Il Calderone di Severus

Posts written by Ary64

view post Posted: 29/2/2012, 06:26 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Articolo di FantasyMagazine.

Il segreto del libro proibito

Primo volume della serie Fever. Una serie lungamente attesa che trascinerà i lettori nella magica Irlanda degli immortali Fae.

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La casa editrice Leggereditore sta facendo conoscere un numero incredibile di bravi autori che fanno viaggiare la fantasia dei lettori in mille interessanti luoghi, al seguito di ancora più interessanti protagonisti.

Ora, con il romanzo Il segreto del libro proibito (Darkfever, 2006) della scrittrice Karen Marie Moning potremo viaggiare in Irlanda e conosceremo il popolo segreto e millenario dei Fae.
Di questa scrittrice molti nostri lettori hanno già letto i primi due romanzi, pubblicati sempre da Leggereditore, della serie Highlander.
La serie Fever, invece, è composta dai seguenti titoli che man mano verranno pubblicati anche in Italia:

Darkfever - Il segreto del libro proibito
Bloodfever - Il segreto del talismano perduto (sarà pubblicato questo mese di febbraio)
Faefever
Dreamfever
Shadowfever

Protagonista della serie è una bella ragazza americana di nome MacKayla Lane, Mac per gli amici.
Mac è contenta della sua vita, ha un buon lavoro, molti cari amici, una sorella, Alina, che sta studiando in Irlanda, dei buoni genitori e un'autovettura che fa il suo dovere... e si rompe solo ogni due settimane. Insomma è una perfettamente normale donna integrata del ventunesimo secolo.
Un giorno riceve la notizia che Alina è morta, assassinata nella lontana Irlanda e, quel che è peggio, ascolta un messaggio che la sorella le ha inviato dall’Irlanda. E’ un messaggio drammatico, nel quale Alina racconta di essere stata con un uomo rivelatosi molto pericoloso e del quale ora ha paura.
Mac decide quindi di partire subito per scoprire chi ha ucciso la sorella, ma ad attenderla troverà ostilità. La polizia non le darà nessun aiuto, mentre pian piano crollano i confini tra l'Umano e il Fatato e Mac scoprirà di essere dotata della vera visione: nè il fascino nè la magia degli esseri fatati potranno ingannarla. La sua filosofia diventa: "qualsiasi giorno in cui nessuno tenta di uccidermi è un buon giorno."
Peccato però che ultimamente Mac non ha avuto molti giorni buoni...

Un brano

Individuai quattro macchie scure che erano fuori posto. Tre ferme nell'ombra proiettata dalle grondaie di un edificio a un paio di porte sulla destra, la quarta invece si trovava a sinistra e si muoveva in maniera più evidente. Infatti strisciava avanti e indietro lungo la base in pietra del negozio adiacente alla libreria di Barrons, allungando e ritraendo i propri tentacoli per saggiare i bordi della pozza di luce che fuoriusciva dagli ingressi di servizio. Tutte e quattro cominciarono a pulsare rabbiosamente al mio arrivo.
«Stia sotto la luce,» si era raccomandato Barrons «e sarà al sicuro. Le Ombre possono prenderla solo se si trova nella più completa oscurità. Loro non tollerano nemmeno la più piccola luce. Lei, Ms Lane, non deve mai entrare di notte nel quartiere abbandonato. La città si è dimenticata dell'esistenza di quella zona» aveva spiegato lui.
Io avevo sbuffato. «Le città non perdono interi loro quartieri. È impossibile.» Lui aveva abbozzato un sorriso. «Col tempo, Ms Lane, smetterà di usare quella parola.»
La quarta di copertina

Un libro proibito che viene dal passato. Una libreria, la porta verso un’altra verità. Un libraio misterioso e le sue ombre. Una donna e un destino legato a quello dell’umanità... Quando la sorella viene uccisa, Mac Lane è costretta a mettere in dubbio la sua stessa identità. Con un solo indizio, la ragazza parte per l’Irlanda, decisa a vederci chiaro. Da subito comprende che non si tratta di un semplice omicidio. Chi era realmente sua sorella? E perché ha provatoa decifrare l’antichissimo Sinsar Dubh? Segui le tracce di un libro senza tempo, e riscrivi al fianco di Mac e del letale Jerico la trama del loro destino e di quello del mondo intero. Un romanzo che fonde perfettamente il thriller, l’avventura e il paranormal, primo di una delle serie più popolari degli ultimi venti anni, che presto sarà un film.

L’autrice

Karen Marie Moning è nata in Ohio. Dopo aver esercitato per anni la professione di medico legale, ha deciso di intraprendere la carriera dei suoi sogni: quella di scrittrice. Dopo quattro tentativi non andati a buon fine, il romanzo Highlander. Amori nel tempo è stato pubblicato da Bantam, ed è stato nominato a due RITA Award. La sua fortunata serie sugli Highlander ha scalato le classifiche più prestigiose: New York Times, Usa Today, Publishers Weekly. I suoi romanzi hanno ricevuto diversi riconoscimenti ufficiali e sono stati pubblicati in numerosi Paesi, fra cui Germania, Francia, Inghilterra, Spagna.
Romanticismo, suspense e passione, per il primo titolo di una serie che vi farà sognare, scuotendo ogni vostro atomo, dalla prima all’ultima pagina.

Karen Marie Moning, Il segreto del libro proibito (Darkfever, 2006)
Traduzione Claudio Carcano
Leggereditore, collana Narrativa, pagg. 318, € 9,90
ISBN 978-88-6508-135-8

Autore: Pino Cottogni - Data: 28 febbraio 2012
view post Posted: 6/2/2012, 07:32 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Articolo di FantasyMagazine


Le torri di mezzanotte

Robert Jordan e Brandon Sanderson firmano congiuntamente il penultimo volume della Ruota del Tempo.

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La notizia in sé è semplice, e può essere riassunta in una sola frase: il 2 febbraio è stato pubblicato ufficialmente Le torri di mezzanotte, tredicesimo e penultimo volume della Ruota del Tempo scritto da Brandon Sanderson sulla base degli appunti lasciati da Robert Jordan prima della sua scomparsa.

Un po’ lunga, ma è pur sempre una frase sola. Questo, a essere estremamente rigidi, è quanto impone il dovere di cronaca: la segnalazione della pubblicazione di un romanzo importante per il genere di cui ci occupiamo. Il resto sono solo chiacchiere, informazioni accessorie, tocchi di colore, ricordi e commenti da fan, anche se ogni informazione fornita è rigorosamente vera.

Solo che c’è modo e modo di scrivere.
Come ha affermato George R.R. Martin in un’intervista rispondendo a chi lo accusava di essere prolisso e di dedicare troppo spazio alle descrizioni araldiche o alle portate di un banchetto, la letteratura non è solo trama, altrimenti sarebbe sufficiente leggere un riassunto del romanzo e non il romanzo stesso. Martin vuol far immergere il lettore nel suo mondo, facendogli percepire persino odori e sapori. E un articolo può semplicemente enunciare un fatto, o affiancarlo ad altri fatti veri per far percepire cosa provi il fan nel leggere la notizia stessa.

Il 2012 secondo il calendario cinese è l’anno del Drago, e c’è un Drago del quale i lettori seguono con impazienza da anni le vicende. Il suo nome è Rand al’Thor, il suo destino è stato profetizzato da tempo immemore e proprio quest’anno lo vedremo compiersi definitivamente. Se per il 2012 i Maya hanno profetizzato la fine del Mondo così come lo conosciamo, per Randland, la terra in cui si muove Rand, la fine del Mondo è iniziata. La Ruota gira, recita un vecchio proverbio. La Ruota tesse e la Ruota disfa, recita un altro. E con il suo girare, un girare senza fine, la Ruota sta giungendo infine alla fine.

In Presagi di tempesta Rand aveva avuto la sua apocalisse, nel senso greco di rivelazione. Era salito sul monte, e quando ne era sceso non era più stato lo stesso. Dopo quell’episodio tutta Randland non può più essere la stessa.
Avevamo lasciato la storia in un momento di luce, e la ritroviamo in uno di oscurità. Il prologo del romanzo ci ripropone diverse figure già viste — una delle quali sorprendente, e il cui solo nome costituisce uno spoiler — ma anche un punto di vista inedito. E ci fa scoprire che Tarmon gai’don è iniziato. Ecco qui il principio della fine, cominciato in Italia questo mese e destinato a trovare la sua apocalisse, nel senso moderno di fine del mondo, negli Stati Uniti prima della fine dell’anno, quando Sanderson darà alle stampe A Memory of Light. Per la prima volta, anche se solo per pochi mesi, Italia e Stati Uniti si troveranno insieme, fermi nello stesso punto, nell’attesa di un evento terribile che in poche centinaia di pagine potrebbe spazzare via tutto.

L’Occhio del Mondo risale al 1990. Il primo volume della monumentale saga di Jordan è arrivato in Italia abbastanza presto, nel 1992, a opera della casa editrice Mondadori. La pubblicazione della Ruota del Tempo, però, si è sovrapposta alla vicenda editoriale della casa editrice Leonardo/Interno giallo, prima assorbita dalla casa editrice Mondadori e poi definitivamente sparita. Con la cancellazione di un marchio in forte crisi sono cessate improvvisamente le pubblicazioni di saghe già iniziate e proseguite da Interno Giallo/Mondadori, fra le quali c’era anche La Ruota del Tempo. Era il 1995, e per molti anni i fan italiani di Jordan non avrebbero più potuto proseguire la lettura. Per una riedizione dell’Occhio del Mondo si è dovuto aspettare il 2002, quando Fanucci ha riportato nel nostro Paese uno degli autori più importanti del genere fantasy. Da quel momento è iniziata una rincorsa non dichiarata, che ha visto i lettori italiani sempre più vicini a quelli americani in termini di libri conosciuti. L’ascesa dell’ombra, pubblicato nel 2004, è il primo dei romanzi inediti pubblicati da Fanucci. Con il quarto volume, tradotto ben nove anni dopo il terzo, la storia ha ripreso a camminare, e ha trovato un orizzonte più vasto.

Chi ha letto la saga lo sa, con L’ascesa dell’ombra gli orizzonti si allargano. Non si tratta più solo di una piccola compagnia, magari frammentata in diversi luoghi e accompagnata da alcune figure secondarie, impegnata in una Cerca. Il protagonista è diventato il Mondo, ed è tutto il Mondo che deve combattere per non essere sconfitto nell’Ultima battaglia.
L’anno successivo a questa traduzione che ha donato in Italia nuova fama a una saga forzatamente nota solo a lettori non troppo giovani, Robert Jordan pubblicava negli Stati Uniti il suo ultimo romanzo, La lama dei sogni, e iniziava la sua ultima battaglia. Proprio nell’anno in cui lo scrittore dava alle stampe uno dei suoi romanzi più apprezzati scopriva di aver contratto una malattia molto grave, quella che un paio di anni dopo lo avrebbe portato alla morte.

Fra chemioterapie e altre cure debilitanti, la scomparsa dello scrittore e la scelta — per la verità piuttosto rapida — di un sostituto che prendesse in mano gli appunti di Robert e scrivesse la conclusione della saga, La Ruota del Tempo in questi ultimi anni è andata avanti a rilento. Per quanto Sanderson conoscesse già bene i romanzi, e fosse già uno scrittore di discreta esperienza e molto rapido nello scrivere, l’operazione di completamento della saga non è stata semplice. E così ecco arrivare l’edizione originale di Presagi di tempesta nel 2009 — e in traduzione italiana lo scorso anno — e quella di Le torri di mezzanotte nel 2010. Ora la distanza fra le due lingue si è colmata, almeno fino a quando A Memory of Light non verrà dato alle stampe.

In occasione della pubblicazione del romanzo la casa editrice Tor aveva realizzato un booktrailer. Noi non possiamo mostravelo per le note vicende legate alla Siae, ma chi è interessato può vederlo a questo link: www.youtube.com/watch?v=apJJ0NzOXEg

In coincidenza con la pubblicazione di Towers of Midnight avevamo dedicato un approfondimento proprio allo snodo della trama legato al possibile salvataggio di Moiraine. Eccolo:

CITAZIONE
Towers of Midnight: una missione quasi impossibile
di Martina Frammartino - Brandon Sanderson ha completato il tredicesimo romanzo della Ruota del Tempo. E con il booktrailer si è già all'interno della storia

Leggi l'articolo

La quarta di copertina

L’ultima battaglia è iniziata. I sigilli sulla prigione dell’Oscuro stanno vacillando e le armate delle Ombre hanno iniziato a ribollire. Il sole inizia a tramontare sulla Terza Era. Mentre Perrin Aybara è inseguito dagli spettri del suo passato, un nemico nascosto lo sta lentamente intrappolando. Per riuscire a salvarsi, deve trovare risposte nel Tel’aran’rhiod e cercare un modo di controllare il lupo dentro di lui o perdersi per sempre. Intanto, Matrim Cauthon si prepara per la sfida più difficile. Le creature oltre il cancello di pietra lo hanno confuso e deriso, mettendo nella sua memoria spezzoni della vita di altri uomini. Aveva sperato che questo ultimo confronto con loro sarebbe stato l’ultimo, ma la Ruota gira come meglio crede. Sta per arrivare il momento in cui dovrà girare ancora. La Torre di Gehjei aspetta, e i suoi segreti riveleranno il destino di un amico che per lungo è stato dato per disperso.

Sul sito Fanucci è in corso una iniziativa promozionale legata al libro, riservata agli utenti registrati al sito: il concorso 500 Libri per 100 Lettori; fino al 16 febbraio 2012, rispondendo a cinque domande su La Ruota del Tempo, sarà possibile vincere i 5 volumi della ciclo Il libro del Nuovo Sole di Gene Wolfe.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.fanucci.it.

Robert Jordan e Brandon Sanderson, Le torri di mezzanotte (Towes of Midnight, 2010)
Traduzione di Gabriele Giorgi
Fanucci editore — Collezione immaginario fantasy -Pag. 925 — 25,00 €.
ISBN 9788834718346

Autore: Martina Frammartino - Data: 6 febbraio 2012
view post Posted: 8/1/2012, 17:30 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Un bel regalino dalla Befana... ;)

Case infestate, spiriti dispettosi, cadaveri inquieti, libri maledetti, specchi magici, zombi vendicatori, streghe, guaritori, esorcisti e, ovunque incombente, l'ombra dell'Antico Nemico. Tra apparizioni e malefìci, la quieta campagna toscana di fine Ottocento si tinge di nero in una sorprendente raccolta di racconti fantastici. Giovanni Magherini-Graziani (1852-1924), erudito e filantropo di campagna, noto per i suoi testi di storia locale e le biografie di Michelangelo e Raffaello, è stato uno straordinario quanto misconosciuto narratore di racconti "di paura". Il fascino delle notti di veglia contadine torna a rivivere nelle pagine inquietanti dell'autore toscano, unico scrittore italiano mai apparso sulla mitica Weird Tales.

La recensione è di FantasyMagazine

All'Ombra dell'Antico Nemico

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Giovanni Magherini Graziani, All'Ombra dell'Antico Nemico
- FANTASTICO
- Edizioni Hypnos
- Impronte - 2011
- pagine 172
- prezzo 14,90 euro
- giudizio:
****

All’Ombra dell’Antico Nemico, raccolta di racconti di Giovanni Magherini Graziani, svela una Toscana ricca di leggende e folklore: sette storie per una cultura rurale ormai relegata in un angolo e forse destinata a scomparire, fatta di memoria e veglie attorno al fuoco nella stagione dell’ultimo raccolto dell’anno.
Quali sono i temi di quel fantastico che s’insinua nei racconti “di paura” delle campagne toscane? Spettri e malefici, morti inquieti, streghe e balli angelici, tutti sotto le ali dell’Antico Nemico, che è uno e uno solo.

La narrazione di Magherini ha un realismo garbato, a volte cupo, mai disperato. Lo stile è quello prettamente toscano del “parlare scritto”, vicino al Fucini delle Veglie di Neri; in più, l’ingresso del soprannaturale nel quotidiano, che trasforma l’aneddoto in fiaba magica.
Leggendo i racconti si ha l’impressione di essere trasportati in una serata contadina d’altri tempi e di ascoltare un lungo racconto corale a più voci, senza soluzione di continuità, dove una storia tira l’altra. Folklore, cristianesimo spicciolo e archetipi pagani si mescolano in un arazzo di micro trame attorno al tema del Mondo Altro.

Il Diavolo

Questo primo racconto narra d’invocazioni esaudite, lezioni feroci agli “scettici”, dispetti notturni a chi si trova per malaugurata sorte sotto certi tetti.
Se chiamato dalla persona giusta, magari già sulfurea di suo, il Maligno arriva nelle vesti di un terribile e manesco vecchietto o sotto forma di capretto dispettoso, sparendo poi fra le tradizionali fiamme infernali. Oppure si nasconde dove “ci si sente e ci si vede” — espressione tipica per indicare i luoghi infestati — e fa visite che non si dimenticano.

Il libro del comando

La storia di un libriccino che evoca forze maligne, murato nella parete di una chiesa dove si forma e riforma una crepa, è solo uno dei vari “dicono che” presenti in questo dialogo fra l’autore e il contadino Paolaccio.
Le presenze, non sempre innocue, s’incrociano alle semplici vite dei paesani e a volte coabitano con loro, quando non danno luogo a vere e proprie possessioni.
I temi sono quelli tipici della tradizione, ma conservano intatto il fascino dell’ombra e dell’occulto: case stregate e anime inquiete in celle murate, piccoli lumi che svolazzano nel buio come lucciole e svelano paioli di spilli nei muri. Resti di chiese e vecchi castelli che portano il malaugurio a chi ne ruba le pietre o, peggio, un pezzo di soglia, e forse celano il famoso tesoro di Porsenna: una chioccia d’oro e i suoi pulcini, che a volte si sentono pigolare la notte.

Lo specchietto

La magia degli specchi è demoniaca ma spesso utile, quindi anche i buoni cristiani la avvicinano attraverso la figura dello stregone che, data la cultura del tempo, non può che essere ebreo.
C’è però un piccolo inconveniente: sembra proprio che il Diavolo non si limiti a soddisfare le richieste del malcapitato ma esca dallo specchio e gli si appiccichi addosso, omaggiandolo di prodigi e abilità non desiderate, tormentandolo nel sonno, apparendo, durante una notte di tempesta, in forma di cavallo ballerino che vuole accompagnarti fino a casa. Il prezzo dei suoi servigi è l’anima, naturalmente.

La strega

Le streghe esistono, se è la voce del popolo a dirlo, e sono colpevoli del più atroce dei misfatti: i malefici di morte ai bambini. In un periodo in cui la mortalità infantile era alta, il capro espiatorio erano donne malviste e condannate dalla superstizione popolare.
In questo racconto tuttavia il Magherini ci mostra la cosiddetta strega nella superstizione e nella realtà: la “malefica” capace di trasformarsi in gatto nero per insidiare case e persone è una vecchia sull’orlo della follia, abbandonata e derubata dalla sua famiglia, che vive di elemosine in un letamaio.

Fioraccio

Unico racconto italiano mai comparso nella mitica rivista Weird Tales, Fioraccio è una storia di zombie. Il revenant dannato non è solo nelle sue molteplici resurrezioni: il Demonio contratta per lui, scatena tempeste e finalmente se lo porta via, appena sciolto il legame con la terra consacrata.
E’ interessante come venga raccontato l’esorcismo praticato non su un vivo ma su un morto, con una varietà di dettagli macabri: il cadavere putrefatto e puzzolente che ghigna "con quei due dentacci fuori e cogli occhi fissi in fondo alle buche".

San Cerbone

Una casa che sembra uscita da un racconto di Dracula e una buia notte di pioggia. Un labirinto di stanze abbandonate ospita un ritratto femminile, effige inquietante di un fantasma che infesta la villa con l’eco di antichi crimini: forse la soluzione migliore è allontanarsi appena possibile, lasciando ad altri la sgradevole eredità di queste presenze.
La storia offre un elenco prevedibile di temi gotici: la notte tempestosa, la Casa, il Fantasma, il delitto. Eppure, il lettore si trova a tal punto immerso nello scenario da non poter evitare di rabbrividire.

Leonzio

E’ probabile che il Magherini Graziani conoscesse Poe e Mozart: la storia di Leonzio, ricco, scapestrato e irrispettoso nei confronti della vita e della morte, mescola in chiave tutta toscana una certa Mascherata Rossa e la scena finale del Don Giovanni.
La morale è “i morti bisogna lasciarli stare, perché alle volte hanno fatto dei brutti scherzi” come, in questo caso, battere alla porta durante il più fastoso dei balli per infliggere la giusta punizione, assieme a uno sterminato esercito di topi…

Le storie di Magherini Graziani sono imperdibili per chi ama il folklore autoctono, le sue radici e le sue diramazioni.
Il libro, edito da Edizioni Hypnos, offre però qualcosa in più rispetto al piacere della lettura: un testo curato nei dettagli che permette una visione d’insieme dell’autore e del suo contesto storico-culturale, attraverso la cura dei particolari linguistici, l’esauriente analisi introduttiva di Danilo Arrigoni, il corredo di note che costituiscono un saggio parallelo di approfondimento.
Infine, ma non in ordine d’importanza, la postfazione contenente i commenti di Henry Cochin, contemporaneo e amico dell’autore — nonché curatore del volume Le Diable: moeurs toscanes, 1886 — capace di offrire una visuale d’epoca unica e affascinante.

Autore: Cristina Donati - Data: 5 gennaio 2012
view post Posted: 17/12/2011, 17:49 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Proposta di FantasyMagazine.

L'ogam del druido

Il primo volume di un ciclo dedicato ai "Dèmoni di Sicilia".

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Tabula Fati pubblica L'Ogam del Druido, di Donato Altomare, primo volume del ciclo dei Dèmoni di Sicilia.

La quarta di copertina

Sicilia, inizi ventesimo secolo.
Il duca di Sanseverino, cinquantenne, nobile siciliano, esperto in magia bianca è un Cacciatore. I Cacciatori sono un ridottissimo gruppo di esseri umani che danno la caccia ai dèmoni che corrodono i pilastri sui quali poggia la Sicilia. Una volta corrosi tutti, l’isola sprofonderà nel Mediterraneo, com’è successo a un’altra grande isola…
Sette sono i pilastri, sette le tombe che racchiudono i Rosicchiatori. Ma questi non sono mai soli, protetti da altri dèmoni che bisogna uccidere.
Elena Gherardi, ventenne milanese è una ragazza in gamba e dalle inaspettate risorse. Possiede una raccolta di oggetti magici antichi, strani e misteriosi, eredità del padre Tommaso, che si mostreranno molto utili al duca. Suo malgrado, si trova coinvolta nella caccia ai Rosicchiatori. Da quel momento lei e il Sanseverino non potranno più separarsi.

L'autore

Donato Altomare nasce a Molfetta nel 1951 e vi risiede. Ha vinto due Premi Italia a San Marino e Courmayeur, il Premio Urania 2000 col romanzo inedito Mater Maxima e nel 2005 il premio Le Ali della Fantasia per l'inedito col romanzo Surgeforas.
Tra le varie pubblicazioni da ricordare i volumi Cuore di ghiaccio (La Vallisa, Bari 1989), La risata di Dio (Solfanelli, Chieti 1993), L'albero delle conchiglie (Milella, Bari 1994), Prodigia (Tabula fati, Chieti 2001), Mater Maxima (Mondadori, Milano 2001), Uno spettro, probabilmente (Mondo Ignoto, Roma 2004), E la padella disse... (Delos Books, Milano 2004), Il fuoco e il silenzio (Perseo Libri, Bologna 2005), Il tesoro della Grancia (BESA, Nardò 2005), Surgeforas (Tabula fati, Chieti 2006). Sono stati pubblicati all'estero: Cas je spirla (tit. orig. Dolcissima Roberta, romanzo breve, Svet Fantastiky n. 1, Praga 1990); Il popolo del cielo (testo in cirillico, Gradina, Belgrado 1993); La casa degli scheletri (testo in cirillico, Gradina, Belgrado 1996).

Donato Altomare, L'Ogam del Druido
Primo racconto del ciclo "Dèmoni di Sicilia"
Copertina di Alessandro Salvemini
Edizioni Tabula fati — Pagg. 80 — € 7,00
ISBN: 978-88-7475-228-7

Autore: Redazione - Data: 17 dicembre 2011
view post Posted: 21/11/2011, 17:50 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Una recensione a 5 stelle, per l'inizio di una nuova saga!
Ne parla FantasyMagazine!

The Way of Kings

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Brandon Sanderson, The Way of Kings. The Stormlight Archive
- Book I (2010)
- FANTASY - Tor Books
- pagine 1007
- prezzo 21,67 euro - giudizio
: *****

L'ascesa di Brandon Sanderson verso l'Olimpo degli autori di narrativa fantasy, avvenuta negli ultimi anni, è stata rapida e del tutto meritata.
Originario di Lincoln, in Nebraska, lo scrittore trentacinquenne ha legato il suo nome a un esordio sfolgorante (Elantris, 2005) e a una trilogia, quella di Mistborn (dal 2006 al 2008) in cui ha dato piena conferma di essere un vero e proprio talento narrativo, qualità che accompagna la sua altrettanto eccellente capacità creativa. Eccellente e prolifica: i suoi progetti sono infatti innumerevoli, includendo anche diversi romanzi scaricabili gratuitamente dal suo sito ufficiale e, non ultimo se non in ordine di tempo, la conclusione della celebre saga fantasy de La Ruota del Tempo su incarico di Harriet Rigney, vedova dell'autore della serie, Robert Jordan, tragicamente scomparso nel 2007.

The Way of Kings, che sarà pubblicato in Italia a fine anno da Fanucci (già editore nel nostro paese della trilogia Mistborn) con il titolo La via dei re, rappresenta forse per Sanderson il primo dei gradini che potrebbero costituire il suo ingresso in quell'Olimpo. E se i restanti nove volumi della saga saranno all'altezza del primo, il condizionale della frase precedente sarà da sostituire con il modo verbale della certezza.

Il primo volume di quella che, nelle intenzioni dell'autore, sarà una decalogia si apre sulle immediate conseguenze di una battaglia combattuta millenni prima rispetto al corso degli eventi narrati nel libro e rende subito l'idea dell'impressionante ricchezza dell'ambientazione creata da Sanderson. Roshar è un mondo arido, flagellato da potentissime tempeste che, nel corso delle ere, hanno fortemente condizionato l'evoluzione di flora e fauna, così come delle specie intelligenti che lo popolano, le quali hanno edificato le proprie strutture soltanto in luoghi e con tecniche costruttive che garantissero loro riparo da quelle tempeste.
Gli Heralds dopo aver ciclicamente difeso l'umanità, nel corso della storia, dalle terrificanti e ostili creature che sembrano giungere proprio con le tempeste, i Voidbringers, decidono infine di abbandonarla lasciandole, tuttavia, i potenti artefatti con i quali hanno condotto la guerra contro quella minaccia. Si tratta di armature e lame intessute di magia e dai poteri incredibili, chiamate rispettivamente Shardplates e Shardblades, il cui possesso genera divisioni e guerre mentre interi eserciti si radunano intorno ai portatori di questi artefatti.
Guerre come quella, interminabile, condotta da uno dei reami più potenti di Roshar, Alethkar, contro la cultura tribale e guerriera dei Parshendi, perchè proprio questi ultimi vengono ritenuti responsabili dell'assassinio del re alethi.


La narrazione segue i punti di vista di tre personaggi, ognuno appartenente a uno dei netti strati in cui sono strutturate le società di alcune delle principali nazioni di Roshar. Kaladin, figlio e apprendista di un medico, diviene un abile soldato ma cade poi in disgrazia. Shallan, giovane erede di una famiglia aristocratica della nazione di Jah Keved, tenta disperatamente di essere accettata come allieva della studiosa Jasnah Kholin, sorella del re di Alethkar, ma non solo per il prestigio che la sua casata, ormai in decadenza, potrebbe trarne. Dalinar Kholin, nobile generale alethi, è ossessionato dalle parole a lui rivolte in punto di morte da suo fratello, il defunto re di Alethkar, e comincia a mettere seriamente in discussione l'utilità di una guerra, quella contro i Parshendi, che rischia di dividere ancora di più l'aristocrazia della propria nazione.

L'imponenza di questo tomo non deve spaventare il lettore, perchè è esattamente proporzionale a una visione, quella di Sanderson, che già si preannuncia immensamente vasta e piena di dettagli. La storia, che andrà comunque giudicata nell'arco complessivo costituito dalla saga, è estremamente coinvolgente così come lo sono i personaggi principali e i loro drammi interiori, oltre a quelli minori.
La loro funzione è anche quella di guidare il lettore nella graduale scoperta del mondo di Roshar attraverso ciò che di esso i personaggi conoscono.

Proprio l'ambientazione è essa stessa un personaggio e si articola in un intero ecosistema ricco di dettagli e neologismi che a molti ricorderà quello ideato da Frank Herbert nella saga di Dune. Dunque un mondo vivo, coerente e straordinariamente affascinante, arricchito da un sistema magico che appare piuttosto simile a quello sviluppato dall'autore nella trilogia Mistborn ma legato stavolta a una fonte contenuta nelle gemme dell'arido Roshar. Se dunque, in alcuni passaggi, la narrazione può sembrare rallentare, indugiare nell'esplorazione dei pensieri, dei sentimenti e nel passato dei singoli personaggi, ciò non ne compromette la fluidità e la fruibilità. Oltretutto le scene d'azione, tratteggiate dall'abilità descrittiva di Sanderson e in diversi casi arricchite dalla magia e dagli artefatti da essa permeati, sono tra le più vivide che si possano trovare in un romanzo di genere, e mostrano un taglio narrativo dal sapore cinematografico.
Ad arricchire il tutto, le splendide illustrazioni interne di Isaac Stewart, Ben McSweeney e Greg Call che hanno il merito di immergere ancora di più, durante la lettura, nel sense of wonder che Sanderson sa evocare.

Capacità narrativa, abilità nel costruire nuovi mondi, originalità nelle idee sono, a parere di chi scrive, tra le caratteristiche fondamentali per definire uno scrittore fantasy: Brandon Sanderson dimostra con questo libro di possederle tutte, e ai massimi livelli.

Autore: Andrea Massacesi - Data: 21 novembre 2011
view post Posted: 21/11/2011, 17:18 TIM BURTON NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE!! - -Film fantasy
Da FantasyMagazine.

Nuovo progetto per Tim Burton

Bambini con strani poteri e un orfanotrofio abbandonato: un altro libro da portare sul grande schermo.

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Tra i nuovi progetti di Tim Burton pare ci sia un altro adattamento di genere letterario. Il regista di Alice in Wonderland e Sweeney Todd, infatti, è già in trattative con la 20th Century Fox e Chernin Entertainment per sviluppare e dirigere il progetto. Il romanzo dal quale Burton attingerà a piene mani come al solito è Miss Peregrine’s Home For Peculiar Children, scritto da Ransom Riggs (ghost writer Kate Schafer della KT Literary). Inoltre sembrerebbe anche sicura la notizia secondo cui Burton è interessato a trovare uno sceneggiatore per adattare la storia, un plot che, molto alla lontana, dovrebbe ricordare le atmosfere di Big Fish.

Questa la trama del libro:

Un’isola misteriosa, un orfanatrofio abbandonato. E una strana collezione di fotografie. Un mondo da scoprire, un romanzo indimenticabile in un’esperienza di lettura emozionante, ricca di… finzione. La storia racconta di Jacob, un ragazzo di sedici anni in cammino verso una remota isola al largo della costa del Galles. Qui Jacob scopre le rovine fatiscenti dell’orfanotrofio di Miss Peregrine, dove anni e anni prima anche suo nonno aveva vissuto. Esplorando le camere dell’edificio al ragazzo diventa chiaro che i bambini che ci vivevano un tempo nascondevano qualcosa di misterioso. Bambini pericolosi? Bambini malati e messi in quarantena sull’isola? A un certo punto Jacob scopre che qualcuno di loro potrebbe essere ancora vivo…

Piccoli protagonisti con il potere di manipolare il fuoco tra le dita, o di fluttuare a un palmo da terra. Una nuova storia da adattare che il regista americano dovrebbe portare sullo schermo con il suo inconfondibile e imprescindibile stile grottesco. Non ci resta che attendere buone nuove da Tim Burton, attualmente impegnato sul cortometraggio di Frankenweenie targato Disney.

Autore: Marco Guadalupi - Data: 21 novembre 2011 - Fonte: www.firstshowing.net
view post Posted: 16/11/2011, 09:28 THE TWILIGHT SAGA...notizie e foto - -Film fantasy
Domani esce in tutte le sale la prima delle due parti dell'ultimo film della saga, BadTaste, non ne ha una buona opinione! A seguire la recensione!

The Twilight Saga: Breaking Dawn, parte I - la recensione

Inserito da Gabriele Niola
16 novembre 2011 - 01:19

Un primato questa saga di Twilight lo avrà di certo e si spera a lungo: tra tutte quelle passate da libro a grande schermo è quella trasposta nella maniera più scriteriata, confusa e sciatta.

Breaking Dawn - Parte I conferma il trend calante intrapreso dalla produzione dopo il diligente inizio di Catherine Hardwicke. Sempre di più la storia e la narrazione si fanno assenti e nei pochi momenti in cui ritornano sono pretestuose. Gran parte delle dinamiche fondamentali accadono fuori scena o dentro i protagonisti (senza gesti, immagini, metafore, allegorie, simbologie, azioni, relazioni o anche solo suggerimenti che lascino intendere la loro presenza, tutto va creduto sulla fiducia) e il film sembra un lungo elenco di “quadri”, momenti iconici che suggeriscono uno stato d’animo in accordo o per contrasto alla colonna sonora, levata la quale diventa difficile comprendere il tono dei diversi momenti del film.

In questo capitolo diretto da Bill Condon (quello di Dreamgirls) sembra che nulla succeda, anche quando succede. Come nelle migliori soap opera televisive il racconto (che pure ci sarebbe perchè di cambiamenti e svolte ne arrivano) è tutto continuamente rimandato a favore di momenti empatici e sentimentali solo a parole. Una confessione è rimandata o annullata per far spazio a un confronto tra lupi ringhianti, il racconto di una svolta è rimpicciolito per far posto a sequenze musicali con paesaggi e anche il lento scoprire quello che l’elemento centrale del film (che succede... dopo la prima notte di nozze?) non è per nulla lento, anzi arriva subitaneo e nella stessa maniera se ne va, per far spazio a lunghi primi piani enfatici.


Tanto il film è diretto con sciatteria e trascuratezza che in questa produzione milionaria ci sono green screen evidenti, ritocchi ai volti dei personaggi che li fanno sembrare manichini, momenti di umorismo che non si comprende se sia voluto o solo ridicolo e trucchi dalla falsità evidente.

Per questo Breaking Dawn - parte I, mancando di tutti i rudimenti principali della narrazione (l’arte del rilascio graduale di informazioni), è uno dei film più noiosi dell’intera saga (e dopo Eclipse ce ne voleva!). Anche il momento topico dell’agognatissimo accoppiamento (ciò che è stato al centro dei tre precedenti film) viene liquidato con poco per passare agli sguardi dubbiosi.

L’impressione è che la saga (cinematografica, s’intende!) stia mangiando se stessa, cioè si stia nutrendo di quelli che sembrano gli elementi di apparente successo, moltiplicandoli all’infinito. Di capitolo in capitolo, registi sempre meno capaci insistono sempre di più sulle attese, sulle agonie e sui primi piani intensi, radicalizzando di film in film il proprio pubblico (se il primo Twilight era solo “orientato” al pubblico femminile, questo è irricevibile da un’audience maschile) e smettendo di fornire elementi di interesse per ripetere quelli più consueti. Tutto quello che aveva di buono l’esordio cinematografico dei libri di Stephenie Meyer (dalla narrazione svelta, a una sostanziale e genuina ingenuità di fondo, dal racconto di un sentimento che si forma fino al disvelamento del mondo dei vampiri) sembra sempre di più un miraggio. Quasi 120 minuti di film forniscono una sola informazione nuova, ripetendo tutte le dinamiche a oltranza (Bella ama Edward ma si sente legata a Jacob, Edward ama Bella ma teme di farle male e tollera Jacob per lei, Jacob ama Bella e non tollera il rivale in amore ma farà di tutto per difenderli).

Avere astio nei confronti della saga di Twilight ha poco senso, è un racconto adolescenziale come molti altri, molto adeguato all’epoca emo (per la continua metafora del sangue come fonte di sentimento), fondato su un amore contrastato da ogni parte e sul continuo rimando del desiderio (sebbene con più d’una strizzata d’occhio alla religione). Mentre avercela con i film invece ha molto senso, perchè da tutto questo materiale non traggono niente, si appoggiano al fanatismo generato altrove e ripetono ad oltranza i medesimi stereotipi sentimentali, senza avere la buona creanza di creargli intorno un racconto che gli dia senso e li carichi di significato...


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view post Posted: 21/10/2011, 15:29 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Recensione di FantasyMagazine

Atto primo

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Nancy Kress, Atto primo (Act One, 2009)
- FANTASCIENZA
- DelosBooks
- Odissea fantascienza - 2011
- traduttore: Luca Landoni
- pagine 101
- prezzo 10,00 euro
- giudizio:
****


Narrare una vicenda ambientata in un futuro molto prossimo per parlare del nostro presente è da sempre uno dei motivi portanti della fantascienza. E questo è esattamente ciò che fa Nancy Kress in Atto primo, prendendo spunto da un tema importante per sviscerarne le possibilità e fare ipotesi su scenari non troppo lontani da noi.
Ingegneria genetica. Due sole parole che sono sufficienti a creare speranze e paure, dimostrandosi capaci di suscitare dibattiti scientifici ma anche e soprattutto etici e morali. Quando è giusto che la scienza intervenga? Quali sono le modalità di intervento legittime? E siamo davvero in grado di prevedere tutti i possibili effetti, sia fisici che sociali, di un simile intervento?
Domande forti per un romanzo che non può lasciare indifferenti proprio perché è così vicino a noi. Il fatto poi che nelle prime pagine siano citate di sfuggita Angelina Jolie e Catherine Zeta-Jones induce nel lettore un falso senso di tranquillità, dandogli qualcosa di noto a cui agganciare una storia che presto s’incamminerà su binari dal percorso tutt’altro che prevedibile, nei quali il rischio di deragliare è terribilmente alto.

Jane Snow è un’attrice impegnata nel difficile tentativo di rilanciare la sua carriera. Non più giovanissima, non particolarmente bella, accetta di prendere parte a un film incentrato sull’attività di una misteriosa organizzazione segreta nota come “il Gruppo”, dedita alla manipolazione genetica. Per rendere il film quanto più verosimile possibile lei e il suo manager, un nano di nome Barry Tenler, incontrano prima alcuni membri del Gruppo e poi una coppia di gemelle trattate con la Sindrome di Arlen.
Ma quando si gioca con la genetica i risultati sono ancora tutti da studiare, come ben dovrebbe sapere Barry, che ha pagato lo scotto di una decisione difficile sulla propria pelle.

La storia procede in due direzioni, avanti nella realizzazione del film e nei tormentati rapporti fra i protagonisti e indietro nel passato di Barry, fino a svelare i fatti che lo hanno reso la persona che è e che guidano le sue azioni.
Ma se una scoperta, una volta avvenuta, non può essere cancellata, e se il passato non può essere modificato, il futuro è ancora tutto da stabilire. Può sembrare banale, e forse lo è, ma a chi spetta il compito di stabilire il futuro? Ai genitori di bambini non ancora nati? A una società segreta dagli scopi tutt’altro che chiari? Alla stampa, capace di manipolare le emozioni dei lettori semplicemente scegliendo il tono da dare alle singole notizie? O a coloro che seguono la guida dei media per decidere come comportarsi? E che futuro potrà mai venire fuori se tutti questi elementi si intrecciano fra loro?

La Kress non fornisce risposte, si limita a porre le sue domande, e lo fa con uno stile limpido e asciutto, che non si sofferma su dettagli inutili e corre subito al punto. Pur se tratteggiati rapidamente — e non potrebbe essere diversamente date le dimensioni del testo — i personaggi sono veri, vivi, hanno tutti un passato alle spalle e un lungo cammino ancora da percorrere su una strada dal percorso sconosciuto.
Quanto al precorso stesso presenta scenari così vicini a noi da farci provare la stessa sensazione di disagio provata da Barry alla fine del primo capitolo. Se tutto fila liscio come l’olio, c’è davvero qualcosa che non va?

Autore: Martina Frammartino - Data: 17 ottobre 2011
view post Posted: 3/10/2011, 07:38 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Dal 1° settembre, forse qualcuno non lo sa, ma noi che compriamo libri come se fosse pane quotidiano, e se sono scontati è molto meglio, vista la congiuntura negativa, e quindi ne eravamo informati, è entrata in vigore una legge che, leggerete sotto nell'articolo di FantasyMagazine, non permette la vendita dei libri con uno sconto superiore al 15%.
Speculazione editoriale? E quando ci sono tutti quei fondi di magazzino, nei quali si trovava sempre qualcosa d'interessante da leggere anche al 50%?


Sconti sui libri: la nuova legge è già in vigore

Dal primo settembre la Legge Levi ha imposto nuove direttive relative allo sconto sui libri. Vediamo cosa cambia.

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Il primo settembre è entrata in vigore la legge numero 2281, denominata Legge Levi dal nome del primo firmatario, relativa alla “nuova disciplina sul prezzo dei libri”.

Il libro è un articolo a prezzo imposto. Come avviene con i giornali, e a differenza dei prodotti elettronici, tanto per fare un esempio, il prezzo lo fa l’editore, e dovrebbe essere lo stesso ovunque. In passato era così, ma ultimamente il proliferare di tipologie di sconto molto diverse fra loro, con percentuali anche altissime, e la loro frequenza, avevano cancellato l’idea di un unico prezzo sullo stesso prodotto, e i lettori erano liberi di cercare la proposta per loro più conveniente.

Ma imporre un prezzo unico per un articolo e poi consentire sconti indiscriminati è un controsenso, e la legge è intervenuta a regolarizzare una situazione che, a lungo andare, avrebbe portato prima alla scomparsa delle librerie tradizionali in favore dei megastore, e poi di questi ultimi in favore dei rivenditori on-line.

Il concetto è lo stesso che sta alla base dei prezzi più bassi per gli acquisti effettuati in un supermercato piuttosto che nel negozietto sotto casa. Il negozietto acquista piccole quantità di merce dal fornitore e le paga una certa cifra, la grande catena fa acquisti enormemente maggiori e ottiene sovrasconti tali da poter mettere in vendita, a volte, gli articoli stessi a un prezzo addirittura inferiore rispetto a quello pagato dal piccolo negoziante al suo fornitore. Con queste premesse, è ovvio che prima o poi il piccolo finirà per chiudere.

Fra negozi fisici, anche di grandi catene, e negozi virtuali c’è anche un’altra differenza: i negozi fisici hanno magazzinieri che ovviamente ricevono la merce in consegna, dipendenti che la espongono e che servono il cliente, e infine cassieri. Al negozio virtuale servono solo i magazzinieri. Il risparmio è sul personale, e può essere sfruttato proponendo prezzi più bassi ai clienti. Rimane comunque il dubbio di quanto rimanga conveniente un negozio on-line una volta che la concorrenza sia sparita e che lo stesso si trovi in condizioni di monopolio o quasi.



Potrà non piacere, e potrà sembrare una legge fatta per impedire il diffondersi della cultura, ma le premesse sono queste. E probabilmente non è un caso che dopo anni di progetti ed esperimenti la legge sia stata promulgata non molto tempo dopo l’arrivo in Italia del colosso Amazon, ritenuto da molti talmente forte da poter sopprimere la concorrenza e quindi da arginare il prima possibile.

Una legge che regolamenta lo sconto sui libri comunque non è un’esclusiva dell’Italia, visto che in Francia il limite di sconto è il 5% e in Germania è addirittura impossibile.

La confusione comunque è tanta. Vediamo perciò cosa dice la legge.



“[…]

Art. 2.

(Disciplina del prezzo dei libri)

1. Il prezzo al consumatore finale dei libri venduti sul territorio nazionale è liberamente fissato dall’editore o dall’importatore […].

2. È consentita la vendita dei libri ai consumatori finali, da chiunque e con qualsiasi modalità effettuata, compresa la vendita per corrispondenza anche nel caso in cui abbia luogo mediante attività di commercio elettronico, con uno sconto fino a una percentuale massima del 15 per cento sul prezzo fissato ai sensi del comma 1.

3. Ad esclusione del mese di dicembre, agli editori è consentita la possibilità di realizzare campagne promozionali distinte tra loro, non reiterabili nel corso dell’anno solare e di durata non superiore a un mese, con sconti sul prezzo fissato ai sensi del comma 1 che eccedano il limite indicato al comma 2 purché non superiori a un quarto del prezzo fissato ai sensi del predetto comma 1. È comunque fatta salva la facoltà dei venditori al dettaglio, che devono in ogni caso essere informati e messi in grado di partecipare alle medesime condizioni, di non aderire a tali campagne promozionali.

[…]”



Ci sono eccezioni, casi particolari come le vendite alle biblioteche, o dei libri usati, fuori catalogo o antichi, o anche legati a manifestazioni di particolare rilevanza che possono essere tanto internazionali quanto locali. Sono comunque casi particolari, i punti importanti sono che la legge si applica tanto ai rivenditori tradizionali quanto a internet, e che esistono due tipi di sconti.

Il primo è lo sconto fatto dal rivenditore, cioè dalla libreria. L’unico limite è che non può superare il 15%. Con questo spariscono gli sconti del 40% visti in molte librerie virtuali, ed è la modifica maggiore.

Il secondo è lo sconto fatto dall’editore, che non deve superare il quarto del prezzo di copertina, cioè il 25%, non è reiterabile nel corso dell’anno solare, non può durare più di un mese e non può svolgersi nel mese di dicembre.

Il fatto che lo sconto non può svolgersi a dicembre significa, tanto per fare un esempio, che Mondadori non potrà più mettere in promozione le sue due collane di prestigio, I Meridiani e la Fondazione Valla, nel periodo pre natalizio, ma dovrà anticipare la proposta. Lo sconto inoltre non può durare più di un mese e non è reiterabile, quindi non vedremo più, come avviene da un po’ di anni a questa parte, la campagna Tea con i libri scontati del 30% per tutti i mesi di luglio e agosto. Ma se la campagna non è reiterabile, e ha una durata massima prefissata, l’editore può sempre giocare di fantasia. Nulla vieta di fare una campagna sconto del 25% per la durata di un mese e, appena terminata, di farne un’altra di un altro mese con sconto del 20%, o con un abbattimento del prezzo di copertina di 2,00 €.

E le campagne promosse negli ultimi anni dagli editori promuovevano sconti massimi del 30%, quindi il lettore in questo caso ha perso solo un 5% di sconto.

Altro dettaglio importante per le librerie, anche se non per i lettori, è che gli editori devono proporre le loro campagne, alle medesime condizioni, a tutti i venditori. Quando una libreria propone al pubblico uno sconto voluto dall’editore in genere è sull’editore che ricadono i guadagni inferiori, perché il negozio in quel periodo acquista i libri con un sovrasconto. Se però in passato un editore avesse voluto creare difficoltà a un negozio avrebbe potuto rifiutargli il sovrasconto, e il negozio si sarebbe trovato con la scelta di rimetterci di tasca propria per il guadagno inferiore o di veder andare via i clienti in cerca di prezzi più convenienti. Questo, anche se non tocca il lettore, è un punto che evidenzia come la legge sia stata fatta per aiutare i piccoli rivenditori e impedire che vengano schiacciati dalle logiche della grande distribuzione.



La legge non piace ai lettori. Nessuno gradisce spendere di più per lo stesso prodotto. Non resta che sperare che gli editori, non più tesi alla ricerca del prezzo alto da proporre successivamente con sconti sempre più appariscenti, mantengano i prezzi dei libri entro limiti ragionevoli.

Autore: Martina Frammartino - Data: 3 ottobre 2011 - Fonte: www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2011;128 - www.wuz.it/intervista-libro/6228/an...aro-parole.html
view post Posted: 29/9/2011, 09:19 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Articolo di IlLibraio.it

Le Quattro Cose Ultime

Il ritorno del predestinato
L’attesissimo seguito della Mano Sinistra di Dio, “un erede dark per Harry Potter” (Il Secolo XIX)

lequattrocoseultime

RECENSIONE DI
Le quattro cose ultime

UN LIBRO DI
Paul Hoffman

PUBBLICATO DA
NORD, Narrativa

Per dieci anni ha vissuto nel Santuario dei Redentori. Ha patito la fame e il freddo. Ha subito terribili punizioni e atroci torture. E, per tutto quel tempo, ha avuto un unico obiettivo: fuggire. E ci è riuscito.
Eppure, dopo aver conosciuto il mondo al di fuori del Santuario - un mondo in cui l’amicizia si è rivelata una trappola e l’amore una menzogna -, Cale è tornato, pronto a obbedire al proprio destino: diventare la Mano Sinistra di Dio e redimere i peccati dell’umanità. Annientandola.
Così addestra un manipolo di cinquecento ragazzi e li conduce a una schiacciante vittoria contro un esercito di diecimila mercenari. Per i Redentori, è un momento atteso da secoli: grazie a Cale, infi ne trionferanno nell’estenuante guerra che li oppone agli Antagonisti, a coloro che non credono in nessun Dio. Tuttavia, sotto una maschera di spietata ferocia, Cale nasconde una tempesta di emozioni contrastanti. Proprio lui, che ha imparato non provare pietà, è lacerato da sentimenti così impetuosi da sfuggire persino al controllo dei Redentori. Sentimenti che lo costringeranno a fare una scelta defi nitiva. Perché lui è la Mano Sinistra di Dio. Ma, forse, la sua strada deve essere ancora tracciata...

Paul Hoffman

Ha passato gran parte della sua infanzia in giro per il mondo, assistendo alle spericolate evoluzioni del padre, un pioniere del paracadutismo acrobatico. È comunque riuscito a laurearsi in Letteratura inglese al New College di Oxford, diventando poi un affermato sceneggiatore cinematografico. La Mano Sinistra di Dio è uscito in contemporanea mondiale nel gennaio 2010 in 20 Paesi ed è stato definito da Bookseller "uno degli eventi editoriali dell'anno".

Edited by Ary64 - 3/10/2011, 08:39
view post Posted: 27/9/2011, 18:57 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Recensione di FantasyMagazine

La spia dei maghi

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Trudi Canavan, La spia dei maghi (The Ambassador's Mission, 2010)
- FANTASY
- Casa editrice Nord
- Narrativa
- 2011
- traduttore: Carla Gaiba
- pagine 496
- prezzo 19,60 euro
- giudizio:
***

Kyralia, venti anni dopo. Tanto tempo è passato da quando Akkarin, l’ex Sommo Lord scacciato dalla Corporazione dei Maghi per la sua conoscenza della Magia Nera, ha sacrificato la propria vita per difendere i suoi connazionali dagli invasori provenienti dal vicino regno di Sachaka. Ora con La spia dei maghi i rapporti fra i due regni hanno assunto un carattere più pacifico, tanto è vero che Arvice, la capitale di Sachaka, ospita una rappresentanza diplomatica kyraliana. Le cose sembrano procedere per il meglio, ma qualcosa cova sotto un’apparenza di serenità.

Trudi Canavan porta avanti diverse trame contemporaneamente, tre delle quali vedono come protagonisti personaggi già noti ai lettori. Sonea, Cery e Dannyl sono un po’ invecchiati, un po’ meno propensi a commettere le stesse imprudenze che li avevano visti protagonisti in gioventù, ma comunque decisi a essere padroni delle proprie azioni e del proprio destino, a discapito delle convenzioni e di chi vorrebbe ostacolarli. La quarta trama mette in scena il personaggio più giovane, Lorkin, il figlio di Sonea e Akkarin.

Per Sonea i problemi sono legati alle limitazioni che le sono state imposte a causa della sua conoscenza della magia nera, e alla paura di perdere cose alle quali tiene per colpa dei pregiudizi e della diffidenza dei colleghi. Inoltre, poiché la sua vicenda ha portato all’ingresso nella Corporazione di studenti provenienti dai bassifondi e non solo dalle famiglie nobili, lei si sente responsabile per tutti i cambiamenti che quest’ingresso ha comportato e per i vari problemi che ne sono seguiti. Nella sua attività la maga si trova dover interagire con Regin, suo principale antagonista nel periodo da studentessa narrato ne La scuola dei maghi, ed è interessante assistere al procedere delle cose.

Cery, ormai affermato ladro, deve indagare su un misterioso assassino, e la ricerca lo coinvolge personalmente. Inutile dire che le sue scoperte lo porteranno ancora in contatto con Sonea. Quel che è più interessante è l’identità della persona misteriosa, e i possibili sviluppi legati alla scoperta della sua identità. Anche se la cosa può apparire un po’ ripetitiva perché Kyralia, presentata come centro di potere e Paese guida nell’educazione dei maghi, continua ad apparire abbastanza ignorante quando si tratta di interagire con popoli diversi, come già accaduto nei romanzi precedenti con Elyne e in misura maggiore con Sachaka. Viene da chiedersi perciò su quali basi possa reggere la presunta superiorità dei maghi kyraliani, visto che continuano a porsi come riferimento per tutti gli altri

Ancora una volta la storia di Dannyl è legata a un viaggio. Rimesse le vesti di ambasciatore, il mago appare più determinato rispetto al passato. È cresciuto, e preferisce guidare gli eventi più che farsene guidare, ma la sua sete di conoscenza e i suoi interessi sono rimasti gli stessi.
La trama di Lorkin è la più dinamica, perché è lui a correre i pericoli maggiori. Purtroppo qualsiasi lettore un po’ smaliziato è in grado di capire subito che il giovane riuscirà a ottenere di fare ciò che vuole indipendentemente dai desideri di sua madre, e che successivamente si troverà a dover riconoscere che sua madre aveva ragione. Non solo, pure il successivo svolgersi degli eventi con relativo viaggio non è particolarmente originale, anche se lo sono alcuni singoli momenti.
La sua vicenda finirà con l’intrecciarsi con uno degli angoli oscuri della storia di Akkarin, e con un grande mistero che si nasconde in Sachaka. Chi ha letto L’apprendista del mago sa come sia nato questo particolare aspetto del mondo della Canavan, nei prossimi romanzi sarà certamente possibile vederne alcuni sviluppi, e magari risolvere problemi fin qui rimasti in sospeso.

Una delle abitudini della scrittrice australiana è quella di voler spiegare tutto, a volte in modo anche un po’ troppo dettagliato. Sparisce il senso di mistero e ogni dettaglio si incastra alla perfezione. Se un libro lascia un elemento appena accennato, ecco che il successivo lo riprende, rendendo il mondo quasi una costruzione a incastri in cui tutto deve combaciare alla perfezione. L’effetto finale può essere gradevole, ma i sentimenti forti finiscono per essere soffocati dalla rigidità della struttura.
Un elemento da considerare, e che attenua la sensazione di rigidità che a volte si percepisce, è che i romanzi sono destinati a un pubblico di adolescenti. In Italia non c’è niente che lo faccia capire, la casa editrice Nord non ha una specifica collana dedicata a un pubblico giovane e nemmeno le copertine sono particolarmente indicative in tal senso. All’estero la cosa invece viene segnalata con chiarezza, e chi acquista il libro sa entro certi termini cosa può aspettarsi. Il linguaggio semplice è una delle caratteristiche, così come la chiarezza minuziosa delle spiegazioni. I dialoghi risultano poco incisivi proprio per la tendenza a spiegare tutto che li porta a dilungarsi oltre che per la voglia di non usare immagini troppo forti e per un’educazione e un rispetto presenti anche fra avversari molto più di quanto avverrebbe in una conversazione reale.

La mancanza di scene e sentimenti forti è un’altra cosa che si sente. Anche in quelli che dovrebbero essere i momenti più drammatici non c’è mai una vera sensazione di pericolo. I personaggi sono simpatici e per lo più animati da motivazioni plausibili, la storia è carina, procede a un ritmo regolare e scivola via senza troppi problemi. Insomma, una lettura rilassante senza troppe pretese, che può piacere ai giovani e a chi voglia staccare un po’ la mente da qualsiasi tipo di problema per viaggiare in un luogo dove nulla sembra poter fare male davvero.

Autore: Martina Frammartino - Data: 26 settembre 2011

Edited by Ary64 - 3/10/2011, 08:39
view post Posted: 16/9/2011, 18:19 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Segnalazione e articolo di FantasyMagazine

Il burattinaio

Tornano i bizzarri personaggi di Francesco Barbi con il seguito dell'apprezzato L'Acchiapparatti.

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Tra la fine del 2008 e gli inizi del 2009 Francesco Barbi fece parlare di sé con il romanzo L'Acchiapparatti di Tilos, edito nel 2007 dall'editore Campanila.
Fu la tenacia e la costanza con la quale lo scrittore toscano lo propose in giro, innescando il più classico dei passaparola, che permise al romanzo di avere una discreta diffusione e un quasi unanime apprezzamento per la bontà del testo.
La validità delle idee del romanzo però valse l'interessamento della Baldini e Castoldi Dalai, che nel 2010 pubblicò una versione riveduta e corretta del romanzo che fu denominata semplicemente L'Acchiapparatti, di cui ora è imminente ora l'uscita in libreria del seguito, denominato Il Burattinaio, del quale vi presentiamo anche il prologo.
Il testo delle bandelle interne

L'Oracolo, sopravvissuto sette volte al Tocco della Luce, ha predetto la caduta del Regno di Olm. L'Arconte Ossor, uno dei pochi che ancora credono nel potere del chiaroveggente, torna a consultarlo e si convince che l'imminente catastrofe sia in qualche modo legata alla scomparsa del mostro di Giloc, precipitato quattro anni prima in circostanze misteriose sul fondo di un crepaccio nelle lontane Terre di Confine.
Un manipolo di Guardiani dell'Equilibrio, inquisitori incaricati di reprimere ogni forma di eresia e stregoneria, parte da Olm per far luce sulla vicenda. È il loro capo, l'Indice, a sovrintendere alle operazioni per la riesumazione del mostro e a condurre le indagini circa la comparsa di un presunto stregone. Schiavo della spinavera e spietato, raccoglie voci e dicerie, interroga e tortura i paesani per scoprire l'identità e la dimora di colui che cerca. Fiuta e segue le tracce dell'acchiapparatti di nome Zaccaria fino a Ombroreggia, dove lo cattura e lo rinchiude in un gabbiotto di ferro per condurlo a Olm. Ma Zaccaria ospita in sé un terribile segreto. Ci sono giorni in cui il gobbo parla attraverso di lui. Ci sono giorni in cui è un terzo ad abitarlo…
Molti altri personaggi saranno trascinati nel viaggio attraverso e oltre le Terre di Confine, verso Olm: Gamara, il cacciatore di taglie accecato dalla sete di vendetta; i due bambini Steben e Nodo, incatenati sul carro del raccogli-orfani; Orgo il gigante, in cammino dietro di loro; la strega strabica con la procace figlia adottiva e l'amica ex-prostituta, unite nel disperato tentativo di salvarsi e di salvare Zaccaria. Tutti protagonisti, tutti ignari di essere pedine nelle mani del burattinaio. Non è un caso che il mostro in decomposizione, nascosto su una chiatta, venga condotto via fiume nella stessa direzione.
Il burattinaio aspetta da lungo tempo. Ha concepito un piano diabolico.

La quarta di copertina

Le mani premute sulle palpebre chiuse, Steben non riusciva a smettere di tremare. Nascosto dietro a un tino, era inginocchiato col sedere sui talloni, le gambe ormai intorpidite.
Era la prima volta. L'aveva sentito parlare, una sera di quasi due lune prima, dalla soffitta, ma non l'aveva mai visto. La sua voce, cavernosa e spettrale, l'aveva spaventato, ma non era niente in confronto ai suoi occhi. Vedere Zaccaria trasformarsi in quel modo lo aveva stravolto. Quando le ombre si erano allungate in braccia mostruose, non aveva più retto; era sgattaiolato via e si era rintanato dietro al tino. Era rimasto rannicchiato lì da quando Gul si era mostrato. "Gul", così l'aveva chiamato Zaccaria quando aveva cercato di spiegargli che cosa gli stava capitando. Contro chi stava lottando.

Da "L'acchiapparatti" a "Il burattinaio", dagli emarginati ai folli.
Sinistri, enigmatici, squilibrati personaggi incrociano le loro strade per dar vita a un intreccio mozzafiato che trascina oltre le Terre di Confine, oltre i canoni del fantasy.
Tutti ignari di essere pedine nel piano di vendetta del burattinaio.
L'autore

Francesco Barbi è nato a Pisa nel 1975. Laureato in Scienze Fisiche, è insegnante di matematica e fisica nella scuola superiore. L'acchiapparatti, suo romanzo d'esordio, è stato pubblicato dai tipi della Dalai nel 2010 e ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica.

L'anteprima

Il burattinaio
di Francesco Barbi - PROLOGO Olm. La Cittadella. Colonna di Luce. Livello ventunesimo. L’Incarnato spinse la sedia con ruote sulla piattaforma, si voltò e chiuse dietro di sé il cancello di ferro della camera...
Leggi il racconto


Francesco Barbi, Il burattinaio
Baldini e Castoldi Dalai — Pag 544 — 20,00 euro
ISBN: 9788866201038

Autore: Emanuele Manco - Data: 16 settembre 2011
view post Posted: 15/9/2011, 09:01 THE TWILIGHT SAGA...notizie e foto - -Film fantasy
Aggiornamenti da BadTaste.

Il full trailer di The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1

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Inserito da Ilaria Katerinov
14 settembre 2011 - 01:17

Fonte: Summit via Yahoo

È online il theatrical trailer di The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1. Nel filmato, della durata di circa due minuti e mezzo, vediamo parecchie scene inedite: il matrimonio di Bella & Edward (ma neppure stavolta vediamo l'abito della sposa!), la luna di miele, Bella che scopre di essere incinta… e tutte le complicazioni che ne derivano, per la famiglia Cullen e per il Branco dei Lupi.


Potete vedere il trailer direttamente cliccando sul link ad inizio post!
view post Posted: 14/9/2011, 06:51 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
La recensione è di FantasyMagazine

Shadowhunters. Le origini - L'angelo

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Cassandra Clare, Shadowhunters. Le origini - L'angelo (Shatowhunters. The Clockwork Angel, 2011)
- URBAN FANTASY
- Mondadori - I grandi - 2011
- traduttore: Raffaella Belletti
- pagine 474
- prezzo 17,00 euro
- giudizio:
****

Tessa Gray è una ragazza di sedici anni che, dopo la morte della zia con cui è cresciuta, lascia New York alla volta di Londra per raggiungere suo fratello Nate.

Ad attenderla al porto, tuttavia, ci sono due strane donne che si fanno chiamare le Sorelle Oscure e che viaggiano su una carrozza del misterioso Pandemonium Club, un club elitario nel quale sembra impossibile entrare. Quando Tessa capisce che suo fratello è scomparso accetta di servire le due anziane signore, con la speranza di trovare poi un modo per liberare Nate. All’interno del palazzo delle Sorelle Oscure Tessa scopre di avere il potere di trasformarsi in chiunque, e le due streghe la istruiscono e la addestrano affinché la ragazza diventi abbastanza brava per il giorno in cui il Magister — misterioso e potentissimo capo del Pandemonium — arriverà a chiederla in moglie.

Tessa, che non vuole rassegnarsi a questo destino e che anela ritrovare il fratello scomparso, cerca un modo per salvarsi, ma il controllo delle Sorelle e dei loro servitori è ferreo, così che ogni tentativo di evasione della ragazza si esaurisce in un fallimento. A salvarla saranno due ragazzi — Will e Jem — che sono in realtà dei Nephilim, shadowhunters, cacciatori di demoni con il compito di salvaguardare l’equilibrio tra i Nascosti (le creature soprannaturali) e gli umani. Senza nessun altro a cui appoggiarsi, Tessa accetta di seguirli all’Istituto — quartier generale dei cacciatori –, e di rimanervi finché non troverà un modo per salvare suo fratello e scoprire quello che sta accadendo a Londra e che sembra preoccupare tanto le fila dei cacciatori.


Dopo la trilogia dei Mortal Instruments, (formata dai tre romanzi Shadowhunters. Città di ossa, Shadowhunters. Città di cenere e Shadowhunters. Città di vetro) Cassandra Clare torna a raccontare le avventure e le regole di un mondo popolato da creature soprannaturali dove vampiri, licantropi e stregoni vivono amalgamati agli esseri umani.

Shadowhunters. Le origini — L’angelo è il primo libro di una nuova trilogia — dal titolo The Infernal Devices — che si pone in un contesto cronologicamente anteriore rispetto ai Mortal Instruments. Il nuovo urban fantasy di Cassandra Clare, infatti, si pone come prequel rispetto alle avventure di Clary e Jace, cercando da una parte di arricchire l’universo fantastico della trilogia precedente e dall’altro di creare un prodotto letterario capace di vivere in modo autonomo, senza bisogno di appoggiarsi al successo editoriale dei primi tre romanzi.

In effetti, nonostante siano presenti numerosissimi richiami al lavoro precedente della scrittrice di Teheran, Shadowhunters. Le origini — L’angelo può essere letto agevolmente anche da coloro che si sono persi la prima trilogia, senza correre il rischio di smarrirsi dietro dettagli sconosciuti. La Clare in questo senso ha fatto un lavoro magistrale, creando un universo coerente capace di accontentare i fan più accaniti della saga — che nelle pagine trovano richiami ai personaggi tanto amati nei libri precedenti — e, al contempo, di irretire nuove generazioni di lettori, grazie ad urban fantasy in costume che deve la sua forza ad un’atmosfera di fondo più gotica e vittoriana, dove la povera Tessa si muove senza punti di riferimento. Senza più familiari e abbandonata a se stessa in una città sconosciuta, la ragazza si muove tra le pagine con la stessa ignoranza del lettore, il quale ben presto si trova proiettato nell’interiorità di Tessa, divisa tra l’immagine di sé che ha sempre avuto e quella che viene dipinta nel suo soggiorno londinese. In questo senso il nuovo libro della Clare si pone come romanzo di formazione, dove la protagonista — capitolo dopo capitolo — scopre nuovi tasselli del suo passato e, allo stesso tempo, comincia a costruirsi una propria individualità, senza più basarsi sui consigli di una zia arretrata, né sottostando alle folli idee di streghe e altri Nascosti.

Quello che Shadowhunters. Le origini mette in scena è prima di tutto il percorso di un essere umano che rivendica il proprio diritto di imporsi come soggetto, situazione in cui Tessa si viene a trovare nel momento in cui viene a conoscenza dei suoi strani poteri che la pongono al di là del mondo degli esseri umani, e più vicina a quello degli esseri soprannaturali.

Pur proponendo la stessa struttura dei Mortal Instruments — l’arrogante e affascinante Will sembra una versione più ottocentesca di Jace, nello stesso modo in cui Jem, con la sua pacatezza e maturità, somiglia a Simon — Cassandra Clare riesce comunque a creare un romanzo pieno di azioni e colpi di scena, che impediscono al lettore di posare il libro prima di essere giunti al punto di arrivo.

Seppur con un’impronta troppo poco “vittoriana” — il tempo dell’azione è il 1878 — tutti i personaggi sono caratterizzati con una cura eccellente e con quell’attenzione ai minimi dettagli capaci di trasformare un carattere di carta e inchiostro in un personaggio a tutto tondo, con paure e insicurezze, pregi e difetti.

Grazie anche ad uno stile pulito ed essenziale, che non si perde dietro prosaici esercizi di stile, il nuovo romanzo di Cassandra Clare è una lettura piacevole e adrenalinica, capace di trasportare l’immaginario del lettore in un universo narrativo credibile e ben costruito, nel quale è un piacere perdersi.

Autore: Erika Pomella - Data: 12 settembre 2011
view post Posted: 8/9/2011, 11:19 LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte - Lettura e scrittura
Interessante segnalazione di FantasyMagazine

Vampiriana

Antologia di novelle italiane di vampiri.

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Agli inizi del 2011 nasce la Keres Edizioni il cui programma è quello di presentare a noi lettori opere del genere vampiresco. A questo proposito ecco come si presenta l’editrice:

<< Nella mitologia greco-romana, le Keres erano geni-vampiri alle dipendenze di Ade, potenze distruttrici che, sotto le spoglie di vergini alate, tendevano agguati agli uomini in guerra e in pace e suggevano loro il sangue.
Abbiamo scelto il nome di Keres perché rappresentativo del nostro progetto editoriale, basato su un’idea di valorizzazione e recupero di una tradizione letteraria spesso trascurata, ma che è comunque alla base delle moderne rappresentazioni del fantastico.
Keres è la prima casa editrice italiana specializzata nel genere vampiresco, un genere di moda, ma che può vantare una lunga storia e veri capolavori, di autori spesso insospettati.
Nata con la collaborazione dello staff del Catafalco, una presenza ormai decennale sulla rete e punto di riferimento per gli appassionati di storie di vampiri, Keres intende trattare queste affascinanti figure dell’immaginario con romanzi, raccolte, saggi.
Non mancheremo, inoltre, di proporre su queste pagine approfondimenti e analisi dei titoli del nostro catalogo, per i quali sono graditi interventi e commenti dei lettori.
In un mercato che punta sempre più alla quantità e ai numeri, Keres dedica grande attenzione alla realizzazione dei testi. Libri fatti con passione e con la massima cura editoriale, sia dal punto di vista grafico che dei contenuti.
Mille sono ormai le incarnazioni del vampiro. Vogliamo iniziare con quegli autori, ormai dimenticati, che ne hanno scritto per primi in Italia.
Il resto lo scopriremo insieme strada facendo… seguiteci! >>

Siamo già al secondo numero della collana “Il labirinto della lamie”, una antologia dal titolo Vampiriana. Novelle italiane di vampiri (2011) a cura di Antonio Daniele che presenta opere di validissimi scrittori del passato che si sono cimentati in racconti aventi protagonisti vampiri ed esseri simili. Si tratta di racconti apparsi su riviste, giornali, supplementi pubblicati tra gli anni 1885 e 1921.

Di seguito diamo l’elenco dei titoli dei vari racconti con il nome dei relativi autori:

Vampiro innocente (1885) di Francesco Ernesto Morando;
Il vampiro della foresta (1912) di Emilio Salgari;
Il vampiro (1904) di Giuseppe Tonsi;
Un vampiro (1907) di Luigi Capuana;
Il dottor Nero (1907) di Daniele Oberto Marrama;
Il vampiro (1921) di Giuseppe De Feo;
Vampiro (1908) di Enrico Boni;
Il vampiro (1917) di Vittorio Martella.

Uno psichiatra si imbatte in manicomio nell'assassino di un bimbo vampiro. Due fratelli siciliani a caccia d'oro nelle foreste dell’Uraguay affrontano un indiano e un pipistrello assetato di sangue. Un padre disperato cerca vendetta per la figlia, uccisa da un cacciatore di anime. Una vedova convolata a nuove nozze viene tormentata dal primo marito, tornato dalla tomba. L'uomo raffigurato in un quadro vecchio di secoli perseguita due giovani sposi. Un ingegnere in visita alle rovine delle antiche Tolemaidi viene attaccato da un mostro orribile. Uno stregone uccide i suoi compaesani, settimane dopo la sua sepoltura. Un prete marsigliese scopre l'ebbrezza della tortura e del sangue umano nelle foreste venezuelane. In questi racconti, la cui pubblicazione è precedente alla prima edizione italiana del Dracula di Bram Stoker, si profila un "vampiro nazionale" alquanto differente dalla figura a cui ci hanno abituato il cinema e la letteratura anglosassone. Quest'antologia riscopre il vampiro in una delle sue molteplici incarnazioni, offrendo un appassionante viaggio attraverso le pagine più oscure della nostra letteratura.
Il curatore

Antonio Daniele, scrittore, giornalista, studioso di folklore e fantastico, è stato tra i fondatori del sito "Macabro Show", e gestisce, insieme a Daniela Bolognini, "Il Catafalco", sito-blog interamente dedicato ai vampiri. Ha collaborato con varie riviste, tra cui "Altroquando", "Il Foglio Letterario", "IF: Insolito e Fantastico".
Nel 2003 ha pubblicato il saggio, scritto con Luigi Boccia, Arcistreghe. Origini e Folklore della Stregoneria Campana (Edizioni II Foglio). Ha curato, per questa collana, l'edizione annotata de Il Vampiro. Storia Vera di Franco Mistrali. Suoi racconti sono stati pubblicati su antologie e riviste.

La quarta di copertina

Per la prima volta, vengono qui raccolti in volume i racconti classici del vampìresco italiano, nati dalle penne di autori "insospettabili", quali Luigi Capuana ed Emilio Salgari, e da veterani del fantastico nazionale, come Giuseppe Tonsi, Enrico Boni, Daniele Oberto Marrama, Francesco Ernesto Morando, Giuseppe De Feo, Vittorio Martella.
Bimbi vampiro, cacciatori di anime, pipistrelli assetati di sangue, spettri ematofagi, quadri diabolici, cadaveri incorrotti popolano queste pagine oscure della nostra letteratura.
I racconti, alcuni dei quali riproposti per la prima volta a cent'anni dalla loro uscita in rivista, sono arricchiti dalle illustrazioni che li accompagnavano nelle edizioni originali.
II vampiro è tornato per mordere i nostri colli, più assetato che mai.

Antonio Daniele (a cura di), Vampiriana. Novelle italiane di vampiri (2011)
Keres Edizioni, collana Il labirinto delle Lamie 2, pagg. 153, euro 16,00
Codice ISBN 978-88-97231-02-8

Autore: Pino Cottogni - Data: 8 settembre 2011
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