in fondo il cimitero era deserto e coperto alla vista da alberi.
Si avvicinò ai suoi amici e lo gettò intorno alle spalle di tutti.
Hermione stava per parlare, il cipiglio sul viso. Ma Harry e Ron le sorrisero accattivanti e lei non poté che sorridergli di rimando, e permettergli, ancora una volta, di fare una cosa imprudente.
 
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Astry
view post Posted on 27/9/2007, 14:30




Wow, credo proprio che Ida saltellerà su un piede solo.
Bella e commovente e poi scritta da te ha ancora più valore.
Mi è piaciuto anche il desiderio di Harry di poter essere stato apprezzato da Piton, almeno alla fine. Non potrà mai sapere cosa realmente Severus provasse per lui, purtroppo, ma credo che sia sia più che naturale sperare che le persone che stimiamo, ci apprezzino a loro volta. Potter in fondo ha fatto qualcosa per Piton, e di questo gliene sarò sempre grata, e credo che alla fine anche Severus abbia apprezzato.
Non l'ha odiato. In quell'ultimo sguardo che gli ha regalato, non c'era odio, anche se lui non sapeva ancora la verità. Nonostante avesse desiderato più volte la sua morte, la pietà ha avuto il sopravvento sui sentimenti di vendetta e per questo lo ammiro.
 
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giny81
view post Posted on 27/9/2007, 14:38




Si, anche io credo che non ci fosse nessun odio in Harry in quel momento. Forse non c'è mai stato davvero, come forse non è mai stato davvero in Severus per Harry.
Non mi piace, per loro due, la parola odio. Parlerei di ostilità.
Grazie del tuo commento e speriamo che Ida saltelli davvero, anche se, come Piton nella ff di Lunadoro, non ce la vedo a saltellare....
 
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Mixky
view post Posted on 27/9/2007, 16:02




Decisamente un racconto molto toccante, bello, mi piace il punto di vista di Harry, mi piace la sua maturità, mi piace la similitudine fra i due.
Mi piacciono infine Ron ed Hermione, infine.
Ciao
 
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giny81
view post Posted on 27/9/2007, 16:05




Bene Mixky, sono contenta.
Anche io adoro Ron e Hermione. Mi spiace per Ginny, adoro anche lei, ma dovevano esserci Ron e Hermione....per me non c'era alternativa...
 
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Nykyo
view post Posted on 27/9/2007, 16:16




E se gongolo e saltello io al posto di Ida?

Mi è piaciuta. Molto. Anche nelle minuscole sfumature sulle quali magari non concordo.
E a proposito, di a Harry che capisco perchè si domandi certe cose, ma che dubito che Severus l'abbia mai creduto davvero deludente e come per sona e come mago.
Ma Albus era quello della carota e Severus, per tanti, troppi motivi, non poteva che essere quello del bastone.
Un po' con tutti, no? Anche con Hermione (ma che non la si chiami mezzosangue ;)).
Chissà, pareva pensare che la durezza sia miglior sprone dei complimenti.
Un modo di pensare da perfetto Serpeverde: "se chi ho intorno non mi loda, allora posso ancora fare di più, ancora dare dell'altro, tirar fuori proprio il massimo".
Non dico che avesse ragione Severus, capiamoci, ma solo che penso lui vedesse ogni cosa in quest'ottica (Albus stesso l'ha educato così, non certo a suon di complimenti).
Ma capisco il dubbio di Harry ed è bello che se lo ponga.
E' un riconoscimento di Severus anche questo, e trovo sia da Harry. Lo sai che trovo Harry molto meno sicuro di sè e modesto di quanto di solito non gli si rimproveri.

E sai cos'altro mi piace da impazzire di questo racconto? La similitudine tra i due :wub:

Per non parlare del fatto che Harry scelga proprio la tomba di sua madre per perdonare definitivamente Severus e per fare ben di più per cercarne la stima.

Significativo e commovente.

Poi quando finalemente arriva quel "Professore" accostato a Snape... ho sorriso con Albus. Ma non solo per via della mia pitonicità. No, no, proprio per il motivo per cui ne avrebbe sorriso Silente ^___^

Tra l'altro, che a scrivere questo racconto sia stata tu, Giny, è davvero un plusvalore ;) :)

Ah... scordavo... adoro questo pezzetto che contiene tanto ma tanto del mio Severus: Severus pronto a dare la vita del figlio di Lily per vincere il Male. E allora nessuno avrebbe più potuto insinuare che quell’uomo scontroso, sgradevole, agiva solo per se stesso. Aveva reso la sua vita nelle mani del diavolo, per salvare la vita di Harry e onorare la memoria di Lily. Ma posto davanti alla scelta, aveva rinnegato la sua missione personale per quella più grande, più nobile, di Albus Dumbledore. Aveva saputo fare la scelta giusta: il figlio di Lily per la salvezza del mondo, anche se per la vita di Harry aveva lottato per tutta un’esistenza, sacrificando se stesso pezzo a pezzo.
 
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giny81
view post Posted on 27/9/2007, 16:26




Gongolo e saltello pure io un pochino, per questo commento, Nykyo....

In particolare per l'apprezzamento del parallelo tra i due. Io ho letto i primi sei libri per la prima volta uno in fila all'altro in dieci giorni a luglio di due anni fa. Quindi non ho riflettuto per niente, la prima volta, tra uno e l'altro. Ma quando ho letto della Caverna, e poche pagine dopo della Torre, mi sono detta: questi due sono più uguali di quanto mai ammetterebbero. E se Severus è colpevole sul serio alla fine vuol dire che la Row beve!!!!!

E anche io ho amato tantissimo il luogo fisico della tomba di Lily, che in realtà è un luogo emotivo...mi pareva l'unico luogo possibile.

La storia è costruita così perchè in realtà, prima di Harry, sono io che ho desiderato per Harry la stima di Severus. E mi ha fatto davvero infuriare non averla mai ottenuta. Però...pazienza...

Spero che ora sia definitivamente chiaro che il mio amare Harry non è detestare Severus. O solo qualcosa da ridire su come Severus si è comportato a volte con Harry....ma riconosco che era un uomo di valore irripetibile.
 
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Nykyo
view post Posted on 27/9/2007, 16:40




CITAZIONE (giny81 @ 27/9/2007, 17:26)
La storia è costruita così perchè in realtà, prima di Harry, sono io che ho desiderato per Harry la stima di Severus. E mi ha fatto davvero infuriare non averla mai ottenuta. Però...pazienza...

La storia è costruita bene a prescindere, perchè è un dubbio proprio da Harry quello.

Ma sai una cosa? Credo che Severus si sia posto la stessa domanda, alla fine, ma ribaltata.

Penso che forse ritenesse che Harry non avrebbe mai visto del buono in lui, se anche mai lui gliel'avesse mostrato (non cheSeverus l'abbia fatto), partendo dal presupposto errato che Harry è l'unione di James, che mai ha provato per Snape altro che disprezzo (pure quando manco lo conosceva) e Lily di cui Severus stesso s'era giocato affetto, considerazione e stima.
Non che in vita lui abbia cercato altro che ostilità da Harry (per mille motivi che tu nel racconto hai, tra l'altro, spiegato molto bene), ma Severus in punto di morte credo se lo sia domandato, mentre cedeva tanto di se stesso: Harry comprenderà mai chi sono veramente? Potra mai perdonare e provare altro che disgusto per l'uomo che sono?

Sì, credo se lo sia domandato, lui che era tanto "severo" anche con se stesso.

E penso che non sia un caso se il verbo scelto da JKR, come notava altrove Sage, è Look at me, cioè non solo "guardami" ma proprio "Guarda Me".
Rivolto a Lily, certo... ma davvero solo a lei? ;)

Perciò, quei due si somigliano perfino in questo amletico interrogativo "Avrà capito che non sono uno schifo di persona?".

Se JKR fosse un po' meno sadica magari l'uno avrebbe anche potuto rispondere all'altro.

Ma, in fondo, la risposta c'è già, per entrambi. Severus la da implicitamente anche solo con quel "look at me" e con i propri ricordi e Harry la da accompagnandolo anche con lo sguardo verso la fine.
Ma siccome sono insicuri e testardi tutti e due, chissà poi quanto ci avranno messo (anche Severus dall'alto della sua nuvoletta... lui è l'unico di tutto il paradiso ad averne una nera, temporalesca, sai? :D) a capirlo...

Però che quel dubbio ci sia, da parte di Harry, nel tuo racconto mi piace molto. E da spessore al tuo Harry, che già ne ha tanto.
 
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giny81
view post Posted on 27/9/2007, 16:53




CITAZIONE (Nykyo @ 27/9/2007, 17:40)
Ma sai una cosa? Credo che Severus si sia posto la stessa domanda, alla fine, ma ribaltata.

Lo credo aasolutamente anche io.



CITAZIONE (Nykyo @ 27/9/2007, 17:40)
Se JKR fosse un po' meno sadica magari l'uno avrebbe anche potuto rispondere all'altro.

Ma è sadica. Però un po' la amo per questo....

CITAZIONE (Nykyo @ 27/9/2007, 17:40)
Ma, in fondo, la risposta c'è già, per entrambi. Severus la da implicitamente anche solo con quel "look at me" e con i propri ricordi e Harry la da accompagnandolo anche con lo sguardo verso la fine.
Ma siccome sono insicuri e testardi tutti e due, chissà poi quanto ci avranno messo (anche Severus dall'alto della sua nuvoletta... lui è l'unico di tutto il paradiso ad averne una nera, temporalesca, sai? :D) a capirlo...

Credo solo che Severus abbia avuto una risposta più esplicita. Credo che la risposta fosse tutta negli occhi di Harry, già in quel momento. E non so se era già anche negli occhi di Severus, o nei suoi c'era solo ancora la domanda su chi Harry fosse davvero.
Oh cielo....adoro questa cosa della nuvoletta temporalesca.....

CITAZIONE (Nykyo @ 27/9/2007, 17:40)
Però che quel dubbio ci sia, da parte di Harry, nel tuo racconto mi piace molto. E da spessore al tuo Harry, che già ne ha tanto.

:wub: :wub: :wub:
 
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Nykyo
view post Posted on 27/9/2007, 17:06




Oh, non crederai mica che Severus, lassù, abbia accettato aureola, alucce candide e camiciola bianca d'ordinanza, per poi starsene spapparanzato su una zuccherosa nuvoletta azzurra e bianca? :D

S'è tenuto il suo completo nero, ha rimpicciolito le ali per ficcarsele in tasca, tra un mugugnio e l'altro, l'aureola l'ha distrattamente lanciata come frisbie... mancando Sirius per un pelo (così impara a forargli la nuvola con la proiezione astrale di quel sudicio e rumoroso catorcio a due ruote XD) e ha preteso un bel cirro di tempesta, di quelli neri e minacciosi, che mandano lampi quando meno te l'aspetti, ma che non sono male se li osservi da casa al calduccio...
 
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giny81
view post Posted on 27/9/2007, 17:09




Oh cielo, mi sono sdraiata dal ridere!!!!!!!!!!!!!!
Vi prego, devo, devo vedere il lancio dell'aureola e la foratura della nuvola!!!!!Devo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Nyky: :boccino:

Questo è il segno della mia massima ammirazione.....

Edited by chiara53 - 25/6/2015, 11:44
 
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Nykyo
view post Posted on 27/9/2007, 17:12




Eheheh, io deliro e tu mi mandi gli smailini? ^__________^

Fammi dare l'esame e ti assicuro che un giorno di questi ci penso sul serio... ogni tanto scrivere comiche mi piace... però mi ci vorrebbe una nuvola adatta per ogni personaggio... già mi vedo quella di Dora... che cambia forma e colore ogni cinque minuti (ma per metà, l'altra metà ce l'ha Remus quindi è sobria ;)).

 
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Simo880
view post Posted on 27/9/2007, 17:21




:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
:salti gioia: :salti gioia: :salti gioia: :salti gioia: :salti gioia: :salti gioia: :salti gioia:

Oh, cielo, Nyky!
Sei meravigliosa! :lol: :salti gioia:

Si, e Remus è un po' stufo di vedere i vari modelli di anfibi di Dora sparsi sulla sua metà della nuvola.....Sapete com'é, lui è precisino......
 
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37 replies since 14/9/2007, 16:38   1213 views
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